Caricare le batterie in banchina [pag. 2]
roccaste
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I due occhielli fissi alla batterie ed il filo che sporge fuori dalla scatola portabatterie. All'occorrenza, apri il gavone, attacchi il tuo caricabatterie SERIO alla presa apposita e via.
Facile no?
Focchi 680 + Honda BF200 + Rimorchio Cresci 1500Kg.
The Doctor
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Dico anch'io la mia. Riprendo quanto scritto da Lucy
Non so cosa voglia dire, ma penso che indichi la marca della presa di corrente, in questo caso anche una comunissima gewiss stagna non ha nulla da invidiare
Aiutami tu non so cosa voglia dire "di tipo nautico e ventilato", i caricabatterie al limite si possono differenziare in automatici, classici e per batterie al gel (e sul gel ho qualche riserva)
Per la ventilazione non ritengo che un caricabatterie necessiti di ventilazione visto i pochi componenti e le correnti in gioco sono molto limitate, ricordo che per caricare una batteria ad acido senza il rischio di rovinarla bisogna ricaricarla con una corrente inferiore al 10% della sua capacità.
Secondo me, visto le correnti in gioco (calcolando una batteria da 100 Ah al massimo circolano 10 A nel circuito in bassa tensione (12V) a 220 V la corrente è ancora minore) un interruttore da 50 A è sovradimensionato (troppo) e praticamente inutile in caso ci corto sul 12 v (meglio un fusibile per la parte in bassa tensione)
@ isla in fase di carica tutte le batterie "bollono" il fenomeno è dovuto all'elettrolisi quindi all'emissione di idrogeno e ossigeno (gas tonante) questa miscela raggiunge il suo picco durante la fase finale della carica e soprattutto nella fase di sovraccarica. Se durante la fase di carica le batterie non "bollono" vuol dire che qualche elemento è interrotto. Una cosa essenziale: di ventilato DEVE essere il vano dove è alloggiata la/le batterie per evitare eventuali sacche di gas generato durante le fasi di carica e seppur poco anche durante la fase di scarica.
Sotto riporto uno schemino di buona fattura (sicuramente di qualità superiore ai classici caricabatterie), recuperato in rete, con il fine di far notare (come ho già detto in precedenza) la semplicità e i pochi componenti che costituiscono il circuito, da qui, valutando i componenti installati, si può evincere l'inutilità della ventilazione del caricabatterie
Lucy ha scritto:Ciao, io ti descrivo la mia configurazione, considerando che il mio gommone è dotato di due batterie da 100 AMP. ciascuna.
Presa di banchina Marinco ( costa un po di più ma la qualità è decisamente migliore delle altre).
Non so cosa voglia dire, ma penso che indichi la marca della presa di corrente, in questo caso anche una comunissima gewiss stagna non ha nulla da invidiare
Lucy ha scritto:Caricabatterie PRO Charge 20 ( puoi anche prendere altre marche, basta che sia di tipo nautico e ventilato ).
Aiutami tu non so cosa voglia dire "di tipo nautico e ventilato", i caricabatterie al limite si possono differenziare in automatici, classici e per batterie al gel (e sul gel ho qualche riserva)
Per la ventilazione non ritengo che un caricabatterie necessiti di ventilazione visto i pochi componenti e le correnti in gioco sono molto limitate, ricordo che per caricare una batteria ad acido senza il rischio di rovinarla bisogna ricaricarla con una corrente inferiore al 10% della sua capacità.
Lucy ha scritto:Un interruttore magnetotermico da 50 AMP. in uscita dal caricabatteria ma a monte di ciascuna batteria.
