Ci facciamo lo Yacht in saldo??? [pag. 4]

Capitano di Vascello
yanez323
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In se per se non sono le cifre in assoluto impossibili, specie per l'acquisto di uno yacht usato ed in tempi di normale andamento economico, per una persona di reddito medio/alto dichiarato.
Se ci si pensa autovetture e motociclette di un certo livello, ciascuna nel proprio ambito, sono e rimangono sfizi e non necessità ma che in una maniera o nell'altra soddisfano le voglie, le attese, i sogni e, perchè no, le velleità dell'acquirente.
Il problema connesso all' acquisto di uno yacht, sono i costi di uso e manutenzione e stazionamento., non credo paragonbili a quelli di un'auto o di una moto anche di altissimo livello.
Auto e moto in tiratura limitata non raramente fanno solo qualche decina di Km l'anno e poi restano nel garage, munito di antifurto guardiania ecc, sui cavalletti.
E se anche restassero in un normale garage, volendo la spesa corrente potrebbe aggirarsi su qualche poche migliaia di euro l'anno.
Per lo yacht è differente, come ha detto Yatar c'è una spesa minima di 6/7000 euro l'anno solo d'ormeggio senza pensare a tutti i costi di manutenzione ecc ed i costi d'uso, vista la percorrenza Litri/miglio o litri /ora di una barca che abbia installati due motori da 350 Cv a gasolio o meglio a benzina.
Uno dei sistemi di mantenimento molto diffuso, fino ad oggi, è stato scaricare le spese, per chi lo poteva fare, scalando dal reddito d'impresa. Ma se un domani davanti ad una politica fiscale "seria" venissero meno tali possibilità, oltre alla questione del redditometro che abbia come parmetri non solo il valore della barca ma anche i costi di mantenimento, quante persone al di là degli slalomisti della dichiarazione dei redditi, una volta acquistata la barca potranno poi sostenere le spese di mantenimento?
A quel punto soldi per soldi acquisto un immobile e dopo vent'anni se lo rivendo qualche soldo ce lo ripiglio. A parità di spese di manutenzione da uno yacht dopo vent'anni che mi remane del capitale investito?
Dalle mie parti, si dice che vale più uno sfizio che una masseria.Ma lo sfizio può essere uno: l'acquisto. Poi, quante altre masserie devo avere per stare dietro ai costi di mantenimento?
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Yatar1963 (autore)
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Ipotizziamo di montare sul mezzo dell'annuncio un mercruiser 5.0 MPI da 260 CV, piede Bravo II, venduto a listino 2010 a 16.000 € ca., Iva e trasporto incluso. Aggiungiamo € 2.000 per il montaggio (bastano?). Siamo ad un totale di 53K € contro i 78 del listino.
Ne deduco che il prezzo del solo scafo "nudo" a listino dovrebbe essere di 60.000 euro iva incl.

Il nostro acquirente invece otterrebbe con un risparmio teorico di 25.000 € rispetto al prezzo del listino finito.

Se invece monto due 3.0 MPI da 130CV (spesa totale 22.000 € I.I. con piede alpha one + € 3.000 montaggio) arrivo a 60K di spesa con risparmio sul listino è di € 23K.
Ottengo però un bimotore che a taluni potrebbe essere assai utile, ma impensabile da acquistare visto che con meno di 100.000 e non te lo sogni neppure...

Il risparmio potrebbe dimezzarsi ove acquistassi il nuovo senza resa, ma non è detto.
Parliamo comunque di mezzi che con tre o quattro anni di vita vengono proposti sul mercato a meno di 50-60 mila euro

Insomma: se il mezzo è "un buon mezzo", rivendendolo dopo un tot dovrebbe tenere il prezzo. Non si guadagna certo, ma se lo pago bene il costo di ammortamento per lo "sfizio" potrebbe essere accettabile (meglio pagare, se si può,una cosa 50 e rivenderla a 40, che pagarla 30 e rivenderla a 15)

Vengo al nocciolo del topic: perchè se mi rivolgo ad un cantiere X che produce mezzi efb e gli compro solo lo scafo non riesco ad ottenere sti risparmi?
O se compro solo il gommo senza motore, alla fine tutta questa differenza non c'è?
Di quanto viene ricaricato lo scafo o il gommo, visto che oltretutto ovviamente pagheranno i motori meno del costo di listino???

