Bignatraino - Capitolo 5 Carico, varo, alaggio sullo scivolo

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misterpin (autore)
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- Ultima modifica di misterpin il 25/01/14 13:05, modificato 1 volta in totale
Capitolo 5 – CARICO, varo, alaggio SULLO SCIVOLO

Come si carica un carrello –Disposizione rulli

Il carrello è formato da un telaio, al quale sono fissati un assale con due o quattro ruote, chiamate gemellari o due assali nel caso viene chiamato biasse, e gli accessori per sostenere l’attrezzatura turistica: nel caso d’imbarcazioni si tratta di supporti dotati di rulli in gomma, oppure di piastre.
Nella parte anteriore vi è il timone, in testa al quale è fissato il dispositivo di aggancio mentre superiormente vi è un supporto con una sella a V detto fermaprua.
E’ intuitivo che la posizione dell’assale e delle traverse sulle quali vi sono i supporti distribuisce il carico dell’imbarcazione, gravando di più o di meno sul timone e quindi sul gancio che ha un carico predeterminato in sede di omologazione da non superare (vedi libretto autovettura).
La fabbrica che produce i carrelli li emette con l’assale le ruote e le traverse, i supporti li posiziona l’utente, o chi per lui, in base alla conformazione dello scafo.
Importante sarà il fissaggio, anteriormente e posteriormente con cinghie o catena, dell’imbarcazione al carrello per evitare che possa muoversi durante il trasporto o cadere.
Sul ferma prua è installato anche il verricello manuale o elettrico che serve a tirare l’imbarcazione, nella manovra di alaggio, ma anche a tenerla in posizione vicina alla V del ferma prua e agisce a supporto dei tiranti su indicati.
La poppa va, come già detto, legata con cinghie adeguate al carrello, per tenere ben fissa l’imbarcazione, pensiamo a un sobbalzo quando si passa su un dissuasore di velocità, questo proietta verso l’alto il carico che può spostarsi se non vincolato bene.
Non dimentichiamo che si può verificare un incidente, la necessità di una frenata improvvisa, di un cambiamento di direzione repentino, per cui non dobbiamo credere che andando piano non abbia alcuna sollecitazione al carico.


varo e alaggio sullo scivolo

Gli scivoli spesso presentano un angolazione molto accentuata rispetto il piano di arrivo per cui bisogna accertarsi della conformazione della zona di manovra.
Il varo, il sopralluogo preliminare è fondamentale, per capire fin dove ci si può inoltrare con le ruote del carrello, se il fondo è sdrucciolevole per la presenza di erba, alghe o altro che ci impediranno di avere presa per risalire con l’auto, se vi sono appigli dove fissare l’imbarcazione una volta varata e capire se c’è abbastanza fondo per poter varare.
A questo punto occorre staccare il cavo dalla presa posta sul porta targa e togliere anche questo. Togliere le cinghie o le catene che tengono fermo il gommone sul carrello lasciando collegato solo il cavo montato sul verricello.
Liberare il blocco del basculante, se sarà usato, (basta svitare la maniglia posta sul timone e, a seconda dei modelli, far scorrere l’anello che lo tiene fisso). Alzare il motore, assicurare una cima a prua e, se soli, legarla ad una parte fissa e più posteriormente possibile al carrello. Portare il carrello in posizione sullo scivolo. La manovra va fatta ovviamente in retromarcia molto lentamente per fermarsi subito se occorre. Ci si spinge fino al limite dell’acqua magari facendo immergere soltanto gli pneumatici, ma, se possibile, evitare di far bagnare i freni in acqua salata, onde evitare che, tutto quello che viene a contatto, venga corroso nel tempo, dal sale. E’ chiaro che in acqua dolce questo problema non esiste. E’ buona norma mettere un sasso o qualsiasi altro manufatto dietro alle ruote posteriori in maniera che, nel caso il freno a mano dell’auto non tenga, non accada l’irreparabile. Liberare la frizione del verricello e spingere il gommone in acqua; afferrare la cima, sganciare quella che lo tiene legato al carrello ed ormeggiarlo.
L’alaggio Effettuare esattamente la sequenza opposta alle operazioni di varo. Per risalire con il carrello caricato sarebbe opportuno farlo con l’alta marea, per rimanere più vicino possibile alla strada o al piano di arrivo. La cosa è evidente perché un carrello portato al limite non permette nessun arretramento accidentale pena di cadere dal gradino di fine scivolo; dopo aver issato il natante va fissato il basculante, la ripartenza del l’auto fatta lentamente per non far slittare le ruote della vettura. Ricordiamo che tutte o quasi hanno la trazione anteriore per cui la cui aderenza viene meno facilmente, in quanto si alleggerisce l’avantreno a causa del peso posteriore, in questo caso è suggerito ed è usuale, aumentare il peso anteriore della vettura facendovi appoggiare qualcuno, ma essendo una manovra estremamante pericolosa occorre molta prudenza e occhi aperti.
Dopo aver assicurato il gommone al carrello con le cinghie o le catene, abbassato il motore, rimontato il portatarga, collegato la spina dell’impianto luci, riposizionato il cavetto di sicurezza, controllato che tutto sia ben fermo e non voli via nulla dal gommone durante il viaggio e per ultimo che non si apra nessun gavone, si è pronti per ripartire.


