Scafo imbarcazione da diporto. C'è amianto?

Comune di 1° Classe
ClaudioAnfratti (autore)
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Buongiorno, scusate volevo fare una domanda a voi del settore.
Mio fratello di 21 anni ha cominciato la settimana scorsa a lavorare in un cantiere nautico con partita iva. Ieri ha eseguito un lavoro con ruota orbitale, togliendo tutto il materiale composito (non solo il blu, ma anche il bianco che c'è sotto) dalla chiglia. Portandolo fino al ferro.
Oggi non è andato a lavoro perchè ha tosse e irritazione ai bronchi, volevo chiedere nel materiale composito c'è amianto? Ha usato una mascherina con filtro ffp3 (ma sentiva lo stesso l'odore della polvere). Grazie e scusate se chiedo a voi, ma non sapevo proprio a chi chiedere.
Utente allontanato
propcalc1
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ClaudioAnfratti ha scritto:
... tutto il materiale composito (non solo il blu, ma anche il bianco che c'è sotto) dalla chiglia. Portandolo fino al ferro. ....

Si parla di materiale "composito" con riferimento a compensati-truciolati o a vetroresina alleggerita. Tu parli di ferro. In ogni caso non mi risulta la presenza di amianto.
L'irritazione ai bronchi deriva probabimente dalla polvere di antivegetativa e di vernici marine (ambesue tossiche), prodotta dalla orbitale.
Comune di 1° Classe
ClaudioAnfratti (autore)
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- 3/9
Si intorno al ferro c'era del materiale bianco, coperto da una vernica blu (che arrivava fino alla battigia).
Togliendo tutto il bianco si arrivava al ferro della chiglia (quella pinna sotto lo scafo, intendo non so se si chiami cosi), mentre nella parte dello scafo ha solo tolto la vernice blu.
Ammiraglio di divisione
Rocky6
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Buongiorno Claudio,
Bisogna che il ragazzo, per prima cosa, si protegga con i DPI adatti . La levigatrice orbitale deve essere collegata ad una linea di estrazione, in alternativa all’interno dei cantieri nautici esistono delle sale dedicate alla carteggiatura ed al taglio dei compositi con estrattori e ricircoli ad hoc.

Che sappia io, le uniche barche in VTR dove si sospetta la presenza di amianto sono i bora.....

Le polveri generate dalle lavorazioni ai derivati delle resine ed alle vernici sono molto irritanti e possono indurre anche crisi di affanno e vari problemi respiratori.
Se tuo fratello fosse stato assunto in un cantiere medioevale...dove se non sei sporco non hai fatto un piffero...meglio se trova altro!

Saluti
Se fosse per me.....me ne starei sempre in barca a pescare!
Laccetto di sicurezza sempre allacciato !!!
Manó 20 cabin - Mercury 115 EFI ....rivoglio un open!
Contrammiraglio
coaster650
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Con una maschera di cui parli (FFP3: di cui riporto le caratteristiche qui sotto per conoscenza di tutti) correttamente indossata il lavoro che ha eseguito tuo fratello è pienamente a norma.
Da verificare
- la maschera indossata era nuova?
- la maschera era perfettamente aderente al profilo facciale?
- la maschera era indossata correttamente: elastici tirati al punto giusto dietro la nuca per far aderire bene le gomme facciali?

Inoltre mi permetto di far presente che lavorare molte ore con la maschera FFP3 è anche stancante dal punto di vista respiratorio (si deve aspirare con più forza e si crea condensa all'interno del facciale) e tanti addetti tendono a toglierla, magari durante le pause, senza allontanarsi ma nell'ambiente di lavoro persistono ancora delle polveri in sospensione che vengono inalate.
Inutile dire che in questi casi è l'imperizia che gioca un ruolo fondamentale.

Infine per rispondere alla tua domanda: mi pare di capire che si parli di una barca a vela con scafo rivestito in gelcoat e bulbo in ferro. Non conosco nessun caso che questa tipologia di barca possa contenere amianto.


Le classi di protezione FFP1, FFP2 e FFP3 offrono, in funzione della perdita totale e del filtraggio di particelle con dimensioni fino a 0,6 μm, una protezione respiratoria per diverse concentrazioni di sostanze nocive. La perdita totale è dovuta a penetrazione del filtro e difetti di tenuta su viso e naso, che le maschere filtranti uvex evitano al massimo grazie all'orientamento all'anatomia dell'uomo. Grazie all'innovativa tecnologia filtrante, anche la resistenza respiratoria resta bassa e la respirazione non è ostacolata dalle particelle catturate nel filtro, nemmeno in caso di ripetuto utilizzo della maschera filtrante.

