Furbi by-passano lista d'attesa ormeggio [pag. 2]

Ammiraglio di divisione
red1
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- 11/23
er pescatore ha scritto:
Deve cambiare il modo di pensare , ma ci vuole almeno una generazione....
.


Facciamo due Felice
Il mare non ha paese nemmeno lui, ed è di tutti quelli che lo sanno ascoltare.
Giovanni Verga, I Malavoglia
Capitano di Corvetta
MANCUTTERO (autore)
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- 12/23
Da noi vi sono solo approdi gestiti da associazioni. Un solo approdo è privato dove non vi è lista d'attesa, ma è anche il più caro di tutti e dove è facile trovare ormeggio. Le associazioni invece richiedono l'iscrizione come socio con il pagamento di una quota annuale che può andare dalle 52 euro dell'Assonautica alle 170 circa alla Lega Navale e ancora di più per le associazioni più diciamo "comode" e riparate. Una volta associato si fa una domanda di inserimento in lista d'attesa per il posto barca. Si attende praticamente che vi sia qualche rinunciatario all'ormeggio o che vi sia un ampliamento dei posti disponibili. La graduatoria di regola è stilata in base all'anzianità di iscrizione all'associazione ed in alcuni casi anche alla lunghezza dell'imbarcazione.Quindi ogni anno si paga la quota di socio in attesa della miracolosa chiamata.Di regola passano anni, ma se il tutto avviene secondo le regole le possibilità del posto sono concrete. Succede invece, ed ora credo sia più frequente, che se un assegnatario di posto decide di non avere più la barca, fa in modo che l'amico oppure chi paga, diventi comproprietario della stessa barca con scrittura privata e cointestazione dell'assicurazione.In questo modo il furbo utilizza la barca dell'assegnatario e in seguito può ormeggiare la sua facendo sempre il discorso della comproprietà.Soprattutto l'estate con il caos sulle banchine, nessuno nota o vuol notare che la stessa imbarcazione viene presa da persone diverse ed il gioco è fatto.L'aspetto curioso è che in ogni statuto di queste associazioni vi è il divieto assoluto di cedere personalmente il posto barca ad altro individuo, pena la perdita del posto e la qualità di socio.
Ed io aspetto,aspetto,aspetto,.................
Ammiraglio di divisione
ant
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- 13/23
Grazie per la risposta, molto interessante la tua spiegazione Mancuttero.
Quindi se avviene la chiamata per la disponibilità del posto barca, la spesa che si affronta è da ricondurre solo alla quota associativa.
Be' in tal caso risulta molto appetibile la cosa.
"Marinaio con la salsedine nel sangue, la pelle di squalo e il cuore che batte al ritmo delle onde" ...

-Soltanto un motociclista riesce a capire perché i cani amano mettere la testa fuori dal finestrino-
Ammiraglio di squadra
Gulliver
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- 14/23
MANCUTTERO ha scritto:
Da noi vi sono solo approdi gestiti da associazioni. Un solo approdo è privato dove non vi è lista d'attesa, ma è anche il più caro di tutti e dove è facile trovare ormeggio. Le associazioni invece richiedono l'iscrizione come socio con il pagamento di una quota annuale che può andare dalle 52 euro dell'Assonautica alle 170 circa alla Lega Navale e ancora di più per le associazioni più diciamo "comode" e riparate. Una volta associato si fa una domanda di inserimento in lista d'attesa per il posto barca. Si attende praticamente che vi sia qualche rinunciatario all'ormeggio o che vi sia un ampliamento dei posti disponibili. La graduatoria di regola è stilata in base all'anzianità di iscrizione all'associazione ed in alcuni casi anche alla lunghezza dell'imbarcazione.Quindi ogni anno si paga la quota di socio in attesa della miracolosa chiamata.Di regola passano anni, ma se il tutto avviene secondo le regole le possibilità del posto sono concrete. Succede invece, ed ora credo sia più frequente, che se un assegnatario di posto decide di non avere più la barca, fa in modo che l'amico oppure chi paga, diventi comproprietario della stessa barca con scrittura privata e cointestazione dell'assicurazione.In questo modo il furbo utilizza la barca dell'assegnatario e in seguito può ormeggiare la sua facendo sempre il discorso della comproprietà.Soprattutto l'estate con il caos sulle banchine, nessuno nota o vuol notare che la stessa imbarcazione viene presa da persone diverse ed il gioco è fatto.L'aspetto curioso è che in ogni statuto di queste associazioni vi è il divieto assoluto di cedere personalmente il posto barca ad altro individuo, pena la perdita del posto e la qualità di socio.
Ed io aspetto,aspetto,aspetto,.................


se vuoi ti aiuto a scrivere il reclamo
Capitano di Vascello
er pescatore
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- 15/23
redsub ha scritto:
er pescatore ha scritto:
Ma scusate vi sembra che qui da noi onestamente si ottenga qualcosa? ...........
..............
Deve cambiare il modo di pensare , ma ci vuole almeno una generazione....

Max.


Quoto
Ma qualcuno dovrà pur iniziare o continuare ad arrabiarsi ad indignarsi a denunciare questi sopprusi altrimenti, se ci si adagia sul "sarà sempre così", il numero delle generazioni che occorreranno aumenterà progressivamente.


