Dopo il disastro della Costa al Giglio, uniamoci al movimento per fermare il transito di queste navi nel centro storico di Venezia [pag. 4]

Capitano di Corvetta
zanzi973
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- 31/45
scusate ma credo sia un po esgerato fermre le navi in bacino San Marco.... allora secondo lo stesso criterio di alcuni dovremmo anche fermare tutti i voli di Linate visto che 10 anni fa circa son maorte 130 persone per un errore umano!!!!
Non facciamo tanto chiasso per un incidente... dopotutto le statistiche parlan chiaro... sempre vi saranno tragedie, incidenti, errori umani, ipocrisia, bugie etc .... certo che dobbiamo cercare di portare verso lo ZERO gli incidenti ma ZERO è utopico!!!
Capitano di Corvetta
poigps
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- 32/45
iw3gx ha scritto:
sia il grande moto ondoso generato da queste navi. Provate se vi capita ad andare in barena durante il passaggio di una petroliera o di un cargo ( immagino sia lo stesso effetto generato in canale della Giudecca ). Spostano una grande quantità di acqua e generano grosse onde che vanno ad infrangersi a terra erodendo le barene.

Se vogliamo criminalizzare a tutti i costi le navi crociera, facciamolo pure. Ma troviamoci un'altra scusa, non quella del moto ondoso.

L'effetto generato in canale della Giudecca, vivendoci, non mi sento di imputarlo alle navi da crociera e per averne la conferma basta attendere il prossimo venerdì di sciopero dei mezzi di trasporto (battelli actv) per poter constatare che, pur transitando lo stesso numero di navi crociera, il canale è quasi completamente piatto.

Innanzitutto c'è da dire che l'attracco dei vaporetti ai pontili avviene ormeggiando con una sola cima e poi mantenendo accostato il battello al pontile con potenza in avanti o indietro in controtimone a seconda del tipo di battello se con elica destrorsa o sinistrorsa.

Questa "innocente" manovra, fa si che per tutta la durata dell'attracco (discesa e salita dei passeggeri), l'area retrostante al pontile, anch'esso galleggiante, venga smossa dall'elica che "zappa" sotto sforzo perchè il battello è frenato dalla cima e a secondo del senso di rotazione può essere portante o deportante e di conseguenza portare acqua in superficie o spingerla a fondo.

Quando il vaporetto si sgancia dal pontile, manovra indietro circa 50 cm per permetere al marinaio di raccogliere la cima senza sforzo, quindi inverte la marcia e se destrorsa battendo di giardinetto contro il pontile, che essendo semivincolato da catene su 2 briccole, comincia a ondeggiare creando a sua volta onde. Se consideriamo che dalle 7 alle 21 passano per il canale della giudecca 168 vaporetti (quelli grandi tipo linea 2) e 252 motoscafi (quelli piccoli tipo 4.1 4.2 5.1 5.2 6) attraccando per ben 1.176 volte i grandi e 588 volte i piccoli, per un totale di 1.764 manovre di approdo, possiamo forse cominciare a non sottovalutare il problema.

E' intuibile che anche per frenare il battello in abbrivio con la precisione richiesta per l'attracco e per farlo ripartire vi siano in gioco masse notevoli di acqua spostata.

In navigazione. La velocità autorizzata dei vaporetti è di 15/kmh, perennemente disattesa (i grandi viaggiano sui 18 kmh mentre i piccoli arrivano anche a 21 kmh). Poichè non sono scafi plananti è facile desumere, visto che siamo in forum di gente che di mare ne capisce, che andando in dislocamento ad una velocità superiore di quella imposta dai parametri di forma, grazie al fondo quasi piatto e dal momento che sono sempre strazeppi di passeggeri e bagagli non bilanciati, cominciano a beccheggiare, delfinando e dirompendo di prua creando una sorta di "effetto spazzaneve". Ma la cosa forse più diabolica, non a detta mia ma per detto di gente che ha condotto vaporetti per 25 anni, è la poppa che essendo tonda e stretta permette al battello di uscire meglio dal centro di pressione con buona pace per il moto ondoso.

