[Nuovo regolamento] - Disposizione su "immatricolazione" natanti [pag. 4]

Capitano di Vascello
yanez323
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Mi sono riletto con attenzione la proposta di legge, specie per quanto riguarda i natanti e la creazione di un registro degli stessi .
Premetto che sono pienamente d’accordo con le considerazioni di Rickyps, sia in materia di sicurezza che sotto l’aspetto fiscale.
Credo che una volta assestatosi il mercato, e valutate le conseguenze d’ambiente sulla sicurezza una migliore regolamentazione sia d’obbligo.
I dati ci sono tutti, sia sugli incidenti sia sulla consistenza del parco “unità nautiche”.
Quello che mi lascia perplesso è l’aspetto volutamente “emozionale” della proposta di legge che delle troppo scarne indicazioni tecniche ai fini del successivo Decreto legislativo.
Forse, per deformazione, sono portato a pensare male, ma un disegno più articolato sarebbe stato d’obbligo ed ho l’impressione che questo disegno di legge sia stato approntato per uno preminente scopo secondario (scusate il gioco di parole), dissimulato dalla più che giusta intenzione di garantire la sicurezza generale.
Probabilmente, il disegno di legge è stato approntato da qualche commissione tecnica congiunta dei ministeri delle Finanze e delle Infrastrutture e fatta prendere in carico a dei parlamentari, con figura di proponenti, sulla cui competenza in materia forse si potrebbe discutere.
Per esempio, manca un inciso sull’armonizzazione con le norme Comunitarie, continuiamo a mantenere la distinzione tra imbarcazione e natante, m non ci sono riferimenti alle convenzioni internazionali, tipo gli Accordi di Montego Bay.
Al di la di tutto, con la normativa esistente, qualora ci siano a bordo le dotazioni di sicurezza richieste un natante potrebbe allontanarsi indefinitamente dalla costa senza incorrere in problemi normativi, salvo l’uscita dalle acque territoriali. Cosa che può accadere normalmente se uno si porta al centro del Golfo di Taranto: sarebbe ad una distanza dalla costa superiore alle venti miglia e, comunque, sempre in acque territoriali. Ergo, nel momento in cui vengo iscritto in un registro “navale” italiano e mi viene assegnato un numero identificativo, automaticamente l’unità viene riconosciuta come italiana e quindi verrebbero a decadere sui “natanti” le limitazioni alle acque territoriali o all’uso di dotazioni di sicurezza che richiedano l’immatricolazione e questo dato mi sembra molto importante.Ma, ma di tutto questo non c’è traccia, nemmeno come rinvio all’adeguamento della normativa tecnica.
Personalmente la cosa non mi turba, visto che quando ero possessore di una jacuzzi, avevo i contrassegni identificativi per la Laguna veneta, ma li c’erano solo questioni sacrosante di sicurezza ed il tutto costava poche decine di euro, che valevano soprattutto per la sicurezza ed una procedura di rilascio molto rapida.
In compenso c’è un accenno alle verifiche periodiche di sicurezza, che andranno ad attingere a quelle del RINA per le imbarcazioni. .
Così com’è il progetto di legge farà un seppur giusto censimento dei natanti, visto che sono oltre 500.000, ovvero l’84% di quello che galleggia, e quindi appetibili da punto di vista fiscale.
A parte il recupero dell’evasione dell’IVA e l’indice di valutazione di reddito, che sono giustissimi, i registri potranno essere poi utilizzati per imposte successive a livello locale. Infatti , nella prospettiva di un completo federalismo fiscale con libertà impositiva alle Regioni, dubito che a qualcuno non venga in mente di partorire l’idea di qualche balzello per far quadrare i bilanci.
Non a caso poi avevo fatto un accenno alle problematiche dei porti turistici al momento rimasti in parte delle cattedrali nel deserto.
Ultimamente m’è capitato di constatare che nei piccoli rimessaggi privati o di piccoli club, che ancora hanno dei prezzi abbordabili, stanno facendo controlli a tappeto sulle concessioni demaniali, l’impatto ambientale, l’efficienza e sicurezza delle gru, l’agibilità dei pontili e una marea di altre cose. Con il risultato finale della chiusura di buona parte di queste strutture e la necessità, per gli utenti, di doversi trasferire presso i “nuovi porti turistici”, con un aggravio di spese non da poco.
E qui anche l’obbligo di revisioni periodiche contribuisce. Infatti in queste mega strutture si troveranno i meccanici o i tecnici abilitati alle revisioni, con la gru adatta all’alaggio.Il tutto con rapido appuntamento e senza l’obbligo di andare a caricare il natante su qualche carrello o camion , aspettare un’appuntamento e tute le amenità connesse magari alla mancanza di un pezzo indispensabile.
Alla fine gli investimenti fatti, anche da politici di primo piano, sulla portualità turistica dovranno comunque rendere.
Forse le mie sono solo pessimistiche elucubrazioni , ma sono convinto che al peggio non c’è mai fine quando si tratta di mungere.
