"il gommone", di Emanuele Pastori

Capitano di Corvetta
M40 (autore)
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- 1/11
Comincio da qui, con la recensione di questo libro (editore Mursia), pubblicato nel 1987, che mi fu regalato una decina d'anni fa.
Avrebbe dovuto essere per me una guida all'acquisto, per farmi una idea, e in parte lo è stato, anche se avere il vicino di casa gommonauta sfegatato, che si tenava in balcone (un balcone bello grosso) il suo novamarine 430 smontabile, fu certamente una risorsa più che significativa.
A posteriori, sconsiglierei l'acquisto di questo libro un pò a tutti. Oltre a essere datato (non so se sia stato aggiornato in seguito), lo trovo piuttosto inutile per chi abbia un interesse più materiale che storico.
Inoltre è un testo piuttosto pretenzioso, e alcune volte secondo me dice delle cose che non stanno in cielo come in terra!
Vi faccio un esempio:

parlando del Marshall M60 a carena in VTR: "...le prestazioni medie sono eccellenti con un 15/20 hp, mentre con un buon 25 all'elica diventa un autentico, manovrabilissimo bolidino. Ma in tale versione piace assai meno".
Un gommone di oltre 4 metri con un 15 hp, mentre con un 25 non ci piace?
Sembrerebbe che questo signore in gommone non ci sia mai salito!
Al di là di questo, è un libro che una volta letto, non ti dà una direzione precisa, non ti schiarisce le idee in quanto non si sbilancia minimamente in consigli e chiarimenti.

Spiega in cosa consiste la differenza tra neoprene e PVC, ma non dice che il PVC se ti si buca devi rimandarlo alla fabbrica! Insomma, tante cose che il mio vicino di casa mi ha detto, e che Pastori non ha scritto.
Certo, il libro è discreto per chi già conosca il gommone e voglia farsi una lettura così, tanto per, ma per i neofiti è sconsigliabile. Se lo vedete sugli scaffali, non prendetelo! (anche perchè su questo sito si danno consigli attendibilissimi Smile)
Marshall M40 con Yamaha 25 hp 496 cc, bicilindrico a carburatore. Piccolo ma buono!
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VanBob
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- 2/11
"Googlando" per l'autore si scopre che collabora con siti e testate molto più famose di gommonauti.it.
Non ho letto il libro che citi quindi non dubito della tua personale valutazione però darei all'autore il credito che "al buio" merita un personaggio di quel peso fermo restando che potrebbe, almeno in quel volume, non aver espresso al massimo le sue potenzialità. Non dimentichiamo comunque che il giudizio sull'M60, come tutto il libro, viene pubblicato in un contesto (1987) che a distanza di un ventennio esatto potrebbe naturalmente apparire deformato e sproporzionato rispetto all'attuale metro di giudizio.
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Capitano di Fregata
delfino60
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- 3/11
Se non sbaglio mi fu regalato alla mia laurea da un amico.. o forse lo comprai io poco dopo. Quindi era appena uscito.
E' ancora nella mia libreria.

Oggi non credo abia senso comprarlo se si vogliono avere consigli su cosa acquistare o come attrezzare il proprio gommone.
Qualche anno fa più volentieri ho comprato e letto In groppa al mare (ultima edizione) di Antonio Fulvi.

Non sono invece ancora riuscito a trovare uno di Gianni Bracco che credo si intitoli: Come attrezzare un gommone d'altura.

Ad ogni modo la lettura di un libro è completamente diverso da quello che ci si può attendere da una rivista o un forum.
Credo che le due cose si complementino
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VanBob
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- 4/11
delfino60 ha scritto:
Ad ogni modo la lettura di un libro è completamente diverso da quello che ci si può attendere da una rivista o un forum.
Credo che le due cose si complementino

Osservazione che ritengo giustissima!
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Capitano di Corvetta
M40 (autore)
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- 5/11
Giustissimo!
Ed è ance molto giusto notare che essendo un libro di vent'anni fa sicuramente è un pò datato, rispetto ai gommoni attuali!
Per alcuni aspetti infatti è piacevole da leggere, e riserva larga parte del libro alla descrizione di molte case gommonistiche e dei principali modelli. Forse i motori d'un tempo erano un pò più potenti? Non credo...

E poi mi ha colpito un passaggio in cui dice che, in condizioni di mare mosso, è meglio mantenere una velocità X con un motore che va a 5000 giri, che non andare alla stessa velocità X, ma con un motore potente il doppio ma che va a 2500 giri, per tenere quella velocità.

Non capisco! Nella mia ignoranza di motori, pensavo che fosse meglio invece avere una buona riserva di potenza, per avere più sicurezza, sforzare di meno il motore e quindi stressare di meno tutto il mezzo!

Non è così?
In sostanza dice che è meglio mettere un 25 cavalli su un gommone da 4 metri e mezzo, anzichè un 50 cavalli.
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VanBob
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- 6/11
Credo che empiricamente voglia intendere che è meglio, in quelle condizioni di mare e alla velocità X, avere un motore che lavora in regime di coppia massima piuttosto cho non.
Il regime di coppia massima è differente da motore a motore.....
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Capitano di Corvetta
M40 (autore)
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- 7/11
Si è questo che vuole dire, ma ai sensi della sicurezza, della affidabilità, della durabilità, è meglio avere un motore che sta sforzando il 50% o 60%, piuttosto che un motore che sta spremendo, no?
A prescindere dalle prestazioni.
Marshall M40 con Yamaha 25 hp 496 cc, bicilindrico a carburatore. Piccolo ma buono!
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VanBob
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- 8/11
Beh no, per la sicurezza in mare mosso è sicuramente meglio lavorare in regime di coppia max.
Per la durabilità credo ci siano pareri discordanti... Smile
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Tenente di Vascello
Sleipnir
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- 9/11
Ciao a tutti, mi intrometto un attimo. Ho letto i tre libri che sono stati citati sopra, per quanto riguarda il primo, come giustamente ha detto Van, stiamo parlando de 1987. In quell'anno la potenza massima senza patente era 25cv e se prendiamo anche tutte le riviste dell'epoca (ne ho una cantina piena) troveremo che un gommone di 4,50m con un 25vc era considerato un vero bolide. Fino ai primi anni 90 è stato così poi i valori sono cambiati. E' normale che un libro letto 20'anni dopo sembri anacronistico, se ci pensiamo bene in quegl'anni non c'erano GPS se non militari, non c'erano eco-scandagli, e i computer per chiacchierare in un forum erano una cosa da film di fantascienza.
... in direzione ostinata e contraria!
2° Capo
Olonese
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- 10/11
Ho avuto occasione di conoscere personalmente Emanuele Pastori, uomo straordinario sotto tutti gli apetti e che gode della mia stima.
Dobbiamo comprendere che il libro è stato scritto ventìanni fa, quando i gommoni eran ben diversi dagli attuali, in massima parte erano smontabili e richiedevano un governo ben diverso dai moderni gommoni con carena in vetroresina; non dobbiamo inltre dimenticare che all'epoca quel libro ebbe un grande successo ma leggerlo oggi non ha più lo stesso senso:
Un caro saluto atutti
l'Olonese che naviga i mari della Sicilia a bordo di un gommone Master 440 open con motore Suzuki da 40 cavalli.
Sailornet