Costretto a pagare per riavere la propria barca

Tenente di Vascello
misterix959 (autore)
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Molti diportisti di Montalto di Castro durante l'alluvione hanno perso la propria barca ma anche, negozi, attività e case allagate fino al punto di dover buttare tutto, insomma un disastro!! Povera gente!!
Ritornando all' oggetto stavo leggendo che un signore, uno dei tanti diportisti più di 200, che ha perduto la propria imbarcazione durante l'alluvione tramite la Capitaneria, ha saputo che è stata rinvenuta al largo da un peschereccio di passaggio e consegnata alla stessa Capitaneria. Felice per non averla perduta, il signore si reca in Capitaneria per riprendersi il natante ma..... amara sorpresa !!
Il titolare del peschereccio ha chiesto un terzo del valore della barca. Per carità legittimo !! ... ma insomma !!! un pò di comprensione e sopratutto di umanità !!
La fortuna non esiste: esiste il momento in cui il talento incontra l'occasione".
(Seneca)
Site Admin
VanBob
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Quella non è la normativa, è un articolo apparso su una nota rivista di nautica. Non vi sono precisi riferimenti ad articoli di legge.
RIporto fedelmente: "La materia che riguarda i “ritrovamenti” in mare è disciplinata dettagliatamente dal Codice della Navigazione e integrata da una corposa giurisprudenza, soprattutto per quanto riguarda i rinvenimenti dei beni archeologici e per quelli che avvengono in acque extraterritoriali."

Sarebbe il caso di approfondire.
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Contrammiraglio
gommoa
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- 4/24
La norma dovrebbe essere questa.
Dal Codice della navigazione

Capo III
Del ritrovamento di relitti in mare

Art. 510 - Diritti ed obblighi del ritrovatore

Chi trova fortuitamente relitti in marE, o dal mare rigettati in località del demaNio marittimo, entro tre giorni dal ritrovamento, o dall’approdo della nave se il ritrovamento è avvenuto in corso di navigaZione deve farne denuncia all’autorità marittima più vicina e, quando sia possibile, consegnare le cose ritrovate al proprietario, o, se questi gli sia ignoto e il valore dei relitti superi euro 0,03 all’autorità predetta.

Il ritrovatore, che adempie agli obblighi della denuncia e della consegna, ha diritto al rimborso delle spese e a un premio pari alla terza parte del valore delle cose ritrovate, se il ritrovamento è avvenuto in mare, ovvero alla decima parte fino a euro 5,16 di valore e alla ventesima per il sovrappiù, se il ritrovamento è avvenuto in località del demanio marittimo.
È importante l'amore, ma anche il colesterolo. (W. Allen)
Ammiraglio di squadra
andimar
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Il D.L. 15 marzo 2006 n.151 specifica quanto segue:

Capo III

Del ritrovamento di relitti in mare

Art. 510 - Diritti ed obblighi del ritrovatore


Chi trova fortuitamente relitti in marE, o dal mare rigettati in località del demaNio marittimo, entro tre giorni dal ritrovamento, o dall’approdo della nave se il ritrovamento è avvenuto in corso di navigaZione deve farne denuncia all’autorità marittima più vicina e, quando sia possibile, consegnare le cose ritrovate al proprietario, o, se questi gli sia ignoto e il valore dei relitti superi euro 0,03 all’autorità predetta.

Il ritrovatore, che adempie agli obblighi della denuncia e della consegna, ha diritto al rimborso delle spese e a un premio pari alla terza parte del valore delle cose ritrovate, se il ritrovamento è avvenuto in mare, ovvero alla decima parte fino a euro 5,16 di valore e alla ventesima per il sovrappiù, se il ritrovamento è avvenuto in località del demanio marittimo (3).
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Ammiraglio di squadra
bluprofondo60
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- 6/24
A prescindere dalle normative giuridiche, quello che mi spaventa è che si sta perdendo lo spirito di solidarietà tra la gente di mare, come del resto anche tra la gente comune e il dio denaro, o per necessità o per cupidigia , sta prendendo il sopravvento sui valori che una volta erano fondamentali per una giusta e gratificante convivenza.Posso anche capire il povero pescatore che approfitta della situazione per ricevere del denaro da un ricco armatore per il quale quella somma non costituisce un grosso problema, mentre per lui vuol dire sopravvivenza, ma pretendere soldi da una persona disagiata alla quale un evento tragico ha tolto praticamente tutto, mi sembra veramente vergognoso e di un cinismo estremo.Purtroppo sto imparando a non meravigliarmi più di tanto, di fronte a questi episodi, cche stanno entrando sempre di più a far parte del nostro vivere quotidiano. Sad
Capitano di Fregata
luca74
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- 7/24
un rimborso spese,magari un po' più generoso del dovuto,per dimostrare riconoscenza nei confronti di chi ha perso tempo e denaro interrompendo la giornata di pesca e quindi il lavoro credo sia assolutamente lecito,tuttavia trovo proprio di cattivo gusto estorcere altri soldi a chi ha già perso molto a causa dell'alluvione....
purtroppo però alcuni la parola decenza sembrano non conoscerla...
Tenente di Vascello
misterix959 (autore)
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- 8/24
Condivido con Blu.
Purtroppo è una amara realtà, ma..... per fortuna ogni tanto si trova qualche brava persona.
La fortuna non esiste: esiste il momento in cui il talento incontra l'occasione".
(Seneca)
Tenente di Vascello
misterix959 (autore)
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- 9/24
Legalmente parlando ......Il ritrovatore ha diritto al rimborso delle spese sostenute e ad un’indennità pari ad un terzo
del valore (commerciale) del bene, nel caso questo si trovasse in mare aperto; l’indennità si
riduce alla decima parte fino ad un certo valore, alla ventesima per l’eccedenza, nel caso in cui
la barca si trovi arenata o comunque a terra (cioè nel settore demaniale). Questa differenza
di trattamento è giustificata da una ragione molto semplice: il ritrovamento in mare implica
infatti non solo maggiori oneri e rischi, ma anche le difficoltà ulteriori di condurre, e più
spesso rimorchiare, il natante, imbarcazione o nave che sia.
La fortuna non esiste: esiste il momento in cui il talento incontra l'occasione".
(Seneca)
Ammiraglio di divisione
sacs640
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- 10/24
VanBob ha scritto:
Quella non è la normativa, è un articolo apparso su una nota rivista di nautica. Non vi sono precisi riferimenti ad articoli di legge.
RIporto fedelmente: "La materia che riguarda i “ritrovamenti” in mare è disciplinata dettagliatamente dal Codice della Navigazione e integrata da una corposa giurisprudenza, soprattutto per quanto riguarda i rinvenimenti dei beni archeologici e per quelli che avvengono in acque extraterritoriali."

Sarebbe il caso di approfondire.


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