Vorrei passare alla vela (è diventata una malattia) [pag. 3]

Capitano di Corvetta
jacksely
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- 21/47
Ciao Francesco,

ti consiglio un bel catamarano per divertirti a vela da solo e andare anche forte. Per il resto tieni la barca a motore che è meglio. Ogni tanto affitta una barca a vela per una settimana con gli amici e fai una crocerina. Una volta qua, un altra la... Non legarti assolutamente a posti barca, cantieri ecc. è un bagno di sangue continuo.
Ho avuto tante barche, per un sacco di anni. Se abiti al mare (abitare al mare significa raggiungere la propria barca a piedi in alcuni minuti) ok... puoi anche "arrischiarti".... ma se abiti lontano come me, meglio lasciar perdere.
Ho venduto il gommone perchè era troppo grosso e lo usavo poco. Ora dovrò vendere anche la barchetta per lo stesso motivo. Sempre ferma. Appena venduta mi cercherò un gommone sui 5 m con meno di 100 cavalli, il più semplice possibile... solo per andare a fare il bagnetto e la pescatina in quei giorni che sono al mare. Poi via sul carrello in campagna fino alla stagione successiva. Con quello che risparmio di posto e rimessaggio ci vado 15 giorni alle maldive in febbraio.... e li non si vede la capitaneria di porto che misura se sei ancorato a 98 m da riva oppure a 100...

Jacksely Kid
ambiente e turistico ricettivo
Capitano di Fregata
francesco.rm (autore)
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- 22/47
Vero anche questo!

Io però ovvierei questa problematica lasciandola al rimessaggio ove ho tutt'ora la barca.
Infatti la mia scelta era orientata su una deriva mobile tipo viko 25 ecc....
Che a deriva rientrata pecano 0,30 cm e quindi l'alaggio e varo possono essere facilmente effettuate da un normale carrello!
Tenente di Vascello
efisio
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- 23/47
grazie a Francesco per aver aperto questo topic. Ho trovato gli interventi molto interessanti perche' raccontano esperienze vissute. Anche io volevo avvicinarmi alla vela anche se non sono ancora riuscito ad organizzarmi per il passaggio di patente.
Penso che non lascero' la iacuzzi per i motivi detti ma voglio fare esperienza con la vela in modo da poter noleggiare una barca prima o poi. Quest'estate ho incontrato per mare due francesi, marito e moglie sulla sessantina, con una bellissima barca a vela sui 12-15 metri noleggiata a Cagliari, mi trasmettevano una sensazione di tranquillita' e calma. E' li che il mio pallino della vela e' diventato piu' insistente.
Pero' mi chiedevo, quante ore di corso/uscite con skipper servono per poter essere indipendenti e assumersi la responsabilita' di portare in giro una barca a noleggio per fare traversate di 2 o 3 giorni lontano dalla costa ...
Capitano di Corvetta
goiso
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- 24/47
Beh, anch'io tengo come sogno nel cassetto il passaggio alla vela, quando i figli saranno grandi ed indipendenti. Ed io in pensione. Allora sì che potro godermi il mare senza limiti di tempo.

Ma ora ho bisogno del fido fuoribordo per esplorare le infinite meraviglie dei nostri mari nei pochi giorni delle ferie estive.

Ciao.
Italmar Open 19 - Mercury Orion - Garmin Chartplotter 526S - VHF Geonav RO4700 - Canna Shimano Catana, mulinello Shimano Charter Special e Canna Shimano Beast master + TLD25
Ammiraglio di squadra
isla
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- 25/47
efisio ha scritto:


Pero' mi chiedevo, quante ore di corso/uscite con skipper servono per poter essere indipendenti e assumersi la responsabilita' di portare in giro una barca a noleggio per fare traversate di 2 o 3 giorni lontano dalla costa ...


credimi se vuoi, ma ti assicuro che non serve nessun corso, e ne costose uscite con fantomatici skipper, che, generalmente sono lupi di mare, ma quando c'e' troppo vento, te li trovi tutti in porto Sbellica
guarda io sono salito su un 31 piedi senza mai aver issato una vela,i primi passi fondamentali sono quelli di conoscere la manovrabilita' della barca specialmente in retromarcia, capito il trucco, e' piu' semplice della bicicletta.tutto il resto, vele, andature, regolazioni ecc ecc, ci sono una miriade di testi piu' o meno tecnici dove puoi attingere tutte le informazioni necessarie a una navigazione tranquilla.
per quello che posso dire, i 10 anni di vela sono stati i migliori in assoluto. Wink
ecco il mitico Poseidon

re: Vorrei passare alla vela (è diventata una malattia)

il fido motore appena revisionato

re: Vorrei passare alla vela (è diventata una malattia)


che ricordi!!!
Capitano di Fregata
francesco.rm (autore)
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- 26/47
Bello il Poseidon!

Suppongo ti abbia regalato 1000 emozioni.
Come mai sei passato a motore?
Ammiraglio di squadra
isla
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- 27/47
francesco.rm ha scritto:
Bello il Poseidon!

