Prese in pieno nelle eliche [pag. 5]

Ciao Yatar,
indubbiamente, ogni commento colorito come quello scritto "a caldo" da me non è certo di buon esempio e concordo con il principio di rimuovere tutto ciò che, pur se condivisibile, può generare qualsiasi problema di sorta.
Su una sola cosa non sono d'accordo con te: è versissimo ciò che dici in merito alla presunzione d'innocenza sino all'ultimo grado di condanna, ma normalmente non vediamo in televisione i video dell'imprenditore corrotto, dell'assassina dei propri figli o del gruppetto che accoltella l'amica, perciò non siamo in grado di valutare, se non "a furor di popolo", le prove e gli indizi di colpevolezza che sono in mano alla pubblica accusa (certo non a noi "popolone"); in questo caso l'idignazione, la rabbia ed i commenti coloriti scaturiscono dal fatto che il comportamento di queste due "signore" sono stati filmati e mandati in visione agli occhi di tutti, e parlano da soli...
Se, per la legge, queste due... signore meriteranno una pena piuttosto che un'altra, non sta a me (e a nessuno di noi) stabilirlo, ma quello che hanno fatto e quello che hanno dimostrato di essere è inequivocabile e come meriterebbero di essere trattate è tutto un altro discorso!
Però, ribadisco, una buona insalata di riso si ottiene solo raffreddando sotto l'acqua fredda il riso appena bollito... grazie Yatar per avere aperto il "rubinetto" giusto, in questo topic!

Yatar1963 ha scritto:

Ok.

Potrei farlo io, ma chiedo a Luca74 e Rickyps971 di modificare o eliminare essi stessi e al più presto gli aggettivi e gli esempi faunistici utilizzati in modo diretto, giacchè la condanna definitiva non è stata ancora pronunciata.....

...purtroppo è proprio così, e lo sarebbe in ogni caso: anche in seguito a condanna definitiva, qualsiasi frase ingiuriosa potrebbe essere oggetto di querela da parte della persona offesa, pur se condannata all'ergastolo per i peggiori reati. Come dire: assassino, ladro, truffatore si, ma maiale no, eh!

Non è il primo forum dove intervengo su questo fatto di cronaca ed anche in questo caso leggo solamente "RABBIA" e nessun tipo di analisi, fermo restando la gravità dell'episodio, essendo stato insegnante a tempo pieno e poi nei corsi di recupero durante il periodo estivo in istituti dove il più "caro" portava il tirapugni in tasca, mi domando se "forse" il risultato che oggi vediamo non sia anche il frutto della poca fermezza e della permissività che hanno "colorato" (spesso di menzogna) la nostra e la precedente generazione.
Ho letto su queste pagine la stessa brutalità, scritta ma non pensata ne pesata, che leggevo nei diari dei ragazzi disadattati e spesso carcerati cui insegnavo, l'odio per quel fatto oo per quell'altro fatto portava all'odio per le persone che lo avevano perpetrato in una spirale senza poetica o lirica (come quella scritta da Jacksely).

Ho da fare una domanda...., e se la faccio è come al solito per avere una risposta onesta !

Quanti di voi davanti ad un maltrattamento di un bambino sono intervenuti , quanti di quelli che vorrebbero inserire nel tritacarne le maestre sono stati denunciati per aver difeso un minore dalle botte di un padre snaturato, quanti hanno avuto il coraggio di stringere le mani intorno al collo di una maestra per il solo fatto di aver preso a pedate un bimbo di 5 anni, quanti hanno spinto una suora a colpi di sgabello fuori dall'aula dove insegnava a suon di bacchettate in testa !?!

Io l'ho fatto e non me ne vanto, ma prima di condannare, prima di fare azioni di questo genere, bisogna pensarle ed avere il coraggio (non la rabbia) di portarle a termine.

Non servono ergastoli..., lapdazioni..., lunghi processi..., esposizioni al ludibrio pubblico, ma solo il profondo silenzio del "silenzio".................... quello che ispirò il giudice di Caino.

Chicca

Veramente complimenti per ciò che hai saputo scrivere! Anche a me sembrava di essere a bordo; una goduria.
Purtroppo poi, la fine di un bel "sogno" , ti smorza la figura rilassata che avevi assunto durante quei bellissimi 2 minuti in cui eri immerso nella lettura di quelle meravigliose righe.
Credo che chiunque abbia dei bimbi piccoli (ma anche no), a sentire di simili violenze morali e fisiche, su creature indifese,sia come ricevere una pugnalata al cuore. Pensiamo a che cosa provavano quegli angioletti,ogni mattina quando le loro mamme o papà li consegnavano alle "maestre".
Ciao a tutti.