Il "bavaglio" a internet

Contrammiraglio
gommoa (autore)
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Come noto è in corso a livello nazionale (ma non solo) un dibattito sull'utilizzo di internet. In particolare viene messo sotto accusa un emendamento al "pacchetto sicurezza" che limiterebbe la libertà sulla rete.
Per non farmi (farci) condizionare da quanto è già stato detto e scritto, sono andato prendermi l'emendamento incriminato che qui vi riporto, nudo e asciutto come è stato approvato:

«Art. 50-bis.
(Repressione di attività di apologia o incitamento di associazioni criminose o di attività illecitecompiuta a mezzo internet)
1. Quando si procede per delitti di istigazione a delinquere o a disobbedire alle leggi, ovvero per delitti di apologia di reato, previsti dal codice penale o da altre disposizioni penali, e sussistono concreti elementi che consentano di ritenere che alcuno compia detta attività di apologia o di istigazione in via telematica sulla rete internet, il Ministro dell'interno, in seguito a comunicazione dell'autorità giudiziaria, può disporre con proprio decreto l'interruzione della attività indicata, ordinando ai fornitori di connettività alla rete internet di utilizzare gli appositi strumenti di filtraggio necessari a tal fine.
2. Il Ministro dell'interno si avvale, per gli accertamenti finalizzati all'adozione del decreto di cui al comma 1, della polizia postale e delle comunicazioni. Avverso il provvedimento di interruzione è ammesso ricorso all'autorità giudiziaria. Il provvedimento di cui al comma 1 è revocato in ogni momento quando vengano meno i presupposti indicati nel medesimo comma.
3. Entro 60 giorni dalla pubblicazione della presente legge il Ministro dello sviluppo economico, con proprio decreto, di concerto con il Ministro dell'interno e con quello della pubblica amministrazione e innovazione, individua e definisce, ai fini dell'attuazione del presente articolo, i requisiti tecnici degli strumenti di filtraggio di cui al comma 1, con le relative soluzioni tecnologiche.
4. I fornitori dei servizi di connettività alla rete internet, per l'effetto del decreto di cui al comma 1, devono provvedere ad eseguire l'attività di filtraggio imposta entro il termine di 24 ore. La violazione di tale obbligo comporta una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 50.000 a euro 250.000, alla cui irrogazione provvede il Ministero dello sviluppo economico.
5. Al quarto comma dell'articolo 266 del codice penale, il numero 1) è così sostituito: "col mezzo della stampa, in via telematica sulla rete internet, o con altro mezzo di propaganda".».


Così a caldo mi viene da dire che:
1) non mi piace che sia sufficiente il solo invito "a disobbedire alle leggi" per chiudere un sito;
2) non mi piace che sia il Ministero a disporre l'interruzione (e non la magistratura);
3) non vedo perchè si debbano muovere i provider che, di fatto, sono solo quelli che mettono a disposizione il canale di comunicazione.

Infine un problema tecnico. Poniamo il caso che i nostri mod siano tutti al mare e che dei dementi su gommonauti.it, si mettessero a istigare alla violenza, verrebbe chiuso solo quel 3D oppure tutto il forum?
È importante l'amore, ma anche il colesterolo. (W. Allen)
Ammiraglio di squadra
andimar
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Non sembra che venga chiuso il sito, ma viene imposto ai fornitori della connettività di filtrare e quindi a rimuovere l'attività illecita. Poi si sà che in Italia le leggi sono illeggibili e vanno interpretate..........
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Capitano di Corvetta
poigps
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gommoa ha scritto:

3) non vedo perchè si debbano muovere i provider che, di fatto, sono solo quelli che mettono a disposizione il canale di comunicazione.

Infine un problema tecnico. Poniamo il caso che i nostri mod siano tutti al mare e che dei dementi su gommonauti.it, si mettessero a istigare alla violenza, verrebbe chiuso solo quel 3D oppure tutto il forum?

Il motivo è semplice: i servers di taluni siti internet sono quasi sempre all'estero e per bloccarli direttamente "in sito" occorrerebbe una rogatoria internazionale, scontrarsi con le leggi dello Stato Estero ed attendere gli esiti di un eventuale ricorso proposto dal titolare del sito. In pratica non servirebbe a nulla perchè intanto le frasi o l'articolo "incriminato" verrebbero riportate intanto su altri siti internet, per i quali s'instaurerebbe lo stesso circolo vizioso.

Dando incarico ai provider invece, in meno di 24 ore l'informazione, in teoria, non è più disponibile.

Perchè in teoria? Perchè i filtri dei provider agiscono in due modi: blocco sul DNS e/o blocco sull'indirizzo IP del server "incriminato" o del dominio.

