Come e' possibile?

Mi arriva un' Ansa e mi si accappona la pelle

...L' aliscafo "Segesta jet" in servizio sulla linea Messina-Reggio Calabria, su cui viaggiavano 151 passeggeri e sei membri di euipaggio, e un mercantile straniero, battente bandiera dell'Antigua, il «Susan Borchard» ... La collisione ha provocato 3 morti oltre a 88 feriti, di cui alcuni in gravi condizioni, già trasportati negli ospedali di Reggio e di Messina....

Non conosco quei luoghi ma li immagino trafficatissimi. Mi chiedo e VI chiedo: come puo' accadere tutto questo? come puo' accadere ancora ai giorni nostri che non si riesca a "notare"un mercantile grosso come una portaerei sulla nostra rotta?

Il Tg dava come indiscrezione che la colpa fosse dell'aliscafo ma il punto non e' questo: e' vero che il canale e' stretto ma stiamo pur sempre parlando di un paio di km di larghezza e non credo che si possa viaggiare col pilota automatico in quegli spazi o coi radar spenti, senza contare che i cargo, almeno quelli che incrociano nel golfo di Napoli sono illuminati come alberi di natale ed e' veramente difficile non notarli.

Errore umano? Mah

Marco

Hai ragione! E' una cosa incredibile , nell'era delle ipertecnologie vedere un incidente di questo genere lascia sbigottiti . Chissà magari il comandante del mezzo veloce tra se e se avrà pensato "sicuramente ci passo, sono più veloce!". Dove sto nel canale di Piombino i traghetti che collegano il continente all'isola d'Elba hanno spesso atteggiamenti simili, o le paranze, forse sicuri di sè perchè percorrono la stessa tratta molte volte al giorno, tutti i giorni. Boh, speriamo di non trovarsi mai in mezzo ad un "casino" del genere!!!

piu' di una volta,in occasione di salita in piattafroma, vidi il comandante avere una sorta di sfida con la barca che si incrocia,passo io,passa lui ecc ecc,insomma una gara!!
e poi entra in campo anche la domestichezza che si ha col mezzo,e la spavalderia,si trascurano troppe cose,e gli strumenti non vengono nemmeno accesi!!mi dispiace per gli ennesimi marinai che perdono la vita per una cavolata!!!

Vi è solo un termine appropriato:---> "Inresponsabilità" ..., concordo pienamente quanto detto da Isla, in certe occasioni, vi è proprio una rivalità, di mezzi..... ma la cosa più importante viene dimenticata.... l'equipaggio.
Si perchè le decisioni vengono prese dal comandante che è in quel momento il responsabile della sicurezza dell’equipaggio e della navigazione.

...VERGOGNA..



Wolf

purtroppo la rivalita' fra mezzi c'e' e ci sara' sempre,l'invidia a volte fa' brutti scherzi,e se avete notato piu' il mezzo e' grande piu' maleducati sono,senza rispetto per noi piccolini!!

wolfsea ha scritto:

Vi è solo un termine appropriato:---> "Inresponsabilità" ..., concordo pienamente quanto detto da Isla, in certe occasioni, vi è proprio una rivalità, di mezzi..... ma la cosa più importante viene dimenticata.... l'equipaggio.
Si perchè le decisioni vengono prese dal comandante che è in quel momento il responsabile della sicurezza dell’equipaggio e della navigazione.

...VERGOGNA..
Wolf

Sono assolutamente d'accordo. Quando ho fatto la patente mi ricordo questa frase:
"A bordo il comandante è il secondo dopo Dio", per sottolineare la massima responsabilità di
tutto ciò che avviene.
Addirittura mi sembra di ricordare che all'entrata in porto il comandante , se
lo ritiene, può annullare i comandi del pilota del porto, in quanto è lui il responsabile.
Perciò ritengo che quando succedono drammi di questo genere, alla base di tutto c'è
qualcuno che sta giocando a carte o sta guardando la tivù, mentre dovrebbe stare sul
ponte o al radar...
La gara tra navi poi...agghiacciante...

isla ha scritto:

purtroppo la rivalita' fra mezzi c'e' e ci sara' sempre,l'invidia a volte fa' brutti scherzi,e se avete notato piu' il mezzo e' grande piu' maleducati sono,senza rispetto per noi piccolini!!

Quoto in toto..

L'ultima è che il radar di Messina fa orario di ufficio, fino alle 17.00....roba da non credere!

per ragioni professionali mi occupo di incidenti e accidenti di ogni genere. quanto è accaduto tra scilla e cariddi non mi sorprende, essendo accaduto l'estate scorsa a Olbia tra due navi di linea che, nella nebbia, giocavano a chi virava per ultima. Sul caso specifico meglio attendere le risultanze delle inchieste amministrative e penali. Un fatto è certo: qualcuno ha sbagliato e qualcun altro era distratto in plancia di comando. Quando si fanno rotte brevi e iperconosciute subentra quelle che in gergo si chiama guida meccanicas: che ti fa sentire troppo sicuro di te e del mezzo che stai pilotando. Il resto sono supposizioni e un mucchio di fregnacce. Il fatto gravissimo è che ci siano stati dei morti, ma vedendo lo squarcio sul traghetto (nella murata di sinistra, centro nave, all'altezza della plancia di comando) ho la sensazione che sia stata speronata in pieno dal portacontainer. Strumentazione, radar terrestri, di prossimità, anticollisione etc etc funzionano soltanto quando qualcuno li controlla. E qui non è accaduto.