FFP3
Protezione da polveri, fumo e aerosol solidi e liquidi tossici e dannosi per la salute
Questa classe di protezione filtra le sostanze nocive cancerogene e radioattive e i microrganismi patogeni come virus, batteri e funghi
La perdita totale può essere al massimo del 5%
Il superamento del valore limite di esposizione professionale può essere al massimo di 30 volte superiore
Le maschere respiratorie della classe di protezione FFP3 offrono la massima protezione possibile dall'inquinamento dell'aria respirabile. Con una perdita totale del 5% max. e una protezione necessaria pari almeno al 99% dalle particelle con dimensioni fino a 0,6 μm, sono inoltre in grado di filtrare particelle tossiche, cancerogene e radioattive. Queste maschere respiratorie possono essere utilizzate in ambienti di lavoro nei quali il valore limite di esposizione occupazionale viene superato fino a 30 volte il valore specifico del settore. Queste sono utilizzate ad esempio nell'industria chimica.
Capitano di Vascello
a.slim
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Scusa se mi permetto, ma assicurati che in cantiere rispettino tutto le precauzioni che ti hanno elencato prima di me perchè un cantiere che assume un ragazzo di 21 anni e gli fa aprire partita IVA non mi inspira fiducia.
Alla fine lui è un collaboratore esterno e si ammala il cantiere se ne lava le mani!
Capitano di Fregata
mezzo barcaiolo
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- 7/9
In certe realtà banausiche andrebbe fatta un'ispezione dallo Spisal tutti i giorni pari.
Per giorni dispari probabilmente ci sarebbe lavoro per la GdF.
Scusate l'OT
"Laccetto di sicurezza sempre allacciato"
Antonio
naviga con: Yacht&Co. 17 Coster con Evinrude 75 e-tec (2011...)
navigava con Asso 44 con Suzuki 25 (1998-2010)
Capitano di Corvetta
coma66
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- 8/9
Mi pare di avere capito che i mezzi di protezione individuali, (mascherina de tipo adeguato ecc), siano stati messi a disposizione del lavoratore.....
Ora se questo ha una irritazione, prima di sparare a zero su chi gli ha dato un lavoro e messo in condizione di eseguirlo, sarebbe da capire a cosa è dovuta questa irritazione......
Magari ci potrebbe stare che lavorando con la rotorbitale si suda e potrebbe avere preso freddo con conseguente mal di gola...
Oppure un uso non corretto della mascherina...
O magari una allergia soggettiva a qualcosa che non ha a che vedere con la rotorbitale....
La mia è una difesa di ufficio
Vivo in un paese a 10 km dal mare dove ci sono sempre stati cantieri di costruzione navale e di manutenzione. Lavori di eliminazione di Av, gelcoat ecc ne ho sempre visti fare, all'aperto e con mascherine, anche se ultimamente mi pare che hanno lasciato la rotorbitale per usare la sabbiatrice, ma di polverone ne sollevano pure di piu, tanto che debbono isolare l'area attorno le muratae con dei teli molto pesanti......
E' un lavoro che si fa abitudinariamente, con le dovute precauzioni e che solo un folle farebbe fare in un cantiere di sua proprietà senza che queste siano state adottate, anche se i lavoratori sono degli esterni.....
Tralascio il commento sella GDF che dovrebbe intervenire........
homo sapiens non urinat in ventum
Ammiraglio di divisione
Rocky6
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- 9/9
Sono assolutamente d’accordo con le tue osservazioni.

Il discorso è molto più articolato e interessa la sicurezza del lavoratore e la sua tutela. Visto che il ragazzo è a tutti gli effetti una ditta individuale, ci sono tutta una serie di normative che deve rispettare in materia di sicurezza sul lavoro e tutela dell’ambiente......ma non è questo l’oggetto del topic.
Faccio solo notare che sono pochissimi i cantieri nautici che si avvalgono di dipendenti diretti per la parte di carrozzeria e verniciatura....un motivo ci sarà....

Ciao
Se fosse per me.....me ne starei sempre in barca a pescare!
Laccetto di sicurezza sempre allacciato !!!
Manó 20 cabin - Mercury 115 EFI ....rivoglio un open!
Sailornet