@yanez323: ti segnalo che la manutenzione di un 260CV non è molto più cara del mio 220CV, che rimane su costi poco più elevati di un FB e che ho scoperto oggi che il mio economicissimo pontile accetta pure le portaerei purchè omolgate entro gli 8 mt.
Il peso certamente accresce il consumo di benzina, ma se non fai centinaia di ore e non vai regolarmente WOT, alla fine la differenza è sostenbile....
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
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SVEVAGOM
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yatar mi sa' che quello che hai detto , e' vangelo !

forse vogliono guadagnare troppo e da troppe parti ? Crying or Very sad
Ammiraglio di squadra
Yatar1963 (autore)
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SVEVAGOM ha scritto:
yatar mi sa' che quello che hai detto , e' vangelo !
forse vogliono guadagnare troppo e da troppe parti ? Crying or Very sad


Pare che in Italia Nostro Signore abbia rapporti diretti con due sole persone, entrambe domiciliate a Roma per questioni lavoro, e nessuno dei due mi ha incaricato di scrivere la quinta biografia Sbellica Sbellica Sbellica Sbellica

Scherzi a parte, non so se è questione di guadagno (nessuno lavora gratis) o di costi eccesivi di distribuzione, ma se tanto mi da tanto, è chiaro che sul solo motore il ricarico è del 100%.
Per non parlare dei costi degli "accessori", che, fosse per me, farei fare solo l'impianto elettrico adatto ad un full optional e quello idraulico, comprando e montandomi tutto a parte, cuscinerie e tappezzerie incluse.

Chi si fa lo yacht (quello vero) di solito va in cantiere e sceglie tutto (magari pure il progetto), paga a stati d'avanzamento e, come si fa per una casa, contratta all'osso.

Non dico per un solo mezzo, ma supponiamo di essere in due o tre a decidere di comprare un certo scafo "nudo".
Credo che potremmo tranquillamente completarlo personalizzandocelo, comprando a destra e a manca ciò che ci serve al miglior prezzo.
Che prezzo ci fanno per lo scafo?
Non ce lo vendono? se lo tengano!

Il prezzo di listino della mia barca, completa degli accessori che ho su, come l'ho trovata va (andava) a listino compresi questi optional a quasi 75.000€.
Il motore ne costa 13K (diciamo 15 montato?).
Possibile che il resto ne costi 60.000????

Se questo discorso risalta parlando di efb, siamo certi che non sia valido anche per i fb?
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Capitano di Vascello
BULLE II
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Yatar, se la barca in questione viene venduta a 29.000 euro, questo significa che il costruttore non ci rimette, certo non ci straguadagna, quindi questo significa che normalmente le barche vengono vendute a prezzi stratosferici solo perchè qualcuno ricarica troppo...chi? forse il cantiere all'origine? forse il rivenditore?
Facciamo un altro ragionamento paragoniamo la barca in questione 29.000 euro che comunque è una signora barca a una delle peggiori sul mercato bellingardo 6mt semza motore e l'allestimento base dovrebbe essere 10.000 euro.......alllora c'è qualcosa che non mi quadra, o il prezzo di una è troppo alto (bellingardo) o il prezzo dell'altra è troppo basso.
Partendo da questo ragionamento secondo me è possibile limare un bel pò i prezzi lasciando comunque un buon margine di guadagno al cantiere.

Il discorso detto così ovviamente è un pò stonato perchè comunque bisogna includere nel prezzo tutto ciò che è gestione dell'azienda, stampi, stipendi dei dipendenti, un pò di mktg e un pò di margine di guadagno.

