L'nvasione dei calamari giganti (50 kg)
roland (autore)
- 1/9
NEW YORK – Allarme nelle spiagge californiane. Giganteschi calamari di Humboldt (o volanti) mostri marini lunghi fino a 2 metri hanno invaso le coste di San Diego, terrorizzando i sub e riversandosi sulle spiagge affollate dai turisti. Questi carnivori, che possono arrivare fino a 50 kg, sono emersi dagli abissi la settimana scorsa.
ASPETTO MINACCIOSO - «Si tratta di una specie molto aggressiva anche contro gli esseri umani», mettono in guardia gli esperti. Hanno un aspetto estremamente minaccioso, becchi durissimi affilati come lame di rasoio e tentacoli dentati lunghi e robusti. «Hanno attaccato alcuni sub e afferrato coi tentacoli maschere e macchine fotografiche», mette in guardia il Los Angeles Times. Gli incontri ravvicinati con questi cefalopodi del terzo tipo hanno fatto fuggire i veterani delle immersioni ed eccitato altri, combattuti tra il pericolo e l’occasione unica di nuotare con i giganti degli abissi.
LE TESTIMONIANZE - Il cosiddetto calamaro Humboldt è nativo delle acque al largo del Messico, dove è stato soprannominato «diavolo rosso», per le sue striature color ruggine. «Non nuoterei con loro come non camminerei in mezzo ad un branco di leoni nel Serengeti - ironizza Mike Bear, un sub locale - anche se so che sto perdendo l’occasione di una vita». Altri sub, come Shanda Magill, non hanno resistito. «Alcune notti fa ho ammirato gli occhi tristi ed espressivi di una dozzina di calamari giganti - racconta -: mi hanno circondata, salutandomi con dei colpetti». Ma la notte successiva non è andata così bene: un gigantesco calamaro ha afferrato la donna da dietro con i suoi tentacoli: «Mi ha staccato il galleggiante dal petto e gettato via la luce, con una forza a dir poco immane - rievoca ancora terrorizzata -. Quando mi sono ripresa, il calamaro se ne era andato, ma io ero senza galleggiante. Ho scalciato come una pazza e non sapevo se sarei sopravvissuta». Roger Uzun, un fotografo sottomarino, ha nuotato con queste creature per circa 20 minuti e ha detto che gli sembravano «più curiosi che aggressivi»: «Appena ho acceso la telecamera sott'acqua - racconta - si sono spinti verso di me e mi hanno colpito alla nuca. Sembravano volermi tastare per vedere se ero commestibile». Alla fine Uzun ha scaricato su YouTube un video di tre minuti che ha rischiato di non essere mai girato: «Mi ha quasi tolto la videocamera dalle mani», spiega.
SCIENZIATI IN ALLARME - Gli scienziati sono allarmati. Negli ultimi anni sono stati avvistati fino all’Alaska: un trend attribuibile all’effetto serra e al surriscaldamento della crosta terrestre, oltreché alla mancanza di cibo e al declino dei predatori naturali dei calamari. Secondo gli esperti gli esemplari potrebbero essere centinaia, se non migliaia. «In genere quando si avvista un calamaro, ce ne sono moltissimi altri» avverte John Hyde, un biologo al National Marine Fisheries Service di San Diego. «Si avvicinano alla costa quando le loro prede si spostano nelle acque basse e poi restano intrappolati o confusi», lo incalza Nigella Hillgarth, direttore del Birch Aquarium di San Diego. «Vederli da vicino è straordinario - dice -. Hanno degli occhi meravigliosi. Sembra che vedano e sappiano tutto».
fonte: corriere.it/animali
ASPETTO MINACCIOSO - «Si tratta di una specie molto aggressiva anche contro gli esseri umani», mettono in guardia gli esperti. Hanno un aspetto estremamente minaccioso, becchi durissimi affilati come lame di rasoio e tentacoli dentati lunghi e robusti. «Hanno attaccato alcuni sub e afferrato coi tentacoli maschere e macchine fotografiche», mette in guardia il Los Angeles Times. Gli incontri ravvicinati con questi cefalopodi del terzo tipo hanno fatto fuggire i veterani delle immersioni ed eccitato altri, combattuti tra il pericolo e l’occasione unica di nuotare con i giganti degli abissi.
