CARTEGGIO: l'angolo dello studente [pag. 2]

Ammiraglio di squadra I.S.
bobo (autore)
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ETA= expected time of arrive

ora stimata di arrivo
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bobo (autore)
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Partiamo da un primo concetto che emerge dal testo dell'esercizio
"Alle ore 08:00 ci si trova mezzo miglio dal faro di Portoferraio su Rilv 270°"

IL LUOGO DI POSIZIONE.

il luogo di posizione altro non è che un insieme di punti aventi una medesima caratteristica geometrica.
data la definizione, si capisce che per esempio un angolo (detto azimuth) mi rende una semiretta (ad esempio: guardo a nord, guardo verso 135° e via dicendo)
primo tipo di luogo di posizione quindi è una semiretta (la cui origine posso esere io, oppure un punto sulla cartina)

altro tipo è una circonferenza. un cerchio. si ha questo tipo di insieme di punti quando si parla di "DISTANZA DA... (me oppure da un qualsiasi punto)"
ebbene tale DISTANZA è il RAGGIO che individua un insieme di punti che tutti assieme disegnano sulla cartina un cerchio.

noterete che nell'esercizio si hanno entrambi questi esempi di semiretta e di circonferenza.

Alle ore 08:00 ci si trova mezzo miglio dal faro di Portoferraio su Rilv 270° vuol dire che:
1) mezzo miglio dal faro di portoferraio è un luogo di posizione che consiste in una cerchio con il centro sul faro e raggio di mezzo miglio (sapete quanto è il miglio? poi ci torneremo, soprattutto per le misurazioni sulla cartina, che è importante)
2) il rilevamento 270° del faro ci indica un altro luogo di posizione che è una semiretta con origine nel faro e direzione 90°

quest'ultimo fatto merita una riflessione: per definizione (prendetela per oro colato, anche se provo a spiegarvi il perchè) i rilevamenti veri si tracciano sulla carta nel senso inverso (ovvero aggiungendo/togliendo -che è la stessa cosa- 180°)
quindi dire che "VEDO IL faro PER 270°" vuol dire che io sono ad est del faro (270 è l'ovest) e perciò per traciare il rilevamento partendo dal faro disegno una linea dal faro verso 90° (ovvero EST) VERSO DI ME!!!!!

il perchè è presto detto: si parte dal concetto che (sempre "per definizione") io non so mai dove sono sulla carta e quindi devo sempre "ricercare" la mia posizione: quindi sarebbe un errore madornale tracciare rette partendo da un punto (io stesso) che in effetti ignoro dove sia.... se vedo una cosa verso nord (360°) disegno quindi una linea che dal punto che prendo a riferimento viene verso di me (a sud)
capito????

ora, torniamo a noi e tracciamo con il compasso un cerchio attorno al faro di portoferraio con raggio mezzo miglio
poi tracciamo sempre dal faro un segmento verso est e nell'intersezione tra il cerchio e la linea avremo la nostra reale posizione sulla cartina.




(altri tipi di luoghi di posizione sono le batimetriche e, pensando al GPS, le sfere che circondano i satelliti del GPS)
Ammiraglio di squadra I.S.
bobo (autore)
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- Ultima modifica di bobo il 25/09/10 00:27, modificato 1 volta in totale
il miglio

ai fini pratici, il miglio si misura sull'asse delle latitudini (il lato destro o sinistro della cartina) e corrisponde esattamente ad un PRIMO
(la sessantesima parte del GRADO)

il miglio è lungo 1852 metri, che corrispondono alla reale lunghezza di un arco di primo di latitudine alla altezza di 45°circa di latitudine.
la LATITUDINE CRESCENTE
la carta di Mercatore (che in pratica è un'enorme rotolo di scottex arrotolato attorno alla terra attorno all'equatore)
ha una caratteristica bastarda nel carteggio: rende bene e fedelmente le distanze orizzontali, mentre distorce quelle verticali (asse nord/sud) e le fa apparentemente aumentare man mano che ci si allontana dall'equatore.
per definizione, quindi, la carta di Mercatore è detta "a latitudini crescenti"
PERO', però la distorsione non è solo nella rappresentazione grafica dei luoghi: essa è anche nelle latitudini.....
provare per credere! con un calibro di precisione andate a misurare la lunghezza precisa di un primo alla base di una cartina (primo di LATITUDINE, mi raccomando) e poi provate a misurare sempre un PRIMO ma sulla parte in cima alla cartina (sempre a destra o sinistra, sulle latitudini)
noterete che in millimetri del calibro il minuto misurato ad una latitudine minore è leggermente più corto del minuto misurato alla latitudine massima raggiunta dalla vostra carta... ebbene quella è la prova empirica del concetto di distorsione della carta di Mercatore, che è come abbiamo detto "a latitudini crescenti".

nel concreto del carteggio, ciò comporta una cosa assai importante: se devo (e lo devo fare spessissimo) misurare delle distanze, uso i PRIMI di latitudine per farlo (perchè i primi sono miglia) ebbene un suggerimento: se state operando nella parte nord o sud della vostra carta, misurate le miglia nella zona di vostro lavoro, e non in un'altra, altrimenti distorcete la distorsione!!!!!!!!!!!!!!!