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marco57
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Basta immatricolare l'unità in Belgio e si risolvono eventuali problemi di future imposizioni e gabelle.
Le persone esistono per essere amate, le cose esistono per essere usate.
Se c'è tanto caos in questo mondo, è perchè le cose vengono amate e le persone usate.
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rickyps971
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bebo1957 ha scritto:
Domanda: con la possibilità del codice identificativo (MMSI) sarà poi obbligatorio anche per il diporto l'esame per il conseguimento del certificato limitato di operatore VHF-rtf/dsc,EPIRB(GMDSS)?
alberto


Sono due cose distinte: il codice MMSI è una "targa" composta da nove numeri, assegnata all'unità (immatricolata) che ne identifica le caratteristiche, il proprietario, etc. ed è indispensabile per l'inizializzazione degli apparati (oltrechè per il riconoscimento da parte del servizio SAR), mentre il patentino specifico di cui parli è un titolo che autorizza l'utente all'utilizzo dell'apparato dotato di DSC (inizializzato e funzionante) e si ottiene sostenendo un esame.
Quest'ultimo è ancora obbligatorio. Wink
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rickyps971
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@Yanez: i benefici derivanti dall'immatricolazione dei natanti (quali, appunto, la possibilità di richiedere il codice MMSI, la possibilità di navigare senza alcun problema in acque internazionali, etc.) sono consequenziali all'immatricolazione stessa, senza alcuna ulteriore specificazione.
La normativa tecnica esiste già, così come la Montego Bay; verrebbero semplicemente estese (automaticamente) a tutte le unità, in quanto immatricolate.
Forse è questo il motivo per cui non se ne parla nel disegno.
In merito alle possibilità di tartassamenti vari, ahimè, siamo in Italia: speriamo in bene, ma chi vive sperando...
Sul discorso della nautica sociale, sono totalmente d'accordo: i grossi squali stanno facendo piazza pulita la dove esistono piccole realtà ancora fruibili.
Lo dimostrano i fatti, da te già descritti, dei quali sono bene a conoscenza in quanto facenti parte della recente "cronaca portuale" della zona di mare in cui vivo.
Ed i progetti per i nuovi mega porti vedono coinvolte più o meno direttamente, a livello di interesse privato, personalità di spicco del mondo politico.
Talamone ne è un esempio nascente (ma confido in un "aborto" dell'ultimo minuto): la cosidetta riqualificazione portuale prevederebbe un marina destinato prevalentemente ad unità dai 14 metri in su, mentre attualmente la misura media è intorno ai 10-12 metri, con ampia presenza di piccole unità e situazioni economicamente sostenibili da parte di chiunque.
Penso che se le cose prenderanno la piega sbagliata (sbagliata per me e per chi è come me) chiuderó il capitolo talamonese della mia vita e migreró in altri lidi, magari all'estero: tolta la possibilità di fruire del mare, in una realtà come questa, non resta molto... a meno che non piaccia la caccia al cinghiale.
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rickyps971
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marco57 ha scritto:
Basta immatricolare l'unità in Belgio e si risolvono eventuali problemi di future imposizioni e gabelle.

Verissimo. Almeno per ora.
Ho incontrato molti (italianissimi) armatori di unità immatricolate in Belgio e devo dire che non ne ho sentito nemmeno uno lamentarsi di alcunchè.
Se le reali intenzioni del Governo nostrano saranno davvero quelle peggiori riportate fin quì, speriamo che non trovino il modo di mettere mano in qualche modo sulle bandiere comunitarie più "agevolate" della nostra.
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Capitano di Vascello
yanez323
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[quote="rickyps971"]@Yanez: i benefici derivanti dall'immatricolazione dei natanti (quali, appunto, la possibilità di richiedere il codice MMSI, la possibilità di navigare senza alcun problema in acque internazionali, etc.) sono consequenziali all'immatricolazione stessa, senza alcuna ulteriore specificazione.La normativa tecnica esiste già, così come la Montego Bay; verrebbero semplicemente estese (automaticamente) a tutte le unità, in quanto immatricolate.Forse è questo il motivo per cui non se ne parla nel disegno........quote].
Ammetto i miei limiti: non ho alcuna fiducia nelle cognizioni tecniche dei legislatori e dubito che qualcuno si sia posto il problema delle implicazioni, anche positive, che la questione comporti.
Per qualsiasi normativa permane il ferreo principio :ubi lex voluit dixit, ubi noluit tacuit.
Se non esplicitamente previsto, nessuno in fase attuativa della norma si preoccupa di una interpretazione estensiva, anzi....
E' probabile che in un secondo momento la problematica venga posta, con conseguente paralisi in attesa di "successivo emendamento normativo" o qualche mitica "circolare esplicativa", idonea solo ad intorbitare le acque. In questi casi l'UCAS (Ufficio Complicazione Affari Semplici), con mirabile efficienza, non perde un colpo!
