Flusso idrodinamico sulla carena

Eco altre due foto che mostrano un piccolo esempio di quale sia la direzione del flusso di acqua che scorre in quel punto della carena.
Le inserisco affinché siano di aiuto a chi immagina, erroneamente, che il flusso idrodinamico sia parallelo alla direzione di marcia.

scusami boss ma quello non e il flusso idrod che viene disturbato dallo sbattimento della carena sulla superfice dell acqua?
perche se noti la foto.., tra la scia del motore e quella disturbata, sott'acqua ce una scia bianca..quella e il flusso di cui parli e che si stacca dalla carena

Discorsetto delle feste?
Queste non son cosette da affrontare in due righe,ci vorrebbe qualche trattato e non basterebbe.
Il flusso varia anche al variare della velocità e del tipo di carena,a parità di carena varierà che si plani o che si dislochi......ma perchè questo discorso?

questo non e un trattato o un compendio di aerotecnica o fluidodinamica. ma un parlare tra persone che cercano di capire o imparare qualcosa di cui non si e a conoscenza.

io ho solo scritto quello che sapevo...

Questo topic è un tentativo di riportare il forum ai livelli che desidero.
Come vedi ha avuto la prima risposta a distanza di più di un mese, a testimonianza che quando le cose si complicano un po' (concetti ben differenti dal solito call-center) la gente sparisce.

Ad ogni modo...

amantedelmare ha scritto:

scusami boss ma quello non e il flusso idrod che viene disturbato dallo sbattimento della carena sulla superfice dell acqua?

La risposta è no. quello è il flusso presente al bordo estremo della carena. Vero che tocca anche il tubolare ma se ti potessi sporgere fuoribordo vedresti chiaramente che non si tratta solo di schizzi ma di un vero e proprio flusso. Questo significa che parte del flusso, quello più vicino alla parte centrale della carena, scorre parallelo e man mano che ci si avvicina ai bordi esso "curva" secondo le linee di flusso che il progettista della carena ha stabilito.
Il discorso sarebbe molto lungo ma vedo che non "acchiappa".....

Sono d'accordo con te Van che il flusso corre parallelo alla carena solo in prossimità della parte centrale... Man mano che ci allontaniamo dalla parte centrale, il flusso dovrebbe scomporsi e solo una parte seguirà le linee di flusso previste dal progettista (sempre che le abbia previste )
Questo è una prima riflessione, se domani riesco provo a simulare q.sa con fluent

Ricordo una pubblicità della Marshall (non a caso) che riguardava gli studi che loro facevano sulle linee d'acqua di un oggetto irregolare in un fluido.

Detto ciò in che modo la carena "devia" dalla linea d'acqua parallela? a seconda di quali variabili? pattini? V di carena? E più "devia" e meglio è oppure no?

La carena in moto di avanzamento influenza il flusso che investe l’elica, dando luogo a quel disturbo del campo di velocit`a noto come scia. In altre parole, la scia rappresenta la distribuzionedi velocità del campo fluido che si sviluppa dietro la carena del gommone. Presenta generalmente una struttura complicata poich ́e `e il risultato del ritardo del flusso nello strato limite della carena, dello spostamento dei filetti fluidi prodotti dalle forme poppiere, e di eventuali fenomeni di separazione del flusso nello stesso strato limite. La scia rilevata, in assenza dell’elica, nel piano del disco–elica `e detta scia nominale. Tale aggettivazione `e attribuibile non solo al valore medio, ma anche ai valori puntuali rilevati nei punti di discretizzazione del disco–elica.
La distribuzione del flusso sul piano del disco–elica `e derivabile dalle misure di pressione (tu- bi di Pitot) o di velocit`a (velocimetri laser–doppler), condotte sul modello rimorchiato in vasca rettilinea. E` del tutto evidente che tali misure forniscono solamente le medie temporali delle componenti di velocit`a in posizioni discrete, angolari e radiali, nel piano del disco–elica.

Da quello che riesco a capire, la scia dell'elica e' diversa da quella della carena, ed entrambe si incontrano e si scontrano

Io parlavo del flusso lungo tutta la carena, ben prima che esso incontri l'elica.

quindi dici che man mano che scendiamo verso poppa il flusso del fluido ( acqua nel nostro caso e per di più salata ) disegna una curva che vira verso l'esterno

ragionando a freddo ( è un mese che non esco in mare ) , è un concetto abbastanza chiaro , l'acqua non è comprimibile in queste condizioni , quindi troverà la sua via di fuga .... magari c'è anche un equazioni tridimensionale che riporti a numeri quanto si stà discutendo ....

poi man mano che esce dall'effetto della carena riprende un movimento lineare rispetto alla rotta seguita ....

bello ...
mi piace...

vediamo come va a finire