Rosarno- eccesso di tolleranza o nuova schiavitù? [pag. 4]

Capitano di Fregata
lordzenzen (autore)
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Albertpd ha scritto:
Intendevo che in certe zone più d'altre....dipende da come opera, qua dalle mie parti girano un sacco di soldi di origine sospetta.....
Gli extracomunitari in questione non possono essere accusati di essere criminali o simili perche sono andati la per lavorare, quindi che siano messi in condizione di andarci con regolare contratto e permessi di soggiorno.


Quoto al 100%
Credo che il punto di partenza è di considerarli come esseri umani, cittadini con diritti e doveri, ma a patto e condizione che a tali diritti si accollino tutti i doveri del nostro paese. Ho citato, nel primo post, il caso di Giudonia. Beh, a me non importa che siano rumeni, algerini o albanesi, ma spero che la condanna sia l'ergastolo e non 16 anni.
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Capitano di Fregata
lordzenzen (autore)
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[quote Lord non hai ancora capito ..qua siamo tutti quanti poveri cristi Laughing[/quote]

Meh mo no fare così, jamme Felice Felice Felice
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Capitano di Fregata
lordzenzen (autore)
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Capitano di Corvetta
Panzabianca
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Ammiraglio di squadra
Yatar1963
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Non sono favorevole all'immigrazione di massa e a tutti i costi, ma credo che in questo caso il fenomeno vada disgiunto.
Questi immigrati sono lavoratori stagionali che non stanno lì perchè è il primo posto che hanno trovato (altrimenti starebbero a Roma o a Milano), ma perchè sanno che è richiesto il loro lavoro.
Se lavorano, si suppone che non hanno voglia di fare i delinquenti.

Non dubito che la pessima vita che conducono può amplificare certe tensioni sociali nel contatto con i residenti (il bere, gli schiamazzi, il fastidio, certa arroganza)
Nè nascondo che è evidente che chi arriva in Italia dimentichi immediatamente il "diritto del machete", che qualcuno ha citato, per acquisire un diritto dell'ipergarantismo che non esiste più ma che gli viene subito insegnato da stimate (e interessate) organizzazioni...

Eppure il Sud è noto per la grande cultura dell'ospitalità.
Capisco il fastidio che possono dare alla popolazione, ma la popolazione sa bene che costoro servono alla debole economia locale.
Ma questi si sono rivoltati perchè gli hanno sparato, non perchè volevano un euro in più a cassetta.

Quindi non mi sento di dargli tutti i torti nell'essersi rivoltati, anche se ben comprendo che a nessuno piaccia vedersi distruggere la macchina o aggredire i familiari.

Giusto per non scadere in retorica, ricordo che questi trovano lavoro in zone del Sud che vantano percentuali record di disoccupati.

Da ragazzi a fine stagione si andava a far la vendemmia per guadagnare qualcosina.
Non so quanti ragazzi o disoccupati andrebbero a raccogliere arance o pomodori.
Non per questioni di soldi (c'è chi lavora e fatica per meno), ma per una questione culturale.

Meglio disoccupato che cafone....?
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Contrammiraglio
tanor74
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ciao a tutti .

io non voglio creare tensioni tra noi , ma invece di scusarli a tutti i costi , pensiamo al passato...

credo che molti di noi abbiamo avuto genitori o nonni che nel dopoguerra sono dovuti andare all'estero per lavorare , che sia Svizzera , Austria , Belgio ecc.ecc. , beh a me è successo , mio socero è stato in svizzera per molti anni ..... e a volte mi metto ad ascoltare i suoi racconti e lo schema che ne vien fuori è ben diverso dalla tolleranza a tutti i costi ...

prima di tutto entravano in frontiera con una lettera di lavoro , senza la quale o non entravi o avevi un visto turistico per pochi giorni.... poi il tutto andava periodicamente comfermato altrimenti ti buttavano fuori... ed era così ovunque i nostri siano andati...