Se a questi aggiungiamo:

I lancioni da turismo (ferri da stiro capovolti che creano dei veri e propri tsunami quando passano);

Lancioni Al*la*una (anch'essi da tsunami, ma ancora più pericolosi perchè quando meno te l'aspetti ti fanno inversione a 180 gradi fregandosene se ti trovi sulla loro nuova rotta e puntualmente il "pilota" sta al cellulare, occhiali scuri e non sai se t'ha visto o meno);

I taxi (di giorno si contengono un pò, ma di sera e di notte sono delle saette che sfrecciano e tu che stavi navigando in canale liscio come l'olio al passaggio del taxi ti senti sollevare la barca da sotto e se non sei pronto a contrastare l'onda ti ribalti);

I mezzi di emergenza;

I battelli della Ve*it*s: grossi barconi verdi a forma di scaldabagno usati per la raccolta dei rifiuti che li vedi procedere mogi mogi ed invece hanno l'effetto retard, nel senso che t'innescano al passaggio onda lunga che ti colpisce quando già sono spariti dalla vista;

Una posizione a se stante (se la merita) va invece a Cal*m*ro: una motonave da turismo unica nel suo genere, sicuramente progettato da qualche civiltà aliena, perchè è un mistero su come possa generare onde alte fino a due metri una "barca" del genere (secondo me è una sorta di arma segreta o prototipo di generatore di tsunami).

Tutto ciò ovviamente non accade quando transita una nave da crociera, quindi vorrei che qualcuno mi spiegasse il perchè, dal momento che in pratica (de visu) personalmente la situazione nel canale della giudecca la vivo in modo molto diverso da come viene descritta nei post precedenti.
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Tenente di Vascello
iw3gx
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@poigps

Concordo pienamente con l'analisi da te esposta. il problema non sono SOLO le grandi navi in transito, è lo spropositato numero di imbarcazioni e natanti. Non voglio essere un detrattore a tutti i costi, ma è indubbio che il problema esiste ed andrebbe affrontato correttamente.

Luca
Capitano di Fregata
sacs - 475
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ieri sera ho sentito Bartolino in tv, il comico parlava appunto del fatto che i turisti una volta a Venezia facevano il giro sulla gondola, oggi ce li portano direttamente con una crociera, a bordo di una nave, che diventa sempre piu' grande, senza farli scomodare e per giunta con il costo...di un giro in gondola.
Un'ammiraglio in pensione intervistato sull'incidente occorso alla Costa classica ha giustamente detto che queste navi devono stare dove c'è tanta acqua intorno, sembra una cosa stupida, ma non la è affatto, non sono state progettate per avvicinarsi alle coste, attraversare canali, se non è strettamente necessario. Per queste cose esistono altri tipi di imbarcazioni, è come avere il suv per poter parcheggiare sul marciapiede.
Tenente di Vascello
Seafire
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poigps ha scritto:

Se vogliamo criminalizzare a tutti i costi le navi crociera, facciamolo pure. Ma troviamoci un'altra scusa, non quella del moto ondoso.

L'effetto generato in canale della Giudecca, vivendoci, non mi sento di imputarlo alle navi da crociera e per averne la conferma basta attendere il prossimo venerdì di sciopero dei mezzi di trasporto (battelli actv) per poter constatare che, pur transitando lo stesso numero di navi crociera, il canale è quasi completamente piatto.


Per quanto riguarda i danni provocati dalle navi da crociera, essi sono dovuti sopratutto allo spostamento delle massa d'acqua subacquea... e, credimi, non e' poca... in superficie invece, fanno delle onde piu' piccole dei vaporetti.
Poi il problema sostanziale e' quello della movrabilita' di dette navi al loro passaggio in bacino, con relativo aumento di traffico verso le rive (in pratica: fate largo che passo io!!!)


Citazione:
Innanzitutto c'è da dire che l'attracco dei vaporetti ai pontili avviene ormeggiando con una sola cima e poi mantenendo accostato il battello al pontile con potenza in avanti o indietro in controtimone a seconda del tipo di battello se con elica destrorsa o sinistrorsa.

Questa "innocente" manovra, fa si che per tutta la durata dell'attracco (discesa e salita dei passeggeri), l'area retrostante al pontile, anch'esso galleggiante, venga smossa dall'elica che "zappa" sotto sforzo perchè il battello è frenato dalla cima e a secondo del senso di rotazione può essere portante o deportante e di conseguenza portare acqua in superficie o spingerla a fondo.

