Su spunto del topic omologo per la zona Centro Sud ( Murter)
Apro questo topic per cercare i presenti nella zona nord/centro nord!
Personalmente parto il giorno 12 da Chioggia diretto a Umago (entro le 6/8 miglia 😇)per poi attraversare velocemente l’Istria e senza un programma fisso, o prenotazioni, girerò in lungo e largo la zona di Lussino/ Kres/Rab/Pag.. e credo/spero spingendomi fino a Dugi Otok per un totale di 10/15 giorni di viaggio per poi tornare sempre via mare in Italia!
Chi c’è di voi ? 72 sintonizzato e scambio numero di telefono in privato per sentirci !
Chiunque abbia posti da consigliare veramente belli, ristoranti, baie dove dormire in rada (o spiaggia), ecc è tutto molto ben gradito !!
Jack64 (autore)
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Due domande, la prima mi autoquoto
Chiunque abbia posti da consigliare veramente belli, ristoranti, baie dove dormire in rada (o spiaggia), ecc è tutto molto ben gradito !!
Avete siti web molto attendibili sul meteo croato (mare/bora/venti) per la zona del Nord (lussino, cherso,Krk, Dugi Otok ) ?
Venendo al mio programma indicativo che ne pensate ?
1) Italia (Chioggia o zona tra lido di Jesolo/caorle) da decidere a breve - Umago (56 o 35 miglia secondo il caso) dogana e vignetta (si fa anche in marina aci o solo capitaneria ? Costo ?) - Medelin (altre 50 nm circa)
2) Medelin - diretto all’isolotto di Zeča circumnavigazione (ovest, nord, est ) - Ossero, sotto al ponte dovrei passarci con il mio canotto - Nererine (28 nm )
3) Nererine - prua verso Lussinpiccolo (passaggio sotto al ponte) - prua verso la circumnavigazione delle due isolette Male e Vele .. mi piacerebbe dormire in rada qua, dov’è consigliato? Oppure se non è sicuro rientro a Lussinpiccolo (26 nm totali )
Continua...
La capitana
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- Ultima modifica di La capitana il 06/08/18 18:47, modificato 1 volta in totale
Uhmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmm
Con il tuo mezzo farei mooooooolta, ma moooooooooolta attenzione.
Se ti fermi in un campeggio e da lì fai quanti più "giringiri" possibili in zona potrebbe anche andare, ma altrimenti ti potrebbe andare benissimo come il contrario. Se troverai tempo bello e prevedibile hurra, ma se invece troverai scirocco o bora, magari bora scura.... Per non parlare del neverin...
IL VENTO IN CROAZIA
Mai deve essere sottovalutata la meteorologia, che a causa di una costa montuosa molto vicina, spesso propone cambiamenti repentini e qualche volta violenti. La primadonna della Croazia è naturalmente la bora (bura), capricciosa e volubile, che in alcuni tratti può raggiungere violenza da uragano. Questo fenomeno catabatico proviene sempre da NE ed è abbastanza facile da prevedere. Una volta viste le nuvole da bora non si sbaglia più. Di norma la frequenza della bora diminuisce scendendo verso la Dalmazia del sud ed è invece più frequente nel Quarnaro, nel Quarnarolo e nel canale del Velebit, da Krk a Pag. In questi tratti, la vegetazione parla più chiaramente di tanti portolani e basta dare un’occhiata agli alberi che crescono con un’inclinazione di 45 gradi o alle brulle e desolate pietraie, per capire dove la bora più spesso colpisce. Il regime di bora dura normalmente da 1 a 3 giorni, ma non sono esclusi fenomeni locali più brevi, anche ridotti a poche ore, chiamati burin o mala bura. Secondo la tradizione narrata da alcuni pescatori la bora normalmente concede tregua un’ora prima dell’alba e verso mezzogiorno, diciamo una pausa pranzo prima di riprendere a soffiare. Fate attenzione, perché spesso, sottovento alle isole il fenomeno è accelerato dalla caduta dai rilievi. Qui la bora cade dall’alto, schiacciando la barca sul mare e creando vortici e vento disordinato.
Altra specialità croata è il neverin, episodio di instabilità convettiva, tanto rapido ad arrivare ed andarsene, quanto violento. Il neverin proviene normalmente da nord est, ma non sempre rispetta la tradizione.
A completare il quadro meteorologico c’è lo scirocco, che in Croazia è chiamato jugo. Lo jugo è molto meno frequente della bora, ciononostante non deve essere sottovalutato, perché mentre gli altri fenomeni non sempre formano onda, lo jugo ha margine e spazio per alzare il mare, e alcune volte crea più disagio di venti magari più violenti, ma che lasciano il mare quasi piatto. Dulcis in fundo, il maestrale è il vento del bel tempo e la condizione classica estiva. Si alza in genere poche ore dopo l’alba e abbonaccia al tramonto, garantisce splendide veleggiate e notti serene.