nel caso che conosco io ... era una famiglia di 4 persone , genitori , un figlio maschio e una femmina , il padre e il maschio lavoravano in un cantiere , la femmina faceva la barista e la mamma dovendo curarsi di gestire la casa aveva un permesso speciale che durava , mi sembra , 2 mesi , al termine del quale bisognava rinnovarlo , e bastava un'ora di ritardo e ti buttavano oltre confine... mica ti consegnavano una lettera e speravano che tu te ne andassi.. ti sbattevano fuori anche con le maniere forti , i maschietti che lavoravano in cantiere erano sottoposti ad atti di razzismo bello e buono , eppure non potevano permettersi di dire nulla pena la perdita del lavoro e conseguente espulsione.....


ora , prima di demonizzare quelli che danno lavoro agli extracomunitari , pensiamo un momento a come in passato si sono risolti questi problemi.... e ricordiamoci che imho la maggior parte di quelli che vengono quì non lo fanno per il lavoro ma perchè nel loro paese sono perseguitati , o politici o hanno delle condanne che pesano sulle loro teste , altrimenti non sentiremmo storie di uomini che lasciamo mogli e figli a casa e loro fuggono ....
Ex Rio 310 + Selva Naxos 15cv 2t
Ex Marshall 4,00mt + selva Naxos 15cv 2t
Ex Marshall M40s + Selva Naxos 15Cv 2t
Cranchi 4,90 + Tohatsu maxi 25/30 cv 2t -tohatsu corsa 25/40 2t
Della Pasqua DC7 doppio volvo Penta 118cv piede 290DP
Ammiraglio di squadra
roland
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tre visioni della stessa cosa: culturale, sociale, politico.
culturale: siamo figli della cultura dell'"uomo nero" che porta via i bambini. sin da piccoli cio che 'e diverso da noi e' cattivo., "credo in un solo Dio, Padre Onnipotente...." .....attenti ai marocchini...... insomma non e' che ci abbiano cresciuto con un'idea di tolleranza ed uguaglianza. Nasciamo agresti e mezzadri, popolo di emigranti si', ma quelli "piu furbi" siamo noi, e il solito sacchetto di fagioli nascosto al padrone alla consegna del raccolto per scaldare l'inverno un po di piu....

sociale: e qui sta il guaio per ora. Disoccupazione poco sopra l'8% (media eurozona 10%) scarse capacita' integrative, ricettive. Lo stato non riesce in questo momento a garantire il benessere ai propri cittadini, figurati ad immigrati. In compenso la sanita' e il carcere non si negano a nessuno: tutto gratis nel paese dei balocchi, peccato che i balocchi siano finiti da tempo a livello economico..
Facciamoci un giro nei tribunali: escluso qualche topo d'auto il 90% delle direttissime riguarda immigrati. Il 70% della popolazione carceraria e' di origini straniere. Dunque chi paga? Lo stato. E di nuovo questa e' una grande manifestazione di civilta' ma costosuccia per l'operaio milleduecentoeuro al mese con due figli. Al ricco ingegnere poco gliene cale, probabilmente lascia affondare il suo 15 metri nel tevere... (cfr post sulla piena) Ma la forbice fra ricchi e poveri in italia e' veramente molto aperta. sempre piu aperta.

Politico: siamo di fronte a dicotomie per le quali da una parte cannoneggiamo chi si avvicina alle coste, e dall'altra diamo il voto agli immigrati. siamo stati beati con leggi che non permettevano di avere il permesso di soggiorno se non avevi un lavoro, ma che non ti permettevano di accedere al mondo del lavoro senza un permesso di soggiorno. Costruiamo moschee per la preghiera dei nostri amici muslim, ma trattiamo ogni mediorientale come un terrorista. Apriamo le stazioni della metropolitana per far dormire la gente quando fa freddo e tolleriamo l'intollerabile accattonaggio perpetrato con bambini in ETA' scolare costretti a mendicare pena bruciature di sigarette sulla schiena in caso di fallimento. Insomma non abbiamo affatto le idee chiare a livello politico su come trattare il fenomeno. E qui basterebbe guardarsi intorno, cosa fa la perfida Albione? e la Germania? (ove i mussulmani sono veramente tanti) e la Francia? Ah gia ma in questi paesi se il politico fa il magnamagna sulle attrezzature ospedaliere viene scorticato vivo....Da noi il consigliere comunale che smazzetta per l'appalto e' "uno furbo". Il nero che ruba la mela e' "ladro".
La politica dice che non possiamo accoglierli, ma andarli ad aiutare a casa loro, ma la stessa politica (parlo dell'intero schieramento) vede il discorso dell'aiuto a casa degli altri come un colonialismo strisciante.... ecco le dicotomie

