Sistemi di raffreddamento motori.

Oggi mi sento in vena di spararne qualcuna grossa...

Stavo riflettendo sui sistemi di raffreddamento dei motori marini.
Quella che sembrava una idea geniale e, nel contempo il classico uovo di Colombo, cioè sfruttare l'acqua nella quale è immerso il piede del motore o la barca stessa, si è invece rivelata come una delle principali cause di guasto e conseguente relativa inaffidabilità dei motori marini.
Infatti, non sono rari, purtroppo, gli inconvenienti anche gravi conseguenti all'innalzamento della temperatura di esercizio, dovuta a problemi di ostruzione dell'impianto oppure a malfunzionamenti o deterioramento della girante.
Credo che tutti quanti noi si sia sempre un po' preoccupati di verificare lo zampillo dell'acqua di raffreddamento e ci danniamo continuamente l'anima per cercare di trovare metodi ingegnosi per tenere pulito l'impianto dai depositi di sale e dal calcare.

Allora, io mi chiedo:
Ma perché non si adotta il sistema di raffreddamento delle automobili?
Perché non si piazza un bel radiatore?
Sicuramente su un FB sarebbe abbastanza complesso (ma non credo impossibile) in termini di spazio e di collocazione, ma sulle barche equipaggiate con motori EB e EFB quali controindicazioni ci sarebbero?
È vero che nelle auto il radiatore beneficia anche dell'aiuto dell'aria generatasi con la velocità, ma è anche vero che spesso le vetture sono ferme a lungo nel traffico e la temperatura non si alza affatto per l'intervento della ventola.
Ancora:
Perché non si utilizzano sistemi di raffreddamento ad aria?
In effetti anche in campo automobilistico e motociclistico tali sistemi sono stati abbandonati, eppure alcuni dei motori più affidabili di sempre erano realizzati proprio con tali sistemi, addirittura con circolazione d'aria forzata: Fiat 500 e Vespa Piaggio...

Installare un radiatore con ventola (obbligatoria) complicherebbe parecchio le cose a livello di dimensione.
Inoltre chi muove la ventola? Elettrica o meccanica che sia è sempre potenza che se ne va.

Diverso forse il discorso su grandi motorizzazioni entro.

Io ne faccio una questione di "rischio/beneficio":
negli impianti attuali il rischio di malfunzionamento è compensato dal beneficio in termini
di semplicità e, non ultima, leggerezza (una mia fissa da ex-motociclista)

Oltretutto, un impianto di tipo automobilistico non è esente da malfunzionamenti
e io cito sempre "meno roba c'è, meno roba si rompe".


Ciao
Enrico