Se si viene trainati in mare con la cima del soccorritore la barca è di proprietà di quest'ultimo? [pag. 3]

CHICCA ha scritto:

Ciccio911 ha scritto:

Per quanto mi riguarda, un paio di anni fa, soccorsi un gommoncino di un paio di metri con 4 adulti a bordo ed un neonato......il motore era in panne e non avevano neanche i remi.
Non pensai assolutamente alla ricompensa............. lo feci e basta. Ad oggi????.....Farei lo stesso, magari alla fine la risolviamo con un paio di birre.

Magari , QUALCUNO a Bolsena lo scorso settembre non ha offerto neanche quelle. A B I P P.

C

Mi spiace, ma ci sono anche quelli in giro.... Certo è che mi sembrerebbe di sparare sulla croce rossa. A meno chè!!! Mi ritrovo a salvare la vita a qualche emirato arabo, che con il solo gesto della mano destra mi sistema per il resto della vita...... non intendo una sberla

Ciccio911 ha scritto:

A meno chè!!! Mi ritrovo a salvare la vita a qualche emirato arabo, che con il solo gesto della mano destra mi sistema per il resto della vita...... non intendo una sberla

Noi rischiamo di trovare l'unico arabo mancino (In Arabia è vietato scrivere con la sinistra).
C

Evidenzio l'attenzione sui concetti di compenso ed indennizzo.
Con "indennizzo" si intende la copertura dei costi sostenuti per il traino nel mezzo in avaria (es.: conusumo di carburante da parte del mezzo soccorritore): quello è sempre dovuto ed il soccorso è obbligatorio sulla base delle norme che ci ha citato La Capitana.
L'indennizzo deve essere congruo, ossia effettivamente attinenente i costi reali sostenuti. (Es.: € 200 corrispondenti a quanto consumato di carburante)

Ovviamente nell'indennizzo possono essere compresi anche costi indiretti derivanti da un mancato guadagno o dal mancato godimento del bene utilizzato per il soccorso (es. interrompendo il mio viaggio, ti soccorro con uno yacht che ho preso a nolleggio per farmi la crociera e mi costa € 10.000 al giorno)
Ma se spendono € 5000 per recuperarmi ed il mezzo ne vale solo € 1000, dovrò comunque rimborsare il soccorrente.

Il "compenso" è l'erogazione monetaria conseguente ad una prestazione, prescinde dai costi materiali in quanto integra in esso il costo della professionalità richiesta.
Nel nostro caso: "quanto vuoi per trainare il mio mezzo in avaria fino in porto?"
La prestazione va concordata, costituisce contratto a tutti gli effetti e, ove risultasse esosa, sarebbe facile impugnarlo dimostrando data la situazione, lo "stato di bisogno" in cui versavo al momento.

Questo se il comandante è a bordo e non vi è "lo stato di abbandono".
In quel caso sarà l'armatore a dover dimostrare la proprietà del mezzo recuperato, assegnando un compenso, comprensivo di indennizzo, a chi lo ha trovato.
Per questo il comandante, se possibile, non abbandona la nave in caso di avaria: sarebbe considerata priva di comando e quindi la discerzionalità di scelta ricade sul comandante dell'unita che soccorre cui spetta quanto disposto dall'art. 491

Semprechè si sia in acque italiane o la nave soccorrente batta bandiera italiana.

Le nostre polizza corpi prevedono comunque queste situazioni.
Quidi se byanonimo aveva tale copertura, il peschereccio può essere indennizzato dalla compagnia assicuratrice

Nel caso della "cima data" ho sentito anch'io parlare del 50%.
Eccessivo, ma credo sia dovuto al fatto che in questo caso la decisione sia da imputarsi al comandante soccorrente (che possiede la cima) e non al chi viene soccorso (che passivamente la accetta)

Mah vi dirò come si sono regolate qui queste cose: qualche settimana fa ho trainato una coppia sul loro cofano con il motore partito. Arrivati al cantiere mi è arrivato un secchio di capparozzoli. Non so che percentuale del natante fosse, ma la spaghettata l'abbiamo fatta con in mente un benevolo pensiero verso la coppia trainata 8)

MaxM100 ha scritto:

rodon ha scritto:

....cenando con amici è uscito fuori sta cosa.........

Quante bottiglie avevate già svuotato?

... qualcuna di donna fugata!!!

a questo punto, vinto la scommessa mi sa che ne berrò altre!