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rickyps971
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Sicuramente il fatto di estendere determinati benefici ai natanti non è stato il "motore" degli intenti del legislatore, sono d'accordo, ma esistono già altre leggi che prevedono determinate possibilità per le unità iscritte.
In questo senso, probabilmente, il voluit della nuova legge, per essere limitativo, dovrebbe invece essere chiaramente inteso ad escludere i natanti immatricolati dalle possibilità già previste da altre normative.
Come dire, ti obbligo ad immatricolare, ma in una forma che esclude dai benefici, altrimenti automatici.
Che poi questi benefici non derivino per espressa intuizione e volontà del legislatore credo sia assolutamente vero, ma se non verrà prevista una particolare limitazione da questa nuova forma di immatricolazione, diventeranno valide anche per i natanti le disposizioni già in vigore.
Per esempio, il "battere bandiera" presuppone il legame Stato- bandiera dimostrabile con l'iscrizione dell'unità in un registro navale; la Montego Bay indica la necessità di dimostrare il legame Stato-bandiera per poter navigare in acque internazionali (anche se, in merito, si sono fatte molte considerazioni).
Una legge che imponga l'immatricolazione dei natanti non deve necessariamente prevedere che questi potranno poi navigare in acque internazionali, perchè questa possibilità deriva in modo automatico dal fatto di essere iscritti in un registro, assolvendo così agli unici obblighi previsti da un'altra norma specifica, già esistente.
Stessa cosa dicasi per le altre possibilità legate alla sola necessità di avere un'unità immatricolata.
Per escludere i natanti italiani da queste possibilità, il legislatore dovrebbe prevedere una particolare forma di immatricolazione ed indicare chiaramente, se fosse possibile farlo, che quel particolare tipo di immatricolazione esclude comunque da questa e quella possibilità.
Ma la fantasia dei politici potrebbe non avere limiti, in questo senso... Wink
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Capitano di Vascello
yanez323
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[quote="rickyps971"........In questo senso, probabilmente, il voluit della nuova legge, per essere limitativo, dovrebbe invece essere chiaramente inteso ad escludere i natanti immatricolati dalle possibilità già previste da altre normative.
Come dire, ti obbligo ad immatricolare, ma in una forma che esclude dai benefici, altrimenti automatici.
..........Per escludere i natanti italiani da queste possibilità, il legislatore dovrebbe prevedere una particolare forma di immatricolazione ed indicare chiaramente, se fosse possibile farlo, che quel particolare tipo di immatricolazione esclude comunque da questa e quella possibilità.Ma la fantasia dei politici potrebbe non avere limiti, in questo senso... Wink[/quote]

@Rickyps
Le tue argomentazioni sono serie, documentate, logiche e di buon senso. Un grosso limite Sad Exclamation Sbellica Sbellica
Una volta emanato il decreto legislativo, aspetta che qualche scienziato dei vari uffici studi e legislazione di tutti i dicasteri interessati, compreso quelle per le Colonie, del Sant'Uffizio e dell'Opera Balilla , metta mano al regolamento d'attuazione e vedrai che moloch ne viene fuori.
Qualora non bastasse, e la naturale decadenza dei limiti attuali non sia enumerata a chiare -si fa per dire- lettere (es la navigazione oltre il limite delle acque territoriali o l'uso del MMSI), ci sarà sempre qualche acuto burocrate "..........che non si può assumere la responsabilità..." per quello che riguarda la sua stretta competenza e quindi bloccherà tutto, in attesa di porre "...uno specifico quesito al Superiore Ministero...". Conosco i pargoli e, fatte sempre le debite lodevoli eccezioni, guai a lasciargli margini di discrezionalità interpretativa.
L'unica cosa certa è che ci sarà un registro. Quello si, con conseguente esborso di denaro, perdite di tempo per produrre cervellotiche documentazioni, mancanza di uniformità nelle procedure sul territorio nazionale ecc.
L'stituzione di una forma di registrazione poi comporterà degli oneri per l'erario e, con questi chiari di luna, la copertura finanziaria diventa un serio problema.
Se la normativa sarà veramente indirizzata al solo fine della sicurezza della navigazione, ci sono ottime possibilità che rimanga lettera morta per mancanza di fondi, limitata a registri cartacei senza interazione telematica per gli enti interessati.Se invece i fondi si troveranno, e tutto partirà in tempi brevi, è probabile che i fini reali ed inconfessati siano altri . Stiamo a vedere Cool Idea
Ammiraglio di divisione
rickyps971
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È vero: purtroppo, spesso, a chi mi chiede "ma come mai il Governo non fa così e così?", mi trovo anch'io a rispondere "perchè l'idea è troppo giusta, logica ed intelligente, quindi non passerà mai". Sad
Vabbè, "n'crociamo e dita!".
Sempre il mare, uomo libero, amerai. (C. Baudelaire)
Tenente di Vascello
bebo1957
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@ Rickps971:
Grazie per la risposta, leggo la posta solo ora Felice . Tutto sommato, trovo la cosa positiva...in fatto di sicurezza. Ciao
alberto
alberto capelli
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