Marshall M80 I fori piano di calpestio e pozzetto ( riserva di galleggiamento )...restauro e allestimento [pag. 8]

big-gi ha scritto:

va beh ma tu non dirglielo...dille che è unap panca per lei...

Giuliano, quella consolle a me piace tantissimo...ma a parte l'estetica, che è una questione personale, in effetti è un po' piccola e sacrificata.
tuttavia per le mie esigenze, visto che il gommone lo uso solo ed esclusivamente per pescare, va benissimo perchè non ingombra ed è funzionale!
non escludo tuttavia nuove modifiche, sai con la VTR mi si è aperto un nuovo mondo, ma ci penserò l'anno prossimo, adesso devo affrettarmi per portarlo al porto di Menton per il primo aprile...poi si inizia a pescare alla grande

a voi le foto della consolle nuovo colore rosso opaco gelcoat ral 3020...semplicemente magnifica ( per me! )!!
seguono le foto della resinatura dello specchio di poppa...adesso devo ultimare la parte superiore dello specchio e poi si inizia a carteggiare e nel fine settimana o martedì dovrebbe essere finito

Sei il mejo de tutti... ti stimo troppo....

grazie Simone
ho finito la parte più complicata e cioè il pozzetto e lo specchio...
dopo aver levigato il tutto ho stuccato con vinilestere da finitura.
ho carteggiato tutto il gommone con 80 e poi con 120...nonostante l'attrezzatura da carrozzeria mi sono ucciso...soprattutto la schiena!
ho cercato di portare a zero le vecchie zampe di gallina e screpolature...Bobo vai serenissimo sono solo crepe di gelcoat!
Dopo una bella mascheratura il mio compito è finito...ha verniciato il carrozziere ecco le prime tre mani...
Domani si passa l'antiskid a rullino e si inizia con la chiglia...
successivamente si rivedrà il tutto per colmare inevitabili piccole imperfezioni.
sto godendo...MARSHALL FOREVER!!!!!!!!!!!!!!!!!!

certo coi soldi e col tempo che hai speso forse ne trovavi uno messo meglio meglio in origine.... oppure te ce facevi un 6 metri.... ma vuoi mettere la soddisfazione!!!!! Ora ha valore inestimabile.......

Marcotan, dopo le nostre E-mail ti “uso” come osservatore/deduttore e torno al tuo topic nel quale il contenuto di dubbi, convinzioni, testimonianze e deduzioni tecnico/progettuali/produttive meriterebbe un’analisi di presupposti e fondamenti non possibile nello spazio di un forum.
Vedo cosa mi riesce di fare in fatto di sintesi per dare informazioni di utilità generalizzabile.
Userò il maiuscolo non per dare una connotazione urlata ma per titolare o evidenziare

I legnami e IL TOTEM okoumè.
Scrive Marcotan :
........ mi è caduto un mito allorchè ho scoperto che il legno usato per il paramezzale non è okumè ma un legnaccio che manco le matite...che delusione.
Il progressivo imporsi dei compositi nelle imbarcazioni (e i metalli leggeri nei piccoli aeroplani) ha portato al graduale abbandono dei legnami di essenze (Pino, Cedro, Larice, Quercia, Iroko, etc.) più adatte a necessità strutturali indirizzando la produzione su essenze più orientate all’arredo dove il risultato estetico (ed un peso non alto) prevale sulle qualità meccaniche. Anche come sostituto di più facile reperibilità e minor costo dell’aspetto del mogano (FIG 3) l’okoumè è prodotto in quantità e chi lo produce ha l’ovvio interesse a promuoverne la maggior diffusione possibile lasciando la responsabilità dei risultati a chi ne fa un uso improprio.
Per sintesi trascuro altri fattori quali reperibilità, stoccaggi, potere contrattuale tra aziende produttrici di materia prima (grandi) e aziende produttrici di imbarcazioni, piccole e con bassa capacità di assorbimento.