LE TESTIMONIANZE - Il cosiddetto calamaro Humboldt è nativo delle acque al largo del Messico, dove è stato soprannominato «diavolo rosso», per le sue striature color ruggine. «Non nuoterei con loro come non camminerei in mezzo ad un branco di leoni nel Serengeti - ironizza Mike Bear, un sub locale - anche se so che sto perdendo l’occasione di una vita». Altri sub, come Shanda Magill, non hanno resistito. «Alcune notti fa ho ammirato gli occhi tristi ed espressivi di una dozzina di calamari giganti - racconta -: mi hanno circondata, salutandomi con dei colpetti». Ma la notte successiva non è andata così bene: un gigantesco calamaro ha afferrato la donna da dietro con i suoi tentacoli: «Mi ha staccato il galleggiante dal petto e gettato via la luce, con una forza a dir poco immane - rievoca ancora terrorizzata -. Quando mi sono ripresa, il calamaro se ne era andato, ma io ero senza galleggiante. Ho scalciato come una pazza e non sapevo se sarei sopravvissuta». Roger Uzun, un fotografo sottomarino, ha nuotato con queste creature per circa 20 minuti e ha detto che gli sembravano «più curiosi che aggressivi»: «Appena ho acceso la telecamera sott'acqua - racconta - si sono spinti verso di me e mi hanno colpito alla nuca. Sembravano volermi tastare per vedere se ero commestibile». Alla fine Uzun ha scaricato su YouTube un video di tre minuti che ha rischiato di non essere mai girato: «Mi ha quasi tolto la videocamera dalle mani», spiega.
SCIENZIATI IN ALLARME - Gli scienziati sono allarmati. Negli ultimi anni sono stati avvistati fino all’Alaska: un trend attribuibile all’effetto serra e al surriscaldamento della crosta terrestre, oltreché alla mancanza di cibo e al declino dei predatori naturali dei calamari. Secondo gli esperti gli esemplari potrebbero essere centinaia, se non migliaia. «In genere quando si avvista un calamaro, ce ne sono moltissimi altri» avverte John Hyde, un biologo al National Marine Fisheries Service di San Diego. «Si avvicinano alla costa quando le loro prede si spostano nelle acque basse e poi restano intrappolati o confusi», lo incalza Nigella Hillgarth, direttore del Birch Aquarium di San Diego. «Vederli da vicino è straordinario - dice -. Hanno degli occhi meravigliosi. Sembra che vedano e sappiano tutto».
fonte: corriere.it/animali
Non ci sono rose sulla tomba del marinaio. Non ci sono gigli sulle onde. Quello che al marinaio spetta e' il battito d'ala del gabbiano ed il pianto dell'amata.
byanonimo
- 2/9
Ma saranno buoni per far fritti....
ripieni non credo sia conveniente, 50 kg di calamaro da riempire mi sembra un esagerazione
ripieni non credo sia conveniente, 50 kg di calamaro da riempire mi sembra un esagerazione
JB Coaster 650- Mercury Verado 150- Gps/eco Garmin 720S carrello Ellebi 7201 By Sandro ®
roland (autore)
- 3/9
se ti azzanna i Ministri dell'Interno ti si mangia lui. altro che ripieno...
Non ci sono rose sulla tomba del marinaio. Non ci sono gigli sulle onde. Quello che al marinaio spetta e' il battito d'ala del gabbiano ed il pianto dell'amata.
Akhenaton69
- 4/9
Ok ragazzi se ne pescate uno ve lo cucino io... per una settimana!!
mavco
- 5/9
Io avevo visto un documentario sul ''diavolo rosso'' bellissimo e totalmente girato di notte a belle profondità utilizzando luci rosse per attirarli..... da lasciare senza parole tanta è la loro bellezza,grandezza,inteligenza e pericolosità.
PS: sono praticamente non commestibili (durissimi fin da piccoli) per chi gia aveva l'acquolina alla bocca
PS: sono praticamente non commestibili (durissimi fin da piccoli) per chi gia aveva l'acquolina alla bocca
Yago18.66
- 6/9
Fortuna che nei nostri mari almeno per il momento non ve ne è traccia. Ho seguito stasera un servizio sul tg5 dove parlavano di questi esseri, e le immagini dimostravano la loro aggressività nei confronti dei sub, muniti di luci...........e pensare che a pranzo ho mangiato la classica fritturina
[img]Sicilia occidentale Ex Mar.co66
Dany95
- 7/9
Saranno buoni come esca viva per traina
byanonimo
- 8/9
Dany95 ha scritto:Saranno buoni come esca viva per traina
Il problema sara' reperire un amo adeguato....
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TheGiangi
- 9/9
byanonimo ha scritto:Dany95 ha scritto:Saranno buoni come esca viva per traina
Il problema sara' reperire un amo adeguato....
E che ce vò. Basta prendere un tondino da 8mm e piegarlo ad arte...oppure ne compri di quelli della mustard del 220/0 ed è fatta...
Comunque ecco un video:
Seguite l'onda, belli!
Arrivederci a NAVIGHIAMO INSIEME 2021
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