La capitana
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Ultimo appunto:
La rosa dei venti e i maghi del neverin
Viene ammirato e ritenuto uno-che-sa colui che, scrutando il cielo, osa pronosticare agli altri il tempo che farà. Certamente girerà in bora oppure Nel pomeriggio soffierà da maestro o meglio ancora chi, sorprendendo tutti, avverte che arriverà un neverin....dalle nostre parti sappiamo bene in quanti modi diversi possa soffiare la bora: a Barcola, davanti a Grado, a Lignano, oppure prima e dopo Punta Salvore, o nel famigerato Quarnaro.
Ciascun navigante deve tuttavia possedere una base di conoscenza generale su cui saprà poi inserire le particolarità che caratterizzano il microsistema nel quale si viene a trovare con la propria barca.
Egli dovrà sapere che lo scirocco, il cui inizio precede di 12-24 ore una perturbazione, non solo proviene da SE, ma soprattutto può avere un'intensità media di 15-20 nodi, che invece, vi assicuro, li supera abbondantemente quando s'incanala fra le isole della Dalmazia. Denominato yugo, questo vento viene temuto ancor più della bora.
Il libeccio, che soffia da SW, è quasi sempre violento con raffiche che arrivano fino a 40 nodi e solleva il mare soprattutto sulle coste occidentali italiane dov'é temuto moltissimo dai diportisti.
Il maestrale da NW e la tramontana da N sono entrambi venti freddi e si presentano in circostanze diverse: il primo accompagna le perturbazioni ed é quindi associato a cielo coperto con sistemi cumuliformi, mentre il secondo soffia al termine di una depressione e si presenta quindi con il cielo sereno e terso.
Ritorniamo quindi alle denominazioni indigene di venti intermedi come il garbin, collocato da molti a WSW, o il temibile neverinche arriva impetuoso tra WNW e NNW: spazza, urla e si spegne dopo poco più di mezz'ora.
Queste denominazioni dialettali tendono a confondere e cancellano l'immagine storica più accreditata per aiutare chi a mala pena vuol mettere in memoria l'abbinamento tra i nomi e le direzioni dei venti.
La leggenda vuole che la "rosa dei venti" venisse posta nel mezzo del Mediterraneo, a Malta per intenderci, per cui il libeccio (SW) proveniva dalla Libia, lo scirocco (SE) dalla Siria, il greco (E) dalla Grecia, la tramontana (N) ovviamente dai monti e infine il maestrale (NW) da Roma, alias "magistra mundi". Un giochetto mnemonico che da molti secoli aiuta i marinai a disegnare nella nostra mente la direzione dei principali venti.
Tornando a parlare di venti e della loro intensità non dobbiamo dimenticare un fenomeno che distingue la forza esercitata da un vento, rispetto alla distanza percorsa. E' il cosiddetto /I/BBfetch: il cammino che il vento o un'onda possono percorrere prima d'incontrare ostacoli che impediscano o deviino il loro avanzamento. Le immense onde che arrivano in fondo al Quarnaro sono l'effetto evidente di un prolungato /I/BBfetch della bora che s'incanala da Fiume fin giù nell'ampio sbocco in Adriatico tra la punta dell' Istria e le isole di Unje e di Sansego.
Per misurare gli effetti del vento e dare una descrizione internazionale comprensibile ovunque, viene comunemente usata la scala Beaufort, una tabella graduata da 0 a 12 per descrivere la situazione in cui ci si può trovare in mare aperto oppure anche in terraferma.
mavala
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La capitana ha scritto:
Uhmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmm
Con il tuo mezzo farei mooooooolta, ma moooooooooolta attenzione.
Se ti fermi in un campeggio e da lì fai quanti più "giringiri" possibili in zona potrebbe anche andare, ma altrimenti ti potrebbe andare benissimo come il contrario. Ecc
Ecc
Come non quotarti Anna?
Jack, se il tuo mezzo è quello sulla tua pagina personale, fai ballare l'occhio...
MaGiJa II - ZAR 65, Yamaha F200G
Ex Zar 61 - Zar 53 - Zar 47
Jack
Ma almeno sarai in compagnia ?
Intendo insieme ad almeno un altro gommone
coelum non animum mutant qui trans mare currunt
Jack64 (autore)
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Marco Io sotto l’ombrellone non ci so stare Un po’ come il Sapri Agropoli dello scorso anno, e altri giri fuori dalle righe
Mavala, si è quello, bwa 400 con top 700 25/50 (vabbe 50)
@Anna, innanzitutto grazie mille del tempo dedicatomi sei stata veramente esaustiva e gentile. Spero di aver modo di sdebitarmi in loco se ci sarai
Cerco di rispondere un po’ ai vari punti;
-si ho il VHF, e più o meno anche tutte le dotazioni per le “entro 12” anche se non potrei andarci, meglio qualcosa in più che in meno.
