[alimentazione] Cercasi compaesano illibato....

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Yatar1963 (autore)
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.... visto che manco più l'olio è vergine!!

Salame e Lambrisco fan venire i tumori
Pane e mortadella pure
A sto punto mo domanderei pure com'è messo il pane tra grano OGM, fertilizzanti Monsanto e pesticidi vari, e quindi la pasta

Lasciamo perdere la bistecca con la mucca pazza!
Il pollo lo fanno diventare scemo e gli danno da mangiare il pesce. Vatti a fidare delle uova....

Figurarsi i pesci che vivono male e muoiono peggio

Resterebbe l'orto della nonna, ma tra gli inquinanti della pioggià e queli del suolo, pure del pomodorino c'è poco da fidarsi..

Chi si intende, sa che diamone bisogna fare per mangiare decente
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Capitano di Vascello
alberto ang
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adesso mettiamoci che io sono pure celiaco ,

a questo punto non mi resta che morire di fame ! Sbellica Sbellica Sbellica
Ammiraglio di divisione
red1
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L'orto della nonna? Non dimentichiamoci dell'inquinamento radioattivo dovuto a Chernobyl. Embarassed O ancora, se vai a comprare in un orto vicino casa chi ti assicura che qualche brava persona non vi abbia sotterrato un po di scorie.
Unica strategia che metto in atto, più per mettermi la coscienza in pace che per altro, è comprare prodotti a km 0 o che comunque non hanno attraversato il Paese per arrivare nel piatto.

“Noi siamo quello che mangiamo” diceva il filosofo Ludwig Feuerbach e, alla luce di quello che viene fuori da ricerche e indagini, non siamo un gran che. Sbellica Sbellica
Il mare non ha paese nemmeno lui, ed è di tutti quelli che lo sanno ascoltare.
Giovanni Verga, I Malavoglia
Ammiraglio di squadra
martiello123
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- 4/8
ragazzi tocca stare al passo con i tempi, non avete sentito la tv? insetti e striscianti vari sono il cibo del futuro (ma oramai presente!).
"Cameriere per me come primo spaghetti con lombrichi e per secondo cavallette fritte."
Vomit Vomit
Contrammiraglio
dolce*11
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Noi italiani passiamo gran parte della nostra vita a tavola.

Non è solo piacere e ingordigia , ma cultura e convivialità.

Io non ci rinuncio.

In fondo di qualcosa si deve morire e se posso scegliere....
Sembra di sentirlo ancora
dire al mercante di liquore
"Tu che lo vendi cosa ti compri di migliore?"

F.De Andrè.
Capitano di Vascello
yanez323
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dolce*11 ha scritto:
Noi italiani passiamo gran parte della nostra vita a tavola.Non è solo piacere e ingordigia , ma cultura e convivialità.Io non ci rinuncio.
In fondo di qualcosa si deve morire e se posso scegliere....

