Acquisto natante in paese exraeuropeo (croazia) [pag. 2]

Tenente di Vascello
panula
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- 11/17
gorbagliu ha scritto:
Sono lavoratore dipendente da sempre ,tutto quel poco che possiedo è dimostrabile il mio reddito presunto e coerente con "l'incoerente ( dal punto di vista nautica)reddittometro 20013" quindi sono tranquillo comunque grazie per il consiglio....
Piuttosto grazie al vs. aiuto ho un quadro abbastanza chiaroal 99% perchè se non trovo questa cavolo di 1° fattura del tedesco dove si evince che l'iva è stata pagata in germania, devo pagarla io...giusto???, calcolata su quali basi? definito questo aspetto deciderò sulla convenienza o meno dell'acquisto


Rifersci che la barca non è immatricolata in Croazia
quindi
Caso 1: batte bandiera tedesca ed è iscritta al registro navale tedesco.
Caso 2: è sotto regime di importazione temporanea con IVA non assolta nel paese d'origine ( Lo escluderei visto che la barca è del 1989...23 anni in regime d'importazione temporanea ....)
Caso 3: è sotto regime di importazione temporanea con IVA già assolta nel paese d'origine (comprata quindi usata da persona fisica o giuridica croata)

Nel primo caso non sei soggetto al pagamento dell'IVA. L'acquisto di beni intra-comunitari è regolato dalla legge 29.10.1993, n. 427, sulla disciplina dell’IVA in accordo con le direttive CEE. Per la compravendita tra privati cittadini dell'Unione Europea il pagamento dell'IVA non è previsto.

Nel secondo caso puoi scegliere se reimportare adesso il natante in UE pagando IVA e dazi al paese dove la barca verrà importata o regolarizzarla in croazia pagando il 5% di IVA, prima dell'entrata in UE della croazia (al 99,9% il 1/7/2013. Al momento in cui scrivo c'è un piccolo problema di ratificazione del trattato d'ingresso da parte della Slovenia...). La base di computo dell’IVA è il valore doganale dell’unità da diporto maggiorata della dogana. Il valore doganale è stabilito in base alle norme doganali, tenendo in considerazione il valore reale di mercato dell’unità da diporto (fonte: Ministero del Turismo della Repubblica di croazia).

Nel terzo caso, una volta riesportata la barca al costo delle pratiche di sdoganamento, non sei soggetto al pagamento dell'IVA, dato che per la compravendita tra privati cittadini dell'Unione Europea il pagamento dell'IVA non è previsto


Citazione:
da quello che ho capito una volta portata la barca in italia dovrei farmi rilasciare un nuovo certificato di omologazione da un ente qualificato quale "rina" o "bureau veritas" ecc per essere abilitato entro le 12 mg.

Il tuo ragionamento sarebbe giusto qualora valesse il caso 1 e intendessi cancellarla dal registro navale tedesco e battere bandiera Italiana .

Sempre in tema di diritto e normative riguardanti la navigazione, riferendosi ancora al caso 1, potresti informarti sulla possibilità di mantenere la bandiera Tedesca e capire cosa prevedono le leggi tedesche circa la conduzione di barche non omologate CE.
Un'alternativa potrebbe essere la bandiera Belga dato che una barca come quella che intendi acquistare è considerata in Belgio unità da diporto e una volta registrata, non è soggetta a limiti costieri di navigazione;l’unico vincolo è quello legato alla categoria di costruzione,compresa tra la lettera A e la D: ogni imbarcazione può spingersi fino alla distanza consentita dalla propria classe di appartenenza (fonte : solovela, amicidellavela)
"Men and fish are alike. They both get into trouble when they open their mouths." - Jimmy D Moore

"A mind full of questions and a teacher in my soul" - Eddie Vedder
Tenente di Vascello
gorbagliu (autore)
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- 12/17
tutto chiarissimo grazie ancora Thanks
Sottotenente di Vascello
enry.g
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- 13/17
Essendo natante non dovrebbe essere registrata in Germania ed è sicuramente in regime d'importazione temporanea,non vedrei altro motivo.
Ottima l'Idea della bandiera Belga,prova a fare una ricerca e vedrai la convenienza.

