IO E IL MIO GPS [pag. 2]

Capitano di Corvetta
gipici
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- 11/35
la carta nautica è indispensabile, se sai fare (chi possiede la patente nautica si suppone che questa pratica la conosca a menadito) il punto nave impieghi pochi secondi per sapere dove ti trovi. Questo in teoria. Nella pratica, e in frangenti d'emergenza, il problema è completamente diverso e pressante: con il GPS basta un colpo d'occhio alla strumento per sapere se stai andando (nel caso di nebbia) contro gli scogli o meno, altra cosa è dover fare il punto nave sulla carta. Ma l'utilizzo degli strumenti elettronici non sopperiscono alla c.d. conoscenza delle carte nautiche che ogni comandante ( dal gommone alla nave da crociera, comprese le petroliere e i sottomarini) deve avere. in caso di incidente il gps non fa testo. Ma questo è un argomento che riguarda non i natanti, ma le imbarcazioni immatricolate. Resta, invece, la responsabilita civile e penale per chi è allaguida di imbarcazioni di ogni tipo. In sintesi, l'uso del gps e vivamente consigliato a chi va per mare.
Novamarine Rh 580, Yamaha 60 4 tempi carburatori, geovav 6 sunshine.

"varcate le colonne d'Ercole, il nulla infinito".
Colombo dimostrò il contrario
Ammiraglio di squadra
roland
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- 12/35
ma sai io con la piccola grandi traversate non ne ho mai fatte... il massimo che ho fatto come traversata e' stata ostia/olbia ma col 7.5 metri non con la yacuzzi, con la quale non mi azzardo mai oltre le 7 miglia....ma questo e' un mio limite mentale, non della barca...c'e' gente che attraversa oceani su gusci di noce, io non sono cosi coraggioso.

Per quanto riguarda isla, il mio era un integrare, sono certamente d'accordo sul GPS a bordo. e rafforzo: ecoscandaglio separato, come gia detto varie volte se muore il GPS voglio sapere "quante braccia sotto".

ciao
roland
Non ci sono rose sulla tomba del marinaio. Non ci sono gigli sulle onde. Quello che al marinaio spetta e' il battito d'ala del gabbiano ed il pianto dell'amata.
Capitano di Corvetta
gipici
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- 13/35
a: teoricamente con un natante non puoi andare oltre le sei miglia.
b: conosco (per ragioni di lavoro) tanti che attraversano con il gommone l'adriatico. In gergo noi li chiamiamo scafisti.
c: nessuno mette in dubbio il fatto che dalla teoria alla pratica la differenza è abissale. Certo che è possibile allontanarsi dalla costa. ma per farlo in sicurezza ci vogliono gli strumenti adatti. Tra i quali il GPS, una bussola e una carta nautica. 8) 8) 8) 8) 8)
Novamarine Rh 580, Yamaha 60 4 tempi carburatori, geovav 6 sunshine.

"varcate le colonne d'Ercole, il nulla infinito".
Colombo dimostrò il contrario
Ammiraglio di squadra
isla
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- 14/35
gipici ha scritto:
a: teoricamente con un natante non puoi andare oltre le sei miglia.)


le miglia gia' da anni sono pasate a 12 se il natante e' marcato cee Wink
Ammiraglio di squadra
roland
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- 15/35
isla ha scritto:
gipici ha scritto:
a: teoricamente con un natante non puoi andare oltre le sei miglia.)


le miglia gia' da anni sono pasate a 12 se il natante e' marcato cee Wink


exactly, e avendo le necessarie dotazioni (che ti assicuro in una 5.50 stanno strettine, vedi autogonfiabile che mi occupa quasi un gavone!!)
Non ci sono rose sulla tomba del marinaio. Non ci sono gigli sulle onde. Quello che al marinaio spetta e' il battito d'ala del gabbiano ed il pianto dell'amata.
Ammiraglio di squadra
isla
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- 16/35
gipici ha scritto:
la carta nautica è indispensabile, se sai fare (chi possiede la patente nautica si suppone che questa pratica la conosca a menadito) il punto nave impieghi pochi secondi per sapere dove ti trovi. .


il discorso non fa una piega,ma in occasione di attraversata,per sapere sempre dove ti trovi,devi ogni tanto riportarti il punto nave sulla carta,calcolare deriva scarroccio, altrimenti della carta non te ne fai nulla!sei daccordo?
in ogni caso e' sempre SCONSIGLIATO FARE ATTRAVERSATE DA SOLI
io l'ho fatto per diversi anni,ma sempre in compagnia di altre barche!la sicurezza sempre al primo posto! Wink
Ammiraglio di squadra
isla
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- 17/35
roland ha scritto:
isla ha scritto:
gipici ha scritto:
a: teoricamente con un natante non puoi andare oltre le sei miglia.)


le miglia gia' da anni sono pasate a 12 se il natante e' marcato cee Wink


exactly, e avendo le necessarie dotazioni (che ti assicuro in una 5.50 stanno strettine, vedi autogonfiabile che mi occupa quasi un gavone!!)