Quando il vaporetto si sgancia dal pontile, manovra indietro circa 50 cm per permetere al marinaio di raccogliere la cima senza sforzo, quindi inverte la marcia e se destrorsa battendo di giardinetto contro il pontile, che essendo semivincolato da catene su 2 briccole, comincia a ondeggiare creando a sua volta onde. Se consideriamo che dalle 7 alle 21 passano per il canale della giudecca 168 vaporetti (quelli grandi tipo linea 2) e 252 motoscafi (quelli piccoli tipo 4.1 4.2 5.1 5.2 6) attraccando per ben 1.176 volte i grandi e 588 volte i piccoli, per un totale di 1.764 manovre di approdo, possiamo forse cominciare a non sottovalutare il problema.


E qui siamo daccordo, purtroppo le grandi masse di persone da spostare richiedono sempre di piu' un impegno e una mole eccezzionale di mezzi usati dall'Asienda.
Per contro la cosa sarebbe parzialmente risolvibile come dici tu:

Citazione:
E' intuibile che anche per frenare il battello in abbrivio con la precisione richiesta per l'attracco e per farlo ripartire vi siano in gioco masse notevoli di acqua spostata.


Pero' fino a una ventina d'anni fa lo facevano in abbrivio... e mi ricordo che una volta ormeggiati mettevano in marci al minimo ... limitando di molto i danni, purtroppo e' anche vero che gli orari di navigazione non engono conto del tempo impiegato per l'ormeggio, la discesa e salita dei passeggeri e la ripartenza del mezzo, quindi ci troviamo in una situazione, avvallata dal comune, che tu descrivi perfettamente qui sotto...


Citazione:
In navigazione. La velocità autorizzata dei vaporetti è di 15/kmh, perennemente disattesa (i grandi viaggiano sui 18 kmh mentre i piccoli arrivano anche a 21 kmh). Poichè non sono scafi plananti è facile desumere, visto che siamo in forum di gente che di mare ne capisce, che andando in dislocamento ad una velocità superiore di quella imposta dai parametri di forma, grazie al fondo quasi piatto e dal momento che sono sempre strazeppi di passeggeri e bagagli non bilanciati, cominciano a beccheggiare, delfinando e dirompendo di prua creando una sorta di "effetto spazzaneve". Ma la cosa forse più diabolica, non a detta mia ma per detto di gente che ha condotto vaporetti per 25 anni, è la poppa che essendo tonda e stretta permette al battello di uscire meglio dal centro di pressione con buona pace per il moto ondoso.


Citazione:
Se a questi aggiungiamo:

I lancioni da turismo (ferri da stiro capovolti che creano dei veri e propri tsunami quando passano);

Lancioni Al*la*una (anch'essi da tsunami, ma ancora più pericolosi perchè quando meno te l'aspetti ti fanno inversione a 180 gradi fregandosene se ti trovi sulla loro nuova rotta e puntualmente il "pilota" sta al cellulare, occhiali scuri e non sai se t'ha visto o meno);

I taxi (di giorno si contengono un pò, ma di sera e di notte sono delle saette che sfrecciano e tu che stavi navigando in canale liscio come l'olio al passaggio del taxi ti senti sollevare la barca da sotto e se non sei pronto a contrastare l'onda ti ribalti);

I mezzi di emergenza;

I battelli della Ve*it*s: grossi barconi verdi a forma di scaldabagno usati per la raccolta dei rifiuti che li vedi procedere mogi mogi ed invece hanno l'effetto retard, nel senso che t'innescano al passaggio onda lunga che ti colpisce quando già sono spariti dalla vista;


Confermo in toto... vabbe'... i mezzi di emergenza devono correre per forza... ma gli altri ... i ga...

Citazione:
Una posizione a se stante (se la merita) va invece a Cal*m*ro: una motonave da turismo unica nel suo genere, sicuramente progettato da qualche civiltà aliena, perchè è un mistero su come possa generare onde alte fino a due metri una "barca" del genere (secondo me è una sorta di arma segreta o prototipo di generatore di tsunami).


Confermo... ho rischiato proprio con la calimero ... una volta sono uscito completamente dall'acqua con un Riva St. Tropez alla folle velocita' di 7 nodi: in pratica ho risalito l'onda e ad un certo punto non c'era piu' l'acqua e la barca e' andata giu' di piatto...
e la seconda mi sono praticamente fermato e per un pelo mi rovesciavo...
Citazione:

Tutto ciò ovviamente non accade quando transita una nave da crociera, quindi vorrei che qualcuno mi spiegasse il perchè, dal momento che in pratica (de visu) personalmente la situazione nel canale della giudecca la vivo in modo molto diverso da come viene descritta nei post precedenti.


