Considerazioni dopo Elba

Ho aperto questo post, per non allungare quello di "Passeggiata (ex-raid) all'Elba fine Maggio" il quale a gia superato le 355 pagine...

Dopo questa esperienza, credo che ognuno di noi abbia fatto le proprie riflessioni sullo svolgimento della gita, sarei curioso, per un'altra futura gita, di sapere cosa avreste aggiunto/cambiato o cosa non ha funzionato nell'organizzazione (lasciamo stare le condizioni meteo, quelle non si possono modificare)

Queste sono le mie:

Ripensando a quei giorni, comunque siano andate le cose e un esperienza che riferai anche domani..., qualche lato positivo, durante le giornate di brutto tempo, c'e stato, dando modo di socializzare un tantino di piu con le persone presenti al camping, mentre si aspettava l'apertura del bar, l'attesa per un cornetto caldo, oppure mentre davo una mano a risistemare i gommoni spiaggiati...(anche nei momenti tristi, cerco di trovare il lato positivo)
Anche questo ha dato un senso positivo, altrimenti, a molti di voi, avrei visto solo le scie lasciate alla partenza e al ritorno... dei vostri natanti, (tengo a precisare che se sono rimasto fra gli ultimi, e stata per mia scelta e non perche il gommone non potesse starvi dietro) non me la sentivo, di lasciare indietro persone, le quali potevano aver problemi di navigabilita' per via dell'imbarcazione o perche era la prima volta che si allontanavano oltre un miglio dalla costa
E vero che piu volte se detto, che ognuno, doveva essere autonomo e in grado di badare a se stesso, inoltre con questo, non voglio dire, che qualcuno abbia oppure si debba sentire in colpa, ma spero che questo mio riferimento ci faccia riflettere, per le prossime uscite, ognuno si e addoperato per l'organizzazione, sperando di dire e fare la cosa giusta, ma questo c'insegna che si puo fare di piu

By Sandro ®

Ciao Sandro,
anche io ho riflettuto a quali potrebbero essere le "linee guida" cui i partecipanti dovrebbero attenersi in una navigazione di gruppo.
Non sono ancora riuscito a farmene una idea.
Un aspetto importante è certamente la comunicazione, e le istruzioni in merito erano chiarissime.

Per quanto riguarda il modo di navigare trovo difficile dare delle regole di massima.
Quando le condizioni meteomarine sono favorevoli mi pare un poco più facile. Si potrebbe definire una velocità di crociera allineata a quella dei mezzi più lenti, mettere due natanti in testa a fare la rotta, due/tre in coda e stabilire anche dei punti di sosta in cui il gruppo, se sfilacciato, si dovrebbe riunire. Forse si potrebbe anche definire una specie di formazione (numero di natanti per fila e distanza tra di loro). Ve beh! alla fine non è poi così semplice.
Quando, però, le condizioni meteo non sono buone la vedo anche più difficile, benché proprio quelle sono le condizioni in cui risulta più utile essere in gruppo. Però navigare in gruppi numerosi ed allargati, quando il mare è mosso peggiora ancora la situazione.
Forse, in questi casi, sarebbe utile navigare in gruppetti, in fila indiana con i mezzi più grandi a fare la scia per i più piccoli.
Mah, non so, molto dipende anche dal numero delle barche partecipanti, e noi eravamo davvero tanti.
Non esistono già delle regole collaudate per queste cose?

Anch'io ripartirei adesso

mi sarebbe piaciuto socializzare con altri gommonauti, questo non e' stato possibile perche' eravamo sparpagliati in marina di campo, fossimo stati tutti assieme.........certo, ognuno di noi ha esigenze differenti

e se per le cene ogni sera trovassimo un vicino di sedia diverso?

Navigazione: al rientro ognuno di noi ha preso rotte e velocita' differenti, a questo punto non ha senso aspettare 1 ora fuori dal porto per partire tutti assieme se poi ci si perde.

