Valori con il rosmetro giusti? [pag. 3]
protea
- 21/94
VanBob ha scritto:Dirlo ora mi pare facile....
era mezz'ora che cercavo in internet una risposta adeguata....
VanBob
- 22/94
Albertpd ha scritto:Aspetta,le f erriti sono sul cavo dell'antenna...era l'antenna che dava problemi, ma solo in quella posizione perche bastava spostarla di 5 cm che andava tutto, anche mettendola attaccata alla trasmittente andava bene.
Il perchè nn lo so.
Riflessioni sommate tra loro probabilmente a causa delle strutture metalliche di bordo.
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sacs640 (autore)
- 23/94
VanBob ha scritto:giancarmine ha scritto:Prova, dimminuendo la potenza se calano le onde stazionarie?
Impossibile, la misura delle onde stazionarie è un rapporto tra onda diretta e onda riflessa. Anche con 1W avrebbe sempre 1,5.
Lascia tutto così, 1,5 è quasi la perfezione!
la settimana scorza , prima di fare il montaggio sono andato presso un negozio di roma al centro, per acquistare il rosmetro e il cavo per effettuare la prolunga necessaria per arrivare al VHF, e mi hanno consigliato di effettuare la giunzione del cavo con i spinotti pl e proteggere il tutto con del nastro autoagglomerante . secondo voi è giusto questo . la saldatura del cavo il negoziante mi ha detto di no. Comunque l'antenna l'ho sfruttata al meglio.
giancarmine
- 24/94
se non ricordo male ( dai miei trascorsi radiantistici) le ROS ( Rapporto onde stazionarie) ottimali sono da 1 a 1,5; da 1,5 a 2 sono tollerate mentre superiori a 2 sono da ritarare le antenne o i cavi .
Se non ricordo male, pure, un carico di ros influisce sulla massima potenza di uscita.
E' anche vero che , purtroppo, non faccio più attività radiantistica da qualche anno, anzi credo che il mio vecchio nominativo IW8QEL sia aoramai scaduto.
ho detto qualche fesseria o ricordo bene?
Gian Carmine
Se non ricordo male, pure, un carico di ros influisce sulla massima potenza di uscita.
E' anche vero che , purtroppo, non faccio più attività radiantistica da qualche anno, anzi credo che il mio vecchio nominativo IW8QEL sia aoramai scaduto.
ho detto qualche fesseria o ricordo bene?
Gian Carmine
Gian Carmine
Malimo
- 25/94
E comunque dipende sempre da quanto stai "in portante"
E' preferibile avere 1.5 di ros e trasmettere per 15 secondi, pittosto che trasmettere per 3 minuti a 1.3
bye
E' preferibile avere 1.5 di ros e trasmettere per 15 secondi, pittosto che trasmettere per 3 minuti a 1.3
bye
Visto che la luce viaggia più veloce del suono, sarà per questo che molte persone appaiono brillanti finchè non le senti parlare.....
sacs640 (autore)
- 26/94
VanBob ha scritto:giancarmine ha scritto:Prova, dimminuendo la potenza se calano le onde stazionarie?
Impossibile, la misura delle onde stazionarie è un rapporto tra onda diretta e onda riflessa. Anche con 1W avrebbe sempre 1,5.
Lascia tutto così, 1,5 è quasi la perfezione!
quindi van non devo controllare l'impianto fatto (prolunga cavo e giunzione fatta con spinotti PL maschio femmina chiusa con nastro adesivo e successivamente con nastro auto agglomerante, il tutto chiuso dentro la scatola di derivazione) .
VanBob
- 27/94
Se hai 1,5 assolutamente lascia tutto come sta.
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sacs640 (autore)
- 28/94
VanBob
- 29/94
E certo!!!!!
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liberolibero
- 30/94
Cominciamo col dire che il R.O.S. non si indica con 1.x né con 1,x ma con 1:X esso inatti indica un rapporto tra l'onda irradiata e l'onda riflessa.
Le onde radio sono quanto di più ostico c'è al mondo da trattare, perché più teoria si conosce più ci si confonde nella pratica.