Tu hai perfettamente ragiome, io sono uno che vado fino in fondo se ho raggione.
Se tu hai seguito il topic che ho aperto circa 8 mesi fà sullo scivolo di Anzio, dopo aver fatto denuce su denuce reclami a varie autorità (quasi senza nessun esito), sono comunque riuscito a risolvere il problema..Mi sono fatto giustizia da solo.
Dagli un'occhiata.
https://www.gommonauti.it/ptopic61088_importante_scivoli_comunali_di_anzio.html?highlight=

Max
Capitano di Corvetta
MANCUTTERO (autore)
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- 16/23
ant ha scritto:
Grazie per la risposta, molto interessante la tua spiegazione Mancuttero.
Quindi se avviene la chiamata per la disponibilità del posto barca, la spesa che si affronta è da ricondurre solo alla quota associativa.
Be' in tal caso risulta molto appetibile la cosa.


Sarebbe bello. Quando si rientra nei posti disponibili, l'associazione comunica all'interessato quanto deve pagare in base alla lunghezza della barca ed anche in base al periodo richiesto( per mesi estivi vi è maggiorazione). Una volta pagato si può finalmente ormeggiare. In genere gli importi per una barca come la mia di 5,40mt. si aggirano intorno alle 900 euro annuali contro i 1300 che si pagano per 7 mesi ed alla boa al porticciolo privato.

Per ora ho notato che l'associazione a prima vista più corretta e trasparente è la lega navale. Vi sono invece associazioni come quella denominata Marechiaro dove per ottenere il posto barca si deve essere scelti dal consiglio direttivo a prescindere dall'anzianità di graduatoria. Infatti in questo caso vi sono persone in lista da anni, mentre l'assegnazione viene fatta a parenti,conoscenti e appartenenti alle forze dell'ordine, in particolar modo Marina militare e Capitaneria di Porto............capisci a me!!
Ammiraglio di divisione
ant
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- 17/23
Perfetto adesso è tutto più chiaro. Mi sembrava troppo bello per essere vero.
Grazie ancora per le informazioni. Mi son sempre chiesto come funzionava avere l' ormeggio.
Saluti
Ant Smile
"Marinaio con la salsedine nel sangue, la pelle di squalo e il cuore che batte al ritmo delle onde" ...

-Soltanto un motociclista riesce a capire perché i cani amano mettere la testa fuori dal finestrino-
Ammiraglio di squadra
Yatar1963
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- 18/23
MANCUTTERO ha scritto:
Le associazioni invece richiedono l'iscrizione come socio con il pagamento di una quota annuale che può andare dalle 52 euro dell'Assonautica alle 170 circa alla Lega Navale e ancora di più per le associazioni più diciamo "comode" e riparate. Una volta associato si fa una domanda di inserimento in lista d'attesa per il posto barca. Si attende praticamente che vi sia qualche rinunciatario all'ormeggio o che vi sia un ampliamento dei posti disponibili.

In pratica paghi la quota associativa per anni ad una associazione di cui senza possibilità d'ormeggio non te ne frega nulla. per sperare di avere prima o poi l'ormeggio.

Nel frattempo l'Associazione ha tanti soci e tanti soldi così dibventa un'associazione riconosciuta ed io come socio di un'altra Associzione (es. ANG) devo destinargli una quota della tessera che pago alla mia associazione.

Schemino che si applica non solo nella nautica, ma in tutti i settori.

Persionalmente credo nell'associazionismo ma questa gente mi fa schifo
E mi rifiuto di supportare anche solo indirettamente con la mia tessera simile gentaglia
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Ammiraglio di squadra
Gulliver
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- 19/23
Yatar mi sento di spezzare una lancia in favore della Lega Navale Italiana, alla quale ti associ, con una quota minima annua, non per l'ormeggio, ma per usufruire dei servizi in ogni porto e anche delle scuole per le patenti nautiche veramente eccellenti.

Su altri fenomeni di associazionismo negativo non mi pronuncio
Capitano di Corvetta
MANCUTTERO (autore)
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- 20/23
Come dicevo prima, la Lega navale mi sembra più attenta affinché siano rispettate le liste d'attesa. Liste che vengono calcolate tenendo conto di più fattori:anzianità come socio, anzianità richiesta immissione in lista, assiduità nella partecipazione ad assemblee ed eventi e non da ultimo la lunghezza della barca.Infatti dal punteggio ottenuto viene sottratta la lunghezza dell'imbarcazione. Ad esempio se due soci hanno lo stesso punteggio, ma uno dei due ha la barca più corta, quest'ultima ha la precedenza. Logicamente vi sono 3 o 4 categorie di liste (fino a 7mt.,da 7 a 12, da 12 a 15, se non erro). Unico neo il costo eccessivo della quota associativa che viene quantificata in 175 euro tra quota e iscrizione registro naviglio mentre all'Assonautica la quota è di 52 euro.Parliamoci chiaro e senza girarci intorno;chi si iscrive a queste associazioni lo fa esclusivamente per avere il posto barca e non per usufruire di servizi diversi che se non assenti sono veramente miseri. Logicamente io espongo la situazione a Gallipoli. Altre realtà non le conosco.Per quanto riguarda la possibilità di denuncia di queste irregolarità, credo che, trattandosi di comportamenti non illegali davanti alla legge, ma contrari allo statuto interno delle associazioni,non si possa seguire l'iter classico dell'esposto presso forze dell'ordine o polizia municipale.
Sailornet