Ho preso la patente senza limiti [pag. 3]

Capitano di Fregata
prince (autore)
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- 21/25
bobo ha scritto:
vabbè, qualcuno contatti la nostra maestra forumista....
Stellamaris, dove sei??????



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p.s.:
e comunque un errore l'ho commesso:
il Pn è certo per definizione, perchè rilevato o coi polari o con un triplice rilevamento contemporaneo di punti cospiqui.

E' il confronto tra il Pn e il Ps, quello segnato con un punto lungo la rotta impostata (col tempo trascorso), che ci dà la corrente.

quindi basta avere il punto stimato lungo la rotta ed un Pn: a quel momento si scopre se c'è corrente o meno, e se ne può indicare verso e intensità...


ieri sera ero stanco ed ho detto, sbagliando, che la corrente si ha al "secondo rilevamento"
no, si ha al primo che si fa, a patto di conoscere la propria rotta ed il proprio Ps (punto stimato sulla propria rotta)

ciao


quasi tutto giusto quello che dici ora.
Il quasi è dovuto al fatto che in presenza di corrente, i due rilevamenti polari dello stesso punto e la conoscenza della PV non ti danno alcun punto nave. E' questo il nocciolo Wink
Ammiraglio di squadra I.S.
bobo
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- 22/25
ok....
nel segnalarti questo:
https://www.gommonauti.it/ptopic33678_carteggio_l_angolo_dello_studente.html?sp_pid=456237#456237

ti rispondo dicendoti che in parte hai ragione.
Il tuo dubbio deriva da un fatto tecnico ben preciso: il "doppio polare" è per definizione un rilevamento "di fortuna" o "di ripiego", che si usa quando si ha un solo punto cospicuo e si hanno note Rv, Pv e V

ora, rifletti: e' ovvio che la perfezione si ha solo in caso in cui tre ufficiali di rotta misurano simultaneamente tre rilevamenti veri di tre differenti punti cospicui.... lapalissiano!

secondo te il "doppio polare", essendo invece un metodo che si porta dietro "tre variabili note" (Rv, Pv, e V) ha insito un margine di errore delle tre variabili note....

io ti dico di no, ed è un "no" che discende ridettamente dalle "definizioni" sulle quali si regge il carteggiare:

- la Pv non è mai dubbia (è sotto controllo momento per momento al timone)
- la V è quella propulsiva, per definizione
- la Rv, è anch'essa nota come elemento precedente del carteggio. e' la liea sul fondo del mare che abbiamo deciso di seguire al precedente punto nave certo.

quindi, se da una parte capisco i tuoi dubbi, dall'altra devo risponderti che sono infondati.
sono infondati perchè "ragionano" in un "sistema" (sistema inteso come universo galileiano di riferimento) che non è quello giusto
Capitano di Fregata
prince (autore)
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- 23/25
bobo ha scritto:
ok....
nel segnalarti questo:
https://www.gommonauti.it/ptopic33678_carteggio_l_angolo_dello_studente.html?sp_pid=456237#456237

ti rispondo dicendoti che in parte hai ragione.
Il tuo dubbio deriva da un fatto tecnico ben preciso: il "doppio polare" è per definizione un rilevamento "di fortuna" o "di ripiego", che si usa quando si ha un solo punto cospicuo e si hanno note Rv, Pv e V

ora, rifletti: e' ovvio che la perfezione si ha solo in caso in cui tre ufficiali di rotta misurano simultaneamente tre rilevamenti veri di tre differenti punti cospicui.... lapalissiano!

secondo te il "doppio polare", essendo invece un metodo che si porta dietro "tre variabili note" (Rv, Pv, e V) ha insito un margine di errore delle tre variabili note....

io ti dico di no, ed è un "no" che discende ridettamente dalle "definizioni" sulle quali si regge il carteggiare:

- la Pv non è mai dubbia (è sotto controllo momento per momento al timone)
- la V è quella propulsiva, per definizione
- la Rv, è anch'essa nota come elemento precedente del carteggio. e' la liea sul fondo del mare che abbiamo deciso di seguire al precedente punto nave certo.

quindi, se da una parte capisco i tuoi dubbi, dall'altra devo risponderti che sono infondati.
sono infondati perchè "ragionano" in un "sistema" (sistema inteso come universo galileiano di riferimento) che non è quello giusto

no, bobo, continuiamo a parlare di due cose differenti. Forse è meglio che faccia un esempio:
conosco la Pv e non ho corrente
alle ore 9:00 rilevo un punto cospicuo a 45 °
alle ore 9:30 rilevo lo stesso al traverso.
Riesco a calcolare il punto nave ?? La risposta è certamente SI

Se invece ho corrente riesco ugualmente a calcolare il punto nave ?? e sapere quanta corrente c'e' ??
Ammiraglio di squadra I.S.
bobo
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- 24/25
si...
perchè il punto non ti viene disegnato sulla rotta.....
sulla rotta riporti solo il "DELTA V" tra i due rilevamenti.... ma il Pn verrà individuato dalla intersezione dei due rilevamenti.

per assioma, in assenza di corrente l'incrocio tra i due rilevamenti avviene proprio nel punto dove sei mentre svolgi il secondo rilevamento, vale a dire sulla tua originaria Rotta vera (CHE E' IL Ps)

ma in presenza di corrente tale perfezione del triangolo non sussiste.... e scopri che le due semirette dei due rilevamenti non si incrociano affatto in un punto che appartiene alla tua rotta, ma altrove nel bel mezzo del nulla....

oibo' che succede?..... la corrente ti ha portato altrove.

e il segmento che unisce il Ps (che sta sulla tua rotta vera, quella che avevi disegnata sulla carta) con il Pv ti da' direzione ed intensità della corrente

vuoi impostare un esercizio ipotetico con dati veri che lo facciamo assieme?????
Sailornet