Quando una carena si può definire morbida sull'onda

Tenente di Vascello
Genius83 (autore)
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Molto spesso leggo, gommoni o barche di dimensioni sia piccole che grandi, che sono morbidi sull'onda, come si può misurare l'impatto con l'onda.
Quando un gommone o una barca di 5 mt può essere morbida, quando un gommone o una barca di 6 mt può essere morbida e così via.
Quale può essere il rapporto metri nodi che può definire una carena morbida.
Un esempio quando cerco una barca o gommone che sia e in un topic di una barca che mi interessa, un utente scrive es. Questa barca ha una carena molto morbida, adesso il suo. Morbido può essere il mio morbido.
Ammiraglio di squadra
andimar
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Una carena ha le carattetistiche della soggettività e dell'oggettivita'.
Ho fatto qualche prova di gommoni che i proprietari esaltavano come morbidi ma che invece per me non lo erano. Quindi meglio fidarsi di se stessi.....e provare per credere
Ammiraglio di squadra
andimar
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Fuori strada? Forse fuori onda....!Wink
Tenente di Vascello
Genius83 (autore)
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Propcalc sicuramente sono completamente ignorante in materia, io non intendevo questo, anche se mi farebbe piacere se approfondissi l'argomento.
Scrocco-Rib
Utente allontanato
propcalc1
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Leggendo quanto spiegato al link del mio post precedente avrete capito almeno che la massa (peso) del corpo in caduta è quella che fa la differenza.
In particolare, quanto maggiore è la massa (peso), tanto maggiore è la velocità di caduta ... e la forza di impatto !
La prua della barca in movimento con mare contro è spinta verso l'alto dall'onda e dalla velocità con cui l'affronta.
Quanto maggiore è la V(Kts), tanto maggiore è la spinta verso l'alto a pari altezza d'onda.
Ne deriva che la forza di impatto della prua sull'acqua dipende da V(Kts) e dal peso ...., della prua !!!!!
Quanto maggiore è il peso della prua, tanto maggiore è l'impatto sull'onda.

L'influenza del deadrise sulla forza di impatto sull'acqua è poca cosa.
L'influenza della lunghezza della barca .... idem.
Un esempio: traghetto Tirrenia in avvicinamento a Olbia con mare agitato in prua. Prendeva delle "panciate" tali da scuotere tutta la nave. Il comandante, svegliato dalle "botte", fece ridurre V(Kts) della nave e la navigazione continuò tranquilla.

Una carena sarà "morbida" sull'onda solo se correttamente equilibrata rispetto al suo CG e sarà più o meno morbida in funzione di: indice dislocamento relativo e deadrise.
Capitano di Fregata
mezzo barcaiolo
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E tuttavia a parità di peso e velocità, carene diverse hanno comportamenti ed effetti diversi.
Altrimenti sarebbe inutile perdere tempo a progettare carene.
Che cosa fa la differenza (sempre ovviamente a parità di peso, velocità e CG) in termini di percezione dell'impatto sull'onda?
"Laccetto di sicurezza sempre allacciato"
Antonio
naviga con: Yacht&Co. 17 Coster con Evinrude 75 e-tec (2011...)
navigava con Asso 44 con Suzuki 25 (1998-2010)
Utente allontanato
propcalc1
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mezzo barcaiolo ha scritto:
Che cosa fa la differenza (sempre ovviamente a parità di peso, velocità e CG) in termini di percezione dell'impatto sull'onda?

La percezione, appunto, che è metro assolutamente soggettivo e non misurabile.
Capitano di Vascello
sergetto
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... Ehm..
Va be... Il passaggio dal link alla navigazione su mare formato non è proprio immediatissimo.
Domanda
Indice si dislocamento relativo e deadrise rendono conto del gradiente dei volumi immersi?
Utente allontanato
propcalc1
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sergetto ha scritto:
... Ehm..
Va be... Il passaggio dal link alla navigazione su mare formato non è proprio immediatissimo.

Se avessi scritto u trattato, basato su calcoli, pochi avrebbero capito qualcosa.
Ho preferito poche e chiare righe per la delizia di quanti hanno poca confidenza con fisica e matematica.

sergetto ha scritto:
Domanda
Indice si dislocamento relativo e deadrise rendono conto del gradiente dei volumi immersi?

Si, ma non in modo diretto.
Sailornet