Dedicato a tutti i pescatori del forum. [pag. 2]

Guardiamarina
TravisBickle
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- 11/17
Albanese è un grande appassionato di pesca e come tale ha colto nel segno l'aspetto più bello del praticarla. Una delle poche discipline, insieme alla caccia e alle arti marziali che implica un profondissimo rispetto per l'avversario e un approccio civile e spensierato. Sfortunatamente non tutti possono essere così appassionati e rispettosi da rispecchiarsi in questo monologo..bracconieri e pecore nere ci sono sempre..ma quelli si sa: pescatori non sono. W LA PESCA!
Tenente di Vascello
ciuket
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- 12/17
Grazie Bluprofondo, sei sicuramente una persona speciale, spero un giorno di avere l'onore di conoscerti;
se il verde mostri mentre il rosso vedi, accosta sulla dritta e il passo cedi.

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Sottotenente di Vascello
Siamobravi
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- 13/17
Sailor Smile
a volte vale la pena pensarci
Ammiraglio di divisione
ant
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- 14/17
caspita me lo ero perso, bellissimo !!!
"Marinaio con la salsedine nel sangue, la pelle di squalo e il cuore che batte al ritmo delle onde" ...

-Soltanto un motociclista riesce a capire perché i cani amano mettere la testa fuori dal finestrino-
Tenente di Vascello
Energizen
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- 15/17
Grazie.....è proprio vero
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Capitano di Vascello
yanez323
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- 16/17
bluprofondo60 ha scritto:
Vorrei dedicare questo bellissimo monologo di Antonio Albanese a tutti i pescatori del forum, che sono , a mio parere, persone pulite e amanti del mare e della natura, qualità preziose e rare in una società egoista e malata di consumismo.

Premetto che non ho mai pescato ne sono mai andato a caccia, e non ho assolutamente nulla contro chi pratica queste attività
Ho riascoltato due volte il monologo di Albanese e credo che "la pesca" sia solo la semplificazione immediata di un messaggio più ampio.
Per come l'ho recepito, è un monologo sul restare soli con se stessi, una cosa per la quale a volte bisogna trovare il coraggio e provarci per capire quanto si possa arrivare a stare bene, trovare serenità ed appagamento, per un po' di tempo, senza bisogno degli altri .
Siamo pieni di sovrastrutture che ci costruiamo o ci troviamo addosso. Trovare il tempo per restare un po' con noi stessi è anche volerci un po' di bene per quello che siamo, non per quello che dobbiamo sembrare per gli altri, del dover fare per essere. Fare e preoccuparsi per non dover pensare.
A volte bastano quattro passi senza meta, starsene su un molo a guardare il mare o il volo degli uccelli, non ha importanza quello che si fa, ma riscoprire che con se stessi si può anche convivere in santa pace.
E' sempre più difficile trovare un momento per se, oggi più di ieri, sempre più a disposizione degli altri; il telefonino i social network ci fanno stare perennemente con gli altri, a loro disposizione, e con la paura di rimanere soli se ci si allontana, anche per poco, dalla "comunità".
Forse fare un'attività fine a se stessa, e solo per noi, è quello che può condurre a ritrovarci. La pesca potrebbe essere anche la trasposizione dell' otium, nell'accezione latina più alta del termine.
Capitano di Vascello
SparusAurata
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- 17/17
Questa di Antonio Albanese non l'avevo mai vista.
Veramente bella.
Applause
Chi ama il mare sarà sempre libero!

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