Mi spiace. Per me il discorso torna al capitolo uno : La cultura. Finche' questo paese sara' figlio di una cultura minore, quella dell'arrangiamose che tanto conosco il senatore, quella del nepotismo schifoso e addirittura oggetto di vanto, quella della legge ad personam, quella del tanto si fa come dico io, soprattutto se ci guadagno... di cosa vogliamo parlare? di serenita' sociale?
Un paese DEVE per civilta' proteggere le sue classi piu deboli, e' li che si misura. Ma con leggi CERTE. pene CERTE. E chiarezza, trasparenza sul fatto che la legge e' veramente uguale per tutti, e non per qualcuno e' piu' uguale che per altri. E questo prescinde dal colore della pelle, nazionalita' e provenienza

ci stupiamo ancora se qualcuno prima o poi (bianco, nero, italico o abissino) si in***za e sbrocca?

L'unica consolazione e' che siamo il solito paese di pulcinella, ove tanto si scherza, tanto si strilla ma nulla accade, altrimenti la situazione sarebbe gia' piu che degenerata.
Non ci sono rose sulla tomba del marinaio. Non ci sono gigli sulle onde. Quello che al marinaio spetta e' il battito d'ala del gabbiano ed il pianto dell'amata.
Capitano di Fregata
lordzenzen (autore)
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tanor74 ha scritto:
ciao a tutti .

io non voglio creare tensioni tra noi , ma invece di scusarli a tutti i costi , pensiamo al passato...

credo che molti di noi abbiamo avuto genitori o nonni che nel dopoguerra sono dovuti andare all'estero per lavorare , che sia Svizzera , Austria , Belgio ecc.ecc. , beh a me è successo , mio socero è stato in svizzera per molti anni ..... e a volte mi metto ad ascoltare i suoi racconti e lo schema che ne vien fuori è ben diverso dalla tolleranza a tutti i costi ...

prima di tutto entravano in frontiera con una lettera di lavoro , senza la quale o non entravi o avevi un visto turistico per pochi giorni.... poi il tutto andava periodicamente comfermato altrimenti ti buttavano fuori... ed era così ovunque i nostri siano andati...

nel caso che conosco io ... era una famiglia di 4 persone , genitori , un figlio maschio e una femmina , il padre e il maschio lavoravano in un cantiere , la femmina faceva la barista e la mamma dovendo curarsi di gestire la casa aveva un permesso speciale che durava , mi sembra , 2 mesi , al termine del quale bisognava rinnovarlo , e bastava un'ora di ritardo e ti buttavano oltre confine... mica ti consegnavano una lettera e speravano che tu te ne andassi.. ti sbattevano fuori anche con le maniere forti , i maschietti che lavoravano in cantiere erano sottoposti ad atti di razzismo bello e buono , eppure non potevano permettersi di dire nulla pena la perdita del lavoro e conseguente espulsione.....


ora , prima di demonizzare quelli che danno lavoro agli extracomunitari , pensiamo un momento a come in passato si sono risolti questi problemi.... e ricordiamoci che imho la maggior parte di quelli che vengono quì non lo fanno per il lavoro ma perchè nel loro paese sono perseguitati , o politici o hanno delle condanne che pesano sulle loro teste , altrimenti non sentiremmo storie di uomini che lasciamo mogli e figli a casa e loro fuggono ....

se ho capito bene poichè noi italiani siamo stati maltrattati e sfruttati dovremmo maltrattare e sfruttare anche noi gli extracomunitari poichè vengono in italia perchè sono dei delinquenti nei loro paesi e vengono qui perchè non hanno altro posto dove andare.Rolling Eyes
Credo chepossiamo essere daccordo su alcuni punti: il flusso di ingresso deve essere controllato, come stanno facendo già da tempo Francia e Spagna. Il loro ingresso deve essere pari alla loro richiesta lavorativa.
Due, punto fondamentale, in caso questi non dimostrino di lavorare per più di tre mesi, deve seguire automaticamente l'espulsione. No nel senso che gli notifichiamo il decreto di esplusione o li mandiamo negli cpa, ma presi e imbarcati sul primo aereo.
Terzo, pieni diritti e doveri per coloro che vivono e lavorano onestamente, con una sanzione penale, prevedendo anche l'arresto, per coloro che assumono in nero, bianchi o neri, italiani e non. Bisogna finirla con questa schifosa mentalità del tanto" fino a che mi scoprono...............oppure....."tanto non mi possono fare niente". Su questo punto non smettero mai di dire che se ci fossero dei controlli costanti non avremmo più tanti morti sul lavoro.
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tanor74
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lordzenzen ha scritto:
tanor74 ha scritto:
ciao a tutti .

