Barca affonda [pag. 4]

Utente allontanato
chewbacca
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- 31/63
delfina55 ha scritto:
Reminescenze veliche mi portano a dire che:
Dalla formula di velocità massima teorica di una barca a vela di 10 Mt non può essere più 7,34 Kn
la formula : radice quadrata della lunghezza al galleggiamento in piedi per 1,3


vero....ma se stai scendendo da un onda ?
Oggi è un dono, per questo si chiama presente.
Sottotenente di Vascello
delfina55
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- 32/63
chewbacca ha scritto:
delfina55 ha scritto:
Reminescenze veliche mi portano a dire che:
Dalla formula di velocità massima teorica di una barca a vela di 10 Mt non può essere più 7,34 Kn
la formula : radice quadrata della lunghezza al galleggiamento in piedi per 1,3


vero....ma se stai scendendo da un onda ?

In teoria tutto può succedere.
considera che le barche disloccanti non possono superare comunque la loro velocità massima teorica.
quello che sostieni tu sarebbe possibile solo se la barca stesse planando sull'onda e che quell'omda avesse velocità tanto elevata da trasportarla a più di 7 nodi Rolling Eyes
Il sapere e la ragione parlano, l'ignoranza e il torto urlano
Capitano di Corvetta
carlobarillari
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- 33/63
Quoto delfina. Ultimamente sono uscito spesso con una barca di 9,5mt e anche con vento forte era difficile raggiungere i 7 nodi .
Ho venduto il mio vecchio Nova!
Contrammiraglio
gommoa
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- 34/63
Adesso esce fuori che era un motoscafo...questo è il Secolo XIX:

"Tre ore in balia delle onde, aggrappati al gommone d’emergenza dopo che il loro motoscafo era colato a picco nel giro di pochi istanti. E’ stato un pomeriggio drammatico per una coppia di turisti livornesi, salvati grazie ad uno spettacolare intervento dei sub dei vigili del fuoco quando oramai stava calando la sera e avevano perso ogni speranza di essere ritrovati. Andrea Lombardi 43 anni e la moglie Benedetta venturi, 42, erano partiti da Rosignano nella prima mattinata di ieri, diretti al porticciolo di Bocca di Magra.

Il loro fuoribordo di 13 metri UT ha solcato le acque toscane senza intoppi sino a quando, proprio al largo della foce del Magra, hanno urtato violentemente un ostacolo che galleggiava a pelo d’acqua. Erano le 16. Neppure il tempo di rendersi conto di cosa fosse accaduto che la barca ha iniziato ad affondare. Inesorabilmente si è riempita d’acqua, impossibile tentare di tappare la falla. I due coniugi sono riusciti a mantenere la calma e hanno calato in mare una zattera di salvataggio e un piccolo canotto dove hanno sistemato razzi segnalatori e altre cose di prima necessità, per l’emergenza. Avevano anche i cellulari e hanno dato subito il may-day. Sono scattati i soccorsi che hanno visto impegnati uomini e mezzi della Capitaneria di Porto-Guardia Costiera e dei vigili del fuoco. Per ore hanno setacciato il tratto di mare che i naufraghi avevano indicato non sapendo che, nella concitazione, marito e moglie avevano sbagliato i calcoli delle coordinate e che, soprattutto, la corrente li stava portando alla deriva molto più a nord.

E’ stato fatto intervenire l’elicottero “Drago” del nucleo dei vigili del fuoco di Genova. Oramai stava tramontando il sole e c’erano ancora solo pochi minuti per trarre in salvo i naufraghi, altrimenti le cose si sarebbe terribilmente complicate. Rischiavano di passare tutta la notte sulla zattera. Il pilota di “Drago” - tramite la sala radio dei vigili del fuoco di Spezia che ha fatto da ponte - si è messo direttamente in contatto con i due coniugi. Ha detto loro di sparare un razzo non appena avrebbero udito il rumore provocato dalle pale dell’elicottero. E così è stato. A quel punto, una volta individuata la zattera, una decina di miglia al largo di Punta Mesco, sono scesi due sub, lo spezzino Andrea Migneco e il genovese Giuseppe Crosetti. I sommozzatori hanno prima tranquillizzato i due coniugi, poi li hanno imbragati e , uno alla volta, li hanno issati a bordo di Drago. Stavano bene entrambi: avevano i vestiti bagnati ed erano infreddoliti, ma nessuno dei due era ferito, tanto che non hanno neppure avuto bisogno di ricorrere alle cure sanitarie.