Quando adolescente facevo i miei primi esperimenti costruendo oscillatori e apmlificatori in onde medie, senza tante conoscenze e con il solo aiuto dell'amperometro, riuscivo a realizzare apparecchi che, tra fuoco e fiamme, mi davano soddisfazioni per il solo fatto che mandavano il segnale lontano. Quando poi sono arrivati i primi studi e i primi strumenti di misura, mi sono accorto su quali basi rudimentali e causali si poggiava il funzionamento di tali apparecchi, ma nonostante ciò lo studio e la strumentazione non mi permettevano di raggiungere risultati significativamente migliori.
Praticamente per ogni cosa che imparavo, scoprivo che ce n'erano altre 10 che bisognava studiare e approfondire, e la stessa cosa era per gli strumenti.
In ogni caso, per esperienza personale, mi è capitato di alimentare dei dipoli autocostruiti con cavo rg58 e nei vai esperimenti ho scoperto che pur se il cavo era di buona qualità, se avvicinavo il cavo al lato caldo del dipolo, il ros aumentava, mentre diminuiva se riuscivo a tenere il cavo quanto più perpendicolare possibile rispetto al dipolo stesso ed era ininfluente se lo avvicinavo al lato freddo.
Questo me lo spiegavo in quanto la garza del cavo, collegata al lato freddo si accoppiava induttivamente al lato caldo facendone variare l'impedenza. Per riprova provavo a distribuire dei toroidi di ferrite lungo il cavo e... il ros diminuiva. Poi cominciai a pesare che i toroidi andavano messi a distanze che fossero sottomultipli della lunghezza d'onda e bla bla bla, di nuovo la teoria mi confondeva la pratica e non mi divertivo più.
Ho scritto questo sproloquio orribile solo per dire che per la mia modesta esperienza, è possibile che dei toroidi in ferrite lungo il cavo, opportunamente sistemati possono abbassare il ros.
Libero.
Le onde radio sono quanto di più ostico c'è al mondo da trattare, perché più teoria si conosce più ci si confonde nella pratica.
Quando adolescente facevo i miei primi esperimenti costruendo oscillatori e apmlificatori in onde medie, senza tante conoscenze e con il solo aiuto dell'amperometro, riuscivo a realizzare apparecchi che, tra fuoco e fiamme, mi davano soddisfazioni per il solo fatto che mandavano il segnale lontano. Quando poi sono arrivati i primi studi e i primi strumenti di misura, mi sono accorto su quali basi rudimentali e causali si poggiava il funzionamento di tali apparecchi, ma nonostante ciò lo studio e la strumentazione non mi permettevano di raggiungere risultati significativamente migliori.
Praticamente per ogni cosa che imparavo, scoprivo che ce n'erano altre 10 che bisognava studiare e approfondire, e la stessa cosa era per gli strumenti.
In ogni caso, per esperienza personale, mi è capitato di alimentare dei dipoli autocostruiti con cavo rg58 e nei vai esperimenti ho scoperto che pur se il cavo era di buona qualità, se avvicinavo il cavo al lato caldo del dipolo, il ros aumentava, mentre diminuiva se riuscivo a tenere il cavo quanto più perpendicolare possibile rispetto al dipolo stesso ed era ininfluente se lo avvicinavo al lato freddo.
Questo me lo spiegavo in quanto la garza del cavo, collegata al lato freddo si accoppiava induttivamente al lato caldo facendone variare l'impedenza. Per riprova provavo a distribuire dei toroidi di ferrite lungo il cavo e... il ros diminuiva. Poi cominciai a pesare che i toroidi andavano messi a distanze che fossero sottomultipli della lunghezza d'onda e bla bla bla, di nuovo la teoria mi confondeva la pratica e non mi divertivo più.
Ho scritto questo sproloquio orribile solo per dire che per la mia modesta esperienza, è possibile che dei toroidi in ferrite lungo il cavo, opportunamente sistemati possono abbassare il ros.
Libero.
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