Quindi l'unica conclusione che riescoa sostenere è che le barche vengono prodotte poche unità all'anno e comunque si torna su un vecchio e stantio luogo comune, la barca è per i ricchi. Ma allora i cantieri non piangano miseria in periodi di vacche magre, visto che il periodo di vacche grasse lo hanno già avuto.
Salpa Laver 21.5 - Cresci 2300 biasse
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SVEVAGOM
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Yatar1963 ha scritto:
SVEVAGOM ha scritto:
yatar mi sa' che quello che hai detto , e' vangelo !
forse vogliono guadagnare troppo e da troppe parti ? Crying or Very sad


Pare che in Italia Nostro Signore abbia rapporti diretti con due sole persone, entrambe domiciliate a Roma per questioni lavoro, e nessuno dei due mi ha incaricato di scrivere la quinta biografia Sbellica Sbellica Sbellica Sbellica

Scherzi a parte, non so se è questione di guadagno (nessuno lavora gratis) o di costi eccesivi di distribuzione, ma se tanto mi da tanto, è chiaro che sul solo motore il ricarico è del 100%.
Per non parlare dei costi degli "accessori", che, fosse per me, farei fare solo l'impianto elettrico adatto ad un full optional e quello idraulico, comprando e montandomi tutto a parte, cuscinerie e tappezzerie incluse.

Chi si fa lo yacht (quello vero) di solito va in cantiere e sceglie tutto (magari pure il progetto), paga a stati d'avanzamento e, come si fa per una casa, contratta all'osso.

Non dico per un solo mezzo, ma supponiamo di essere in due o tre a decidere di comprare un certo scafo "nudo".
Credo che potremmo tranquillamente completarlo personalizzandocelo, comprando a destra e a manca ciò che ci serve al miglior prezzo.
Che prezzo ci fanno per lo scafo?
Non ce lo vendono? se lo tengano!

Il prezzo di listino della mia barca, completa degli accessori che ho su, come l'ho trovata va (andava) a listino compresi questi optional a quasi 75.000€.
Il motore ne costa 13K (diciamo 15 montato?).
Possibile che il resto ne costi 60.000????

Se questo discorso risalta parlando di efb, siamo certi che non sia valido anche per i fb?




quoto alla grande
Ammiraglio di squadra
Yatar1963 (autore)
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BULLE II ha scritto:
Yatar, se la barca in questione viene venduta a 29.000 euro, questo significa che il costruttore non ci rimette, certo non ci straguadagna......

Concordo con te, anche se ragionando IVA incl. siamo a 35.000 (dubito che a questi livelli convenga immatricolare per risparmiare un 8% sul leasing)

Ma torno al nocciolo: a tuo avviso proporsi con questo approccio ai cantieri, può essere fattibile, risparmioso, o è mera illusione?

Anche il discorso "stampi" e progettazione ha una sua importanza: hanno un costo da ammortizzare (anche se il prezzo poi difficilmente cala nel tempo...)
Idem per la qualità della VTR.

Ma il mezzo in questione, ad esempio, non mi sembra di quelli le cui carene e i cui progetti sono poi commercializzati da più marchi, che aggiungono rifiniture ed allestimenti vari per diversificarsi.

Dallo stile del pozzetto e della cabina, potrebbe però essere un qualcosa di "americano", di cui hanno acquistato gli stampi e avviato la produzione in Italia.
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Capitano di Vascello
BULLE II
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Yatar1963 ha scritto:
Ma torno al nocciolo: a tuo avviso proporsi con questo approccio ai cantieri, può essere fattibile, risparmioso, o è mera illusione


C'è da capire prima di tutto come certi cantieri si muovono commercialmente, di certo hanno bisogno di una rete vendita che gestica la trattativa tra il cliente e il cantire e questo vale per il mercato nazionale, figuriamoci sul mercato delle esposrtazioni.