ps.:
il perchè un miglio è un primo....
la circonferenza della terra è 40.000 km, ed in gradi 360°, che in primi vuol dire 360x60=21600....
ebbene 40.000.000 metri/21600=???????????
al miglio!!!! vale a dire 1852 metri
Tenente di Vascello
smilzo
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- 14/198
Ciao a tutti volevo pecisare a Andy io ho l' edizione n° 44 del guglielmini ed è stata finta di stampare a ottobre del 2009 siamo a liglio del 2010 ed è gia uscita la n° 48?
ancora ciao a tutti.
Ammiraglio di squadra I.S.
bobo (autore)
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- 15/198
terzo concetto: lo scarroccio

innanzitutto un ammonimento: lo scarroccio non si traccia. MAI.
(le uniche cose che si tracciano sulle cartine sono le cose dette VERE: Rilevamenti VERI e Rotte VERE, solo a volte le Prue VERE - ma queste ultime non in caso di scarroccio, solo nel caso della deriva, nello schema vettoriale che studieremo in prosieguo assieme alle CORRENTI-)

e poi cos'è: lo scarroccio è l'angolo che forma la mia ROTTA VERA con la direzione della prua VERA in dipendenza dell'effetto del VENTO LATERALE
(ricordo che per definizione la Rv è la traccia lasciata sul fondo del mare dal passaggio della mia barca, come se fossi Pollicino con le mollichine di pane; mentre la Pv è l'orientamento della mia barca sull'asse longitudinale, altrimenti detto "l'azimuth della mia prua", sempre riferiti entrambi Rv e Pv al NORD GEOGRAFICO, detto Nv(ero) )

L'angolo dello scarroccio: positivo a dritta, negativo a sinistra

come sapete, la rosa dei venti ha un senso, che è orario, i gradi partono dal Nord verso destra come le lancette dell'orologio e fatto il giro arrivano a 360°
ora, se vi dico che mi sto dirigendo con Pv 90 (EST) e che la tramontana mi crea un angolo di +5° capite il perchè del "+"?
vi potrei dire che sempre nello stesso tragitto, invece che tramontana incontro l'ostro (da SUD) che mi crea uno scarroccio di -5°....
e' evidente che io sulla cartina sto procedendo verso destra e che la tramontana mi prende la mure di sinistra spostandomi in realtà più a destra di quanto sia la mia prua, mentre l'ostro mi colpirebbe sulla mura di dritta, spostandomi a sinistra della direzione della mia prua....
ecco spiegato il + ed il - dell'angolo dello scarroccio: verso destra è +, verso sinistra è -
provate da voi a fare gli stessi raginamenti mettendo la prua a sud e ipotizzando venti di levante e ponente
poi verso ovest ritornando alla tramontana ed ostro (che avranno effetti opposti al primo esempio)
etc etc
riscontrerete un fatto: ogni volta che vengo colpito da destra mi dirigo verso un punto che sta più a sinistra di dove in effetti penso di andare e viceversa

questo è l'angolo di Sc, che può essere positivo o negativo. positivo con vento da sinistra e negativo con vento da destra (rispetto alla mia prua)

Ovviamente, nella navigazione non è importante dove penso di andare, ma dove effettivamente vado!!!!!!

quindi non è importante la mia prua, ma la mia ROTTA!!!! il carteggio serve per individuare posizioni e ROTTE....

QUINDI: quindi se il vento mi sposta, io devo "rimontare" il vento!!!!

in altre parole: se lungo la mia rotta c'è vento al traverso (come nell'esercizio) che mi colpisce da sinistra e mi sposta nel mio navigare più a destra di dove voglio andare, allora devo rimontare il vento di quel tanto che basta per contrastare questa deviazione: se l'esercizio mi dice che devo andare in un punto X e che c'è un vento di maesrtale che mi provoca un angolo di Sc di +5°, la RoTTA VERA sarà quella che unisce il mio punto di partenza (mezzo miglio ad est del faro di portoferraio) con il punto di arrivo (di coordinate note e date dal problema), mentre la prua la dovrò mettere altrove, rimontando il vento di un angolo uguale e contrario a quello dello scarroccio, la dovrò mettere "Rv-5°"
Ammiraglio di squadra I.S.
bobo (autore)
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- 16/198
per oggi penso basti, mi raccomando, chi mi vuole correggere, anche nelle erratiche similitudini o spiegazioni o definizioni, non si trattenga, mica sono l'oracolo!!!!
Sottocapo
lucaam86
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- 17/198
Davvero interessante, grazie Bobo!
Ho iniziato a leggere dall'inizio...penso che integrando quanto detto da te al Guglielmi potrei iniziare a capirci qualcosa...
Ammiraglio di squadra I.S.
bobo (autore)
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- 18/198
dico le stesse cose, anche con molte imprecisioni, ma se il mio linguaggio chiarisce aride formule matematiche, benvenga!!!!
Sottocapo
lucaam86
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- 19/198
Lo scarroccio così spiegato l'ho capito perfettamente, è un buon segno? ihihih
Sottocapo
lucaam86
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- 20/198
Rileggendo l'unica cosa che non ho ben capito è questa:
"se vi dico che mi sto dirigendo con Pv 90 (EST)"...cosa sarebbe 90? La prua Vera? Ma in particolare il 90 cosa indica?
Non vorrei fare domande stupide (e misa che l'ho appena fatta).
L'ostro da sud inoltre perchè mi colpisce necessariamente a dritta e non a sinistra?
Sailornet