Vengono prodotti compensati con strati esterni in okoumè (od altre essenze estetiche) ed interni in legni vari; legni più resistenti per parti strutturali o legni poco pregiati per il basso costo.
Anche questi ultimi sono reperibili con incollaggio marino e noto che sono i più reperibili nei vari punti vendita.
Ancora sicuri che quando dite okoumè state proprio parlando di okoumè ?
Ancora sicuri che l'okoumè sia il migliore legname da usare ed un riferimento di qualità ?


MODIFICHE E SORPRESE.
Ricordo che i progetti dei modelli Marshall dei quali si discute risalgono al 1982/1983, cioè quasi 30 anni fà, avendo come limiti progettuali i materiali, le tecnologie e le abitudini produttive, la componentistica del tempo.
All’epoca con i Marshall introdussi materiali, metodi e soluzioni (basta pensare all’eliminazione dei coni, la cosa più visibile ma non certo la più significativa tipo il precarico dei tubolari - cosa assolutamente e totalmente sconosciuta ancora oggi !) che al tempo erano sconosciuti al settore, cosa che comporta sempre il trovarsi di fronte a forti resistenze al cambiamento.
Scrive sempre Marcotan :
- mi ha permesso di evidenziare come, a differenza del M80 II, questo robusto e mitico modello in effetti non avesse nessuna riserva di galleggiamento.

Beh, il doppio fondo con il volume di galleggiamento c’ è ugualmente ma non suddiviso come da progetto e questo non va bene.
Il panorama del tempo
- Montaggi vari fatti in modo incivile (spesso di componenti non originali) con inevitabile filtraggio d’acqua in sentina (nonostante i fogli di istruzione che avevo preparato - FIG 4-FIG 5)

- Rivendite ed assistenze a lamentarsi della operazione di svuotamento dell’acqua (acqua che avevano fatto entrare loro; ma anche per questo avevo preparato fogli di istruzione) più complessa rispetto alle abitudini e spinti anche dalla possibile vendita di una pompa di sentina che non si nega a nessuno.
- Pressioni al produttore per modificare (peggiorare) semplificando il rimediare alle incurie di montaggio.
Le alternative:
A - piegare la schiena e adattare il prodotto nella direzione dei maneggi poco professionali o poco seri avallandone la continuità.
B - tenere la schiena dritta ed obbligare la rete di vendita a lavorare nel modo giusto e, soprattutto, nel rispetto del cliente finale.
NB. il mio M80, tra me ed il secondo proprietario, ha passato anni di vita all’aperto anche d’inverno e senza copriscafo; mai avuto un problema di sentina da svuotare.

Rileva sempre Marcotan “......Un trapano e tantomeno una punta lunghissima non avrebbero mai potuto accedervi ergo originare i fori alla base dei madieri!
Dalla foto si vede inoltre che i bordi dei fori sono resinati. “
Un’altra giusta osservazione che dice quale fu la scelta, la A; quando andavo a controllare facevo ripristinare le cose che poi, però, tornavano come prima.
Qui devo aggiungere che al contrario dei molti altri per i quali feci progetti con la Marshall ( ma anche con Novamarine) non trovai altre modifiche e non ne trovai mai riguardanti quantità e/o qualità dei materiali indicati in progetto.

La storia non finisce qui.
Perciò continua ......................

Grande!

Franco,
inserisco solo una foto della chiglia finita

se la storia non finisce qui siamo solo contenti...se servisse io lo smantello da capo


Ti dico GRAZIE...la connotazione è volutamente urlata

alcuni aggiornamenti sui lavori con alcune fasi intermedie...ci siamo quasi...lo scafo è stato finito adesso si inizia ad allestire

stai facendo un ottimo lavoro, non ti nascondo che ti invidio per la possibilità che hai di usufruire di luoghi adatti ad eseguire queste lavorazioni. Spero che tu continui a documentare il lavoro che stai facendo contribuendo così in maniera costruttiva al forum.