E' proprio il secondo passaggio ovvero la rete commerciale7rivenditore che fa lievitare il prezzo di circa il 30% ed ecco che è la percentuale che si andrebbe a risparmiare acquistando la barca in questione.

Commercialmente forse il discorso non starebbe in piedi se si andasse a togliere l'anello centrale, ovvero il rivenditore.
Pensa al fatto se tutti quelli che volessero comprare una barca o un gommone dovessero spostarsi e arrivare ad esempio fino a milano per una sessa o per altri marchi di gommoni blasonati.
Quindi, in qualche modo il contatto diretto con il cantiere non sempre è fattibile, o solo nel caso in cui vogliamo una barca superpersonalizzata con un prezzo da tanti zeri, ma quello è un discorso più complicato che non riguarad più noi comuni mortali.
Salpa Laver 21.5 - Cresci 2300 biasse
Capitano di Vascello
yanez323
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- 39/45
Sto seguendo con attenzione il topic e riflettendo sui post che man mano si aggiungono.
Quello che mi sembra di intuire, ed è solo una sensazione, che non si riescano ad afferrare le dinamiche di mercato, che concorrono a formare il prezzo finale del natante. Parliamo di natante proprio per porre un certo limite a quella che è la fascia di mercato che maggiormente potrebbe interessarci.
Yatar ha detto:"Per non parlare dei costi degli "accessori", che, fosse per me, farei fare solo l'impianto elettrico adatto ad un full optional e quello idraulico, comprando e montandomi tutto a parte, cuscinerie e tappezzerie incluse. ..."
Per certi aspetti è giusto, ma ( c'è sempre un ma) intanto stiamo discutendo ll'interno di un forum specialistico con un interesse, dei vari interlocutori, alle varie problematiche connesse alla proprietà ed uso di un natante a motore molto superiore alla media di un normale utente della nautica.
Proviamo poi a guardare il profilo psicologico di chi acquista un natante, magari economicamente impegnativo, ed è alla prima esperienza in materia.
Probabilmente il desiderio di una parte maggioritaria, nel momento in cui fa l'acquisto, è di avere il natante nel più breve tempo possibile ed alla boa, cioè pronto a navigare, con tutti gli accessori possibili, utili, inutili o che gratifichino anche le vanità di un momento. Si tratta di desideri assolutamente legittimi, generati spesso più che da una passione consolidata, o suscettibile di esserlo, da un moto d'irrazionalità o dall'inamoramento di un'idea, che può non trovare poi realizzazione all'atto pratico.
Per certi aspetti basta vedere qual'è il tasso d'uso di tanti natanti rivenduti quasi subito, con la dicitura "per inutilizzo" per "mancanza di tempo" o per passaggio a "categoria superiore". Motivazione quest'ultima, secondo me indicativa, quando troppo repentina, o di scelte emozionali e non attentamente ponderate o di un costoso passaggio, per poi accantonare definitivamente l'argomento nautica.
A queste condizioni, le persone che siano in grado di effettuare in prima persona i lavori di allestimento di un natante credo siano una percentuale non particolarmente alta, con necessità di spazi, tempi ed attrezzature .C'è poi il costo dei singoli elementi che alla fine potrebbe essere di gran lunga superiore ad un qualcosa di già preconfezionato.
Ritengo che alla fine sia proprio il profilo consolidato dell'acquirente medio, che alla fine determini il prezzo e la commisurazione dell'organizzazione di vendita su quanto tirare la corda.
Un'ultima cosa, se chiude uno stabilimento da cinquanta dipendenti, e in questo campo non sono in molti ad averne un così elevato numero , non se ne accorge nessuno tranne i diretti interessati. Qui non intervengono le dinamiche di salvaguardia proprie della grande industria, fermo restando che i costi e le spese correnti e di credito strangolano con maggiore facilità i piccoli cantieri, che sotto un certo prezzo vanno in dumping e finiscono poi per essere affossati proprio dai rivenditori, che sono spesso multimarca.e spingono per vendere l'articolo che rende maggiori margini o provvigioni.
Ultimamente, poi anche diversi rivenditori stanno chiudendo i battenti e di questi se ne accorge ancora meno gente.
Sta di fatto che alla fine la nautica, nella concezione stessa dei produttori, finisce per essere considerata un qualcosa di non necessario, un qualcosa di ludico, da cui è giusto trarre il massimo profitto, perchè davanti ad un certo numero di appassionati disposti a rinunciare anche a qualcosa di necessario, ci sarà sempre una maggioranza a cui rifilare un prodotto full optional che gratifichi i loro sogni e non le loro reali esigenze, termine diverso da necessità, che al limite può essere usato per un'autovettura.
Ecco, mi piacerebbe che qualche addetto ai lavori ci spieghi queste dinamiche dei costi dei giusti ricarichi di mediazione ecc. E sono sicuro che diversi operatori del settore seguono in "silenzio" e con attenzione il forum.
C'è poi la speculazione dei posti barca e dei nuovi porti rampe ecc (hanno appena denunciato il direttore del Porto turistico di Imperia).Ma questa è un'altra storia!!!
Ammiraglio di squadra
Yatar1963 (autore)
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So che "non si dovrebbe fare" Embarassed, ma separo le due risposte di Bulle II e Yanez323 perchè affrontano tematiche importanti e, a mia esperienza, certamente utili per chi fosse alla ricerca di info approcciandosi per la prima volta ad un acquisto.

