Contestazioni post vendita

Capitano di Corvetta
giancarmine (autore)
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Finalmente, dopo diverse indecisioni e ripensamenti ho venduto la mia "Jacuzzi " sottoscrivendo una scrittura privata dove tra le altre cose si parla del visto e piaciuto e tutela il compratore circa vizi nascosti.
Il compratore, a causa delle pessime condizioni del mare, non ha provato la barca ed il motore però non mi ha neanche chiesto di rimandare l'acquisto a quando possibile.
A distanza di qualche giorno mi ha detto che una pala dell'elica è , a suo dire, leggermente piegata e quindi di voler provvedere alla sua rimessa in ordine.
Fermo restando che, pur di non avere discussioni, gli ho detto di verificare realmente il problema e nel caso ci fosse stato di procedere alla riparazione perchè me ne sarei fatto carico io, compreso le spese di alaggio, Vi chiedo se secondo Voi debba ritenermi responsabile di qualunque cosa mi possa essere contestato dal compratore e se si fino a quando?
Gian Carmine
Gian Carmine
Contrammiraglio
gommoa
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- 2/9
Secondo me sei a posto così. L''onere della prova è a suo totale carico e deve riuscire a dimostrare in giudizio che i vizi erano all'origine occulti e che tu li hai volutamente occultati...
È importante l'amore, ma anche il colesterolo. (W. Allen)
Site Admin
VanBob
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Scusate ma il "visto e piaciuto" non garantisce proprio che l'acquirente abbia esaminato e ritenuto l'oggetto idoneo?

E' possibile vedere il testo della scrittura?
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Contrammiraglio
gommoa
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- 4/9
VanBob ha scritto:
Scusate ma il "visto e piaciuto" non garantisce proprio che l'acquirente abbia esaminato e ritenuto l'oggetto idoneo?



Si, è così, in linea generale.
La garanzia per i vizi è esclusa dalla clausola "vista e piaciuta”, ma solo se si tratta di vizi riconoscibili e non taciuti in mala fede.

Infatti il venditore risponde comunque dei vizi occulti della cosa venduta. I "vizi" di cui parliamo possono considerarsi dei gravi difetti della cosa venduta che la rendano inidonea all'uso o che ne diminuiscano il valore economico in modo sensibile.
È importante l'amore, ma anche il colesterolo. (W. Allen)
Capitano di Corvetta
matias
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- 5/9
Spesso siamo portati a vedere le cose o tutte bianche o tutte nere ... purtroppo per noi, per la legge, soprattutto per la nostra, non è così ...

il mio parere personale è che quella clausola non dovrebbe essere inserita in nessun contratto ... se vi è un vizio è occulto il venditore ne deve rispondere ...
un vizio occulto potrebbe essere una ripazione dello scafo taciuta, o un difetto meccanico abilmente e temporaneamente camuffato (questo è + difficile da dimostrare)

nel caso dell'elica è diverso ... chi può dire che non si sia piegata durante il trasporto dall'acquirente stesso ...
pertanto dal punto di vista della responsabiltà dovresti essere apposto ...
tuttavia, se la transazione è avvenuta senza grossi sbattimenti, e l'acuirente in qualche modo merita la tua fiducia, considerato l'entità del "danno" ... 20-30 euro ... riparala ... Wink


LA CLAUSOLA VISTO E PIACIUTO

Un'attenzione particolare deve essere rivolta alla cosiddetta clausola "visto e piaciuto" presente spesso nei contratti di acquisto di autovetture usate. Il problema inerente a tale tipo di clausola riguarda essenzialmente la possibilità di un'esclusione della garanzia in essa contenuta, a seconda che le si attribuisca natura di semplice clausola di stile o di elemento essenziale del regolamento negoziale. A tal proposito è interessante analizzare i motivi della decisione del Tribunale di Casale Monferrato del 2001 che ha affermato come, in caso di vendita di bene usato, la clausola visto e piaciuto, non avendo carattere di clausola di stile, determina una limitazione della garanzia per vizi della cosa. Precisamente il Tribunale dovette decidere in merito ad una richiesta di riduzione del prezzo per i vizi presentati dal bene usato oggetto di vendita (nel caso di specie un furgone autocabinato). Il ricorrente addusse a sostegno della sua posizione che la clausola "visto e piaciuto", inserita nel contratto, fosse catalogabile come clausola di stile e, come tale, priva di vera portata volitiva. Inoltre, dato il contenuto intrinsecamente incerto di tale clausola, sostenne come la vendita di un bene usato non si debba considerare una vendita "a rischio e pericolo" del compratore, e, quindi, l'esclusione della garanzia deve risultare in maniera "rigorosa". Il Tribunale, invece, respinse tali motivazioni, accogliendo la tesi della controparte, secondo la quale la vendita, essendo avvenuta con la clausola "visto e piaciuto", comportava un'esclusione della garanzia ai sensi dell'art. 1490 comma 2 c.c. In particolare i giudici posero a fondamento della loro statuizione il fatto che, nel caso in questione, le trattative fossero avvenute a livello "elementare" e composte da pochissime frasi: difficile sostenere la presenza di formule vuote di vero contenuto volitivo! Può parlarsi di clausola di stile, infatti, quando essa appaia in un contesto complesso, costituito, cioè, da una grande varietà di clausole e perdipiù si abbia a che fare con contratti ripetitivi del disponente.

