Certificazione CE A,B,C,D chiarimenti [pag. 2]

Ammiraglio di squadra
martiello123
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- 11/24
ubi ha scritto:
Giusto per confondere ancora di più le già sufficientemente confuse opinioni...... Smile
Cosa si intende per "immatricolazione"??
E se, come nel caso di natanti (e non imbarcazioni!!!) con targa della laguna veneta o dei laghi, si possa dimostrare la registrazione (immatricolazione?) in apposito registro di un organo costituito appartenente allo stato italiano? UT
Mi verrebbe da pensare che le fatidiche 12 miglie possano essere superate.
bhoooo? Laughing

per immatricolazione si intende l'scrizione al registro navale e la relativa targa la vedi apposta sulle fiancate della barca, questa e' obbligatoria sulle barche oltre i 10mt ,facoltativa(a richiesta sotto i 10 cioe' i natanti) le targhette delle acque interne tipo lagune laghi etc etc non c'entrano nulla ai fini della navigazione in acque internazionali
Sottocapo di 1° Classe Scelto
blackadder (autore)
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- 12/24
Ok quindi grazie a martiello123 ho deciso di prendere la patente oltre le 12 miglia e non mi porrò il problema della cetificazione nella scelta del gommone( ovvimante alla C a salire Wink )..........in quanto almeno per me uscire con un mare superiore alle regole dettate per l'omologazione C la vedo dura!

Grazie! Felice
Ombrina pesca 5 Mt, top 700 yamaha.-----Nuova Jolly Prince 23 + Evinrude E-TEC 250
Ammiraglio di squadra
martiello123
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- 13/24
Thumb Up
Capitano di Corvetta
ubi
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- 14/24
martiello123 ha scritto:
le targhette delle acque interne tipo lagune laghi etc etc non c'entrano nulla ai fini della navigazione in acque internazionali


Vero, ma se non sbaglio il problema della navigazione in acque internazionali è riconducibile a:"uno stretto legame nave\bandiera, secondo il principio del “genuine link”, comprovato dai documenti di bordo che ne attestino la nazionalità" ciò premesso, a mio parere, la registrazione (dimostrata con i documenti di bordo) presso un'organismo istituzionale riconosciuto dalla stato italiano, può tranquillamente comprovare la nazionalità del natante.

Evidente che si tratta soltanto di una chiaccherata accademica Smile

Ciao
Ammiraglio di squadra
martiello123
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- 15/24
ubi ha scritto:
martiello123 ha scritto:
le targhette delle acque interne tipo lagune laghi etc etc non c'entrano nulla ai fini della navigazione in acque internazionali


Vero, ma se non sbaglio il problema della navigazione in acque internazionali è riconducibile a:"uno stretto legame nave\bandiera, secondo il principio del “genuine link”, comprovato dai documenti di bordo che ne attestino la nazionalità" ciò premesso, a mio parere, la registrazione (dimostrata con i documenti di bordo) presso un'organismo istituzionale riconosciuto dalla stato italiano, può tranquillamente comprovare la nazionalità del natante.