@BulleII:
la rete commerciale ha un costo e, certamente, dei diritti (ci sono le esclusive, le zone, ecc.).
Così come ha degli obblighi che facilitano il cliente: l'assistenza post vendita (concetto che ahimè molti interpretano a modo loro)
Ma anche l'appassionato ha un limite: la pecunia disponibile. Se abbonda si sguazza e che ce frega, ma quando la pecunia manca tutti ci ingegnamo un po' e scendiamo a qualche compromesso.

Prima di comprare il Sunday Job, modello che possiede quelle caratteristiche che cercavo e manco sapevo che esistesse, nei vari mesi di ricerca (dovuti ad un budget apparentemente incompatiblile alle mie ambizioni...) mi imbattei nel progetto di un noto cantiere Siciliano (che ora ha cambiato nome....)
Vidi solo il progetto computerizzato sul sito, ma ora posso dire che i due mezzi erano identici o quasi.
Folgorato, chiamai il cantiere, parlai col titolare che mi spiegò che a breve avrebbero avviato la produzione e si disse assolutamente disponibile ad una trattativa diretta ed economicamente premiante per entrambi, anche perchè mi disse di non avere dealer in zona ed io gli posi il problema dell'assistenza.

Ero comunque fuori budget e lasciai cadere la cosa, il cantiere cambiò nome e non produsse mai quello che chiamava "venticinque".
Ma forse la trattativa che si stava aprendo era conseguente al fatto che l'unico cantiere che fa quel mezzo con quelle caratteristiche stava per vendergli gli stampi....?

Anche il mezzo che stiamo analizzando in esempio mi sembra troppo "americano" per essere tutto frutto del genio italico......
Parte delle spese potrebbero già essere ammortizzate.
Tolti i ricarichi che giustamente segnali e che fanno parte della catena commerciale, mica è detto che ci rimetta a venderlo a quel prezzo, anzi...
O forse è solo di un coloraccio su cui non vale la pena investire altri soldi in assenza di un compratore certo.

Accettando si sbattersi un po' restano dei problemi: omologazione (ma forse c'è già), certificazione del motore, un bravo e onesto meccanico....
Semprechè il cantiere non si dica disposto ad intervenire completando l'opera al giusto prezzo.
Può valere la pena far la fatica di superarli?
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Sailornet