Uragano in Croazia 02/11/12 , ma nessuno ne parla...

Ok, diciamo che sono parte in causa, diciamo che sono preoccupata per la mia roulotte...
Ma........... in ogni caso............ PERCHÉ PORCA PUZZOLA NON NE PARLA NESSUNO ????

Certo Sandy è più importante, certo gli americani hanno avuto molte vittime, ma che CAVOLO, provate a cercare notizie dell'uragano Ladislav ..... Si e no 2/3 siti minori ne parlano, è successo a due passi da casa nostra ma a nessuno frega qualcosa .................

In Croazia uragano Ladislav come Sandy
Un ciclone ha devastato Istria e Dalmazia, con danni per decine di milioni e raffiche a 133 chilometri all'ora. Traghetto da Ancona a Spalato rischia grosso.
Desk
venerdì 2 novembre 2012 19:58
Italintermedia.globalist.it

Per la serie, ad ognuno i suoi cicloni, le coste della croazia hanno attraversato ieri momenti simili a quelli del passaggio dell' uragano "Sandy" su New York, con la differenza che in ciclone era stato battezzato "Ladislav". La perturbazione, alimentata da un vento da Sud che si è rivelato il più forte dell'anno, fra mercoledì notte e la mattinata di ieri si è abbattuta prima sulle coste dalmate e poi su quelle istriane seminando danni fra Spalato, Fiume e Pola. In alcune località, come Pazin in due ore sono caduti 140 litri d'acqua per metro quadrato, a Spalato il vento ha soffiato a 112 chilometri all'ora e lungo tutta la costa la tempesta ha divelto alberi, rovesciato automobili, fatto crollare case fatiscenti allagando poi strade e cortili.

"Al Jazeera Balkan" ha mostrato immagini delle devastazioni che ricordano quelle giunte dagli Stati Uniti: a Spalato per esempio la forte mareggiata ha "mangiato" interi tratti di costa e distrutto attrezzature sulle Rive, a Matejuska ed Aci Marina. Sulle isole la violenza dell'uragano si è abbattuta anche con maggior forza. A Palagruza il vento ha toccato i 119 chilometri l'ora, a Mljet i 116, sull'isola di Vis addirittura i 133. Gravi danni si registrano anche a Trogir, l'antica città veneziana di Traù dove l'acqua ha invaso tutto il centro storico penetrando nelle cantine di una cinquantina di palazzi. Tutte le linee di traghetti nell'area del Quarnaro hanno dovuto essere interrotte e grandi isole come Hvar, Korcula e Brac sono rimaste isolate per molte ore.

In tutta la Dalmazia ed in gran parte dell'Istria l'erogazione di energia elettrica è stata interrotta per ore, e adesso gli interventi dei vigili del fuoco sono centinaia. Per una stima dei danni, che comunque ammontano a decine di milioni di euro, ci vorrà qualche giorno. Diverse vetture sono state danneggiate a causa della forte tempesta anche sul traghetto "Marko Polo" che mercoledì navigava da Ancona a Spalato. Il capitano croato avrebbe disobbedito all'avvertimento e alla raccomandazione dei servizi marittimi italiani di non uscire dal porto. Sarà adesso un'inchiesta a determinare il numero di veicoli danneggiati e se il traghetto dovesse navigare, fa sapere la "Jadrolinija".

La differenza è che in Criazia non ci sono interessi........particolarmente "appetitosi"

Ciao Capitana; capisco la tua preoccupazione perchè anche io per anni sono stato ospite in una roulotte( che col tempo era diventata una vera e propria casetta) che prendevo in affitto da una gentilissima signora tedesca nella zona di Rovigno. Quando anche in estate arrivava il temibile neverin,per un ora era il panico generale,perche' volava via di tutto in ogni dove. Peggio ancora era per chi si trovava sorpreso in mare, o per chi non aveva curato a dovere gli ormeggi della barca nel porticciolo del camping. Spesso si son viste barche con gli ormeggi spezzati sbattere sul molo con danni a non finire. Non oso neppure pensare cosa può essere accaduto nei luoghi battuti da questa tempesta. Ho appreso anche io notizia giovedi mattina ascoltando il radiogiornale regionale del F.V.G. che appunto riportava la notizia e facendo riferimento al traghetto Ancona - Spalato giunto in porto con 5 ore di ritardo e parecchie auto danneggiate.
Speriamo bene per la tua roulottina

"a due passi" è un' espressione figurata, ma io potrei tranquillamente dire "ad una migliaiata di pedalate"

Comunque, hai ragione, è giusto venga parlato anche di questo "uraganetto" ma il motivo per il quale si parla solo di quello americano, è scontato...