Come isolare la vetroresina nuda dell'opera viva interna [pag. 2]

Sottocapo
dariuz84 (autore)
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- 11/16
corvitto ha scritto:

Dove hai fatto il nuovo salsicciotto?
e poi cosa intendi con " fissare il poliuretano con i fogli"?

scusami se ti rispondo solo ora, ma il lavoro inizia ad assorbire parecchio del mio tempo!
stasera sono andato a fare delle foto e con piacere ho notato che il poliuretano è lievitato rispetto a quando l'avevo lasciato!
re: Come isolare la vetroresina nuda dell'opera viva interna

quindi con altre 5 bombolette dovrei riuscire a risolvere il problema e ricoprire magari anche qualche vano a poppa.Certo non saprei proprio dove riempire per evitare che poi non riesca più a scolare l'acqua,potrei lasciare libero solo dove si va a creare il passaggio dell'acqua in corrispondenza degli ombrinali...
re: Come isolare la vetroresina nuda dell'opera viva interna

per quanto riguarda le panche a prua allego due foto dove si evince come si mantiene il tutto.Sul lato sinistro ho tolto il pannello che sorregge la struttura(si evince nella prima foto che ho postato).L'idea sarebbe di creare una staffa di acciaio o di VTR che faccia da piedi alla panca,ovviamente in aggiunta al pannello già preesistente...senza ondeggia molto ma penso sia normale Confused
re: Come isolare la vetroresina nuda dell'opera viva interna

re: Come isolare la vetroresina nuda dell'opera viva interna

Ogni consiglio sarà ben accetto! Wink
Guardiamarina
corvitto
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- 12/16
Dopo la pausa domenicale riprendo volentieri i contatti.

Ho guardato le foto che credo chiariscano alcune cose:

1) Le panche di prua sembrano sane come vertoresina ma essendo sospese senza alcun appoggio in carena flettono e scricchiolano. E' giusta quindi la tua idea di creare dei puntelli che irrigidiscano la struttura, si tratta di vedere come realizzarli. Io probabilmente relizzerei delle paratie verticali ce vadano a formare un pozzetto di prua. il massimo sarebbe il realizzarle in vetroresina ma capisco che il lavoro sarebbe molto impegnativo, quindi l'alternativa sarebbe il compensato marino. L'interno potrebbe essere riempito di
espanso eventualmente anche in foglio.

2) Dubito che si tratti di un Glastron, la tua barca mi sembra fatta in modo molto artigianale e senza controstampate. Propendo verso l'idea che sia una barca costruita in Italia con caratteristiche similari visto che ai tempi i Glastron erano considerati di prestigio.

3) Bene per il salsicciotto che hai realizzato ma io eviterei di mettere l'espanso a poppa e mi limiterei a riempire al meglio i 4 spazi centrali. La poppa infatti essendo tutta pitturata di grigio testimonia il fatto che in origine non c'era espanso ma probabilmente un grosso portellone di ispezione. Lo spazio potrebbe essere usato per stivaggio ma purtroppo lo vedo piuttoto bagnato.

Una curiosità, tu hai visto il pagliolo originale e i sedili (che immagino a 4 posti a 2 a 2 contrapposti e scorrevoli per formare 2 prendisole)
Sottocapo
dariuz84 (autore)
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- 13/16
Grazie per i consigli!
Avevo pensato di rinforzare le panche con dei paletti di legno bullonati alla carena, in effetti sarebbe troppo laborioso fare tutto con la vetroresina anche se non metto in dubbio il risultato finale Smile
Riguardo alla provenienza non ti so dire..per me rimane un mistero non essendo riuscito assolutamente a trovare una targhetta identificativa. Da quel che tu sai quindi le Glastron hanno la controstampata?certo è strano perchè quando l'andai a vedere la prima volta, erano rimaste le basi dei sedili contrapposti che facevano pensare ad una barca del suddetto marchio Rolling Eyes Non so se erano originali perchè le basi erano fissate al pagliolo con viti.
Per l'espanso faccio come mi consigli tu utillizando gli spazi già a disposizione.
Dato che sei cosi esperto ti chiedo una cosa di cui non riesco a trovare risposta... Smile
La bitta a prua è andata...quasi certo è bullonata da sotto Confused ho provato a stendere un braccio sotto i sedili ma è tutto chiuso....c'è solo dell'espanso che magari potrebbe essere rimosso ma fisicamente non ci si arriva con le normali braccia terrene!Non saprei proprio come fare...come si procede in questi casi difficili?Grazie ancora per la pazienza
Guardiamarina
corvitto
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- 14/16
L'esistenza di sedili contrapposti non dà la certezza che si tratti di un Glastron dato che negli anni '60 erano stati applicati anche su barche italiane anche se copiati da quelli americani.
La Glastron all'epoca era un marchio di prestigio della nautica e produceva con metodi industriali, e anche se esistessero modelli senza controstampata, sicuramente almeno il fondo sarebbe stato realizzato in vetroresina.

Ma non preoccupiamoci troppo che sia o non sia un Glastron, perchè in ogni caso lo scafo ha linee interessanti anche se aderenti ai canoni dell'epoca.

