L'arte della (nella?) guerra

Ammiraglio di squadra
Yatar1963 (autore)
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“Miglia 15 N-NE – due motoscafi scarichi di siluri, ma carichi di onore e gloria, dirigono in porto”

Con questo messaggio, all’alba del 10 giugno di 101 anni fa il semaforo del monte Cappuccini (Ancona), annunciava l’avvistamento dei MAS 15 e 21 che, bandiere al vento in segno di vittoria, al comando di Luigi Rizzo e Giuseppe Aonzo rientravano da Premuda, avendo da poco affondato la corazzata Austriaca S. Stefano e gravemente danneggiato la corazzata Teghettoff.

Mancava a corollario della gloriosa azione solo il telegrafista-poeta.
E che poeta! Che arte! Roba da far scomparire Ungaretti, impallidire D’Annunzio e vergognare Marinetti.

Ma sarà vero? Il telegrafista poeta? Dettagli simili visibili da 15 mn?
Non in tutti i siti di un certo livello viene riportato questo aneddoto. Il sito della Marina è al momento irraggiungibile per manutenzione.

Propaganda dei film post bellici realizzati nella prima epoca fascista?
O semplicemente il caso, che ha voluto aggiungere il punto esclamativo ad una delle missioni più gloriose e concretamente efficaci della Marina Militare Italiana?

Qualcuno ne sa di più?

Comunque il 10 giugno è stato poi meritatamente scelto come festa della Marina.
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Capitano di Vascello
NaiNoe
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Caspita Yatar1963....
Avevo colto, leggendoti, una tua particolare dedizione all'analisi di argomenti poco conosciuti o trattati.
Ammetto di essere a volte molto superficiale e leggero nella "lettura" degli eventi passati e presenti ...ma questa come ti è venuta???

Non mi resta che sedere all'ultimo banco e vedere ciò che ne esce da questo topic.
Ammiraglio di squadra
Yatar1963 (autore)
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NaiNoe ha scritto:

Ammetto di essere a volte molto superficiale e leggero nella "lettura" degli eventi passati e presenti ...ma questa come ti è venuta???

Mah.... niente di particolare: mi è capitato di leggere la storia, pubblicata su un sito di un certo livello.

Poi ho meditato su questo meraviglioso messaggio, dove cronaca, prosa e poesia si incorciano perfettamente, mi sono visto lì, giovane telegrafista, che, anzichè trasmettere nella forma prevista, mi metto a fare il poeta a rischio di una valanga di caxxiatoni...

Sappiamo che propaganda e retorica sono da sempre parte integrante di ogni evento bellico. Questo poi era perfetto sotto 1000 punti di vista!
Però questo telegramma, orgogliosamente citato in molti resoconti, scompare totalmente in altri (me lo sono andato a cercare).

Perchè? Eppure un simile testo d'archivio dovrebbe ancora esistere in qualche polveroso archivio, o essere appeso e incorniciato sia al ministero della Difesa, sia a quello dell'Istruzione.!

Aspettiamo info da qualche Gommonauta che magari ne sa di più.

O forse semplicemente, a distanza di un secolo non siamo in grado o non vogliamo di distinguere verità e retorica?

La storia è maestra di vita.
Un po' di spirito critico forse ci può aiutare, soprattutto oggi, dove non esiste più nemmeno la cura della prosa, figuriamoci la poesia.

