La topa elettrica. (ovvero, della mia barca a batterie) [pag. 2]

Sottocapo di 1° Classe Scelto
gazzettiere (autore)
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- Ultima modifica di gazzettiere il 20/05/14 13:27, modificato 1 volta in totale
xteo75 ha scritto:
sei su un sito di gommonauti, e già non vedono bene le jacuzzi, figurati una topa elettrica
io penso che la topa sia un argomento che interessi molti gommonauti ahr ahr ahr.

sciocchezze a parte, sono convinto che l'esperienza elettrica - che sia fatta su legno, tubolari o plasticaccia - sia interessante da condividere, perché dalla mia esperienza, dai miei errori e dai miei successi altri appassionati abbiano strumenti per conoscere e per scegliere.

in genere, finora nessuno ha potuto scegliere.
un solo tipo di motorizzazione, punto e stop.
e le alternative finora sono state solo azzardi sperimentali.
ebbene no; con questa topa voglio adottare una scelta non sperimentale, una scelta che si basa su tecnologie collaudate e commercialmente disponibili; e capire limiti e vantaggi di questa soluzione.

affinché chiunque, anche un gommonauta che non ama le vasche da bagno galleggianti, possa avere gli elementi per poter scegliere, per poter sfuggire alla consuetudine dell'ovvio.

non trovi?

bouy ha scritto:
Che motore elettrico hai utilizzato? Leggo 2000 W. Puoi dare maggiori dettagli?
un torqeedo cruise 2.0
di motori elettrici piccolini ce n'è a bizzeffe, ma vanno bene per tenderini e battelline da 2-3-4 mt.

l'aquawatt (austriaca) ha motori potenti, mi pare da 20-40 kw (verifica), ma si prestano per barche con gavoni ampi in cui distribuire il peso delle batterie.
altri motori sperimentali hanno potenze alte, ma sono appunto sperimentali.

torqeedo (germania) ha diversi motori di potenza piccola (i classici ausiliari), due motori di potenza media e un motore di fascia altissima.
i due di potenza media sono il cruise 2.0 (appunto 2 chilowatt, rendimento pari a un 5-6 cv benzina) e il cruise 4,0 (4 chilowatt, rendimento pari a circa 10 cv benzina).

(attenzione, i 5-6 cv benzina corrispondono a più di 2 kw come potenza di banco, ma non come potenza espressa all'elica. a differenza dell'elettrico, il motore endotermico ha molte più inefficienze perché gran parte della potenza va sprecata in ingranaggi di servizio (pompa benzina, pompa acqua raffreddamento) e nel trasporto del moto all'elica (trasmissione, riduttore-invertitore ecc.) e inoltre nei bassi rendimenti di quando il numero di giri è fuori coppia).

la differenza fra i due cruise sta non solo nella potenza ma anche nel voltaggio d'esercizio, cioè 24 o 48 volt.
il numero di batterie di un 48 volt sarebbe stato eccessivo per la mia topa di 7 mt.
quindi ho scelto il cruise 2.0 perché la gestione di 24 volt è più semplice.
Contrammiraglio
tanor74
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ti seguo con molto interesse... e voglio vedere le foto...
Ex Rio 310 + Selva Naxos 15cv 2t
Ex Marshall 4,00mt + selva Naxos 15cv 2t
Ex Marshall M40s + Selva Naxos 15Cv 2t
Cranchi 4,90 + Tohatsu maxi 25/30 cv 2t -tohatsu corsa 25/40 2t
Della Pasqua DC7 doppio volvo Penta 118cv piede 290DP
Tenente di Vascello
xteo75
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Verrebbe più o meno come questa come caratteristiche:
https://www.barchiamo.eu/pdf/Zeus485.pdf
Open 5.25 sconosciuto + Selva St Tropez 40 XS
Tenente di Vascello
bouy
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Interessante....
Ma che caratteristiche hanno come resistenza all'ambiente salino? Da quel poco che so la maggior parte sono sviluppati per acqua dolce... Prezzi?