Zattera esclusa che non saprei neanche dove mettere.
Mi confermi per favore su quale canale sia il meteo croato, 67 o 69 ?
- da tempo avevo chiesto a più riprese se qualcuno volesse condividere parte del viaggio (sia a bordo che con altri gommoni) adattandomi senza alcun problema ma non ho trovato volontari
- ho comprato il 777 e mi sto basando su quello per la pianifica del giro, ma sicuramente ci sono punti, baie/rade che chi come te naviga da quelle parti da anni saprà sicuramente consigliarmi per passare la notte ancora meglio di un portolano. Da qualche parte ho letto (non ricordo le parole esatte) che: “radio banchina sia il miglior portolano di tutti”
-il mio GPS garmin ha la copertura della mappa di tutta la zona adriatica fino in Grecia, un deciso aiuto da integrare al portolano non avendo modo e spazio per consultare una carta nautica intera sul mio gommone.
- non l’ho scritto ma direi che è alla base di tutto: mi muovo da una parte all’altra se e solo se le condimeteo sono perfette o quasi, è una vacanza non un cercarsi dei problemi.
- l’idea di star fermo in un posto e girarmi intondo tutta la vacanza non mi piace granché, qualche volta si, ma tutto il tempo no. Secondo me non cambia più di tanto il discorso, vado da A a B se le condimeteo lo consentono.. in caso contrario non metto neanche il naso fuori dal porto.
- lo sbagliar nomi non è certo per superficialità, una volta lo leggo in croato una volta in italiano, magari ci esce un mix quando scrivo capita (sarebbe come chiedere ad uno straniero di scrivere giusto certi nomi di paesi nostrani improponibili)..non credo si offenda nessuno in tal senso.
Ho sempre avuto in tutti i miei viaggi con qualunque mezzo (non vacanze in villaggi turistici per masse urlanti e musica a palla) un approccio molto propositivo e di conoscenza verso le persone e i luoghi visitati, con tutto il dovuto rispetto per i paesi ospitanti. Magari al rientro li scriverò nel modo corretto promesso
A riprova, seppur come natante non sarei soggeto ad obbligo di esporre alcuna bandiera, ho letto da qualche parte di quanto i croati ci tengano all’esposizione della loro e al contempo la trovo una bella tradizione. Mi sono preoccupato subito di cercare la bandiera nazionale da issare sopra quella italica, non sarà un esposizione da manuale, ma di tutto rispetto verso il paese ospitante.
- grazie infinte per tutti i link, stasera da pc apro tutto e consulto
- da pilota (d’aria non di mare) non mi mancano le basi di meteorologia, ma di certo nessuno ti insegna, se non gli autoctoni o chi una zona la frequenta da anni, i vari microclimi particolari che puoi trovare in un tal posto con una dovizia così di particolari tanto importante quanto interessante come bagaglio di conoscenza per navigare in sicurezza.
ho letto con molta attenzione, quanto hai scritto e in questi giorni ormai prossimi alla partenza farò in modo di studiarmeli con ulteriore particolare attenzione.
Concludo dicendo che non voglio passare per il fenomeno di turno “so tutto io” che la fa facile, anzi, la modestia mi ha talvolta tenuto in porto anche quando avrei potuto “alzare un po’ l’asticella “ e migliorare il bagaglio di esperienza in sicurezza entro i limiti miei e del gommone.
Capisco anche che non sia una zona per nulla facile da navigare e richiede molta attenzione, conoscenza e “testa sulle spalle” nel valutare momento per momento la situazione. Altresì è vero che, non è stando sempre ormeggiati in porto anche con il bel tempo che si impara qualcosa o si scoprono posti e luoghi meravigliosi.
Piccolo e forse poco confortevole in confronto a certi mezzi di tanti Gommonauti, ma comunque può portarmi a destinazione in sicurezza rispettando il mare ed i suoi limiti tecnici (che non penso siano proprio ai minimi termini). Leggo spesso con sana “invidia” e tanta passione quello che facevano con questi mezzi piccoli solo fino a 20/30 anni fa fino in capo al mondo macindando decine di migliaia di miglia con motori poco potenti e tanta voglia di vivere il mare con quello che ci si poteva permettere.
Grazie infinite ancora Anna e qualunque cosa ti venisse in mente anche la più banale, qualsiasi consiglio o critica, ti sarei immensamente grato se me la scrivi ho ancora molto da imparare !