Sistema basculante - Il carrello può essere dotato di un sistema basculante che è una parte del telaio unita, a questo, da uno snodo e permette ad una parte del carrello, normalmente quella anteriore, di sollevarsi sotto il peso del natante quando questo si trova sopra di esso, dopo che è stato liberato dai suoi fermi.
Per il varo il movimento della bascula si ottiene rilasciando lentamente il cavo dell’argano sul ferma prua, mentre il natante scivola all’indietro per effetto della pendenza dello scivolo.
Per l’alaggio si appoggerà la prua del gommone sul rullo centrale della traversa posteriore e s’inizierà a tirare con l’argano ponendo attenzione che il gommone salga in maniera corretta (centrato) e non ruoti.
Quando il peso comincerà a gravare sulla parte anteriore, la bascula ridiscenderà da sola fino ad appoggiarsi al timone, a questo punto la si dovrà bloccare con il suo sistema di fissaggio. Prestare attenzione, in questa fase, a chi o cosa sta nei pressi del carrello fino a quando il natante e la bascula non saranno in posizione di riposo, perché nel suo movimento potrebbe essere urtato e causare grossi problemi.
Contrammiraglio
lone wolf
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Complimenti, non c'è da aggiungere, togliere o spostare una virgola.

Sono più di 30 anni che utilizzo il carrello e vi posso assicurare che le prime volte la attenzione era massima, le operazioni erano svolte come da manuale ma in seguito subentrano gli automatismi e la confidenza ed incominciano le ca...te.

A me personalmente è capitato di preparare tutto a puntino, sganciare a priori il dente di sicurezza del verricello ed iniziare la discesa sullo scivolo. Il gommone è partito di botto, fortunatamente il motore era già sollevato e non c'era bassa marea, non è successo nulla ma poteva andare peggio, sia fisicamente per qualcuno che era nelle vicinanze che economicamente.

Un'altra volta tutto perfetto, lego una cima all'anello di prua e calo il gommone in acqua, mi dimentico di fissare la cimetta, normalmente la tengo in mano, ed il gommone causa un leggero maestrale se ne va.... che figura di mer....... (mi sono subito guardato intorno)

Quindi non abbassiamo mai la guardia.
Un'ultima cosa, quando facciamo manovra impediamo che amici e conoscenti, non preparati, che stiano nelle vicinanze del carrello non abbiamo tempo per pensare anche a loro Smile
Ciao.
Mi sento come una foglia su un albero in autunno, ma c'è tanto vento.
Enzo Biagi 5/11/07
Tenente di Vascello
antar
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Grazie Misterpin, stavo proprio cercando queste informazioni....visto che per ora non l'ho ancora fato.
Salutoni
la mia base 42°48'15"N - 10°12' E
Sacs 490 Evinrude 40cv Garmin 421s
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