Smalto su resina epossidica

ciao a tutti,
mi sto cimentando nella costruzione di una barca autocostruita in compensato marine di piccole dimensioni per fare un po di esperienza, ho già fatto le prime prove a mare con lo scafo e l'interno completamente resinato con epossidica e funziona. Vorrei però a questo punto "colorare" sia lo scafo che l'interno e un rivenditore a cui mi sono rivolto mi ha detto che sopra la resina epossidica devo dare prima un primer e poi uno smalto poliuretanico.
Considerando che l'uso di questa barca sarà veramente saltuario e che non voglio spenderci più ti tanto avrei preferito dare solo lo smalto per "coprire" le imperfezioni ma il rivenditore mi dice che lo smalto dato direttamente sull'epossidica non aggrappa.
Viste le mie scarse conoscenze arrivo allora a chiedermi a cosa server il primer e se il suo scopo è veramente quello di fornire una superfice idone per l'aggrappo dello smalto oppure se è necessaio per una questione protettiva/estetica dello scafo (in questo caso viste le risorse e lo scopo potrei anche evitare di darlo).
Qualcuno ha esperienze del genere o può chiarire l'utilitò generale del primer?
grazie

Ciao, non sarò io a darti consigli di finitura su resina epossidica, perchè non ho una gran esperienza, ma non posso evitare di chiedermi perchè si usino quasi sempre soluzioni epossidiche per rivestimenti e riparazioni, quando una normalissima resina poliestere, meno costosa e meno complicata nell'uso e nella finitura svolge egregiamente il suo lavoro.

Nel mio caso la scelta dell'epossidica è stata quasi obbligata in quanto è la prima esperienza nell'autocostruzione ma anche nella nautica, quasi una sfida e quindi mi sono attenuto alle indicazioni dell'autocostruttore ideale (per quello che si legge nei vari forum). In futuro avrebbe un senso sperimentare anche la poliestere ma l'idea molto generale leggendo qua è la è che il dibattito sia aperto anche se alla fine l'epossidica sembra avere una marcia in piu ...magari superflua magari neanche vero ...
Devo ammettere però che prima di iniziare questa mia avventura ero scettico sul fatto che l'epossidica potesse tenere insieme una barca...per il momento mi sono dovuto ricredere

Sono consapevole della bontà dei prodotti epossidici, e sicuramente certi stucchi per certi tipi di riparazioni fanno veramente la differenza, ma in diversi anni di costruzione e riparazione anche di barche da lavoro incidentate, ho avuto la necessità di prodotti epossidici solamente due volte.
La mia è solo una riflessione, forse i negozi sono più forniti di un certo tipo di prodotti perchè più richiesti, o con più margini o chi fa da se si affida a prodotti più buoni per avere più sicurezza (o meglio tranquillità).
Dato che la resistenza di una catena è data dal suo anello più debole, spesso non serve applicare una super pezza se il resto è una normalissima barca.
Approvo comunque il "fai da te consapevole" a prescindere.

ma secondo te con una resina poliestere sarebbe stato possibile affrontare gli incollaggi "strutturali" dello scafo in un barca dalle poche pretese, che probabilmente sta in acqua per il solo tempo di poche uscite domenicali e che rappresenta il primo passo per chi si avvicina alla costruzione fai da te di barche ?

Cosa si potrebbe aspettare un autocostruttore in termini di durata degli di incollaggi fatti con resina poliestere rispetto ad una epossidica? forse è difficile rispondere ma anche una stima approssimativa può essere ma utile per fare scelte consapevoli

Guardando la stragrande maggioranza di barche e gommoni che rientrano nella fascia fino a 6-7 metri, sono interamente realizzati con resina poliestere ortoftalica, pochi in isoftalica, praticamente nessuno in vinilestere.
Quindi la "paura" che hai, non ha motivo di esistere.
Potrei fare questo misero paragone:
Fare una riparazione in cemento armato al muro di una casa in mattoni, perchè si teme che una rparazione con mattoni sia meno resistente.
Spero di essere stato comprensibile.
Ho fatto diverse riparazioni o ricostruzioni di barche da lavoro incidentate (pesca delle vongole) e sono barche che tutti i giorni navigano con quintali di attrezzature a bordo e ritornano con in più il pescato.

l'esempio che fatto rende molto l'idea...grazie per aver condiviso la tua esperienza, mi sembra molto significativa

Ottima discussione, ma si è andati OT
La domanda era: smalto su epossidica con o senza primer?

maresciallocapo ha scritto:

Ottima discussione, ma si è andati OT
La domanda era: smalto su epossidica con o senza primer?

Già, infatti.
Sull'epossidica non ci vuole alcun primer per verniciargli sopra con vernice poliuretanica.
Le resine epossidiche sono tra le più compatibili e resistenti e sono usate proprio per questo come mano di fondo, l'unica resina che richiede una carteggiata ed un primer sull'epossidica è il gelcoat.
Ho appena fatto un piede motore con fondo epossidico direttamente sull'alluminio e finitura con poliuretanica bicomponente.

si, scusate.
grazie per l'indicazione fornita, mi sembra di capire che quindi il primer serve per un discorso di compatibilità tra i diversi strati (vernice poliuretanica e gel coat/resina epossidica). Leggendo qua e la ho trovato anche che in qualche caso è necessaria per fornire una superficie più "ruvida" su cui una vernice può aggrappare ed anche un fondo uniforme in modo da avere una uniformità maggiore anche per la vernice successiva.

Mi è chiaro che quindi da un punto di vista pratico e a seconda delle esigenze (come nel mio caso) si potrebbe anche evitare di usare un primer tra una resina epossidica ed una vernice poliuretanica.
Ma supponendo invece di avere risorse sufficenti (economiche, temporali, etc...) per un lavoro a regola d'arte sarebbe necessario un primer tra resina e poliuretanica ?