U welcome!! (leggere il topic solo dopo il rientro dalle ferie) [pag. 2]
Yatar1963 (autore)
- 11/11
Concordo con entrambi su un punto: senza per forza pretendere una società idilliaca, la mancanza ormai totale di un senso morale comune o comunque di riferimento, a prescindere dalla fede in differenti idee o ideologie, moltiplica il danno.
Non credo però che la colpa sia attribuibile solo ai 68ini che, come gli altri, hanno colpe e meriti.
Sicuramente ci sono personaggi che di quel periodo sono stati emblema e che oggi, a giudicare dal ruolo che si sono scelti, fanno riflettere.
Ma anche altri di tutt'altra natura, pre e post 68, alla fine oggi badano solo ad esercitare un ruolo senza farsi minimamente condizionare dall'idea che dovrebbe guidarli.
In parte è evidente poi che certe problematiche accomunano i 2/3 d'Europa, a prescindere dall'economia
"Civile" è quella società che ha saputo darsi, rispettare e far rispettare delle regole di convivenza sempre più complesse, ma adeguate ed efficienti
Ha saputo creare equilibri validi tra i suoi cittadini, tra le classi sociali, nel mondo del lavoro, degli affari, della politica e della finanza
Siamo un Paese "civile"?
O ogni volta per dimostrarlo dobbiamo tirare in ballo i nostri rinomati avi sempre più lontani nel tempo?
Visti i dati negativi, l'unica speranza oggi è data da consapevolezza morale e coesione.
Non vedo nè l'una nè l'altra, quindi nemmeno la speranza.
Resta all'orizzonte un disastro inevitabile, grazie anche alla pochezza morale e all'interesse esclusivamente di parte di chi, deputato a cercare soluzioni per tutti, le cerca invece solo per se e per i suoi accoliti e, probabilmente, per suoi padroni a noi ignoti ed estranei alla nostra società.
Forse siamo molto arrabbiati, ma poco indignati
Non credo però che la colpa sia attribuibile solo ai 68ini che, come gli altri, hanno colpe e meriti.
Sicuramente ci sono personaggi che di quel periodo sono stati emblema e che oggi, a giudicare dal ruolo che si sono scelti, fanno riflettere.
Ma anche altri di tutt'altra natura, pre e post 68, alla fine oggi badano solo ad esercitare un ruolo senza farsi minimamente condizionare dall'idea che dovrebbe guidarli.
In parte è evidente poi che certe problematiche accomunano i 2/3 d'Europa, a prescindere dall'economia
"Civile" è quella società che ha saputo darsi, rispettare e far rispettare delle regole di convivenza sempre più complesse, ma adeguate ed efficienti
Ha saputo creare equilibri validi tra i suoi cittadini, tra le classi sociali, nel mondo del lavoro, degli affari, della politica e della finanza
Siamo un Paese "civile"?
O ogni volta per dimostrarlo dobbiamo tirare in ballo i nostri rinomati avi sempre più lontani nel tempo?
Visti i dati negativi, l'unica speranza oggi è data da consapevolezza morale e coesione.
Non vedo nè l'una nè l'altra, quindi nemmeno la speranza.
Resta all'orizzonte un disastro inevitabile, grazie anche alla pochezza morale e all'interesse esclusivamente di parte di chi, deputato a cercare soluzioni per tutti, le cerca invece solo per se e per i suoi accoliti e, probabilmente, per suoi padroni a noi ignoti ed estranei alla nostra società.
Forse siamo molto arrabbiati, ma poco indignati
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
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