VHF non omologati in Europa: questione tecnica/morale [pag. 2]

Sergente
blumimetico
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- 11/15
Se è per quello la documentazione ue basta fotocopiarla. Sono tutte uguali. Poi sfido chiunque a farmi smontare un apparato fissato nella consolle per controllare il n. di serie. Non capisco perchè come al solito in Italia..ops..europa ci debbano essere vincoli e tasse aggiuntive. Fare un omologazione ad un apparato americano si puó..basta pagare circa 150 euro.
Alson flash 570 - Yamaha getl 40/70
Contrammiraglio
brava22wa
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- 12/15
Se devo spendere 150 euro per far fare l'omologazione, lo compro a casa mia e alla fine mi costa molto meno.
Sergente
blumimetico
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- 13/15
Ovviamente è piú ragionevole comprarlo in casa. Ma volevo sottolineare che se è possibile, pagando, omologare un apparecchio americano, significa che di differenze tra VHF americani o comunitari non ne esisitono. Altramenti non sarebbe possibile ottenere l'omologazione. Come sempre è sempre una questione di soldi. L'omologazione UE é una fuffa per lucrare.
Alson flash 570 - Yamaha getl 40/70
Ammiraglio di squadra
Gulliver
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- 14/15
Avevo avuto la tua stessa impressione passando dai canali internazionali a quelli USA.

Mi ero accorto però che mentre su alcuni canali internazionali la comunicazione può avvenire solo con stazioni di terra (se intercetti la chiamata senti solo da terra, e non la nave che trasmette) sullo stesso canale americano la trasmissione è invece possibile tra due VHF normali.

Non so cosa significhi, ma vuol dire che ci sono differenze nell'impostazione delle frequenze.
Contrammiraglio
Giuseppone
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- 15/15
Semplicemente la differenza sta nei canali simplex e duplex ( o split ), ne avevamo già parlato e sono certo che ti ricorderai Wink
Meglio l'ira del leone che l'amicizia delle jene...( detto africano )
Sailornet