Durata motori entrobordo diesel [pag. 4]

Albertpd ha scritto:

Un buon motore ti dura anche trent'anni se non usato per fini non da diporto.
Fai il paragone con le auto...3000 ore a 80 all'ore sono 240.000 km, un diesel ci arriva tranquillamente.
80 all'ora è una media molto alta..

abbi pazienza ma credo sia difficile paragonare motori "terrestri" con quelli "marini" anche perchè in acqua la barca ha sempre un gran attrito e quindi il motore si usura nettamente di più.... il motore di una barca sforza come quello di una macchina in salita o a pieno carico....il paragone ci potrebbe stare su motori di camion ......


comunque è interessante vedere che è pieno di forum che parlano male di efb e bene di fb ..... forse grazie alla tecnologia dei motori fuoribodo non conviene più efb....

Oramai molti motori marini hanno origini in comune com motori terrestri, quindi direi che se ne può parlare.
Ad ogni modo la previsione che ho fatto io era per difetto, se paragoni al tipo che motori che dici tu le 3000 ore diventano un inezia...(ho visto motori di pullmann o autobus fare diversi milioni di km)

Anche se i carichi di un mezzo stradale sono meno costanti, si può cercare di fare un paragone. Un autocarro percorre circa 1000000 di km prima di avere noie meccaniche importanti e viaggia per il 90% in autostrada. Quindi dividiamo 1000000 per 90 che sono i km/h mantenuti in autostrada sul filo del limitatore di velocità e se ne deduce che un motore marino potrebbe arrivare a circa 11000 ore. Chiaramente con la dovuta manutenzione e le dovute accortezze.
Ps. Consideriamo pure che un autocarro carico, viaggià spesso con il pedale a tavoletta. Vedi salite, sorpassi, partenze.

non capisco per quale motivo continuamo imperterriti a paragonare con cifre e chi piu ne ha piu ne metta un motore marino con un motore terrestre ..............................

Perchè sono spesso gli stessi identici motori adattati per diventare marini..... Vedi per esempio il Volvo penta D3-130cv,160cv,190cv non è altro che il motore D5 2400cc che equipaggia le automobili del gruppo.

torins 75 ha scritto:

Perchè sono spesso gli stessi identici motori adattati per diventare marini..... Vedi per esempio il Volvo penta D3-130cv,160cv,190cv non è altro che il motore D5 2400cc che equipaggia le automobili del gruppo.

non intendevo questo lo so benissimo datosi che e' il mio lavoro ma un motore che lavora in un ambiente particolare come puo essere l'ambiente marino viene gravato da carichi di lavoro nettamente differenti da quelli che invece affronta un motore concepito per lavorare in terrra .non riesco a concepire come si puo' paragonare un motore terrestre che ipotesi percorre 100000 km con un motore marino che magari fa 5000 ore di moto.

ho solo fatto un esempio ora ne faccio unio un po' piu' sostanzioso

la ditta costruttrice m.t.u. che costruisce motori marini compatti nel suo scadenziario di manutenzione prevede che a 3000 ore il motore venga sottoposto ad un grado di revisione che si chiama w5 e prevede :

smontaggio controllo revisione completa di tutte le testate ed eventuali sostituzioni di accessori fuori tolleranza (valvole sedi valvole bilanceri aste bilanceri guide valvole)
smiontaggio ,pulizia e revisione di tutti i refrigeranti (olio acqua dolce e aria sovralimentazione)
smontaggio pulizia controllo e taratura di tutti gli iniettori

e via di seguito.non penso che un motore terrestre venga mai sottoposto a tali verifiche e revisioni periodiche a meno di avarie particolari o problemi durante la loro vita
.ecco perche' ho scritto che non capisco perche continuamo a paragonare un motore marino con uno terrestre...................