Tempo fa un mio vecchio zio medico, parlando dell'allungamento della vita, diceva che i nostri avi non è che stessero particolarmente bene dal punto di vista alimentare: scarsezza di cibo per tantissimi superalimentazione per pochi, scarsa varietà di cibo, gotta per alcuni e pellagra per molti ecc.
Sempre secondo lui, le malattie all'apparato digerente erano diffuse molto più d' oggi ed i tumori allo stomaco ed all'intestino avevano un'incidenza ben maggiore, solo che... non venivano diagnosticate. L'indice di mortalità era molto elevato e nelle campagne la questione veniva liquidata con un : s'è crepato. Il grande passo avanti è stata la diffusione del frigorifero, che avrebbe ridotto drasticamente l'incidenza ditali malattie e l'evoluzione tecnica nella conservazione dei cibi, oltre naturalmente la diagnosi precoce .
Se ci si pensa bene l'approvvigionamento era ciclico e la conservazione dei cibi era fatta alla bell'e meglio, quindi elevati tassi batterici, derrate parzialmente avariate e comunque consumate; esisteva l'olio d'oliva, per questioni di quantità in spremitura, e l'extravergine manco si sapeva che era. Il vino, fonte alimentare ed apportatore di calorie a basso costo, aveva contenuti di tannini elevatissimi, visto che si metteva dentro di tutto e non si diraspava; le vinacce sfruttate all'inverosimile venivano usate per una genuina grappa fatta in casa con percentuali d'alcol metilico da cirrosi immediata.Ricordo, ancora negli anni '70, che nel sud il vino fatto in casa superava spesso i 14 gradi ed era così denso da colorare i bicchieri e, se ci intingevi un pennino, potevi scrivere una lettera ad un amico.
La data di scadenza sugli alimenti venduti è un fatto relativamente recente ed ancora più recente il fatto che la si controlli da parte degli acquirenti
Alla fine degli anni 50 ( e vabbè, so' vecchio e un tantinello svanito) a Roma, in Piazza Bologna angolo Via Livorno, c'era un grande e rinomato negozio di alimentari con salumi, formaggi e aringhe affumicate, bacinelle di olive e lupini tutti insieme esposti in vetrina, dove ci batteva il sole tutto il giorno e davanti al negozio piramidi di barattoli di conserve, sempre al sole; nei mercati rionali polli parti di ovini e tagli di bovini erano appesi per giornate intere poco sopra la testa dei passanti. A nessuno, all'epoca, veniva in mente che forse non era il modo migliore per conservarli.
Forse oggi il cibo è meno genuino ma probabilmente meno dannoso nel complesso, se non per gli eccessi di ognuno per la facilità di procurarselo in ogni istante, almeno nei paesi economicamente più avanzati.
Poi ci sono gli studi, più meno disinteressati, che criminalizzano qualsiasi cosa: la pizza cotta nei forni a legna è cancerogena, le farine 00 abbassano la varietà degli enzimi digestivi, gli insaccati non ne parliamo la mozzarella di bufala alza il colesterolo, le carni rosse provocano sfaceli al metabolismo, il mercurio nei prodotti ittici permette di misurarsi la febbre con un cefalo ecc.
E' vero che l'eccessivo uso di conservanti sta provocando grossi problemi di polizia mortuaria: una volta si poteva procedere all'estumulazione dopo una trentina d'anni per compimento totale del processo di scheletrizzazione, oggi servono molto più di cinquant'anni e nei cimiteri si rischia di avere solo posti in piedi. Per fortuna oggi si sta diffondendo la cremazione.
Per quello che mi riguarda, cerco di evitare gli eccessi, ma non ho alcuna voglia di fare una vita da ammalato per avere la gioia di morire sano!
Contrammiraglio
dolce*11
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Citazione:
E' vero che l'eccessivo uso di conservanti sta provocando grossi problemi di polizia mortuaria: una volta si poteva procedere all'estumulazione dopo una trentina d'anni per compimento totale del processo di scheletrizzazione, oggi servono molto più di cinquant'anni e nei cimiteri si rischia di avere solo posti in piedi. Per fortuna oggi si sta diffondendo la cremazione.


Verissimo.

Senza parlare dell'olio più pericoloso in assoluto , quasi sempre mortale...

Quello per l'estrema unzione.

Sbellica
Sembra di sentirlo ancora
dire al mercante di liquore
"Tu che lo vendi cosa ti compri di migliore?"

F.De Andrè.
Ammiraglio di squadra
Yatar1963 (autore)
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yanez323 ha scritto:

Forse oggi il cibo è meno genuino ma probabilmente meno dannoso nel complesso, se non per gli eccessi di ognuno per la facilità di procurarselo in ogni istante, almeno nei paesi economicamente più avanzati.
Poi ci sono gli studi, più meno disinteressati, che criminalizzano qualsiasi cosa

Sicuramente gli "studi" di convenienza ci sono eccome!

Ma mi trovi d'accordo solo in parte.
Oggi abbiamo strumenti di conservazione e dovremmo avere i "controlli", ma non bastano mai (alla tua "veneranda" età Sbellica ricorderai il caso del vino al metanolo)
La verità e che quello sull'olio forse è lo scandalo meno importante.
Basta vedere il servizio delle "Iene" sulla passata di pomodoro cinese (fraida) confezionata e commercializzata dai più noti marchi italici
Molti dei miei conoscenti, cresciuti a "merendine", oggi sclerano di fronte all'ipotesi di un pasticcino fatto con olio di palma

Si reagisce col il "km 0" andandosi a cercare i prodotti dai contadini dei dintorni
O acquistando i brand più famosi (e costosi) al supermercato

Ma il problema è che anche acquistando dal contadino più scrupoloso non saprai mai che c'è in quella terra o in quel pollo.
La nostra dieta mediterranea va a farsi quindi benedire, anche se rigorosamente osservata

La mia sensazione e che molti risolvano dedicandosi, almeno in parte a diete alternative (il top oggi è il vegano) o cercando il biologico all'eccesso.
Ma temo che sia un palliativo, perche se il problema è a monte, ci resta, a prescindere dalal dieta scelta

Come difendersi quindi, anche di fronte ad un futuro imminente mercato che ce lo vieta?
(vedi TTIP)
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Sailornet