Senza nulla togliere all'eccezionale e efficientissima impresa, in cui due minuscoli motoscafi hanno fatto girare i tacchi all'intera flotta Austro-Ungarica, sbaragliandone la strategia. Nonstante un siluro a bersaglio, ma che non esplose (problemi di appalti pure all'epoca??)
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Ammiraglio di divisione
Rocky6
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re: L'arte della (nella?) guerra
Ammiraglio di squadra
bluprofondo60
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- 5/16
Quello in foto è un maiale, usato dagli incursori del comsubin nel corso della seconda guerra mondiale e con grandi risultati . Per quanto riguarda la storia raccontata da Yatar , devo dire che a me risulta sia vera, in quanto quando frequentavo il corso per diventare un incursore della marina , ce la raccontò un vecchio ammiraglio in pensione venuto a trovarci e parlò di questo telegrafista che si fece prendere la mano dall' entusiasmo e si trovò poi tra due fuochi. Quello dei politici sempre pronti a puntare il dito contro le debolezze delle forze armate e degli ufficiali integerrimi e legati alle ferree regole e l' altro della marina e della politica di allora , insieme ai media del tempo, interessati a dare al popolo un messaggio di una guerra cavalleresca e gloriosa , combattuta dai nostri eroi avvolti nel tricolore.Ci disse anche come si chiamava e chi era realmente questo telegrafista, ma a distanza di più di 30 anni sinceramente non ricordo. Ricordo solo che ci disse che alla fine fu premiato , naturalmente riferendosi ad una circostanza diversa, da buoni ipocriti italioti.
Ammiraglio di squadra
Yatar1963 (autore)
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- 6/16
Molto interessante!
Sarebbe bello avere notizie dell'anonimo telegrafista.

Devo provare a fare qualche ricerca web.

Il MAS di Rizzo è esposto all'Altare della Patria.

La realtà dell'impresa supera nei fatti ogni propaganda.
La Teghettoff portava il nome dell'ammiraglio austriaco che sconfisse gli Italiani a Lissa.
Due motoscafi che attaccano corazzate sono un simbolo in una guerra dove ragazzini in trincea corrono indifesi verso nidi di mitragliatrice.
La flotta che fugge, mentre la situazione sul Piave era ancora fortemente in bilico.
Gli Austriaci che avevano troupe cinematografiche a bordo per filmare la vittoria di Otranto e che invece riprenderanno la S.Stefano che affonda e la tragedia dei loro marinai.
Il motorista di Rizzo che invoca la Madonna delle Grazie perché la seconda e ultims bomba di profondità lanciata contro gli inseguitori esploda.

Se ci aggiungiamo il telegrafista, la realtà supera la fantasia.

Questi John Ford, Kubrick e Spielberg gli fanno cappotto!
Ammiraglio di squadra
bluprofondo60
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- 7/16
Sai cosa mi diceva sempre il mio comandante istruttore ? Che i navy seal avevano i mezzi , ma seguivano alla lettera il piano precedentemente pianificato, andando nel pallone se qualcosa andava storto, noi avevamo meno mezzi ma eravamo sempre in grado di improvvisare e inventarci qualcosa se il piano andava storto. Non è poco, credetemi.
Ammiraglio di squadra
Gulliver
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- 8/16
Impresa leggendaria quella dell'affondamento della Santo Stefano, non tutti ricorderanno che siccome aveva già ricevuto una medaglia d'oro per un'impresa analoga, Luigi Rizzo non fu decorato con una seconda medaglia d'oro. Dovettero cambiare una legge che lo impediva.

Sono sempre stato un ammiratore di Luigi Rizzo, che, con Domenico Millelire, ha sempre rappresentato, nella mia immaginazione, l'archetipo del soldato coraggioso, determinato, ingegnoso e indifferente al nemico.

Pur indegni di tanto coraggio siamo comunque anche noi uomini di mare e, come sicuramente fecero Rizzo e i suoi, piangiamo le vittime di quella tragedia.
Capitano di Vascello
yanez323
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- 9/16
[quote="Yatar1963"Il MAS di Rizzo è esposto all'Altare della Patria.[/quote]

Per notizia il MAS 96, usato per la "Beffa di Buccari" si trova al Vittoriale a Gardone Riviera
Per l'occasione il "Vate" utilizzò la sigla MAS (Motoscafo Armato Silurante) per coniare il motto Memento Audere Semper.
Contrammiraglio
dolce*11
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- 10/16
Yatar1963 ha scritto:


Il motorista di Rizzo che invoca la Madonna delle Grazie perché la seconda e ultims bomba di profondità lanciata contro gli inseguitori esploda.



E pensare che per definire una persona amorale lo si chiama " senza Dio ".

Quanto bene saremmo stati e staremmo ora , senza un dio a cui raccomandare le nostre guerre.
Sembra di sentirlo ancora
dire al mercante di liquore
"Tu che lo vendi cosa ti compri di migliore?"

F.De Andrè.
Sailornet