Menefreghismo dilagante del regolamento del forum [pag. 5]

Ammiraglio di squadra I.S.
bobo
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- 41/65
ho imparato da tempo che è inutile dissertare dell'omo, quanto piuttosto delle gabbie (regole) in cui lo si deve rinchiudere.
educare? no, non mi sento più da tempo "custode di mio fratello".
triste, trito, ma pratico.
scusate quindi, ultimo Yatar, se non vi seguo nella trattazione degli animi...
Contrammiraglio
fabiox
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- 42/65
Buongiorno Bobo e tutti voi
Bobo è il secondo intervento che fai ma non ti sbilanci,l'ultimo poi è un po troppo criptico anche se molto profondo ed esaustivo,ma mi piacerebbe leggere il tuo pensiero esposto in maniera più lineare,se vorrai farlo ti pregherei di dirci anche cosa di tanto brutto hai letto nel topic.
Grazie e........
Ciaoo
TUTTO VAL LA PENA D'ESSERE IMPARATO
Ammiraglio di divisione
mauro70
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- 43/65
Come dice Bobo, è comunque impresa senza fine. Soprattutto in una comunità la cui dimensione è davvero notevole ed in continua espansione.

Pur trovandosi tutt'altro che a Guantanamo, c'è, e sempre ci sarà, chi dimentica di essere ospite a casa d'altri, e che una tolleranza non è una deroga.

Il problema più grosso non è l'utente destabilizzatore che entra per fare deliberatamente danni; egli ha uno scopo ben preciso e, normalmente, viene segnalato e polverizzato dall'intervento della "pulilux". Inutile cercare di redimerlo perchè la sua intenzione è danneggiare e non partecipare.

Il vero problema sono coloro i quali, entrando in una collettività con delle precise regole di convivenza si illudono di potersi comportare a loro piacimento, urlando all'usurpazione dei diritti umani quando vengono ripresi (qui poi le sfumature di reazione sono le più diasparate...c'è chi aggredisce, c'è chi "lecca", c'è chi si cosparge il capo di cenere...).
Questi ultimi sono i più impegnativi per chi amministra perchè, nonostante il fastidio collettivo ed il danno tecnico che creano (banda, spazio server, ecc.), sono quelli che rovinano più thread, ne allungano inutilmente lo svolgimento e ne sviano il topic.

Ma alla fine, cosa si richiede ad un buon utente ?

- di leggere il regolamento adenguandocisi (e i concetti di base sono davvero pochi ed intuitivi);
- di esprimersi al meglio delle proprie possibilità (impaginazione e lessico) per una forma di educazione verso gli altri i quali non devo essere obbligati a sc-ervellarsi per capire i nostri scritti (e nessuno MAI è stato bannato per lacune espositive non volontarie) ...

Esiste un ampio margine di tolleranza che viene applicato, soprattutto nei thread più "leggeri", tuttavia l'opera di buon senso delegata agli utenti è di capire quello che ho scritto all'inizio: tolleranza non è deroga !
Utente allontanato
Dolcenera
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- 44/65
fabiox ha scritto:
mi piacerebbe leggere il tuo pensiero esposto in maniera più lineare,


Te lo traduco io... discutiamo delle regole, fissiamole, ma una volta fatto, non pretendiamo di applicarle " ad personam" una volta si, una no e una ni.
.