io non voglio creare tensioni tra noi , ma invece di scusarli a tutti i costi , pensiamo al passato...

credo che molti di noi abbiamo avuto genitori o nonni che nel dopoguerra sono dovuti andare all'estero per lavorare , che sia Svizzera , Austria , Belgio ecc.ecc. , beh a me è successo , mio socero è stato in svizzera per molti anni ..... e a volte mi metto ad ascoltare i suoi racconti e lo schema che ne vien fuori è ben diverso dalla tolleranza a tutti i costi ...

prima di tutto entravano in frontiera con una lettera di lavoro , senza la quale o non entravi o avevi un visto turistico per pochi giorni.... poi il tutto andava periodicamente comfermato altrimenti ti buttavano fuori... ed era così ovunque i nostri siano andati...

nel caso che conosco io ... era una famiglia di 4 persone , genitori , un figlio maschio e una femmina , il padre e il maschio lavoravano in un cantiere , la femmina faceva la barista e la mamma dovendo curarsi di gestire la casa aveva un permesso speciale che durava , mi sembra , 2 mesi , al termine del quale bisognava rinnovarlo , e bastava un'ora di ritardo e ti buttavano oltre confine... mica ti consegnavano una lettera e speravano che tu te ne andassi.. ti sbattevano fuori anche con le maniere forti , i maschietti che lavoravano in cantiere erano sottoposti ad atti di razzismo bello e buono , eppure non potevano permettersi di dire nulla pena la perdita del lavoro e conseguente espulsione.....


ora , prima di demonizzare quelli che danno lavoro agli extracomunitari , pensiamo un momento a come in passato si sono risolti questi problemi.... e ricordiamoci che imho la maggior parte di quelli che vengono quì non lo fanno per il lavoro ma perchè nel loro paese sono perseguitati , o politici o hanno delle condanne che pesano sulle loro teste , altrimenti non sentiremmo storie di uomini che lasciamo mogli e figli a casa e loro fuggono ....

se ho capito bene poichè noi italiani siamo stati maltrattati e sfruttati dovremmo maltrattare e sfruttare anche noi gli extracomunitari poichè vengono in italia perchè sono dei delinquenti nei loro paesi e vengono qui perchè non hanno altro posto dove andare.Rolling Eyes
Credo chepossiamo essere daccordo su alcuni punti: il flusso di ingresso deve essere controllato, come stanno facendo già da tempo Francia e Spagna. Il loro ingresso deve essere pari alla loro richiesta lavorativa.
Due, punto fondamentale, in caso questi non dimostrino di lavorare per più di tre mesi, deve seguire automaticamente l'espulsione. No nel senso che gli notifichiamo il decreto di esplusione o li mandiamo negli cpa, ma presi e imbarcati sul primo aereo.
Terzo, pieni diritti e doveri per coloro che vivono e lavorano onestamente, con una sanzione penale, prevedendo anche l'arresto, per coloro che assumono in nero, bianchi o neri, italiani e non. Bisogna finirla con questa schifosa mentalità del tanto" fino a che mi scoprono...............oppure....."tanto non mi possono fare niente". Su questo punto non smettero mai di dire che se ci fossero dei controlli costanti non avremmo più tanti morti sul lavoro.


no no , non intendevo questo....
volevo soltanto dire che dovremmo imparare dal passato e visto che ne siamo ( i nostri genitori/nonni) protagonisti , dovremmo conoscere qualche sistema per rendere le cose funzionali e regolari .

scusatemi se il precedente post non era poi molto chiaro Wink
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non devi scusarti Wink ogni opinione è sacra, anche alla luce del tuo chiarimento Felice Felice Felice
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