Come investiamo i nostri soldi? [pag. 3]

Capitano di Fregata
Albertpd
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- 21/30
sapevo che la rai pagava l'iva al 4 ma essendo tv di stato è un caso a parte.
Se mediaset e la 7 hanno l'iva non al 20% e si è portato sky al 20% sono il primo a dire che è un ingiustizia!
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Ammiraglio di divisione
TheGiangi
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- 22/30
Well, un po' di chiarezza.
Per quello che ricordo nelle letture di qualche anno fa, l'iva sugli strumenti televisivi a pagamento era al 10% (chi sa meglio integri l'info perchè non ne sono sicuro al 100%). La cosa carina (si fa per dire), è che l'offerta Sky è definita "Pay TV" mentre il tipo di offerta di Mediaset e La7 sono definite "Pay per view". Sembra un gioco di parole, ma non lo è.
L'articolino lasciato scivolare alla chetichella in questo decreto raddoppia (incremento del 100%, una cosuccia) l'IVA per le offerte in "Pay TV". Quindi il Cavaliere ed i suoi lacchè raccontano le solite balle quando dicono che ci rientra anche Mediaset...
Capito il giochetto? E' come i succhi di frutta. Una cosa è il succo definito "Succo e polpa di..." un altro è "Nettare di.." sono tutte definizioni ben precise nelle quali rientrano prodotti ben definiti. Così è per il prodotto "televisione a pagamento".

infine, anche ammessa la legittimità dell'aumento dell'imposta, la scelta del momento è quantomeno fuori luogo. Prima gran fanfara della favoletta "non verranno aumentate le tasse" e poi zitti zitti, zac!!! Cornuti e mazziati. Poi, con la solita faccia da Nasty arriva il Gasparri o Cicchitto e compagnia che diranno ma infatti non abbiamo aumentato nessuna tassa...solo le imposte

Evil or Very Mad
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Capitano di Fregata
Albertpd
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- 23/30
Apparte che l'aumento di tasse per la play tv non è una misura che può mettere sul lastrico le famiglie che hanno veramente bisogno...E' una tassa sul superfluo che porta un introito di mezzo miliardo di euro.
Qua si dice che mediaset premium paga il 20% :

https://www.corriere.it/politica/08_novembre_30/berlusconi_pay_tv_pd_fb37f234-bed5-11dd-b8e9-00144f02aabc.shtml
https://blogosfere.it/2008/12/liva-di-berlusconi-mediaset-contro-sky-ridi-dalema-e-ripensa-alla-legge-mammi-con-tele.html

uno è un blog, quindi di parte e quindi da prendere con le pinze.

Ma alla fine mediaset premium paga il 10% o il 20% qualcuno ha una prova certa?è questa la chiave di volta per giudicare il tutto.
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Ammiraglio di divisione
TheGiangi
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- 24/30
- Ultima modifica di TheGiangi il 01/12/08 22:52, modificato 1 volta in totale
...che poi sia 10 o 20% non è Mediaset che la paga, ma nemmeno Sky, se andiamo a vedere. Sono gli abbonati in quanto consumatori finali di un prodotto.

[UPDATE]
l'articolo sul Corriere cita (sono fantastici nel dire le cose senza far notare che la realtà è diversa):

"...noi abbiamo tolto un privilegio e portato il livello dell'Iva uguale per tutti e in questo modo abbiamo penalizzato anche Mediaset che sta facendo partire una tv con gli abbonamenti."

Capito dov'è il giochino?....
No?
Mediaset sta preparando una tv come Sky con gli abbonamenti, ma non è ancora sul mercato (come dicevo nell'altro post, non la tocca come "pay per view"). Il che significa: raddoppio l'iva cosi mi entrano tanti bei milioni che sennò non so dove tappare i buchi e faccio borbottare 4.600.000 abbonati Sky che saranno belli sca.....ti per poter essere raccolti dalla nuova offerta di Mediaset quando uscirà.

Sono dei maghi!!!!