Se è proibito usare i monosillabi da SMS non si fa, punto.
Ed essere il campione mondiale di velocità di invio SMS non costituisce attenuante o deroga...
Essere gommonauti non è un buon motivo per non voler vedere oltre il golfare di prua
Capitano di Corvetta
velino58
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- 45/65
Io non sono tanto bravo ad impostare ragionamenti, però siccome mi sento di far parte di questa comunità, cerco di dare anch'io il mio contributo dicendo la mia.
Secondo mè, indipendentemente se si è letto o no il regolamento, come si dice "sbagliare è umano" ok d'accordo, finchè si riconosca che sia uno sbaglio anche se non con le dovute scuse (se si fà è meglio per questione di civiltà). Il dramma è quando non solo non si riconosce lo sbaglio, ma quando si insiste o addirittura si và a finire alle offese non solo a chi cerca di portare sulla "retta via" pur non essendo moderatore, ma anche ai moderatori e allo stesso adim.
Io ho sempre sostenuto e chi mi ha conosciuto lo può confermare, che bisogna sempre tenere presente, che non siamo a casa nostra, siamo degli ospiti e come tale ci dobbiamo comportare. Anche se come qualcuno dice che bisogna tener conto del numero degli iscritti, quindi è normale che si và a trovare qualche testa di manzo come dice roland, no può giustificare tali comportamenti. Allora ben venga e ben fanno Van e i moderatori a stare sempre in guardia nel richiamare all'ordine e nel caso se necessario bannare.....e ne abbiamo viste di queste.
Con questa mia, tengo a precisare che non è diretta a nessuno che ha scritto in questo topic, come ho specificato all'inizio, ho solo voluto dire la mia, sbagliata o giusta che sia.....azz.....fà pure rima.... Sbellica
E'BUON CAPITANO..CHI AFFRONTA LA TEMPESTA..MA LO E' ANCOR DI PIU' SE RIESCE AD EVITARLA...
Ammiraglio di squadra
roland
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- 46/65
eh pare facile. Mi sono sgolato a dire che scrivendo, senza guardarci negli occhi, perdiamo tanta parte della comunicazione... la stessa frase detta sorridendo, a butto muso, o con un sorriso sardonico cambia di significato e determina conseguentemente reazioni diverse: invito tutti a tenere presente questa semplice essenza della poverta' comunicativa su un forum: il messaggio e' cio' che arriva, non cio che vogliamo fare arrivare, perche' e' legato all'interpretazione del ricevente, piu che alla capacita' trasmissiva dell'inviante.
Detto cio'. Cosa ne vogliamo/possiamo trarre sin qui? Ho letto cose intelligentissime, analisi profonde nel senso e nella semantica (cit)
E vado a tentare un riassunto , cosa improba per stili, idee e punti di vista differenti:
a) e' impossibile non comunicare: anche il silenzio di bobo ad esempio o l'ermetismo, gia' di per se comunica.
b) Il feedback, questo sconosciuto. Pochi si premurano di domandarsi se il ricevente ha compreso quanto tentavano di comunicare.
c) siamo piu o meno tutti d'accordo che ove regnasse il buon senso, sarebbero inutili le regole
d) siamo piu o meno tutto d'accordo che il punto c purtroppo e' semplice utopia. Non in questa vita.
e) Piu che il riconoscimento della leadership, e' importante come questa venga esercitata. (stili di moderazione) e qui apro una parente (come diceva il chirurgo) In questi anni mi sono sentito dire di tutto, da moderatore: conservo nel cassetto dei ricordi alcuni messaggi di utenti bannati o in odore di ban e la cosa divertente e' leggere quanto ampio sia il panorama interpretativo delle parole: Qualcuno mi ha bollato come nazi-fascista ottuso. Altri mi accostavano a personaggi che spaziavano da che guevara a stalin. Terze interpretazioni mi davano per eccessivamente buonista e tollerante, e alcune altre mi volevano troppo frettoloso nel chiudere la bocca ai "disubbidienti" di turno. Insomma ve li vorrei far leggere: Rifacendolo scuoto il capoccione e a seconda dello stato d'animo o rido come al cabaret o me vie da suicidamme....
Come sempre la soluzione non c'e'. Mi piacerebbe esistesse ma non c'e. Perche' torniamo al primo punto: io emetto un segnale in VHF, ma se non sono fasato sul cb che mi riceve, costui non sara' mai in grado di copiarmi. Di chi e' la colpa? Ahime' e' MIA. perche' avrei dovuto tentare di capire quali fossero le capacita' (la frequenza) del ricevente di copiare il mio messaggio...Ma qui c'e' un problema: nella comunicazione uno a uno (io e te, caro lettore) questo e' ancora possibile. Nella comunicazione uno a molti questo e' decisamente improbabile a meno di non aver preventivamente codificato tutti la frequenza delle nostre radio. Cosa che non e'.

