Cosa fare se la barca affonda?

Capitano di Corvetta
tarlone (autore)
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- 1/13
Salve a tutti,Ho una domanda che mi assilla da tempo...come deve comportarsi un povero diavolo se la sua barca affonda?
el caso che lui e l'equipaggio si mettano in salvo...il divertita é obbligato al recupero del relitto oppure può abbandonarlo al suo destino? È comunque obbligatorio segnalarlo?nel caso non si disponga di punto preciso come ci si comporta?
Scusate Lo strano dubbio...ma non vorrei spendere mai dei soldi per una disgrazia...
Ammiraglio di squadra
misterpin
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- 2/13
Beh credo che la prima cosa sia di salvare la pelle poi naturalmente devi avvisare le autorità dell'accaduto a maggior ragione e sicuramente se il natante affondato crea pericolo per la navigazione poi ti diranno loro cosa fare

Er nuvola
Ammiraglio di squadra
Yatar1963
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- 3/13
tarlone ha scritto:
nel caso non si disponga di punto preciso come ci si comporta?

Si prega e si sparano boette e razzi, sperando che qualcuno li veda
Perchè se non sai dove sei, come fai a spiegarlo ai soccorritori??
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
2° Capo
greatenry
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- 4/13
Azz... che brutta domanda! Prima di tutto speriamo che non succeda mai, poi è ovvio che prima di tutto si deve pensare a mettre al sicuro la pelle di tutti quelli che stavano a bordo (non come certi comandanti con la C maiuscola hanno fatto di recente), in seguito contatti le autorità appena puoi e di conseguenza sanno loro cosa c'è da fare. LA localizzazione anche se di massima la puoi fare traguardando dei punti sulla costa, se è a vista.
Ciao.
Chi comanda il mare, guida la storia. - (Amm. Horatio Nelson)
Ammiraglio di squadra
bluprofondo60
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- 5/13
Un bel saluto militare e affondi insieme a lei... Sbellica Sbellica Sbellica
Ammiraglio di divisione
rickyps971
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- 6/13
- mayday, con descrizione del tipo di evento, dell'unità, colore, misura, persone a bordo, posizione (effettiva o stimata). Se non hai un GPS, puoi spiegare da dove sei partito, per quanto tempo hai navigato, a che velocità ed in che direzione;
- nel frattempo, indossi e fai indossare i giubbotti di salvataggio;
- se ce l'hai, metti la zattera in mare, COL SAGOLINO DI RITENZIONE ATTACCATO ALLA BARCA;
- raccolta razzi, acqua e VHF portatile; se ce la fai, raccolta documenti (molti preparano tutta questa roba in un contenitore stagno, a portata di mano, prima di iniziare la navigazione);
- non abbandoni l'unità finchè non va sotto (a meno che non stia bruciando...) e finchè TUTTI i passeggeri sono in qualche modo in "salvo" (anche aggrappati ad un galleggiante);
- usi i razzi per farti avvistare e segnalare la tua posizione;
- usi i fuochi SE SEI CERTO CHE TI POSSANO VEDERE (inutile usarli se non vedi nessuno all'orizzonte).

Quando arriva la CP, pensano loro a segnalare la posizione del relitto alla deriva con un "Securitè" all'aria (cioè trasmesso a tutti, senza conferma di ricezione, come un bollettino meteo).
Normalmente sei obbligato al recupero a tue spese, se questo è fattibile, anche per la eventuale perizia sulla barca.
Normalmente vieni denunciato d'Ufficio anche per inquinamento e ti appioppano qualche migliaio di Euro di multa.
Diverso è il discorso per le piccole unità, verso le quali c'è quasi sempre una parte di occhio di riguardo.
Giova ricordare che esistono polizze che coprono, oltre alla perdita dell'unità, anche le spese di recupero e la multa per inquinamento. Wink
Sempre il mare, uomo libero, amerai. (C. Baudelaire)
Ammiraglio di squadra
misterpin
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- 7/13
Scusa Ricky ma se attacchi il sagolino della zattera alla barca mentre sta affondando.................non mi sembra una cosa sensata Rolling Eyes Rolling Eyes

Er nuvola
Ammiraglio di divisione
rickyps971
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- 8/13
misterpin ha scritto:
Scusa Ricky ma se attacchi il sagolino alla barca ementre sta affondando.................non mi sembra una cosa sensata Rolling Eyes Rolling Eyes

Er nuvola


Non nel momento in cui va fisicamente sotto!
Era per dire che nel momento stesso in cui si mette in mare la zattera, capita spesso che le si debba dire addio, prima che qualcuno sia riuscito a salire a bordo, perchè NESSUNO ha provveduto a legarla alla barca madre.
Ovvio che sarà compito del comandante provvedere a svincolarla dall'unità in affondamento, una volta che tutti saranno stati fatti trasbordare sulla zattera stessa.
Esistono in commercio anche ganci idrostatici (Hammar) con un sistema automatico di recisione del sagolino di ritenzione. Wink

P.S. Il sagolino di ritenzione è ANCHE quello che causa il gonfiaggio della zattera; non credo quindi che, a zattera gonfia, il sagolino e, soprattutto, il suo punto di aggancio, siano sufficienti a trascinare sotto l'intera zattera.
Sempre il mare, uomo libero, amerai. (C. Baudelaire)
Ammiraglio di squadra
misterpin
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- 9/13
Thumb Up In effetti mancava, nella spiegazione, il passaggio di legarla alla barca solo per il trasbordo delle persone per poi sganciarla Wink ora è più chiaro

Er nuvola
Ammiraglio di divisione
rickyps971
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- 10/13
misterpin ha scritto:
Thumb Up In effetti mancava, nella spiegazione, il passaggio di legarla alla barca solo per il trasbordo delle persone per poi sganciarla Wink ora è più chiaro

Er nuvola


C'è da ricordare che il sagolino in questione è lungo diversi metri, quindi bisogna tirarlo completamente fuori dalla zattera prima di poterlo utilizzare per azionare il dispositivo di gonfiaggio.
Questo sistema è stato studiato apposta per assicurare la zattera alla barca, mentre la si getta in mare, senza che la prima si gonfi appena allontanata dalla sua sede.
Come già detto, poi, non credo che il dimenticare il sagolino attaccato alla barca possa causare l'affondamento della zattera.
Ma è meglio non provare e ricordarsi di staccarlo...
Wink
Sempre il mare, uomo libero, amerai. (C. Baudelaire)
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