Sconfinamento di 8 miglia con dotazioni da 12...che può succedere? [pag. 2]

Guardiamarina
jamin65
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- 11/31
Nicasta ha scritto:
jamin65 ha scritto:

Ad un certo punto è uscita fuori la domanda..... ma fuori le 12 miglia chi ti controlla???


Tutti!!
E se incappi nei libici oggi o nei tunisini di 20 anni fa rischi di non tornare più a casa. Chiedilo ai pescatori di Mazzara del Vallo.
jamin65 ha scritto:
Certo che è comunque un rischio, specie se ti dovessi trovare in difficoltà e chiamare soccorsi...ma in quel caso potresti dire che ti trovavi lì perchè hai scarrocciato.


...aggravando così la tua situazione nel caso sopra citato. L'ultima cosa che bisogna fare è cercare di prenderli per i fondelli.


Nicasta perdonami, ma tra Palermo e Ustica ci sono libici e tunisini??? UT UT UT
Ed io che pensavo di incontrare i coreani.... Sbellica Sbellica Sbellica
I pescatori di Mazzara del Vallo, di solito sono stati beccati sempre oltre le 12 miglia a sud di Lampedusa, per il momento ancora nessuno è riuscito a capovolgere la Sicilia Wink

Un ulteriore riflessione...
ma la Guardia Costiera non ha il controllo solo all'interno delle acque territoriali? se non ricordo male oltre c'è la Marina Militare per il controllo delle acque internazionali...ma forse sto dicendo una baggianata.... Rolling Eyes

Comunque, ribadisco ancora che non voglio assolutamente incitare nessuno a non rispettare le regole!

Saluti
Sottotenente di Vascello
Marco4x4
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- 12/31
dancing ha scritto:
ma xchè x ustica si passa in acque internazionali???

non basta andare dritti verso nord da palermo??

grazie


No, perché come scrivevo dipende da dove è situata la linea di base.
Dalla cartina che ti mostro si vede chiaramente che la linea di base nella zona di Palermo, coincide con la costa, quindi nel caso specifico, oltre 12NM da Palermo in direzione Nord, siamo in acque internazionali, perché non ancora nella circonferenza delle 12NM garantite da Ustica.

re: Sconfinamento di 8 miglia con dotazioni da 12...che può succedere?


jamin65 ha scritto:
ma la Guardia Costiera non ha il controllo solo all'interno delle acque territoriali? se non ricordo male oltre c'è la Marina Militare per il controllo delle acque internazionali...ma forse sto dicendo una baggianata.... Rolling Eyes


Esatto. In acque internazionali intervengono le Marine militari.

Oltre alla precisazione su dove iniziano le acque internazionali, visto che citate Libici e Tunisini, andrebbe fatta anche quella relativa al perché siano stati sequestrati innumerevoli pescherecci italiani, nel corso degli anni.

Il problema nasce dal fatto che gli Italiani - giustamente - ritengono che oltre 12NM dalla linea di base, che a Lampedusa coincide esattamente con la costa, si sia in acque internazionali.
I Tunisini ed i Libici, come è usanza di molti Paesi in via di di sviluppo (anche la Croazia lo fa), sostengono che - fermo restando il principio delle acque territoriali, i tratti di mare di proprio interesse economico e quindi anche in riferimento alla pesca, si estendano - nel loro caso - a 60 ed a volte anche 100NM dalla loro costa.

Quindi, in base ai trattati internazionali, lì siamo in acque internazionali, in base al diritto nautico locale e - presumo - anche in base ad accordi reciproci tra Stati, chissà quando sottoscritti e perché - siamo sì in acque internazionali, ma di interesse economico esclusivo di quei Paesi che ogni tanto ci sequestrano un peschereccio.
E' evidente, anche se non sempre condivisibile, che prima di far nascere una controversia internazionale e magari un incidente diplomatico, l'Italia - come troppo spesso succede - lascia correre ed ingoia il rospo.