E dunque data la poverta' dell'informazione nella comunicazione scritta, data l'impossibilita' di codificare nell'uno a molti accade che se qualcuno dice ad esempio "....di chi del buon senso e' deficiente" accade che ad altro orecchio arrivi "sei deficiente perche' non hai buon senso" mentre l'intenzione di chi trasmette era quella di dire "di chi senza averne colpa, difetta o manca del buon senso".
Mi accorgo che per molti, straparlo come antonio sul cadavere di cesare e la tronco qui. dando a me per primo e al resto dei fedeli lettori (cit. stephen king) un consiglio da comunicatore: Non diamo nulla per scontato, accertiamoci con una semplice domanda di esserci spiegati. E non utilizziamo MAI la forma personale "tu sei..." per discutere di un comportamento "il tuo comportamento non mi e' chiaro..." solo cosi potremo tentare (e non e' detto che ci riusciamo) di ri-fasare le nostre radio ed ottenere una chiacchierata amichevole, pur magari non essendo d'accordo.
Se vi viene il dubbio che io sia ubriaco di prima mattina... provate ad immaginare le stesse dissertazioni qui fatte fra noi, trasposte in un buon ristorante, guardandoci in faccia e sorseggiando dell'ottimo nettare di bacco...
Non ci sono rose sulla tomba del marinaio. Non ci sono gigli sulle onde. Quello che al marinaio spetta e' il battito d'ala del gabbiano ed il pianto dell'amata.
Capitano di Corvetta
velino58
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- 47/65
roland ha scritto:
In questi anni mi sono sentito dire di tutto, da moderatore: conservo nel cassetto dei ricordi alcuni messaggi di utenti bannati o in odore di ban e la cosa divertente e' leggere quanto ampio sia il panorama interpretativo delle parole: Qualcuno mi ha bollato come nazi-fascista ottuso. Altri mi accostavano a personaggi che spaziavano da che guevara a stalin. Terze interpretazioni mi davano per eccessivamente buonista e tollerante, e alcune altre mi volevano troppo frettoloso nel chiudere la bocca ai "disubbidienti" di turno. Insomma ve li vorrei far leggere: Rifacendolo scuoto il capoccione e a seconda dello stato d'animo o rido come al cabaret o me vie da suicidamme....



...Se vi viene il dubbio che io sia ubriaco di prima mattina... provate ad immaginare le stesse dissertazioni qui fatte fra noi, trasposte in un buon ristorante, guardandoci in faccia e sorseggiando dell'ottimo nettare di bacco...

roland, prima stavo pensando propio a questo, sinceramente non vi invidio sul compito che assolvete giornalmente (come dissi una volta se ti ricordi "operatori ecologici", cioè quello di mantenere pulito questo giocattolo), per lo più gradis, magari sacrificando perchè nò, qualche uscita in mare, pur di vigilare costantemente la buona salute del forum. Poi se penso al numero degli iscritti, bhè posso confermarti da parte mia, che il vostro compito è ancor di più arduo.
Per quanto riguarda l'incontrarci in un buon ristorante a sorseggiare un'ottimo nettare di bacco...sono con te Partyman
E'BUON CAPITANO..CHI AFFRONTA LA TEMPESTA..MA LO E' ANCOR DI PIU' SE RIESCE AD EVITARLA...
Capitano di Corvetta
cucapetti
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- 48/65
mauro70 ha scritto:
.............essere ospite a casa d'altri, ................


Su questa "condizione" non sono molto in accordo, io, forse sbagliando, mi sento più coinquilino giovane (arrivato cioè da poco) di un grande appartamento, dovo occorre si un regolamento (che già c'è) che vada rispettato ed a questo, sempre secondo me, occorre che i coinquilini anziani (arrivati cioè da molto più tempo) guidino nella convivenza i più giovani, bacchettandoli ove necessario, e che i giovani si lascino guidare serenamente accettando le bacchettate senza prenderle come un offesa personale[(magari rileggendo ogni tanto il regolamento fin tanto che non sarà impresso nella mente) io per primo]
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Ammiraglio di divisione
mauro70
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- 49/65
Come dici tu, Roland, la comunicazione scritta senza intervento umano diretto pone dei limiti; tuttavia non va dimenticato che la comunicazione scritta, a differenza di quella in cui "verba volant", i concetti espressi sono più difficili da ri-negoziare.
Non posso scrivere "I gommoni sono i natanti a maggior rischio di affondabilità" e poi, scoprendo di aver scritto una boiata, ri-trattare giocando sul "non ci siamo capiti"; nelle discussioni de visu è più facile ed il giochetto, per iscritto, non funziona molto bene.
Questo per dire che imho la comunicazione scritta è diversa da quella parlata, non necessariamente più povera. Più povera di contatto umano sì, di comunicazione no.
Sprecando due minuti della propria esistenza dedicandoli a chi ci rivolgiamo, possiamo scegliere, rileggere e correggere le parole utilizzate per cercare di rendere chiaro un concetto che, se raccontato a voce, senza brutta e bella copia, ha discrete possibilità di venire dipinto peggio.