Tra i motori a 12 V da tenere di scorta in un gavone (magari con gambo pieghevole) quali sono da preferire?
Tenente di Vascello
xteo75
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Non li ho mai visti, ma credo che siano più resistenti dei fuoribordo classici.
I motori possono essere inbecuti in resina e quindi non risentono delle ossidazione.
Gli unici punti deboli possono essere i contatti con le batterie.
Open 5.25 sconosciuto + Selva St Tropez 40 XS
Capitano di Corvetta
frz
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gazzettiere ha scritto:

ebbene no; con questa topa voglio adottare una scelta non sperimentale, una scelta che si basa su tecnologie collaudate e commercialmente disponibili; e capire limiti e vantaggi di questa soluzione.


Purtroppo il grosso limite di questa tecnologia (per adesso) è ancora la limitata autonomia.
Nessuno uscirebbe in mare aperto con 1 ora di margine.
A seguire il costo delle batterie nonchè la loro durata nel tempo e velocità ridotta.

Secondo il mio modesto parere attualmente si può valutare una simile alternativa solo in acque interne o molto (ma molto) costiere.

L'anello debole del sistema attualmente sono proprio gli accumulatori....

Saluti
Fabrizio
Contrammiraglio
lone wolf
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Parecchi anni fa ho collaborato con un mio amico alla realizzazione di un'auto elettrica ed in effetti il grosso limite fu l'autonomia. Ora le batterie sono molto più potenti e di conseguenza si è ridotto il peso. Il vantaggio dell'auto, rispetto alla barca consiste nella possibilità che ha l'auto di ricaricare la batterie negli stati di inerzia, ad esempio in discesa o in frenata.
Uno dei problemi più grossi lo riscontrammo nel calcolare la sezione dei cavi ed i relativi collegamenti. Tutti rigorosamente stagnati, dove possibile non cavi ma barre di rame ed imbullonate.
Le sollecitazioni o vibrazioni sono causa di allentamenti e il pericolo di incendio diventa reale.
Peccato la distanza perché la curiosità è tanta.
Ciao.
Mi sento come una foglia su un albero in autunno, ma c'è tanto vento.
Enzo Biagi 5/11/07
Sottocapo di 1° Classe Scelto
gazzettiere (autore)
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- 18/46
frz ha scritto:
Purtroppo il grosso limite di questa tecnologia (per adesso) è ancora la limitata autonomia
sì, ma anche no.
le batterie hanno un minore contenuto energetico rispetto al carburante - e quindi per avere pari autonomia serve molto più peso - ma hanno molta più flessibilità di rifornimento.
esempio: la presa dell'osteria al pescatore sul lungomare. esempio: pannelli solari (capacità modesta di carica, ma in emergenza va bene tutto). esempio: in caso di viaggio più lungo, un piccolo generatore a benzina da buttare nel gavone prima di partire e da avviare in caso di necessità.

frz ha scritto:
Nessuno uscirebbe in mare aperto con 1 ora di margine
allo stato della mia prima prova imperfetta, le agm zenith della pegaso promettono autonomia sulle 5-6 ore.
che corrisponde più o meno al pieno medio del gommonauta classico.

frz ha scritto:
A seguire il costo delle batterie nonchè la loro durata nel tempo e velocità ridotta
sul costo, ne convengo. con un'avvertenza: si tratta di spostare il costo dalla spesa d'uso (la benzina, la corrente elettrica) alla spesa d'impianto (il serbatoio, la batteria).
in altre parole:
con l'endotermico tu paghi l'uso. la dimensione del serbatoio vuoto (l'autonomia teorica) non ha effetti rilevanti sul prezzo. non si paga l'autonomia, si paga il miglio e si paga la manutenzione e le probabilità di guasto di un sistema meccanico complesso.
con l'elettrico, tu paghi la disponibilità. la dimensione del serbatoio (l'autonomia teorica) ha effetti rilevanti sul prezzo. l'uso non costa (un "pieno" costa meno di 1 euro) né costa la manutenzione e la probabilità di guasto di un sistema semplice; invece si paga l'autonomia.