Drago, infatti, li ha trasportati verso la base dei vigili del fuoco di Genova, dove gli elicotteristi hanno assistito marito e moglie facendoli asciugare e dando loro vestiti asciutti, cibo e bevande calde. E non solo: i coniugi sono stati portati a Bocca di Magra, loro destinazione originaria, da uno dei due sub che li aveva salvati. Andrea Migneco, finito il turno, doveva tornare a casa, a Spezia. Con l’auto ha fatto una piccola deviazione per consentire ai due di finire la giornata meglio di come fosse iniziata".
È importante l'amore, ma anche il colesterolo. (W. Allen)
Site Admin
VanBob
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- 35/63
Non ho parole.... questi "giornalai" di cronaca prima di scrivere dovrebbero accendere i neuroni....
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Capitano di Vascello
zikiki
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- 36/63
ecco perchè amo il gommone!!!!!!
potevi rompere la chiglia come e dove volevi ma a galla ci si rimane anzi....aspettati i soccorsi riporti pure a casa il mezzo e lo fai riparare senza dover ricordare le coordinate di dove portare i fiori del defunto inabissato.

ma non è che con tutti questi naufragi in quella zona hanno urtato qualche imbarcazione che in passato ci ha lasciato le penne?

tre anni fa ho fatto le ferie a bocca di magra e varie persone mi hanno consigliato di stare attento a quel tratto di mare ma a me non è successo nulla.
Ammiraglio di divisione
mavala
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- 37/63
gommoa ha scritto:
E’ stato fatto intervenire l’elicottero “Drago” del nucleo dei vigili del fuoco di Genova.


lo dicevo io che c'era di mezzo un mostro marino....magari con artigli affilati Sbellica Sbellica Sbellica
MaGiJa II - ZAR 65, Yamaha F200G
Ex Zar 61 - Zar 53 - Zar 47
Tenente di Vascello
torber
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- 38/63
Ciao a tutt i
Strano come fatto , di solito una barca a vela ha la controstampata , prima di affondare ce ne vuole di tempo , e poi basta mettere una vela all'esterno della falla e la pressione la tappa al 90 % , il che ti da il tempo di contenere , con i vari mezzi di svuotamento , l'imbarco d'acqua .
Che abbiano avuto un incontro ravvicinato con una trireme romana con tanto di rostro ?? Sbellica Sbellica
Focchi 620 Racing , selva 150 , Ellebi 1220
Utente allontanato
chewbacca
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- 39/63
delfina55 ha scritto:
In teoria tutto può succedere.

Falso
delfina55 ha scritto:
considera che le barche disloccanti non possono superare comunque la loro velocità massima teorica.

Falso per il motivo che mi dici sotto
delfina55 ha scritto:
quello che sostieni tu sarebbe possibile solo se la barca stesse planando sull'onda e che quell'onda avesse velocità tanto elevata da trasportarla a più di 7 nodi Rolling Eyes

Quante onde fanno meno di 7 nodi?
Quindi al limite per far planare la barca serve di piu sapere quanto è ripida l'onda e da che direzione arriva.
E piu in generale (appurato comunque che la barca in questione sembrerebbe una barca a motore) la mia considerazione riguardava non solo la differenza della velocità dell'impatto con un eventuale oggetto semisommerso, ma la differenza di impattarci a velocità superiore (anche di poco) e "di peso" cioè appunto scendendo da un onda, che fa una bella differenza rispetto a "centrare" detto oggetto in salita su di una cresta mentre stai rallentando.
Oggi è un dono, per questo si chiama presente.
Sottotenente di Vascello
delfina55
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- 40/63
chewbacca ha scritto:
delfina55 ha scritto:
In teoria tutto può succedere.

Falso
delfina55 ha scritto:
considera che le barche disloccanti non possono superare comunque la loro velocità massima teorica.

Falso per il motivo che mi dici sotto
delfina55 ha scritto:
quello che sostieni tu sarebbe possibile solo se la barca stesse planando sull'onda e che quell'onda avesse velocità tanto elevata da trasportarla a più di 7 nodi Rolling Eyes

Quante onde fanno meno di 7 nodi?
Quindi al limite per far planare la barca serve di piu sapere quanto è ripida l'onda e da che direzione arriva.
E piu in generale (appurato comunque che la barca in questione sembrerebbe una barca a motore) la mia considerazione riguardava non solo la differenza della velocità dell'impatto con un eventuale oggetto semisommerso, ma la differenza di impattarci a velocità superiore (anche di poco) e "di peso" cioè appunto scendendo da un onda, che fa una bella differenza rispetto a "centrare" detto oggetto in salita su di una cresta mentre stai rallentando.

Tu hai qualche problema a distinguere il dislocamento dalla planata ed è per questo che rispondi così.
Il sapere e la ragione parlano, l'ignoranza e il torto urlano
Sailornet