Muore Fabio Buzzi [pag. 2]

Triste evento ma fa parte dei rischi del "mestiere", la fatalità è confermata dal fatto che non ci siano altri natanti e persone coinvolte

L'imbarcazione non si è schiantata sulla diga di San Nicolò , ma sulla " lunata " , che , nella foto è la diga a forma di mezzaluna , che si trova proprio davanti al faro di San Nicolò.

Di recente costruzione , serve per proteggere il litorale .

Ciò che realmente è successo dentro a quell'imbarcazione forse non si saprà mai, sempre che Invernizzi non riesca a ricordarlo.
Il fatto che fossero senza casco al momento dell'impatto può far pensare che forse si fossero già rilassati in quanto ormai arrivati a pochissimo dal traguardo e dal nuovo record che stavano stabilendo: a volte la troppa sicurezza può comportare rilassamento e distrazione. Però...però chi realmente può sapere la causa di questo errore?
Intanto si piango 3 piloti motonautici. R.I.P.

dolce*11 ha scritto:

Di recente costruzione , serve per proteggere il litorale .

Se è di recente costruzione magari non ci era mai passato prima, e, complici buio, stanchezza e rilassamento da obiettivo raggiunto, si è dimenticato di tenerne conto.

Su Google maps, la lunata è presente nella foto satellitare ma non in quella che riporta solo la carta.

tanin57 ha scritto:

forse si fossero già rilassati in quanto ormai arrivati a pochissimo dal traguardo e dal nuovo record che stavano stabilendo

da quanto ne so, il traguardo era gia stato passato, è in mare aperto non in laguna ci mancherebbe, ci sono limiti di velocità.
E il record è valido.
Stavano rallentando dopo averlo superato. Da qui probabilmente la distrazione e la stanchezza dopo 20 ore di tensione...

La diga è segnalata su tutti i GPS nautici, io ho il gommone dal 2015 circa e a memoria l'ho sempre vista li

Rip comunque.

mariola ha scritto:

... complici buio, stanchezza e rilassamento da obiettivo raggiunto, si è dimenticato di tenerne conto.

Temo che sia stato proprio un problema di stanchezza e rilassamento.

Mi sono posto questa domanda: qual'era il vero obiettivo di questo tentativo? Non riesco a darmi una risposta convincente.

Il record era già di Buzzi ma con un'altra imbarcazione.
La barca dell'incidente aveva dimostrato fin dal 1994 di essere il più veloce monocarena al mondo, raggiungendo 115 nodi con quattro motori turbodiesel da 4500 cv complessivi. La successiva installazione di due Isotta Fraschini da 2600 cv permise di aumentare la capacità dei serbatoi a 4200 litri e di stabilire vari record di durata, fra cui la Venezia Montecarlo nel 2004.
Le ricadute commerciali del progetto erano arrivate in abbondanza vendendo svariate unità alla GDF italiana e alla polizia di Hong Kong.

Forse Buzzi voleva dimostrare che le tecnologie utilizzate per la progettazione e la realizzazione 25 anni fa erano talmente innovative da permettere di stabilire un record anche oggi.

Forse voleva dimostrare che il record nelle due direzioni poteva essere ottenuto con la stessa barca a distanza di molti anni e con allestimenti diversi.

Forse.

Ma a persone di tale spessore non si possono fare domande così terra terra.

fran ha scritto:

Ma a persone di tale spessore non si possono fare domande così terra terra.

Soprattutto qaundo vuoi andare "là, dove nessuno è mai giunto prima"

Individui capaci, tenaci, eccezionali, coraggiosi
Che giocano e bluffano consapevolmente col Destino