Aderenza vetroresina su vetroresina già catalizzata

Comune di 1° Classe
andrea991kl (autore)
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Buongiorno a tutti,
Ho deciso di aprire questo topic poiché dovrei rinforzare una paratia in vetroresina già catalizzata da 10 anni con un ulteriore strato di vetroresina.

Fondamentalmente, la paratia ha la parte estetica in gelcoat e la parte interna non visibile se non infilandosi sotto prua con l’ultimo strato di MAT (a occhio da 450 gr/m2 o più) visibile, ossia non rivestito con resine da superficie. Inutile dire che il rinforzo lo farei dal lato interno, che però non è perfettamente liscio ma presenta molte asperità data dall’uso di un MAT molto grosso non adeguatamente (almeno a mio parere) lisciato con il frangibile. Di levigare l’interno con la rotorbitale non se ne parla perché respirerei una tonnellata di polveri, non c’è spazio e finirei per indebolire la paratia rompendo in superficie il minimo continuità delle fibre di vetro che compongono il MAT. la paratia costituita interamente da MAT e resina poliestere ortoftalica (come da buona norma per produrre manufatti relativamente pesanti con caratteristiche meccaniche pessime). La paratia di trova a prua via e oltre a separare il gavone di prua dal pozzetto, fornisce anche supporto per parte della coperta ed è il motivo per cui vorrei rinforzare la paratia.

Venendo ora al mio dubbio, vi chiedo un consiglio per garantire la perfetta aderenza della nuova vetroresina sulla vecchia (che presenta delle asperità, diciamo un effetto buccia molto pronunciato simile a quando si fa l’antiscivolo sul piano di pagliolato rullando gelcoat con un additivo antiscivolo a grana grossa).

Io pensavo di procedere così:
1. Utilizzare resina vinilestere e non poliestere orto (maggiori doti meccaniche, minor ritiro lineare in fase di catalisi, compatibilità con la resina poliestere orto, costo leggermente superiore tipo 2/3 euro per kg)
2. Carteggiare leggermente a mano con una carta grossa a grana 60 tipo, eliminare la polvere e sgrassare accuratamente, lasciare mezza giornata il deumidificatore dentro il gavone per eliminare l’umidità il più possibile
3. Bagnare con resina la paratia e attendere una decina di minuti, ribagnare con resina leggermente addensata con sabbia silicea così da penetrare in tutte le asperità e avere una superficie decente su cui laminare, attendere altri 10/15 minuti fino a che la resina arriva al punto di gel e stratificare MAT da 100 gr, poi MAT da 225 gr, poi un quadriassiale da 600/800 gr, e infine il MAT da 225 gr e da 100gr per avere un minimo di finitura una volta passato il frangibie.

Sto valutando di usare il MAT perché a causa del grande assorbimento di resina, dovrebbe prevenire fenomeni di distacco e d’eliminazione degli strati successivi fungendo da promotore di adesione. Mentre come fibra strutturale ho scelto il quadriassiale per le sue capacità di redistribuzione del carico su tutta la faccia della paratia quando il pannello flette e per la sua maggior drappeggiabilità rispetto alle stuoie con trama plan e twill.

Detto questo, quanto vi chiedo se secondo voi quanto detto sopra è sensato o se ci sono soluzioni migliori.

Grazie mille a tutti,
Andrea[/list]
Cofano MT + Suzuki DF60A
Capitano di Vascello
alberto ang
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In linea di principio il procedimento è corretto .

Più carteggi la vecchia vetroresina,meglio è.

Finita la carteggiatura, se puoi fai dei fori sulla vecchia struttura con la punta da 5mm profondi 1 cm , ti serviranno per ancorare meglio la vetroresina di riporto, quando stenderai la resina addensata fa in modo di farla penetrare dentro i fori.

Prima di stendere la prima mano di resina , passa un panno imbevuto con acetone in modo da ammorbidire lo strato superficiale della vecchia resina.
l'Arca di Noè è stata costruita da dei dilettanti, il Titanic da dei professionisti .
Contrammiraglio
sergetto
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Salve Andrea,
Cosa ti ha portato a selezionare il mix di mat e tessuto che ci hai esposto?
Ti ringrazio
S
Sottotenente di Vascello
lupo_alberrto
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Ciao, a mio avviso se le asperità si presentano solo come effetto buccia d'arancia come dici, il punto 3 lo eviterei.
Andrei di carta 40 e non 60, cercando di lisciare le asperità ma comunque lasciandole ben ruvide, una pulita con uno straccio imbevuto di acetone e poi subito a laminare. Ma non rifinisci a gelcoat?
Sailornet