Mi avete insinuato il dubbio [pag. 3]

I due esempi fatti da gulliver e dolce11 hanno in comune un particolare: entrambi hanno avuto un riscontro visivo su quello che stavano facendo e l'esito è stato positivo. In effetti è quello che ho suggerito anche io e cioè di andare, se possibile, a farsi un giro e vedere di persona. Fortunatamente ci sono anche queste realtà e ne sono felice ma per io penso che in certe situazioni occorre verificare di persona o almeno farlo fare da persone di fiducia perchè c'è troppa gente che campa sulle spalle di inconsapevoli donatori.

il CIAI non lo conosco ma con actionaid ho avuto a che fare per questo ti ho consigliato di fargli una telefonata per chiedergli se fosse possibile incontrarle..... A me dopo avermi propinato una miriade di scuse e problemi "tecnici e ambientali" mi fu risposto che non era possibile incontrare il bambino.....da li ho smesso di adottare a distanza. Questo non vuol dire che sia tutta una montatura ma ognuno ha il suo pensiero.... ora preferisco essere piu diretto. In italia ci sono tantissime case famiglia dove e possibile conoscere i ragazzi e magari passare del tempo con loro e contribuire direttamente a farli sentire meno sfortunati.

Io non vorrei addentrarmi sui modi di aiutare perché ce ne avrei per tutti per molte case famiglia che vengono gestite da suore e ci sono stati e ci sono esempi di come vengono trattati i bambini a parte quei pochi momenti delle visite, per la caritas dove danno sia vestiario che cibo anche a che non ne ha bisogno, tutti più o meno abbiamo famiglie nelle nostre città che sono bisognose o come si dice poco abbienti, salvo (hd) poi vederle girare con l'ultimo modello di iphone, ecc. Io ho solo chiesto se nell'immenso mare dei gommonauti qualcuno aveva notizie su queste due associazioni, delle quali io non ho trovato nulla di che a parte l'avvertimento di spigola d'oro del quale mi accertero' nei prossimi giorni.

Chicco04 ha scritto:

..... poi CIAI qualche anno fa mi ha scritto dicendomi che la bambina da me adottata non seguiva più il programma scolastico assegnatogli (aveva solo il padre, sieropositivo, la mamma gli era morta di aids e aveva qualche fratello da accudire) e che quindi per il loro regolamento gli veniva tolto il sostegno e mi hanno inviato il "dossier" di un'altra bambina più piccola e di un altro paese

Beh.... giudica tu!
Questa bambina è orfana di madre, il padre sta morendo, ha vari fratelli da accudire e gli tolgono il sostegno.

La bambina era il fine o era il mezzo?
Il tuo contributo serviva per aiutare lei o per mantenere la "baracca" e pagare i maestri?
E poi.... le "letterine"??! Chi fa del bene non vuole grazie.
Se sti bambini un giorno ci scriveranno, bene. Se no amen. Perche umiliarli così?

Anche le storia di Giuseppone mi lascia fortemente amareggiato, visti oltretutto gli enti coinvolti.
Ma non mi stupisce.
Anche in questi campi esiste la "concorrenza". Il missionario A è più quotato di quello B

Passi che i corrotti funzionari di quei paesi rubacchino qualche abito usato (tanto ne abbiamo a tonnellate), ma che ci si faccia la cresta pure noi ricchi occidentali!

Per fortuna che in mezzo a tutto ciò, leggo anche storie belle e positive

Yatar perdonami ma io la vedo diversamente. Il programma di sostegno prevede l'istruzione in modo da formare persone che poi cresciute diventino utili per la comunità tutta del loro paese. (Dai a un uomo del pesce e lo sfamerai per un giorno, insegnagli a pescare e lo sfamerai per la vita). Il fatto che la bimba, mi pare 14enne non riuscisse ad andare avanti negli studi e quindi veniva meno lo scopo del sostegno e siano intervenuti per me è positivo anche se mi dispiace per la bambina. Potevano tranquillamente, se volevano solo mantenere la baracca, fare finta di nulla e continuare con il teatrino.

Chicco04 ha scritto:

Yatar perdonami ma io la vedo diversamente. Il programma di sostegno prevede l'istruzione in modo da formare persone che poi cresciute diventino utili per la comunità tutta del loro paese....

Lo so e lo capisco.
Ma il caso della ragazzina rimandata a casa, nonostante i gravi problemi, dimostra proprio che stai pagando lo stipendio all'insegnante e non assistendo una bambina. E come lei chissà quante altre.
Altro che aiuto alla comunità... imho

Sappiamo bene che in queste realtà, l'assistenza al giovane non può prescindere da quella familiare.

Infatti ti hanno proposto di assisterne un'altra in un altro Paese: lì le avevano finite....?
Non potevano aiutare almeno un fratellino/sorellina di quetsa ragazza?

Non insisto per autoconvincermi ma credo che come in tutte le organizzazioni esiste e debba esistere un criterio. Come tu hai detto non c'era un'altra bambina un fratellino ecc.? Credo di sì, probabilmente non da inserire nel programma. Penso che di casi disperati ce ne siano eccome ma magari l'obiettivo non è solo quello di aiutare un singolo individuo. Magari in quel villaggio la bambina che mi era stata assegnata, "già grandicella" era stata lasciata da un altro sostenitore e volevano fargli finire un percorso iniziato, proprio per la sua situazione familiare. Io non penso che facciano per mantenere l'insegnante (anche perché se conosci qualche insegnante in italia, minuscola volutamente usata, ha già di che patire qui senza andarsene in qualche villaggio sperduto africano ) Ripeto che non discuto né il modo né il fine dell'uso dei soldi che posso condividere o meno, mi interessa che arrivi la maggior parte dei soldi.