Indubbiamente tu la vedi da un punto di vista "privilegiato" quale abitante della giudecca (mia mamma era di sacca fisola) pero' anche dal bacino si vede bene Laughing Laughing Laughing Laughing
Ciao
A.
Guardiamarina
Findus
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- 36/45
Buonasera a tutti, ho letto e riletto questo topic e purtroppo non mi ci raccapezzo... riflettendo sulle varie probabilità e in primo luogo sul fattore disastro, lascierei da parte il traffico aereo (senza dubbio non perchè esso non rappresenti grandi disastri) per il semplice fatto "SONO MIE PERSONALI CONSIDERAZIONI" che un aereo che cade distrugge si molte vite, famiglie cose addiacenti all'impatto ecc. ma una nave che affonda con 2400 tonnellate di carburante cosa provoca? Ora siamo alla presenza di un possibile scenario di disastro ambientale.... vi immaginate cosa accadrebbe se il carburante della bellissima Concordia si riversasse in mare?? Una piccola e insignificante idea io me la sono fatta (Dio mi perdoni anche per il pensiero di averlo fatto) Quante persone ne risentirebbero?? Esisterebbe ancora il Mar Tirreno?? Ora pensate se una di quelle navi a San Marco .... 1 cm cubo di gasolio = 1 Metro cubo di vita distrutta ... dovremmo dire addio al nostro Adriatico e a tutte le bellezze della nostra Venezia! Dico dovremmo perche siamo tutti Italiani e Venezia come L'Elba o il Giglio è patrimonio dell'Italia.. Probabilmente non sono la persona adatta a fare tali considerazioni oltre modo chi lo è ?? Vi prego di scusare la mia piccola parentesi ma ripeto un Aereo è un Aereo che trasporta un limite di persone nettamente inferiore a una nave, una nave (come nel caso Concordia) ... trasporta 10/15 volte la capacità di uno dei grandi aerei... senza parlare del carburante...
Un disastro simile non lo vorrei vedere ne a Venezia ne in altro luogo....
Quindi mi associo con chi vuole fermare il traffico delle grandi Navi a Venezia e in luoghi simili! (non certo per il moto ondoso )
Levante chiaro e tramontana scura, buttati in mare e non aver paura.

Capitan Findus
Guardiamarina
Findus
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- 37/45
ecco qui... secondo voi è una cosa possibile?? .... tenete presente che questa nave è 9 volte piu piccola della Concordia.....
re: Dopo il disastro della Costa al Giglio, uniamoci al movimento per fermare il transito di queste navi nel centro storico di Venezia
Levante chiaro e tramontana scura, buttati in mare e non aver paura.

Capitan Findus
Sergente
Marco_VE
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- 38/45
Un giorno ero con degli amici su un cofano nei presi di porto San Leonardo, ad un certo punto il livello dell'acqua sotto di noi a cominciato ad abbassarsi notevolmente, nel canale dei petroli si vedeva in lontanza la sagoma di una porta container, quando questa si fecce più vicina il livello d'acqua si rialzo e a passaggio completato lascio una notevole onda, anche per via delle velocità di navigazione non certo a passo d'uomo.

Non sono un esperto ma non credo che il moto ondoso creato da queste navi sia benevole per la laguna, però di questi transiti non se ne parla o non se ne parla nella stessa freguenza delle navi da crociera...

Per il bacino di San Marco e canale della Giudecca condivido l'analisi di poigps direi proprio azzeccata e veritiera.
I sogni attraversano gli oceani...
Sottocapo di 1° Classe Scelto
rameka
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- 39/45
Non ho letto tutti i parari e magari qualcuno ha già chiarito la cosa. A Venezia entri solo con i rimorchiatori, non esistono i Schettino con bottiglia sul tavolo al comando della nave... Per cui nessuna possibilità di incidenti come l'isola del Giglio... Se poi vogliamo parlare del moto ondoso in laguna, apriamo un topic e parliamo di quello... Circa le navi da crociera bisogna fare due conti tra i danni e i soldi che pigli, quando sbarca una nave sono in tanti a far festa...
max - hellas 17 con suzuki DT40hp
Capitano di Fregata
asso580
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- 40/45
rameka ha scritto:
Circa le navi da crociera bisogna fare due conti tra i danni e i soldi che pigli, quando sbarca una nave sono in tanti a far festa...


Ma a mio avviso anche tanti a pagare! Noi ... che lasciamo degradare una citta' fantastica.
Saluti
Sailornet