Ciao

Marco
Solemar Oceanic 26 + 2x150 Yamaha
Tenente di Vascello
Gighen
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- 13/31
Buonasera a tutti e scusate il mio intervento poco rilevante riguardo le sanzioni, vorrei solo precisare una cosina.

La distanza da Ustica al punto più vicino della Sicilia è di 28.5 miglia nautiche...

12da una parte e 12 dall'altra fa 24, quindi rimangono 4.5 miglia di internazionali, non 8, e la differenza non è poca...

questo non per incitarti, era solo una precisazione, corregetemi comunque se sbaglio!

Saluti
Novamarine RH 580
Yamaha 100
Carrello Ellebi LBN522 750kg
Gps Lowrance HDS9 M
Eco Furuno 585
Tenente di Vascello
iw3gx
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- 14/31
Marco4x4 ha scritto:


Mi permetto di inserirmi in questa discussione per precisare meglio il concetto di cosa si intenda per acque internazionali.

Esse non partono semplicemente oltre le 12 M dalla costa, altrimenti si potrebbero generare falsi timori in coloro che non lo sanno e si eviterebbe di poter navigare anche nell'arcipelago toscano o nel golfo di Taranto, con un natante Wink

Le acque internazionali (dove il natante non può navigare) iniziano 12M oltre la linea di base
. In certi casi, quindi, ben oltre le 12M dalla costa.
Ad esempio si può raggiungere la Corsica, partendo dalla costa toscana, senza mai entrare in acque internazionali, così come le Tremiti, il già citato golfo di Taranto, ecc.

Per Ustica, purtroppo, credo proprio che ci sia un piccolo tratto di acque internazionali, ma dovrei verificare meglio ed al momento, non posso.

Spero di essere stato utile

Ciao

Marco

Marco, non vorrei dire una fesseria, OK la linea base dalla quale vengono calcolati i limiti delle acque internazionali e quindi la zona al di fuori della quale un natante non ci dovrebbe andare, ma le dotazioni sono riferite al limite dalla costa, pertanto le dotazioni per entro 12 miglia valgono fino a tale limite, oltre dovresti avere quelle per le 50 miglia mi pare, pur rimanendo in acque navigabili da un natante. Correggetemi se erro


Luca
Guardiamarina
maximka
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- 15/31
Scusate se mi permetto di intromettermi, fermo restando che per superare le 12 ml servono tutte le dotazioni per la navigazione entro le 50 ml, vorrei vedere la nave da guerra che ti rincorre per 8 ml Guy with axe Sbellica dopo di che sei in acque territoriali e l'unica marina che ti può fermare è quella italiana per la verifica della nazionalità, ma con i documenti sei in grado di provarla.
D'altra parte è una vita che si attraversa l'Adriatico per andare e venire dalla Croazia e, con le dotazioni regolamentari, nessuno fa problemi....
Tenente di Vascello
iw3gx
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- 16/31
maximka ha scritto:
Scusate se mi permetto di intromettermi, fermo restando che per superare le 12 ml servono tutte le dotazioni per la navigazione entro le 50 ml, vorrei vedere la nave da guerra che ti rincorre per 8 ml Guy with axe Sbellica dopo di che sei in acque territoriali e l'unica marina che ti può fermare è quella italiana per la verifica della nazionalità, ma con i documenti sei in grado di provarla.
D'altra parte è una vita che si attraversa l'Adriatico per andare e venire dalla Croazia e, con le dotazioni regolamentari, nessuno fa problemi....

Mi permetto di dissentire, è vero si è sempre fatto l'andare e venire dalla croazia attraversando dritti dritti, ma cio non rende lecito tale cosa. Il mare va rispettato e basta solo 1 volta che le cose non vadano come tu hai voluto, per fartene pentire amaramente, e cio vale sia a 300 m dalla coste sia in alto oceano.
Le dotazioni sono studiate per poterti fare divertire e navigare in sicurezza, la soluzione al problema delle 12 MN c'e': immatricola il tuo natante e dotazioni x le 50 MN. Problema risolto e nessun dubbio.