Evidente che si tratta soltanto di una chiaccherata accademica Smile

Ciao


ti faccio una semplice domanda, tu ti avventureresti in acque internazionali con la possibilita' che ti fermi una motovedetta militare (col rischio del sequestro del mezzo), di un stato magari nemmeno troppo "amico" al nostro, avendo con te,per dimostrare l'appartenenza allo stato italiano, solamente quel permesso che loro non avendolo mai visto sicuramente non riconoscerebbero? io no. ciao
Guardiamarina
francesco86
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- 16/24
A mio avviso il problema si presenta in una marea di sfaccettature ..... Premesso che bisognerebbe aprire una parentesi sulla possibilità dello Stato titolare della ZEE di effettuare in modo esclusivo controlli in quell' area, che ricordiamo si può estendere fino a 200 miglia, ci sono 2 teorie in materia ( una per il si ed una per il no ) quella del si sostenuta dai paesi in via di sviluppo ( vedi caso marò ) e quella del no sostenuta dai paesi tradizionalmente marinari. Ovviamente a seconda della risposta che si dà alla domanda la faccenda cambia e di molto perchè in caso di risposta affermativa nel caso specifico qui in esame significherebbe poter percorrere più di 400 miglia nautiche prima di incappare in acque internazionali.
Se invece intendiamo come acque internazionali quelle oltre le 24 miglia nautiche ( acque terr + zona contigua ), allora la situazione è differente ( ma non troppo ). Mi spiego: prendiamo la tratta Italia - Grecia dal punto più vicino sono circa 40 miglia il che significa che non ci si rirtoverà mai in acque internazionali ma si passerà dalla zona contigua italiana a quella greca, e siccome all' interno della UE vige il principio di reciprocità ( lasciatemi dire benedetta UE in questo caso ) io potro tranquillamente superare le 12 miglia con il mio natante omologato cat. C ( ovviamente con patente nautica e dotazioni obbligatorie in Italia e condi-meteo adeguate !)
In materia di " genuine link " a mio avviso qui viene utilizzato impropriamente perchè il suo corretto uso è in materia di lotta alle "bandiere ombra"e non per comprendere se un soggetto non immatricolato batta questa o quella bandiera. Sia la prassi che la giurisprudenza diversificano e separano la nave battente bandiera ombra ( quindi senza genuine link ) dalle navi denazionalizzate o anazionalizzate, tant'è che sulle prime visita e cattura sono assolutamente illecite, mentre sulle seconde e concesso in casi in cui vi sia un fumus.
Da ciò ne deriva che in acque internazionali gli stati non possono contestare la formale iscrizione ad un registro in virtù del mancato genuine link ma posso opporre contestazione al fatto che la nave non sia iscritta ad alcun registro.
A questo punto ne deriva una sostanziale domanda...... quale pratica permette di batter bandiera di uno stato ? l' iscrizione ad un registro ( tralasciando per 1 secondo il genuine link ); le targhe della laguna veneta ( per fare un es. ) sono ex lege titolo per batter bandiera italiana ? a mio avviso la risposta è no... quindi il natante registrato in laguna in caso sitrovi in acque internazionali rimane sostanzialmente anazionalizzato.
Ovviamente si deve considerare anche il linguaggio con cui si esprime il legislatore della convenzione, poichè quando parla di genuine link comprovato dai documenti di bordo ha interesse a compredere il maggior numero di fattispeci legislative ( dall' Italia, al Bangaladesh, al Cile ) quindi è normale che parli anche di comprovazione con i documenti di bordo della nazionalità, poichè può essere che in uno o più dei paesi aderenti alla convenzione semplicemente l' iscrizione a registri nautici non esista come pratica ma che lo stato di bandiera venga determinato in 1000 altri modi
Ammiraglio di divisione
rickyps971
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- 17/24
@Francesco:
la zona contigua fa già parte delle acque internazionali, così come ne fa parte la ZEE.
La zona di mare libera da qualsiasi diritto è quella dopo il limite della ZEE, chiamata "Alto Mare".
Anche tra Italia e Grecia, quindi, superate le 12 miglia dalla linea di base, ci si ritroverà a navigare in Acque Internazionali. Wink
Sempre il mare, uomo libero, amerai. (C. Baudelaire)
Ammiraglio di divisione
rickyps971
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- 18/24
È un pò lunghetto, ma sul topic che è indicato quì sotto
https://www.gommonauti.it/ptopic18495_acque_internazionali_quali_sono_le_sanzioni_per_i_natanti_risposta_studiata_nessuna.html
si era discusso proprio di questo argomento, arrivando a conclusioni per certi aspetti simili a quelle di Francesco.

Il sunto del discorso è:
Non è la motivazione del battere bandiera che è stata messa al centro della ratio con cui si è creata la Montego Bay, ma l'eventuale incongruenza tra la bandiera e l'effettiva origine dell'unità.
Non divrebbero quindi esistere sanzioni.
Differente può invece essere l'interpretazione di questo regolamento da parte degli addetti ai lavori, ragion per cui non è impossibile incorrere in un'eventuale "inchiesta di bandiera".
Non mi dilungo per non creare un doppione.
Su questo argomento si può continuare sull'apposito topic.
Wink
Sempre il mare, uomo libero, amerai. (C. Baudelaire)
Capitano di Corvetta
Max74
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- 19/24
blackadder ha scritto:
Scusate sarà che non ho ancora la patente ma non ci sto capendo molto forse ho posto male la cosa......
Io vorrei capire se con un mezzo di categoria C, fermo restando che le condizioni meteomarine siano ottimali e quindi non superino questi valori: vento fino a forza 6 e onde di altezza significativa fino a 2 metri (mare molto mosso),
con una patente oltre le 12 miglia posso avventurarmi in una traversata Napoli - Cagliari ad esempio?
Nel caso non si potesse con un natante di categoria C, con uno di categoria B lo si potrebbe fare?
La questione delle linee di base nel caso che io sto facendo non c'entrano in quanto non mi troverei in acque intenazionali.......................

Bisogna vedere cosa intendi per "mezzo". Con un natante non registrato non puoi perchè devi restare entro le 12 miglia, se invece hai una imbarcazione o un natante registrato allora puoi.
In questo caso (a differenza del golfo di Taranto) invece ti troversti in acque internazionali appena fuori le 12 miglia
Adattarsi, improvvisare e raggiungere lo scopo
Capitano di Corvetta
Max74
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- 20/24
martiello123 ha scritto:
ubi ha scritto:
Giusto per confondere ancora di più le già sufficientemente confuse opinioni...... Smile
Cosa si intende per "immatricolazione"??
E se, come nel caso di natanti (e non imbarcazioni!!!) con targa della laguna veneta o dei laghi, si possa dimostrare la registrazione (immatricolazione?) in apposito registro di un organo costituito appartenente allo stato italiano? UT
Mi verrebbe da pensare che le fatidiche 12 miglie possano essere superate.
bhoooo? Laughing

per immatricolazione si intende l'scrizione al registro navale e la relativa targa la vedi apposta sulle fiancate della barca, questa e' obbligatoria sulle barche oltre i 10mt ,facoltativa(a richiesta sotto i 10 cioe' i natanti) le targhette delle acque interne tipo lagune laghi etc etc non c'entrano nulla ai fini della navigazione in acque internazionali

Non è corretto. Il Registro Navale (RINA, BV, ecc.) non effettua nessuna registrazione. Le registrazioni le fanno le Autorità Marittime (Capitanerie di Porto e Uffici Circondariali Marittimi) e gli Uffici Proviciali della MTCT
Adattarsi, improvvisare e raggiungere lo scopo
Sailornet