roland non e' cosi'
l'autogonfiabile e' solo oltre le 12 mg,a noi basta un'apparecchio galleggiante come questo

re: IO E IL MIO GPS
Contrammiraglio
stinger
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- 18/35
"navigando" nel forum mi pare palese una contraddizione:
c'è chi, più di un timore referenziale ha un autentico terrore delle "famigerate" Bocche di Bonifacio poi attraversa con la nebbia l'Adriatico. C'è chi non può fare a meno dell'autogonfiabile e chi va a Ponza tutte le domeniche con un 4,20 con un 20 HP. Personalmente ho un GPS palmare che mi da coordinate, velocità, direzione, distanza percorsa e controllo sulla carta nautica la strada fatta (a dire il vero faccio delle fotocopie formato A3 che metto in una busta di plastica trasparente in modo da protegegrle e non farle svolazzare (la cata comunque la porto a bordo). E' dal 83 che navigo, mi sono trovato in tutte le condizioni meteo, ma a dire la verità con la nebbia mai, probabilmente perché navigo solo in estate e parto solo con bel tempo. Faccio campeggio nautico e ha girato Corsica, Costa Azzurra, Sardegna e Croazia, è vero che oltrepassando il canale fra Ulian e Pasman si viene colti dall'angoscia vedendo una moltitudine di "conetti" tutti uguali, ma di li a dire che il GPS cartografico è indispensabile per chi faccia del semplice turismo...
Non faccio mica il camel trophy nè lo voglio fare. La cosa più pericolosa che trovo è quella di voler raggiungere una destinazione a tutti i costi (come quelli che fanno i raid e poi pubblicano articoli facendosi passare per eroi, io, facendo campeggio nautico, se fa brutto non mi muovo a differenza chi deve tornare per forza a casa o chi si è imposto di fare 1000 miglia in una settimana (per andare dove poi..) anche se si è alzato il mare e magari inizia a piovere.
Ammiraglio di squadra
roland
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- 19/35
isla ha scritto:
roland ha scritto:
isla ha scritto:
gipici ha scritto:
a: teoricamente con un natante non puoi andare oltre le sei miglia.)


le miglia gia' da anni sono pasate a 12 se il natante e' marcato cee Wink


exactly, e avendo le necessarie dotazioni (che ti assicuro in una 5.50 stanno strettine, vedi autogonfiabile che mi occupa quasi un gavone!!)


roland non e' cosi'
l'autogonfiabile e' solo oltre le 12 mg,a noi basta un'apparecchio galleggiante come questo

re: IO E IL MIO GPS


lo so isla, io pero' ho comperato una zattera (era una occasione unica da svendita) alla scadenza mi faccio il battellino (costavano la stessa cosa, figurati)
Non ci sono rose sulla tomba del marinaio. Non ci sono gigli sulle onde. Quello che al marinaio spetta e' il battito d'ala del gabbiano ed il pianto dell'amata.
Ammiraglio di squadra
roland
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stinger ha scritto:
"navigando" nel forum mi pare palese una contraddizione:
c'è chi, più di un timore referenziale ha un autentico terrore delle "famigerate" Bocche di Bonifacio poi attraversa con la nebbia l'Adriatico. C'è chi non può fare a meno dell'autogonfiabile e chi va a Ponza tutte le domeniche con un 4,20 con un 20 HP. Personalmente ho un GPS palmare che mi da coordinate, velocità, direzione, distanza percorsa e controllo sulla carta nautica la strada fatta (a dire il vero faccio delle fotocopie formato A3 che metto in una busta di plastica trasparente in modo da protegegrle e non farle svolazzare (la cata comunque la porto a bordo). E' dal 83 che navigo, mi sono trovato in tutte le condizioni meteo, ma a dire la verità con la nebbia mai, probabilmente perché navigo solo in estate e parto solo con bel tempo. Faccio campeggio nautico e ha girato Corsica, Costa Azzurra, Sardegna e Croazia, è vero che oltrepassando il canale fra Ulian e Pasman si viene colti dall'angoscia vedendo una moltitudine di "conetti" tutti uguali, ma di li a dire che il GPS cartografico è indispensabile per chi faccia del semplice turismo...
Non faccio mica il camel trophy nè lo voglio fare. La cosa più pericolosa che trovo è quella di voler raggiungere una destinazione a tutti i costi (come quelli che fanno i raid e poi pubblicano articoli facendosi passare per eroi, io, facendo campeggio nautico, se fa brutto non mi muovo a differenza chi deve tornare per forza a casa o chi si è imposto di fare 1000 miglia in una settimana (per andare dove poi..) anche se si è alzato il mare e magari inizia a piovere.


ciao stinger. Io navigo tutto l'anno, ma a ridosso della costa l'inverno (diciamo davanti casa , giusto per una pescatina) e d'estate HO FATTO in passato cose come quella descritta che, ripeto, non farei MAI PIU. Non mi sento un eroe, e manco un gran marinaio a dirti la verita', anzi sono fra quelli che spesso si godono poco il mare perche' "devono avere tutto sotto controllo", sono fra quelli che "almeno uno in barca deve rimanere sempre, anche se sei ancorato a 1 miglio da riva, e vorrebbero tutti fare solo un bagnetto, insomma in barca sono un ca****zzi.... Embarassed

Ma qualche esperienza in mare va pure fatta, e per fortuna le ho fatte quando "me reggeva la pompa" , perche' ora davvero non le rifarei.
ciao
Roland
Non ci sono rose sulla tomba del marinaio. Non ci sono gigli sulle onde. Quello che al marinaio spetta e' il battito d'ala del gabbiano ed il pianto dell'amata.
Sailornet