Se viene imposto solo il primo, basta cambiare il DNS del proprio provider con uno estero ed il problema si risolve. Se invece viene usata la soluzione IP/dominio, basta utilizzare un proxy che instaura un tunnel tra il proprio PC ed un relay estero all'interno del quale il provider non può intervenire in quanto connessione cifrata (ovviamente la navigazione sarà molto più lenta).

Ciò nonostante l'articolo non verrà visto dalla maggior parte della popolazione perchè non tutti sono a conoscenza di determinati meccanismi e quindi la norma raggiunge comunque il suo scopo.

Riguardo alle ferie dei nostri mod, al 99% verrebbe reindirizzato tutto il dominio su una "pagina di cortesia" recante la disposizione del Ministero etc, perchè al contrario degli importanti social network, il sito non ha un servizio di abuse 24/24 ore pronto a rispondere ad eventuali segnalazioni da parte di organi istituzionali e quindi rimuovere soltanto il settore "compromesso".

Rimane però il dubbio su BigG (la cache di Google): come faranno a togliere subito l'articolo anche da lì ?
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Site Admin
VanBob
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Così come fanno in Cina. Razz
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Utente allontanato
chewbacca
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VanBob ha scritto:
Così come fanno in Cina. Razz


appunto AMP;tag=content;wrapper&tag=nl.e589" target="_blank">https://blogs.zdnet.com/BTL/?p=29457&tag=content;wrapper&tag=nl.e589


ciao Smile
Oggi è un dono, per questo si chiama presente.
Ammiraglio di squadra
marco57
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- 6/41
Che tristezza!!!
Devono controllare e mettere le mani su tutto Evil or Very Mad
Le persone esistono per essere amate, le cose esistono per essere usate.
Se c'è tanto caos in questo mondo, è perchè le cose vengono amate e le persone usate.
Capitano di Fregata
Albertpd
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- 7/41
Il presupposto dell'agire è questo:

"Quando si procede per delitti di istigazione a delinquere o a disobbedire alle leggi, ovvero per delitti di apologia di reato, previsti dal codice penale o da altre disposizioni penali, e sussistono concreti elementi che consentano di ritenere che alcuno compia detta attività di apologia o di istigazione in via telematica sulla rete internet.."

Non mi sembra mettere un bavaglio a internet,a meno che uno non consideri internet come una zona franca dove ognuno può fare ciò che vuole...
Hey Ho let's go!
Site Admin
VanBob
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- 8/41
A rieccoci.... io mi domando se Albertpd frequenta questo forum per scopi nautici o per altro. Dai suoi interventi mi pare che di nautica si parli pochissimo.

Comunque per risponderti: se qui scrivo che hanno fatto bene a tirare il duomo al pdc e che dovrebbero tirargli anche il colosseo è giusto che mi chiudano il sito?
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Ammiraglio di squadra
Yatar1963
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- 9/41
Comunque la si pensi, è ovvio che da tempo si vuole imbavagliare internet.
Ci hanno già provato da tempo (sia la classe politica dui destra che quella di sinistra)
Compresa l'idea di imporre l'iscrizione all'albo dei giornalisti ai bloggher

La scusa della sicurezza è buona.
Peccato che le organizzazioni pericolose e veramente delinquenziali abbiano ampio modo e maniera di bypassare divieti e chiusure.
La realtà è che hanno paura della critica politica e dell'informazione che gira sul web e che ridicolizza gli strapagati giornalisti di partito (anzi: di lobby)

E' ovvio che l'individuazione di un reato compete ad un magistrato e non ad un ministro (chiamasi "stato di polizia). Chi stabilisce ad es. se la critica ad un premier politico, magari su discutibili costumi personali è legittima o diffamatoria? Il suo ministro/compare di partito?

Com'è ovvio che se minacciassero Van di una multa di € 50.000 chiuderebbe (come chiunque) immantinentemente il sito, a ragione o torto che sia...
Con € 200.000 di multa si fanno ragionare anche quei siti impegnati politicamente che potrebbero contare su supporti economici importanti.

Senza andare lontano....
Se, insoddisfatto della mia barca o di un servizio fornitomi dal venditore, ne parlassi male...
Diffamo? Oltraggio? Se non cito 57 testimoni, foto e perizie per esporre il mio problema, può essere richiesta la chiusura del sito, magari dal costruttore???
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Ammiraglio di squadra
marco57
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- 10/41
Albertpd ha scritto:
Il presupposto dell'agire è questo:

"Quando si procede per delitti di istigazione a delinquere o a disobbedire alle leggi, ovvero per delitti di apologia di reato, previsti dal codice penale o da altre disposizioni penali, e sussistono concreti elementi che consentano di ritenere che alcuno compia detta attività di apologia o di istigazione in via telematica sulla rete internet.."



e chi è che stabilisce se sussistono elementi ... il ministero ... pardon Alfano?
Le persone esistono per essere amate, le cose esistono per essere usate.
Se c'è tanto caos in questo mondo, è perchè le cose vengono amate e le persone usate.
Sailornet