Infatti il mio scopo e quello di poter capire se vi sono stati degli errori nello svolgimento della gita, come mi hai fatto notare Giorgio (gquaranta)

gquaranta ha scritto:

Ciao Sandro,
anche io ho riflettuto a quali potrebbero essere le "linee guida" cui i partecipanti dovrebbero attenersi in una navigazione di gruppo.
Non sono ancora riuscito a farmene una idea.
Un aspetto importante è certamente la comunicazione, e le istruzioni in merito erano chiarissime. ...................... Mah, non so, molto dipende anche dal numero delle barche partecipanti, e noi eravamo davvero tanti.
Non esistono già delle regole collaudate per queste cose?

le istruzioni in merito erano chiarissime..... Ma sono state rispettate !!!!!

adafkel ha scritto:

mi sarebbe piaciuto socializzare con altri gommonauti, questo non e' stato possibile perche' eravamo sparpagliati in marina di campo, fossimo stati tutti assieme.........certo, ognuno di noi ha esigenze differenti
e se per le cene ogni sera trovassimo un vicino di sedia diverso?
Navigazione: al rientro ognuno di noi ha preso rotte e velocita' differenti, a questo punto non ha senso aspettare 1 ora fuori dal porto per partire tutti assieme se poi ci si perde.

Anche questo aspetto e importante, anche a me sarebbe piaciuto, avere al tavolo persone differenti, non perche mi siano stati antipatici quelli con cui ho trascorso le cene, ma per scambiare pareri opinioni, insomma conoscere un po piu da vicino, persone che fino a quel momento, non avevano un volto

Altro punto da correggere.... era stato previsto, un orario di ritrovo per il rientro
Non mi risulta, a meno che non vi fossero degli accordi verbali..... io da questo problema mi ero gia tirato fuori, ho sempre detto che sarei partito con calma, autonomamente

Ripeto, per essere piu chiaro possibile, questo post, serve solo per chiarire alcuni aspetti della gita, non per puntare il dito su qualcuino OK

By Sandro ®

io non credo che questo thread sia molto popolato....

Poveraccio ha scritto:

io non credo che questo thread sia molto popolato....

Io invece ritengo che possa essre molto costruttivo...

anche io ritengo che potrebbe essere costruttivo, ma la mia affermazione è un altra....

La mia esperienza camperistica ed organizzatore di raduni di una certa consistenza tipo capodanni in citta' come Napoli con 94 camper e 220 persone a seguito,mi porta ad essere "tarato" su certi concetti,mi spiego meglio : se io organizzo un "RADUNO" questo "obbliga" i partecipanti ad osservare regole imposte dal programma stesso che vanno dagli orari ai punti di ritrovo ed altro. Chiamare "Passeggiata"quello che in fondo in fondo era frutto di organizzazione e di un programma di massima ,ha probabilmente creato la condizione di non impegnare e non sentirsi impegnato organizzatori e partecipanti.Io ritengo che certe carenze siano scaturite da "difetti di gioventu'" e questa non e' una colpa, perche' l'esperienza si acquisisce nel tempo e sul campo,ma anche per il sistema "del faccio ma non voglio impegnarmi",porto un piccolo esempio , la dichiarazione di partecipazione e di responsabilita' giustamente stilata e tanto sollecitata ,non e' stata richiesta ne a me ne a tanti altri. Sia ben chiaro critiche come la mia non vogliono ledere nessuno anzi spero che possano essere d'aiuto per il futuro e colgo l'ennesima opportunita' per ringraziare chi ha lavorato per la buona riuscita della nostra tanto sospirata e desiderata "passeggiata all'Elba"

pensa tu... io avevo anche pensato a portare una ventina di copie in bianco della scheda adesione....

ma taccio (penso anche altri siano nella mia situazione) e imparo dalle vostre osservazioni (scusate gli errori)

però Pino ha indicato un aspetto assai importante, col quale concordo: troppa libertà ha generato una semianarchia.

vedo che chi ben comincia è a metà dell'opera....

tutto ciò che si dirà, non dovrà essere preso come critica.... anche se qualcuno potrà usare terminologia che possono essere facilmente interpretate male, ma spero che questo thread possa arricchirsi di considerazioni personali, senza le quali non si capirà effettivamente quel'era l'animo dei partecipanti, prima durante e dopo l'elba....

quindi invito tutti a tenere vivo questo thread con semplici ma anche profonde riflessioni che possono solo prevenire eventuali futuri raid in massa...