Terminologia: carena stellata - deadrise [pag. 2]

Capitano di Corvetta
Francesco79
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- 11/18
La barca della foto è questa:

https://www.yachtopolis.com/index_boat.asp?id=1275&lang=ESP
Everything should be made as simple as possible,but not simpler. (A.E.)
Ammiraglio di squadra
marco57
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- 12/18
gquaranta ha scritto:

Adesso vediamo se capiaco le conseguenze:
a) il disegnino dell'angolo di deadrise mi suggerisce che tanto più ampio è l'angolo tanto più potenza occorre;
b) tanto più profonda e stellata è la prua tanto più morbido è l'impatto con le onde.
Ovviamente ci saranno dei limiti, ma questo mi interessa di meno. Per ora mi interessa comprendere i principi.

Ciao.


a) In linea generale si perchè lo scafo affonda dippiù e sposta più acqua
b) la prua non è stellata, la carena si
Contrammiraglio
gquaranta (autore)
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- 13/18
[quote="marco57"]
gquaranta ha scritto:

Adesso vediamo se capiaco le conseguenze:
..................
b) tanto più profonda e stellata è la prua tanto più morbido è l'impatto con le onde.

.............................................
b) la prua non è stellata, la carena si


Grazie per la precisazione.
Navigo da trent'anni, ma non ho mai prestato molta attenzione alla nomenclatura. Dopo il corso per la patente e la partecipazione a questo forum mi rendo conto dell'importanza della conoscenza e dell'uso di termini appropriati al fine di trasmettere e comprendere correttamente il messaggio.
Però il mio percorso è ancora lungo lungo.

Ciao.
Giorgio

Gommone Joker Boat Coaster 650 - Yamaha AET/L 150 cv 4t - elica acciaio 3 pale 14,25 x 17 -
GPS Geonav 5 touring - VHF ICOM IC-M401E
Ammiraglio di squadra
marco57
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- 14/18
Figurati, anch'io imparo leggendo

Smile
Sottotenente di Vascello
walter
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- 15/18
Aggiungo una richiesta: il mio gommone ha il deadrise con vertice tronco.
C'è un termine per identificarlo?
A cosa serve? Nel senso: perchè troncare il vertice invece di fare un deadrise più piatto?
Capitano di Corvetta
Francesco79
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- 16/18
Quella parte piatta al vertice della V è molto comune nelle barche plananti, ha senso quando si adotta la singola motorizzazione fuoribordo o con piede poppiero, in quanto raccorda il flusso di scia alla piastra antiventilazione del piede, diminuendo la turbolenza sull'elica che ne abbassa il rendimento.
Inoltre diminuisce un pochino la superficie bagnata di carena aumentando leggermente il sostentamento idrodinamico, ovviamente tutto questo a leggero svantaggio del confort e della capacità di deriva (tenere la rotta) del natante.
Everything should be made as simple as possible,but not simpler. (A.E.)
Sottotenente di Vascello
walter
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- 17/18
Francesco79 ha scritto:
Quella parte piatta al vertice della V è molto comune nelle barche plananti, ha senso quando si adotta la singola motorizzazione fuoribordo o con piede poppiero, in quanto raccorda il flusso di scia alla piastra antiventilazione del piede, diminuendo la turbolenza sull'elica che ne abbassa il rendimento.
Inoltre diminuisce un pochino la superficie bagnata di carena aumentando leggermente il sostentamento idrodinamico, ovviamente tutto questo a leggero svantaggio del confort e della capacità di deriva (tenere la rotta) del natante.

Grazie Francesco, la tua risposta mi soddisfa anche se ci sono barce a 2 motori con lo stesso accorgimento.
Per esempio il Raffaelli Typhon è una barca di quasi 11m, ha 2 motori in linea d'asse ed ha in vertice piatto.
Capitano di Corvetta
Francesco79
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- 18/18
Citazione:
Per esempio il Raffaelli Typhon è una barca di quasi 11m, ha 2 motori in linea d'asse ed ha in vertice piatto.


Di nulla Walter è un piacere,
Mi sono dimenticato un imho nella frase quando ho detto che ha senso per singole motorizzazioni, evidentemente alcuni o molti progettisti la pensano diversamente, comunque l'effetto diminuzione della superfice bagnata permane anche nelle doppie motorizzazioni, quindi sta al cantiere decidere e provare se sulla loro barca preferiscano una v intera, tronca o variare l'angolo di deadrise, sfortunatamente è difficilissimo prevedere con precisione il comportamento di una carena planante a livello progettuale ed i cantieri una volta azzeccata quella "giusta" difficilmente la stravolgono, adottandola come carena genitrice per le evoluzioni successive di quel modello di barca.
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