roland ha scritto:
...io emetto un segnale in VHF, ma se non sono fasato sul cb che mi riceve, costui non sara' mai in grado di copiarmi. Di chi e' la colpa? Ahime' e' MIA. perche' avrei dovuto tentare di capire quali fossero le capacita' (la frequenza) del ricevente di copiare il mio messaggio...

Lo standard di comunicazione in mare è il VHF. Se emetti un segnale VHF tu sei in regola con gli standard. Se io non ti ricevo perchè non allineato con gli standard... sono io in torto, non tu. Io mi dovrò adeguare allo standard.
E' inverosimile che chiunque, per farsi capire da chiunque altro, debba dotarsi di diversi standard di comunicazione.

roland ha scritto:
Ma qui c'e' un problema: nella comunicazione uno a uno (io e te, caro lettore) questo e' ancora possibile. Nella comunicazione uno a molti questo e' decisamente improbabile a meno di non aver preventivamente codificato tutti la frequenza delle nostre radio. Cosa che non e'.

Giustamente, come dici tu, nella comunicazione uno-a-uno possiamo usare lpd, gsm, megafono o squarciagola. Nella comunicazione uno-a-molti ciò non è possibile.
"...aver preventivamente codificato tutti la frequenza delle nostre radio..." significa aver stabilito uno standard di comunicazione valido per tutti. Standard che, in gommonauti.it è la lingua italiana (con tutte le sue eventuali sfumature, ma che, comunque, non devono precludere la trasmissione del concetto).

roland ha scritto:
E dunque data la poverta' dell'informazione nella comunicazione scritta, data l'impossibilita' di codificare nell'uno a molti accade che se qualcuno dice ad esempio "....di chi del buon senso e' deficiente" accade che ad altro orecchio arrivi "sei deficiente perche' non hai buon senso" mentre l'intenzione di chi trasmette era quella di dire "di chi senza averne colpa, difetta o manca del buon senso".

Quella frase che riporti l'ho scritta io (ma va Smile ?) e non lascia addito a grosse intepretazioni. Il significato è uno; magari (volutamente) roboante, ma uno e tutt'altro che offensivo. Scritto in lingua locale, letto e riletto (anche se mai abbastanza) per eventuali correzioni di senso e grammatica.
Ho il difetto di scrivere, leggere, correggere e rileggere prima di postare. Dopo aver postato rileggo e, spesso, correggo ancora. Lo ritengo un comportamento di rispetto nei confronti di chi legge ed una tutela nei miei stessi confronti di non essere frainteso.
Non è un comportamento che pretendo dagli altri nella stessa misura, ma un minimo di sbattimento per farsi capire si (e parlo di minimi sindacali, non parlo di lessico dantesco di cui io stesso sono l'ultimo dei latori).
Ammiraglio di divisione
mauro70
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- 50/65
cucapetti ha scritto:
mauro70 ha scritto:
.............essere ospite a casa d'altri, ................

Su questa "condizione" non sono molto in accordo, io, forse sbagliando, mi sento più coinquilino...

Un coinquilino paga l'affitto ed un coinquilino pagante potrebbe arrogarsi diritti che un ospite non ha. Siamo tutti ospiti, graditi, fino a prova contraria. Ciò non debba distrarre dal fatto che il forum viva della partecipazione degli utenti.
Tuttavia il padrone di casa è uno solo. Il fatto di consultare altri utenti e delegarne moderazione è a suo insindacabile giudizio.

cucapetti ha scritto:
...occorre si un regolamento (che già c'è) che vada rispettato ed a questo, sempre secondo me, occorre che i coinquilini anziani (arrivati cioè da molto più tempo) guidino nella convivenza i più giovani, bacchettandoli ove necessario, e che i giovani si lascino guidare serenamente accettando le bacchettate senza prenderle come un offesa personale

Funziona così. Fermo restando che alla base ci deve essere rispetto reciproco in entrambi i sensi.
Sailornet