Anche da parte mia un grazie a panula per i chiarimenti.
Il mare è come la matematica....un opppinione
Ammiraglio di squadra
Yatar1963
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- 14/17
Provo ad aggiungere qualche info, sperando di non aggiungerti ulteriore confusione e con una premessa: non conosco il regime giuridico nautico tedesco....
Mi rifaccio però al ragionamento di Panula

E' probabile (come avviene in tutta Europa) che la barca che noi definiamo per il regime italiano "natante" abbia una qualche sorta di immatricolazione in Germania.
In questo caso non hai problemi sulla sua storia pregressa perchè stai comprando un usato da un cittadino UE: niente IVA ecc.
Devi solo aver cura che insieme alla scrittura privata di vendita, il vecchio proprietario provveda alla radiazione dai registri tedeschi.
Non ci giurerei, ma anche per il motore (che dovrebbe avere omologazione UE) ti basterà presentare copia del libretto tedesco alla MTCM della tua provincia per ottenerne l'omologazione italiana (è probabile che tu non debba nemmeno rivogerti a Yanmar)
Per una informazione certa, capita com'è messa giuridicamente la barca, telefonerei alla MTCM

Paradossalmente nulla vieta che, se battesse bandiera tedesca, tu ne conservi l'immatricolazione (fatti salvi gli obblighi di dichiarazione fiscale italiana)
Non è detto però che giuridicamente/praticamente convenga

Diverso è il caso in cui il cittadino tedesco non l'abbia mai immatricolata in Germania.
Tuttavia una sorta di immatricolazione dovrebbe comunque averla (a meno che non fosse in origine... Italiana!)
In questo le spiegazioni di Panula sono dettagliate

Personalmente mi resta un solo dubbio, oltre agli eventuali obblighi IVA. Esiste un dazio da pagare se arriva da extra UE?
In tal caso sarà calcolato sul prezzo d'acquisto.

In ogni caso senza andare per tentativi informati bene col proprietario
Un buon punto di riferimento è in ogni caso anche il libretto motore (vediamo in che lingua è scritto e da chi è vidimato)
Dal numero di scafo, puoi anche risalire all'origine, contattado il produttore
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Tenente di Vascello
gorbagliu (autore)
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- 15/17
"""""Personalmente mi resta un solo dubbio, oltre agli eventuali obblighi IVA. Esiste un dazio da pagare se arriva da extra UE?
In tal caso sarà calcolato sul prezzo d'acquisto.""""


esatto yatar stò ragionando su queste possibilità che potrebbero rendere non conveniente l'affare .lunedì con uffici aperti

sul sito a.d.ent. c'è molto da leggere

https://www1.agenziaentrate.it/documentazione/guide/nautica/index.htm
Sottotenente di Vascello
enry.g
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- 16/17
Per togliere ogni dubbio,se immatricolata deve avere una targa,tedesca italiana,francese croata ecc.
se non ha targa è natante.
Intanto che leggi,guarda anche per la bandiera belga,ti fa risparmiare molte dotazioni di bordo ed anche le 12 miglia Wink
Ciò però non toglie la parte fiscale,essendo tu cittadino italiano.
Il mare è come la matematica....un opppinione
Ammiraglio di squadra
Yatar1963
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- 17/17
enry.g ha scritto:
Per togliere ogni dubbio,se immatricolata deve avere una targa,tedesca italiana,francese croata ecc.
se non ha targa è natante.

Il concetto di natante è molto "italiano"
Nel senso che in tutta Europa se vai oltre una metratura minima (3,5-4 mt) e una cavalleria minima (4-8 CV) devi immatricolare.
(è probabile comunque che l'immatricolazione comporti a obblighi a diversi livelli in base alla tipologia di mezzo)
E' anche vero che spesso per vendere un mezzo immatricolato, all'estero basta un foglio di carta e un acomunicazione alla stazione immatricolante

@gorbagliu: conosco i criteri di importazione dagli USA. E' probabile che la procedura sia simile con i paesi extra UE
In ogni caso, dagli usa importi barche come segue:
Tasse:
1) aggiungi il 2% di dazio al valore della fattura (es: fattura 10000, dazio 200)
2) aggiungi il 21% di IVA sulla somma di dazio e fattura (10200 +2142)
Pagherai quindi 2342€ di imposte, ammesso che la dogana ritenga congrua la fattura che presenti
Questo è il caso USA e il dazio cambia da paese a paese e prodotto e prodotto (es le barche dalla Croazia potrebbero avere un dazio 0% o 25%)

Motore: dovrai chiedere alla casa costruttrice un certificato di potenza e omologarlo in Italia (presso la MTCM)
trattandosi di motori comunemente importati in UE non dovresti avere problemi, a parte un 100-200 € che ti scuciono per i costi

Omologazione CE: se vuoi navigare e trasportare passeggeri bypassando i limiti dei mezzi non CE dovrai faretela omologare da un ente autorizzato (costo 2500-4000 €)
Semplice se il mezzo è di grossa produzione con cantiere ancora attivo e/o nasce già con caratteristiche CE (es: un mezzo del 2000 prodotto in USA ma anche esportato in UE)
Meno, se è un mezzo con produzione limitata, il cantiere non c'è più e, soprattutto, se prodotto molto prima del 1998, ma non impossibile.
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Sailornet