[/UPDATE]
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Capitano di Corvetta
ICHNUSA
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- 25/30
non volevo aprire nessuna discussione, e tornando al discorso di gommoa secondo me per il mattone bisogna aspettare, io quei soldini li metterei in buoni del tesoro pluriennali e medio termine BTP,
Capitano di Fregata
Albertpd
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- 26/30
E se ha bisogno subito?ovviamente dipende dalle esigenze di ciascuno...ma il medio termine può essere anche questo un rischio in caso si necessiti improvvisamente di liquidità!
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Ammiraglio di divisione
TheGiangi
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- 27/30
Ragà, oggi me tocca smontarvi in continuazione. Purtroppo la storia dei titoli di stato è uno di quei boomerang per noi, allucinanti.
Lo stato emette titoli di varia natura, comprati da noi risparmiatori che cosi speriamo di ottenere degli interessi sicuri. Lo stato poi dovrà pagare questi interessi. Indovinate con quali soldi???...e il debito pubblico aumenta, aumenta....
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Capitano di Fregata
Albertpd
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- 28/30
E bè questo si, solo che almeno rispetto ai privati si spera che lo stato paghi Felice

Pensate che siamo il 3 debito pubblico del mondo...ogni anno paghiamo cifre che fanno accapponare la pelle, e solo di interessi...Comunque la situazione sta migliorando in teoria..fine anni 80 gli interessi sui bot hanno raggiunto anche il 12%!!! UT
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Capitano di Corvetta
ICHNUSA
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- 29/30
TheGiangi ha scritto:
Ragà, oggi me tocca smontarvi in continuazione. Purtroppo la storia dei titoli di stato è uno di quei boomerang per noi, allucinanti.
Lo stato emette titoli di varia natura, comprati da noi risparmiatori che cosi speriamo di ottenere degli interessi sicuri. Lo stato poi dovrà pagare questi interessi. Indovinate con quali soldi???...e il debito pubblico aumenta, aumenta....


hai ragione lo sapevo però egoisticamente parlando chi investe trae beneficio mentre gli interessi li paga la collettività
Capitano di Corvetta
ICHNUSA
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- 30/30
Albertpd ha scritto:
E se ha bisogno subito?ovviamente dipende dalle esigenze di ciascuno...ma il medio termine può essere anche questo un rischio in caso si necessiti improvvisamente di liquidità!


la speculazione mordi e fiugi è rischiosa.

per il lungo termine io personalmente avendo soldi da investire Crying or Very sad investirei in aziende che si occupano di energie rinnovabili, in quanto diverse nazioni si sono poste degli obbiettivi a lungo termine.

estrapolo questo da un sito:

La nota società di consulenza ha stilato la consueta graduatoria relativa agli indici di attrazione di 25 paesi nel settore delle rinnovabili, prendendo in considerazione diversi parametri, quali la legislazione esistente, le infrastrutture e la idoneità alle diverse tecnologie rinnovabili.

Al primo posto compaiono, per l'appunto, gli Stati Uniti, seguiti a ruota dalla Germania e dall'India.

Per gli Stati Uniti, sono risultate particolarmente convincenti agli occhi degli esperti della società finanziaria, le politiche adottate dai singoli stati, quali ad esempio, il piano energetico dell'Illinois che fissa l'obiettivo ambizioso di raggiungere la quota del 25% di energia elettrica prodotta da rinnovabili entro il 2025.

In Germania, invece, è stato dichiarato l'impegno a produrre il 27% dell'energia elettrica da fonti rinnovabili entro il 2020 e di conseguire un aumento fino al 45% entro i dieci anni successivi.

L'India ha predisposto un primo piano di sviluppo della durata di 5 anni, stanziando 130 milioni di dollari. Il governo indiano ha, inoltre, previsto la definizione di una tariffa fissa (conto energia) per stimolare la richiesta di fotovoltaico, ma la gran parte degli investimenti si concentra sull'eolico.

Scorrendo la graduatoria, troviamo, quindi, nell'ordine, Spagna, Regno Unito e Cina.

L'Italia è subito dietro, al settimo posto, grazie, soprattutto, alla proposta di estensione del periodo di incentivazione dei certificati verdi, da 12 a 15 anni e di aumento della quota di obbligo annuale, dallo 0,35% allo 0,50%.
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