In conclusione, tirando le somme, i giudici hanno interpretato il contratto attribuendo alle clausole in esso contenuto, ex art. 1363 c.c., il senso più "chiaro" che risulta dal complesso dell'atto. E poiché la clausola è inserita in un contesto dove prima si dà atto che il mezzo ceduto è stato revisionato e ricondizionato, poi si dice tuttavia che è ceduto "come visto e piaciuto": palese quindi la preoccupazione del venditore di escludere ogni sua responsabilità pur in presenza di fatti che dovrebbero dare ampia assicurazione di assenza di vizi nel veicolo.

L'importanza e la congruità di tale orientamento giurisprudenziale è evidente anche se si ragiona in un contesto più ampio: è conforme con i principi di un mercato ottimale che il bene nuovo sia perfettamente funzionale e idoneo e sia quindi eccezionale l'esclusione di tale garanzia ( formula di esclusione "rigorosa" quindi); per la circolazione del bene usato, invece, le esigenze di cui prima sono molto minori ed è quindi comprensibile che per la clausola di esclusione di garanzia si esiga che il tenore sia solo "chiaro".



Bergamo, Gennaio 2004
Frenks
Suzumar 270 - Yam 8cv
Capitano di Corvetta
giancarmine (autore)
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- 6/9
Scrittura privata da valere a tutti gli effetti di legge.

Il signor ……
VENDE

la suddetta pilotina al signor ….
e sono inclusi nel prezzo pattuito alcuni complementi opzionali, quali: Radio VHF, radio cd , ecoscandaglio Garmin 160 c , GPS con antenna, GPS cartografico geonav 6, idroguida, supporto motore ausiliario, tendalino di chiusura della cabina, 2 batterie, doccetta con serbatorio.

Il bene, viene acquistato con formula "visto e piaciuto", che sgrava il venditore dai vizi sopravvenuti del bene, ad eccezione di quelli già esistenti e nascosti in fase di contrattazione, non derivanti da normale usura.
Il venditore, dichiara e garantisce, inoltre, di non avere mai subito danni od avarie ai beni predetti e di non avere, pertanto, effettuato interventi di riparazione straordinaria, salvo quelli di manutenzione ordinaria.
Il venditore, dichiara inoltre, che tutti gli interventi ordinari, sono stati eseguiti a cura di un centro assistenza autorizzato, ed eseguiti a regola d’arte, secondo quanto previsto dal costruttore.

L’acquirente si impegna a corrispondere il prezzo pattuito secondo le modalità accordate in fase di trattativa. La presente scrittura fa stato agli effetti della proprietà della cosa mobile in oggetto.


Ho praticamente copiato la scrittura privata che abbiamo sottoscritto, omettendo solamente i dati personali miei e del venditore.
Purtroppo ho beccato un compratore che dalle mie parti viene definito molto "picinoso", comunque è mia intenzione, come ho già detto, fargli verificare ed eventualmete ripristinare l'elica, che a mio parere non dovrebbe aver alcun problema (fino all'ultima uscita in mare andava perfettamente) e poi chiarire al Signore che non vorrei più essere disturbato.
Faccio bene a comportarmi così?
Gian carmine
Gian Carmine
Contrammiraglio
gommoa
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- 7/9
Ribadisco che secondo me fai fin troppo...ma signori si nasce e quindi se vuoi aggiustargli l'elica fai pure.
Fai però attenzione che questo non comporti, anche implicitamente, una tua assunzione di responsabilità: ti ricordo che gli unici vizi che potresti riconoscere (anche stragiudizialmente) sono solo quelli:
giancarmine ha scritto:
esistenti e nascosti in fase di contrattazione, non derivanti da normale usura.



Non vorrei che questo signore, particolarmente pignolo, domani si inventasse un altro problema.
È importante l'amore, ma anche il colesterolo. (W. Allen)
Capitano di Corvetta
giancarmine (autore)
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- 8/9
Grazie Gommoa , come diceva Toto' "Signori si nasce ed io lo nacqui".
Scherzi a parte domattina dovrei icontrare il compratore ed ho intenzione di chiarirgli bene le idee, della serie ti faccio controllare l'elica perchè ti ritengo un picinoso, dopodichè non mi chiamare più per questioni che possano riguardare anche lontanamente la barca..
Gian carmine
Gian Carmine
Capitano di Corvetta
giancarmine (autore)
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- 9/9
Fatto, Il Sig. in questione , credo, ha recepito il mio discorso.
Gli ho anche riproporto di uscire nuovamente questa mattina per una ulteriore verifica in mare, ma mi ha detto che non ce ne era bisogno.
Gian carmine
Gian Carmine
Sailornet