Secondo me, visto le correnti in gioco (calcolando una batteria da 100 Ah al massimo circolano 10 A nel circuito in bassa tensione (12V) a 220 V la corrente è ancora minore) un interruttore da 50 A è sovradimensionato (troppo) e praticamente inutile in caso ci corto sul 12 v (meglio un fusibile per la parte in bassa tensione)
@ isla in fase di carica tutte le batterie "bollono" il fenomeno è dovuto all'elettrolisi quindi all'emissione di idrogeno e ossigeno (gas tonante) questa miscela raggiunge il suo picco durante la fase finale della carica e soprattutto nella fase di sovraccarica. Se durante la fase di carica le batterie non "bollono" vuol dire che qualche elemento è interrotto. Una cosa essenziale: di ventilato DEVE essere il vano dove è alloggiata la/le batterie per evitare eventuali sacche di gas generato durante le fasi di carica e seppur poco anche durante la fase di scarica.
Sotto riporto uno schemino di buona fattura (sicuramente di qualità superiore ai classici caricabatterie), recuperato in rete, con il fine di far notare (come ho già detto in precedenza) la semplicità e i pochi componenti che costituiscono il circuito, da qui, valutando i componenti installati, si può evincere l'inutilità della ventilazione del caricabatterie
In ogni gruppo o comunità c'è uno stolto: se nella tua cerchia di amici non ne vedi, comincia a preoccuparti.
davide.att
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Quindi...
- caricabatterie per auto in un gavone asciutto e ventilato o marino con ventola?
- caricare una batteria alla volta o installare un ripartitore di carica a due uscite?
- caricabatterie per auto in un gavone asciutto e ventilato o marino con ventola?
- caricare una batteria alla volta o installare un ripartitore di carica a due uscite?
wsz
- 14/36
- Ultima modifica di wsz il 03/03/11 13:41, modificato 1 volta in totale
Io sono dell'idea di non collegare la presa di banchina
a meno che non si faccia vita di bordo h24 (con frigo tv e tutto il resto),
ma restare indipendenti ovunque, utilizzando lo stesso denaro
che occorrerebbe spendere per un caricabatterie terrestre
(quelli nautici costano un botto ),
per montare un piccolo pannello fotovoltaico (max 10watt),
che mantenga semplicemente le nostre batterie sempre cariche al 100%,
e' la mia opinione certo ma la cosa funziona, guarda questi due link,
troverai foto e anche uno schema elettrico per l'installazione
https://www.gommonauti.it/ptopic36633_batteria_o_pannello_solare.html?sp_pid=508295#508295
https://www.gommonauti.it/ptopic31369_fotovoltaico_su_gommone.html?highlight=fotovoltaico
a meno che non si faccia vita di bordo h24 (con frigo tv e tutto il resto),
ma restare indipendenti ovunque, utilizzando lo stesso denaro
che occorrerebbe spendere per un caricabatterie terrestre
(quelli nautici costano un botto ),
per montare un piccolo pannello fotovoltaico (max 10watt),
che mantenga semplicemente le nostre batterie sempre cariche al 100%,
e' la mia opinione certo ma la cosa funziona, guarda questi due link,
troverai foto e anche uno schema elettrico per l'installazione
https://www.gommonauti.it/ptopic36633_batteria_o_pannello_solare.html?sp_pid=508295#508295
https://www.gommonauti.it/ptopic31369_fotovoltaico_su_gommone.html?highlight=fotovoltaico
Senza partire non si raggiunge nessun traguardo...
isla
- 15/36
The Doctor ha scritto:
Sotto riporto uno schemino di buona fattura (sicuramente di qualità superiore ai classici caricabatterie), recuperato in rete, con il fine di far notare (come ho già detto in precedenza) la semplicità e i pochi componenti che costituiscono il circuito, da qui, valutando i componenti installati, si può evincere l'inutilità della ventilazione del caricabatterie
il mio cb della quick, quando inizia a caricare le batterie, specialmente quella servizi, dalla ventola esce un bel flusso d'aria "calda"per poi spegnersi quando e' nella funzione di mantenimento.
io non so' quasi nulla di elettronica, salvo poche cose, pero' mi viene da pensare che un cb non raffreddato, se lo installiamo ,come solitamente viene fatto, in vani stretti, vani motore, ecc ecc, ho la sensazione che, specialmente nel periodo estivo, queste zone possono di loro raggiungere anche i 40-50 gradi minimo, da qui' forse la necessita' della ventolina.