Luca

P.s. In acque internazionali ti può fermare qualsiasi marina militare e non la bevono la storia delle carte italiane. Sei dove non dovresti essere e bastonano! ( che dopo sia molto improbabile....è un altra storia)
Ammiraglio di divisione
rickyps971
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- 17/31
Ciao a tutti,
i controlli in acque internazionali, come già detto, possono essere effettuati da navi (unità) militari con compiti di Polizia del Mare.
Non bisogna però immaginare che per "nave militare" si intenda solamente il cacciatorpediniere o la portaerei della Marina Militare, anzi...
La legge Bossi-Fini, ha stabilito, tra le altre cose, la suddivisione delle competenze marittime.
La Guardia di Finanza di mare ed una parte delle unità d'altura della Capitaneria di Porto (non sono forse unità militari anche queste?) pattugliano la cosidetta "altura" (oltre 12 miglia dalla costa ed acque internazionali), mentre le restanti unità della G.d.F. e della C.P., nonché le unità della Polizia di Stato e dei Carabinieri, pattugliano le acque costiere.
Capita sovente di "incrociare" dette unità, in particolar modo in zone "calde" dell'immigrazione clandestina.
La priorità di altre tipologie di controllo e la "bonaria" interpretazione delle norme relative alla navigazione dei natanti in acque internazionali porta spesso ad evitare il controllo del barchino italiano e del suo comandante che, con la famiglia, si sta andando a fare le ferie su qualche isola, spingendosi un pò più in là del dovuto; questo non esclude però che in caso di controllo si possa incorrere in un'inchiesta di bandiera (dai successivi esiti incerti: sequestro e confisca? Restituzione?), nonché in sanzioni amministrative relative all'eventuale mancanza di dotazioni o della prescritta patente.
Un controllo con esito più che certo (sequestro e confisca) sarebbe invece quello da parte di qualsiasi unità straniera, che se ne infischierebbe a priori dell'intestazione della polizza di assicurazione, della fattura d'acquisto, dell'autocertificazione, del "caso tutto italiano", etc.
Questo perchè l'intento della Montego Bay, nello stabilire l'obbligatorietà del legame barca/bandiera in acque internazionali, era ben diverso da quello di vietare ai natanti italiani di navigare in acque internazionali, ma se la cosa può essere nota e compresa a molti equipaggi delle unità italiane, non lo sarà affatto agli equipaggi delle unità di tutto il resto del mondo. Wink
Sempre il mare, uomo libero, amerai. (C. Baudelaire)
Capitano di Corvetta
poigps
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- 18/31
Vorrei "tranquillizzare" un pò gli animi: sulla rotta Palermo-Ustica è assai improbabile che si venga fermati, entro ed oltre le 12 miglia.
Al 99% si viene fermati proprio ad Ustica, al distributore del porto, dove la GC, specialmente se il natante è "piccolo", chiede i documenti, le dotazioni o, in alternativa, il biglietto del traghetto.
Infatti, loro partono dal presupposto che se uno si trova lì, se è arrivato via mare deve avere tutto l'occorrente (a meno che dimostri di essere residente o di aver noleggiato il natante sul posto), mentre se non ha dotazioni e patente senza limiti deve mostrare il biglietto del traghetto col quale ha portato il natante sull'isola.
Quindi, per buona pace di Libici, Tunisini e Marine varie, i controlli vengono fatti "on-site".
Coronet 26 Family Deluxe - Cofano Veneziano
Ammiraglio di divisione
rickyps971
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- 19/31
poigps ha scritto:
Vorrei "tranquillizzare" un pò gli animi: sulla rotta Palermo-Ustica è assai improbabile che si venga fermati, entro ed oltre le 12 miglia.
Al 99% si viene fermati proprio ad Ustica, al distributore del porto, dove la GC, specialmente se il natante è "piccolo", chiede i documenti, le dotazioni o, in alternativa, il biglietto del traghetto.
Infatti, loro partono dal presupposto che se uno si trova lì, se è arrivato via mare deve avere tutto l'occorrente (a meno che dimostri di essere residente o di aver noleggiato il natante sul posto), mentre se non ha dotazioni e patente senza limiti deve mostrare il biglietto del traghetto col quale ha portato il natante sull'isola.
Quindi, per buona pace di Libici, Tunisini e Marine varie, i controlli vengono fatti "on-site".