Per la bitta credo che sia stata imbullonata prima dell'assemblaggio della coperta e prima della posa dell'espanso.

Per la sostituzione io opererei in questo modo:

una martellata alla bitta vecchia con una mazzetta per vedere se si rompe o almeno si inclina. Non ti preoccupare troppo della VTR è più robusta di quel che sembra.

con il flessibile tagli i prigionieri (solitamente 2 ma raramente 1) evitando di rovinare troppo la VTR. Hai detto che non hai la corrente e quindi potresti rimediare con un generatore oppure con una buona batteria ed un buon inverter (magari in prestito). Altrimenti con un seghetto.

con un tondo o una vite dello stesso diametro a suon di mazzetta cerchi di spingere fuori i prigionieri che non dovrebbero opporre troppa resistenza perchè dovrebbero essere coperti solo da poliuretano. Ma prima di fare l'operazione per entrambi i perni assicurati che il passo tra i prigionieri corrisponda alla nuova bitta, altrimenti libera un solo foro e pratica il secondo con l'interasse giusto.

ora si tratta di fissare la nuova bitta in modo solido e la cosa non è semplicissima.
Se il poliuretano non ha ceduto togliendo i prigionieri aggirerei il problema creando un sandwich con l'applicazione da sotto di un pezzo di compensato marino fissato sul poliuretano con stucco vetroresina (la cosiddetta pappetta) che si può fare o comprare in colorificio.
Quando la VTR è indurita si ripassano i fori e si monta la bitta con i prigionieri della giusta lunghezza.

E' una soluzione ma non certamente l'unica, al momento mi è venuta in mente questa ma altri potrebbero suggerirti soluzioni diverse.
Sottocapo
dariuz84 (autore)
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- 15/16
corvitto ha scritto:
L'esistenza di sedili contrapposti non dà la certezza che si tratti di un Glastron dato che negli anni '60 erano stati applicati anche su barche italiane anche se copiati da quelli americani.
La Glastron all'epoca era un marchio di prestigio della nautica e produceva con metodi industriali, e anche se esistessero modelli senza controstampata, sicuramente almeno il fondo sarebbe stato realizzato in vetroresina.

Ma non preoccupiamoci troppo che sia o non sia un Glastron, perchè in ogni caso lo scafo ha linee interessanti anche se aderenti ai canoni dell'epoca.

Per la bitta credo che sia stata imbullonata prima dell'assemblaggio della coperta e prima della posa dell'espanso.

Per la sostituzione io opererei in questo modo:

una martellata alla bitta vecchia con una mazzetta per vedere se si rompe o almeno si inclina. Non ti preoccupare troppo della VTR è più robusta di quel che sembra.

con il flessibile tagli i prigionieri (solitamente 2 ma raramente 1) evitando di rovinare troppo la VTR. Hai detto che non hai la corrente e quindi potresti rimediare con un generatore oppure con una buona batteria ed un buon inverter (magari in prestito). Altrimenti con un seghetto.

con un tondo o una vite dello stesso diametro a suon di mazzetta cerchi di spingere fuori i prigionieri che non dovrebbero opporre troppa resistenza perchè dovrebbero essere coperti solo da poliuretano. Ma prima di fare l'operazione per entrambi i perni assicurati che il passo tra i prigionieri corrisponda alla nuova bitta, altrimenti libera un solo foro e pratica il secondo con l'interasse giusto.

ora si tratta di fissare la nuova bitta in modo solido e la cosa non è semplicissima.
Se il poliuretano non ha ceduto togliendo i prigionieri aggirerei il problema creando un sandwich con l'applicazione da sotto di un pezzo di compensato marino fissato sul poliuretano con stucco vetroresina (la cosiddetta pappetta) che si può fare o comprare in colorificio.
Quando la VTR è indurita si ripassano i fori e si monta la bitta con i prigionieri della giusta lunghezza.

E' una soluzione ma non certamente l'unica, al momento mi è venuta in mente questa ma altri potrebbero suggerirti soluzioni diverse.


Corvitto,grazie per i tuoi preziosi consigli.Purtroppo sono stato fuori due settimane, per questo ripsondo solo adesso!
Nei prossimi giorni proverò a rimuovere la bitta secondo tuoi consigli,l'ultima prova però sarà quella di ripararla essendo in effetti laboriosa la sostituzione...vi terrò aggiornati.Grazie Wink
Sottocapo
Satan
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- 16/16
Evita di utilizzare stucchi poliesteri (pappetta di vetroresina ) sul poliuretano espanso visto che sono incompatibili .Il poliuretano squagliera' al contatto con lo stirene infatti e' compatibile solamente con l'epossidica.
Dovevi utilizzare un foam di PVC o foam poliuretanico a cellule chiuse( imputrescibile quindi visto che hai usato il poliuretano a cellule aperte, assicurati che ci sia un pozzetto di ispezione perche' potresti trovarti entro qualche mese tanta fanghiglia ... ) usa una pappetta di epoxy magari quella bicomponente a siringa per incollaggi se deciderai di tenerlo.
Potrei aver pure detto una cavolata aspetta il parere degli esperti.

Saluti
Sailornet