Lega navale ente morale ????

Sottotenente di Vascello
pinnacolo61 (autore)
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- 1/23
Mi spiegate per quale motivo si dovrebbe assumere la presidenza di una lega navale locale senza percepire alcun compenso ?
Quali sono le cause che spingono una persona ad assumersi delle responsabilità senza avere in cambio nulla ?
grazie
Ammiraglio di squadra
MaxM100
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- 2/23
pinnacolo61 ha scritto:
Mi spiegate per quale motivo si dovrebbe assumere la presidenza di una lega navale locale senza percepire alcun compenso ?
Quali sono le cause che spingono una persona ad assumersi delle responsabilità senza avere in cambio nulla ?
grazie


E' normale nell'ambito delle attività sportive dilettantistiche dove "il motore" è la passione. Wink
Ammiraglio di divisione
The Doctor
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- 3/23
Perchè la Lega Navale è da equiparare ad un'associazione non a scopo di lucro e la normativa italiana, in tal senso, prevede che le cariche e le prestazioni dei soci siano assolutamente gratuite, tuttavia si può, previa approvazione dell'assemblea dei soci, provvedere al rimborso delle spese sostenute dai soci per conto dell'associazione (es. viaggi, alberghi ecc.)
In ogni gruppo o comunità c'è uno stolto: se nella tua cerchia di amici non ne vedi, comincia a preoccuparti.
Capitano di Corvetta
carlobarillari
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- 4/23
Nomerose associazioni onlus non pervedono per gli amministratori alcun compenso siano esse a carattere sportivo culturale o assistenziale
Ho venduto il mio vecchio Nova!
Sottotenente di Vascello
pinnacolo61 (autore)
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- 5/23
se alla lega navale lavorano 2 persone assunte e capita un grave infortunio....il presidente potrebbe finire in carcere !
E voi volete dirmi che ci sono persone che per passione si assumono queste responsabilità ?
Non capisco proprio
Ammiraglio di squadra
MaxM100
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- 6/23
pinnacolo61 ha scritto:

E voi volete dirmi che ci sono persone che per passione si assumono queste responsabilità ?


Certo che ci sono e non solo nella Lega Navale.
Sottotenente di Vascello
pinnacolo61 (autore)
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- 7/23
devo allora pensare che in quelle posizioni si ricevono altri tipi di agevolazioni.
Guardiamarina
ciopper8
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- 8/23
pinnacolo61 ha scritto:
devo allora pensare che in quelle posizioni si ricevono altri tipi di agevolazioni.


............il posto barca???? Razz Razz Razz
Capitano di Corvetta
carlobarillari
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- 9/23
pinnacolo61 ha scritto:
se alla lega navale lavorano 2 persone assunte e capita un grave infortunio....il presidente potrebbe finire in carcere !
E voi volete dirmi che ci sono persone che per passione si assumono queste responsabilità ?
Non capisco proprio

Se le persone assunte hanno una regolare posizione previdenziale, contributiva e assicurativa nessuno finisce in carcere.
E, per fortuna, persone cosi esistono Wink
Ho venduto il mio vecchio Nova!
Ammiraglio di divisione
The Doctor
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- 10/23
pinnacolo61 ha scritto:
se alla lega navale lavorano 2 persone assunte e capita un grave infortunio....il presidente potrebbe finire in carcere !
E voi volete dirmi che ci sono persone che per passione si assumono queste responsabilità ?
Non capisco proprio


Che c'è di strano? Io sono uno di quelli. Quella che tu chiami "passione" altri la chiamano "volontariato", prestano cioè la loro opera senza alcuna retribuzione, motivati da scelte personali, dall’amore per il prossimo, per gli animali, per la natura.
Il lavoro volontario è l’elemento caratterizzante delle organizzazioni no-profit, viene prestato in forma libera e gratuita per il perseguimento dei fini cosiddetti istituzionali, cioè i fini indicati nello statuto.
Infatti il motore che spinge al lavoro volontario è quello della condivisione di un progetto, di un obiettivo comune, che copre ambiti diversissimi e può spaziare dall’organizzazione di attività per i disabili alla gestione di interventi di protezione civile, ma sempre seguendo regole liberamente condivise!
A volte la conduzione delle attività gestite dall’organizzazione richiede invece un impegno di tipo professionale e una continuità che possono essere garantiti solo attraverso prestazioni di lavoro retribuito: non per questo si perde la qualifica di “ente no-profit”.

Semplificando molto, la difficoltà è quella di dare un nome ad un mondo socio-culturale ed economico che somiglia per certi versi al settore “privato”, cioè alle aziende commerciali e per altri versi al settore “pubblico”, cioè allo stato, ai comuni, etc; ma non è esattamente né l’uno né l’altro. Ecco perché, ad esempio, “terzo settore”.
E’ particolarmente difficile scegliere tra le diverse definizioni perché ciascuna sottolinea un aspetto importante di questo mondo. Il no profit, come per comodità lo chiameremo da adesso in poi, offre prodotti il cui valore è difficilmente quantificabile economicamente – e questo, oltre ad essere una qualità, è uno dei suoi problemi.
Infatti non produce solo beni e servizi, ma crea relazioni fra le persone, “legami sociali”: tutte cose che valgono moltissimo, ma che spesso non vengono adeguatamente riconosciute perché, appunto, non hanno prezzo.

Tieni presente che per finanziare le proprie attività o ancor più semplicemente per vivere (pagare le utenze, comprare il computer...), l’organizzazione deve in qualche modo reperire le risorse economiche necessarie.
Nulla quindi impedisce al no profit di avere utili e produrre profitto, ma, a differenza di quanto avviene nelle imprese “profit”, questi utili sono di tutti e non possono essere suddivisi tra singole persone: tutto deve essere reinvestito nell’organizzazione, per migliorare ed ampliare i suoi interventi, oppure utilizzato per iniziative di pubblica utilità, se questa è una delle finalità previste dallo statuto.

Questo è un riassunto molto breve e semplificato di un bigino fatto per le organizzazioni di associazionariato.
In ogni gruppo o comunità c'è uno stolto: se nella tua cerchia di amici non ne vedi, comincia a preoccuparti.
Sailornet