Non metto in discussione quanto tu affermi, ma mi suona un pò di abuso bell'e buono!
Non potrei aver fatto comandare il natante da una persona differente che poi è scesa dalla mia barca? E non potrei, mentre mi trovavo in mezzo al mare, aver prestato le mie dotazioni "oltre" ad un amico che partiva per il largo, una volta rientrato nelle 12 miglia?
Le infrazioni vanno contestate immediatamente al comandante dell'unità e nella circostanza specifica, non in seguito, per semplici deduzioni che lasciano il tempo che trovano.
Penso che questi controlli siano fatti più per scoraggiare la gran parte dei diportisti, che non sulla base di un principio di legalità: qualsiasi verbale di contestazione fatto con questi presupposti, se impugnato, verrebbe certamente annullato. Wink

P.S. fatto salvo, ovviamente, il discorso del natante che deve aver navigato per forza in acque internazionali che resta un dato oggettivo anche in quelle circostanze di controllo (magari con tracciatura radar).
Sempre il mare, uomo libero, amerai. (C. Baudelaire)
Sottotenente di Vascello
Marco4x4
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- 20/31
rickyps971 ha scritto:
poigps ha scritto:
Vorrei "tranquillizzare" un pò gli animi: sulla rotta Palermo-Ustica è assai improbabile che si venga fermati, entro ed oltre le 12 miglia.
Al 99% si viene fermati proprio ad Ustica, al distributore del porto, dove la GC, specialmente se il natante è "piccolo", chiede i documenti, le dotazioni o, in alternativa, il biglietto del traghetto.
Infatti, loro partono dal presupposto che se uno si trova lì, se è arrivato via mare deve avere tutto l'occorrente (a meno che dimostri di essere residente o di aver noleggiato il natante sul posto), mentre se non ha dotazioni e patente senza limiti deve mostrare il biglietto del traghetto col quale ha portato il natante sull'isola.
Quindi, per buona pace di Libici, Tunisini e Marine varie, i controlli vengono fatti "on-site".


Non metto in discussione quanto tu affermi, ma mi suona un pò di abuso bell'e buono!
Non potrei aver fatto comandare il natante da una persona differente che poi è scesa dalla mia barca? E non potrei, mentre mi trovavo in mezzo al mare, aver prestato le mie dotazioni "oltre" ad un amico che partiva per il largo, una volta rientrato nelle 12 miglia?
Le infrazioni vanno contestate immediatamente al comandante dell'unità e nella circostanza specifica, non in seguito, per semplici deduzioni che lasciano il tempo che trovano.
Penso che questi controlli siano fatti più per scoraggiare la gran parte dei diportisti, che non sulla base di un principio di legalità: qualsiasi verbale di contestazione fatto con questi presupposti, se impugnato, verrebbe certamente annullato. Wink


Perfettamente d'accordo!

Si tratta di un abuso. le dotazioni, infatti, devono servire per la crociera effettivamente svolta.

Se vi dovessero contestare mai qualcosa, fatevelo mettere a verbale!

L'anno scorso questa singolare pratica veniva adottata anche in Capraia, al fine di verificare la presenza a bordo della zattera costiera.


Ciao

Marco
Solemar Oceanic 26 + 2x150 Yamaha
Sailornet