Credo che una revisione così approfondita a 3000 ore non sia legata ad una necessità vera e propria, ma volta piuttosto ad evitare anche la più remota possibilità di avarie in mare. Conosco un pescatore che con un iveco aifo, facendo solo manutenzione ordinaria è arrivato a 13000 ore. Con aria burlona mi ha pure detto però ultimamente fuma più di me!

torins 75 ha scritto:

Credo che una revisione così approfondita a 3000 ore non sia legata ad una necessità vera e propria, ma volta piuttosto ad evitare anche la più remota possibilità di avarie in mare. Conosco un pescatore che con un iveco aifo, facendo solo manutenzione ordinaria è arrivato a 13000 ore. Con aria burlona mi ha pure detto però ultimamente fuma più di me!

ricordiamoci tutti che in mare la negligenza ,la trascuratezza e la superficialita' su tutto quello che riguarda la manutenzione degli apparati di bordo prima o poi si paga e senza offesa per nessuno i pescatori sono l'ultimo esempio da prendere in considerazione mi e' capitato di aprire cofani di motori entrobordo di pescherecci per effettuare delle manutenzioni ordinarie come la sostituzione di un filtro gasolio o il cambio d'olio.......mi sono rifiutato e sono andato via...... pero' ci sono quelli anche troppo precisi

paolowirde ha scritto:

.......la ditta costruttrice m.t.u. che costruisce motori marini compatti nel suo scadenziario di manutenzione prevede che a 3000 ore il motore venga sottoposto ad un grado di revisione che si chiama w5 e prevede :

smontaggio controllo revisione completa di tutte le testate ed eventuali sostituzioni di accessori fuori tolleranza (valvole sedi valvole bilanceri aste bilanceri guide valvole)
smiontaggio ,pulizia e revisione di tutti i refrigeranti (olio acqua dolce e aria sovralimentazione)
smontaggio pulizia controllo e taratura di tutti gli iniettori

e via di seguito.non penso che un motore terrestre venga mai sottoposto a tali verifiche e revisioni periodiche a meno di avarie particolari o problemi durante la loro vita
.ecco perche' ho scritto che non capisco perche continuamo a paragonare un motore marino con uno terrestre...................

Mia nonna diceva che per cielo e per mare non ci sono taverne, quindi credo che in ambito marino debbano utilizzarsi gli stessi criteri, con gli opportuni aggiustamenti, che si utilizzano per i velivoli.
Sicuramente l'ambiente in cui lavora un motore marino è esponenzialmente più sfavorevole di un ambiente "terrestre" e per certi aspetti più simile, per quantità di problematiche, ad un ambiente in cui opera un motore aeronautico (problemi di rarefazione dell'ossigeno, minore densità dell'aria differenziale termico in quota, problematiche appunto connese ai sistemi di stabilizzazione delle temperature ecc.), non a caso, solo per fare un esempio, i motori alternativi aeronautici una volta avevano la doppia accensione....
Premesso questo, il trasporto marittimo ed aereo pongono problematiche di sicurezza differenti dal trasporto terrestre, visto che non ci sono piazzole di sosta o corsie d'emergenza in cui, con il triangolo posizionato e la casacca fluorescente indossata, puoi startene ad aspettare più o meno tranquillamente i soccorsi.Per i motori, così come per altre parti, vengono fatti una serie di simulazioni progettuali e poi collaudi a monte per verificare i limiti di "rottura" e una volta stabiliti questi determinare con ampio margine, reso ancora più ampio da esigenze commerciali, i vari livelli di manutenzione e sostituzioni di parti, parametri soggetti ad ulteriori aggiustamenti, man mano che vengono verificate le condizioni di funzionamento su un numero sempre maggiore di apparati commercializzati.
Guarda caso, appena si verifica qualche incidente gli Enti di certificazione e le compagnie assicurative la prima cosa che vanno a vedere è lo stato di manutenzione del mezzo marittimo o aereo.

giusto yanez l'affidabilita' e la sicurezza in mare devono raggiungere standard di perfezione estremi e assoluti poi e' normale che possa succedere un'avaria .........................................comunque mi sa che se si continua cosi andiamo in OT