sulla velocità ridotta, sì.
per avere più di 20 cv (cioè 8-10 kw elettrici) servono pacchi di batterie imponenti di peso, oppure batterie al litio di costo spropositato.

frz ha scritto:
Secondo il mio modesto parere attualmente si può valutare una simile alternativa solo in acque interne o molto (ma molto) costiere
oppure per chi non fa crociere in gommone ma va a pescare al largo o porta i bambini a tuffare; oppure per chi prende il gommo tre volte all'anno e non vuole avere i problemi di manutenzione-rifornimento-riordino del motore termico.
la maggior parte degli appassionati di mare non riescono a uscire per più di due-tre ore di navigazione per volta.
le batterie sono rimaste in carica per settimane nella rimessa dell'auto; il nostro eroe arriva in spiaggia con il gommo sul carrello; attacca i contatti e via. rientra. carica sul carrello; nel giardino di casa sciacqua tutto con la pompa dell'acqua e per un altro mese non ci pensa più.

nel caso di campeggio nautico, allora la questione è più complessa. a parte il fatto di non vivere a fianco di un serbatoio di benzina o di gasolio, c'è il problema della ricarica che impone le soste notturne nelle marine, per avere a disposizione l'allacciamento alla rete per la ricarica. (in caso di campeggio nautico selvaggio, allora va bene anche un piccolo generatore).

ma prima di dare risposte definitive, prima dovrò completare un po' di esperienze.
per esempio vista la prima navigazione io *reputo* di avere 5-6 ore di autonomia, ma alla prova dei fatti non so a che livello di carica le batterie cominciano a perdere di potenza.
per esempio, ho ho portato la topa fino a 8-9 kmh (misura GPS del motore) ma sempre a mezza potenza con vento durissimo contro e mare (ehm, laguna) contraria bella cattiva. come andrà a tutta manetta in assenza di vento e di corrente? e a tutta manetta, quanta autonomia *reale* avrà?
Sottocapo di 1° Classe Scelto
gazzettiere (autore)
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bouy ha scritto:
che caratteristiche hanno come resistenza all'ambiente salino? Da quel poco che so la maggior parte sono sviluppati per acqua dolce
parli di batterie o di motori?
le batterie zenith pegaso non hanno bisogno di alcun trattamento - nemmeno l'unto sui due elettrodi.
sono agm ermetiche marine che non soffrono temperatura e che possono state in qualsiasi posizione, per esempio coricate.

il motore che ho preso va bene per il salso; unica avvertenza è sciacquarne gambo e bulbo con la pompa dopo l'uso.

bouy ha scritto:
Prezzi?
il motore, siamo sui 3mila. le batterie, prezzi di mercato. dipende se ne vuoi una gigante da 24v, due grosse da 12v o quattro piccole da 6v.
io ho preferito da 6 v perché mi serve poterle muovere (34 kg l'una).
per batterie che stanno stabili in barca va bene anche due da 12v.
(questo per il motore a 24v. per motori più potenti da 48v i numero raddoppiano).

bouy ha scritto:
Tra i motori a 12 V da tenere di scorta in un gavone (magari con gambo pieghevole) quali sono da preferire?
non lo so. non ne ho manco cercati. ho selezionato solamente fra i motori che potessero muovere con agilità in acqua salsa 7 metri di legname assortito.
Contrammiraglio
dolce*11
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Citazione:
ehm... le farò prossimamente, giuro su poseidone, divinità cui sono devoto. ma cmq c'è poco da vedere. quattro batterie posate sul paiolato, dei cavi, un motore...


Non scherzare Gazze.....

Non mi interessano le tue cianfrusaglie e carabattole varie.

Io dicevo le foto della topa!

Felice Wink
Sembra di sentirlo ancora
dire al mercante di liquore
"Tu che lo vendi cosa ti compri di migliore?"

F.De Andrè.
Sailornet