il circuito che hai postato, se lo confrontiamo con la scheda che c'e' nel quick, non lo si puo' nemmeno paragonare, forse, anche per questo le temperature da smaltire sono diverse.Mi viene in mente il mio cb tradizionale, tutto forato per far circolare al meglio l'aria, e anche con soli 10 A di caldo ne fa un bel po'
davide.att
- 16/36
@ wzs: grazie per i link, in effetti li avevo già letti ed in effetti ti da una dipendenza senza eguali, soprattutto per lunghe uscite da 2/3 gg. dove non puoi ricaricare alla colonnina. Ma l'allaccio alla banchina ti da oltre la possibilità di tenere sempre in funzione il caricabatterie e usufruire di tutte le apparecchiature che girano a 12v, anche la possibilità di utilizzare la 220v e quindi il phon (per la morosa), la tv (per me), il termoconvettore (per stare al calduccio) e per chi non ce l'ha anche un fornellino elettrico......
@isla: per il cb sono una terra di mezzo tra chi dice che quello da "auto" è migliore di quello marino e chi afferma esattamente il contrario
@isla: per il cb sono una terra di mezzo tra chi dice che quello da "auto" è migliore di quello marino e chi afferma esattamente il contrario
andria
- 17/36
la differenza la fa l'utilizzo: se usato fisso ci vorrebbe nautico, se invece si usa "volante" basta anche quello da auto...
non datemi Karma perchè non li merito, però se volete farmi un bonifico il mio Iban è.....
Psyke73
- 18/36
prendete un caricabatterie normale di quelli inscatolati in gusci di plastica, apritelo e spruzzate su tutti i conponenti della resina epossidica
la potete dare anche a pennello, passatela su tutti i componenti piedini compresi, non abbiate paura di coprirli
rimuovete i connettori standard e cercatene di placcati in oro o perlomeno stagnati.
ecco a voi un caricabatterie "marino"
In ambienti industriali per soddisfare i requisiti di isolamento eletrico e resistenza agli agenti atmosferici corrosivi, i circuiti elettrici/elettronici
che non è possibile inserire in contenitori ip65/68 vengono semplicemente resinati.
la potete dare anche a pennello, passatela su tutti i componenti piedini compresi, non abbiate paura di coprirli
rimuovete i connettori standard e cercatene di placcati in oro o perlomeno stagnati.
ecco a voi un caricabatterie "marino"
In ambienti industriali per soddisfare i requisiti di isolamento eletrico e resistenza agli agenti atmosferici corrosivi, i circuiti elettrici/elettronici
che non è possibile inserire in contenitori ip65/68 vengono semplicemente resinati.
poigps
- 19/36
Psyke73 ha scritto:prendete un caricabatterie normale di quelli inscatolati in gusci di plastica, apritelo e spruzzate su tutti i conponenti della resina epossidica
Oppure comprate direttamente il caricabatterie ALCAVA BX2.
Eroga 7 Ampere continui ed è già isolato IP65. Costo circa 80 euro. In 14 ore carica completamente una 100 ampere.
Per quanto costa conviene prenderne due anzichè mettere un partitore.
Io ho uno di questi con parallelatore (oltre ovviamente a 2 pannelli solari da 20 watts l'uno sul rollbar) e lo uso soltanto per ricaricare le batterie durante la notte col frigo acceso.
Coronet 26 Family Deluxe - Cofano Veneziano
davide.att
- 20/36
@ poigps: ho dato un'occhiata alla tua configurazione e devo complimentarmi per il bellissimo lavoro che hai fatto sulla tua barca. Che pannelli e parallelatore hai installato? Ce la fai a far funzionare tutte le utenze tipo, frigo, stereo, doccetta, eco, GPS? Ho dato un'occhiata al cb che hai consigliato e sembra di buona qualità! Ma che consumo ti da l'inverter quando lo usi di continuo?
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