Caccia ai predatori nel fiume Po [pag. 3]

Guardiamarina
hendrix (autore)
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- 21/28
Certo che il bracconaggio, in forte aumento, sta distruggendo quello che la natura ci ha dato. Ma le istituzioni dove sono? Vogliono solo i nostri soldi, ma di interventi zero.
negli altri paesi non funziona così Vomit Vomit Vomit
Sottocapo
Gianni vet
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- 22/28
Verissimo.. In più il luccio e il siluro prediligono ambienti diversi:il luccio ama le lanche tranquille,senza corrente,molta vegetazione,ecc.. mentre il siluro (soprattutto quelli grossi) ama la corrente!! In fase di piena è anche più "facile" pescarlo a spinning in pieno flusso!! Anche la tinca,ormai quasi scomparsa risente più dell'inquinamento che della predazione..altrimenti come mai carassi e carpe (non certo migliori nel fuggire) si riproducono bene? Certo, gli alloctoni sono e saranno sempre un problema ma secondo me la Ies di Mantova "e soci" ha fatto molto peggio nello sterminare la fauna autoctona.. Per lo storione invece hanno influito molto negativamente le draghe che distruggevano i territori di deposizione. So bene quanto possa essere utile dragare il fiume, È solo un esempio..
Capitano di Fregata
urbi
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- 23/28
Il boom industriale risale agli anni 60 il siluro è arrivato negli anni 80.
il luccio non vive solamente nelle lanche, li è più facile da catturare ma il 70% del tempo sta da altre parti.
la scomparsa dello storione viene imputata principalmente alle dighe che gli impedivano la risalita per la riproduzione non alle draghe.
il siluro non mangia i predatori?
ROTFL a caso:
persici trota, anguille, persici reali, lucci non sono predatori?
se il predatore dominante costituisce il 30% dei pesci presenti vuol dire che la piramide alimentare è devastata e l'ecosistema ormai compromesso.

Ma la smettete di arrampicarvi sugli specchi per difendere l'indifendibile?
Qui in Umbria sono arrivati praticamente tutti gli alloctoni, mancano solo gli aspi mentre gli altri si sono integrati nell'ecosistema (a parte i pesci gatto che sono entrati in competizione con la tinca); i siluri lo hanno devastato dove la presenza è massiccia sono rimasti loro, i pesce gatto e le carpe più grandi; vi sembra un ecisis tema questo?
Marinaio d'acqua dolce.
Sottocapo
Gianni vet
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- 24/28
Urbi, qui sul fiume Po è impossibile agganciare un luccio in corrente.. Alcuni dicono che stanno aumentando gli esemplari rispetto ad anni fa, speriamo!! Di dighe io non ne ho viste dal Delta a Cremona, a parte il Mincio che è ha una figa proprio vicino alla foce penso che i maggiori affluenti siano liberi fino a quasi completamente (sono provvisti però di dighe di controllo i maggiori laghi).. Dragare il letto è diventato illegale da circa 4 anni proprio per i danni biologici che creava.. Il momento forse peggiore per l'inquinamento del Po sono stati gli anni 90, nei laghi di Mantova è tuttora vietata la balneazione e la commercializzazione del pesce a causa dell'inquinamento.. Per magnificazione biologica i maggiori produttori autoctoni del Po sono stati proprio i più colpiti, evidentemente i siluri sono i più resistenti insieme ai Perca, Carpe, Carassi, ecc.. Non voglio dire che il Siluro non ha avuto nessun impatto sul nostro ambiente, dico solo che tra l'inquinamento e l'introduzione di altre specie sicuramente non c'è confronto!!
Capitano di Corvetta
GRIZZLY
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- 25/28
ahhhhhh caro Mincio, beato te, ti invidio.....
Capitano di Fregata
urbi
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- 26/28
Storione: è una specie che risale dal mare per riprodursi; non si ferma dopo 50 km ma cerca le zone più alte; le draghe possono anche fargli danno ma un muro che ne sbarra la strada è un pò più devastante, se ti interessa su wikipedia parlano proprio di una popolazione residuale rimasta a monte della diga di Isola Serafini (la dga di cremona a cui ti riferisci).

Luccio, se lo cerchi in piena corrente non lo trovi di sicuro; fra i pesci "normali" gli unici che cerchino la corrente forte sono i barbi; normalmente quando in caccia si mette a lato della corrente principale dove trova un riparo per portare l'agguato, solo che quel "riparo" può essere anche completamente immerso, non visibile dalla superfice e lontano dalle rive, insomma oltre al fatto che ce ne son pochi è anche difficile capire dove lanciare.
Inquinamento, sei sicuro che quello a cui ti riferisci sia inquinamento industriale?
Negli stessi anni si sono avuti problemi anche nel tevere dove di inquinamento industriale ce ne è ben poco, erano gli scarichi fognari non depurati che si combinavano con l'acqua di lavaggio degli inerti rilasciata dalle cave. Il risultato era una poltiglia che ricopriva il fondale.
Ora, i ghiareti vengono modellati dai fiumi durante le piene quando la corrente è più forte ma quando in primavera/estate (a seconda del regime del fiume) la corrente diminuisce quella poltiglia ricopriva i ghiareti rendendoli anossici (fra i materiali in decomposizione e l'argilla dalle cave sotto non arrivava ossigeno) ottenendo 2 risultati, gli invertebrati di cui si nutrono i pesci non riuscivano a vivere e le uova deposte sulla ghiaia non schiudevano (oltre al fatto che i pesci si concentravano sui pochi ghiareti rimasti puliti col risultato di eliminarsi le uova a vicenda); può sembrare un effetto limitato rispetto alla portata del Pò ma ti faccio notare che l'alta valle del tevere ha la stessa popolazione di un paio di quartieri di Milano.

Ora torniamo a noi, questi 2 effetti sono stati risolti negli stessi periodi sia sul Tevere che sul Pò ma qui il siluro è arrivato dopo e ora è in piena espansione, gli altri pesci (cavedani e barbi in primis) hanno avuto un aumento ma negli ultimi anni la popolazione sta crollando e questo effetto può essere imputato solo al Siluro, altre introduzioni (Lucciperca, PersiciTrota) sono avvenute molti anni fà e non si sono rivelate così devastanti.
Marinaio d'acqua dolce.
Contrammiraglio
coaster650
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- 27/28
Il Mincio può davvero ritenersi un fiume fortunato...
Sbellica Sbellica Sbellica
Contrammiraglio
dolce*11
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- 28/28
Mi permetto di far notare che anche la potata dei fiumi è diminuita.

Le cause vanno cercate nella sempre crescente richiesta in agricoltura e produzione idroelettrica ,che .in molte zone

limitano la portata e impediscono la continuità fluviale.
Sembra di sentirlo ancora
dire al mercante di liquore
"Tu che lo vendi cosa ti compri di migliore?"

F.De Andrè.
Sailornet