Suppongo ti abbia regalato 1000 emozioni.
Come mai sei passato a motore?


e' stato un periodo della mia vita indimenticabile, follie a tutto spiano, all'epoca avevo anche i capelli Sbellica Sbellica
diciamo che ci sono stati alcuni fattori che mi hanno fatto cambiare, lo scoglio piu' grande era quello del posto barca, tengo conservata l'ultima ricevuta del marina di cesenatico, 7.000 milioni di lire solo per l'ormeggio annuale e ti parlo di 11 anni fa!allepoca solo per far carena mi andavano via ca 800 mila lire, metti qualche riparazione, manutenzioni varie sfioravi i 10 milioni/anno.il top fu l'anno del cambio vele complessivamente bruciati 15 milioni!!e calcola che non ho mai chiamato nessuno, tutti i lavori fai da te'!la cosa positiva e' che avevo un'appartameno al mare tutto l'anno,d'estate ero fisso a cesenatico, in inverno andavo giovedi' e rientravo domenica sera, a mio avviso vivere in barca non ha prezzo.poi il tempo a disposizione era sempre meno, all'epoca si facevano 4 settimane di ferie a fila , ora a malapena ne riesco a fare due! Evil or Very Mad Wink
piu' ci guardo e piu' mi pento di averla venduta, dopo tutto il lavoro fatto poi !!!!
Sad

re: Vorrei passare alla vela (è diventata una malattia)
Capitano di Fregata
wsz
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- 28/47
Caro Francesco,
come vedi si sente che la barca a vela e' un po nel cuore di molti di noi,
a provare puoi sempre provare, noi ti abbiamo detto la nostra opinione
e quindi ora sei un po piu' smaliziato e un po meno "cieco" nell'acquisto della nuova barca.
Ti volevo dire un'altro paio di cose:
Una relativa all'ottimo consiglio del catamarano
(veramente carrellabile, smontabile e veloce) anch'io ci ho fatto un pensierino chissa... Question ;
Come seconda cosa ti volevo anche far ragionare sul discorso che facevi riguardo le barche a vela
a deriva mobile di 7/8 metri carrellabili:
La mia pesava 1200 kg (dichiarati a secco) e aveva un albero di oltre 8 metri
(che per tirarlo giu ci volevano 1 ora di lavoro e piu' di una persona o una gru),
ti assicuro poi che non la carrelli con l'utilitaria e l'arganetto sul solito scalo all'italiana,
minimo ti occorre una gru che ti ce la mette sopra, poi non con tutte le auto puoi
trainare un peso del genere almeno non con una utilitaria.
Be non voglio farti i conti in tasca o spegnere la tua passione,
ma la mia e l'intenzione di quelli che ti hanno risposto e' solo quella
di farti vedere anche gli aspetti piu' negativi di questo tipo di barca.
Se hai molto tempo libero, se non hai figli piccoli, se hai molti soldi, se hai capacita' nel fai da te,se hai una moglie che condivide la tua passione seriamente o amici veri con i quali uscire e se abiti vicino alla tua barca ormeggiata allora vai tranquillo senza pensarci,
diversamente pensaci bene Evil or Very Mad
Massimiliano
Senza partire non si raggiunge nessun traguardo...
Ammiraglio di divisione
rickyps971
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- 29/47
@ Efisio:
l'eseperienza è importantissima, ma ci sono mille e mille tipologie diverse di persone che si avvicinano alla vela per la prima volta: chi non è mai stato su una barca a vela nemmeno con gli amici, chi viene da lunga esperienza su barca a motore, chi ha già fatto crociere con skipper, e via dicendo.
Diciamo che ciò che dice Isla, in merito al fatto che un corso di vela sia superfluo, è vero fino ad un certo punto: ci sono molte scuole poco serie e ci sono molti neo velisti già "infarinati" di vela, ma in tutti gli altri casi, un corso in una scuola valida ti dà delle basi che, più che la bravura (che è soggettiva e si acquisisce comunque con l'esperienza), sono fondamentali per la sicurezza e la tranquillità, elemento, quest'ultimo, assolutamente essenziale per infondere calma al resto dell'equipaggio ed evitare quella brutta bestia che si chiama panico, che fa fare una marea di cavolate, magari solo per 2 nodi di vento in più.
Le regolazioni delle vele, le andature, etc. fanno parte della normale gestione della barca.
Ridurre rapidamente la velatura (se non si ha un rolla randa), virare con vento forte anzichè strambare, prevenire o controllare una straorza, tanto per fare alcuni esempi, sono cose non così difficili, ma che lo diventano se non ci siamo mai trovati prima nella condizione pratica di farlo, con vento sostenuto e magari in equipaggio ridotto, su una barca "datata" sprovvista delle comodità e di tutti i rinvii in pozzetto di cui sono dotate le moderne barche a vela.
Un corso di una o due settimane, ovviamente in una scuola seria ed in una zona ben ventilata, oltre ad essere una bella e divertente esperienza, in genere ti dà la sicurezza di iniziare l'avventura, altrimenti puoi sempre uscire con degli amici esperti ed apprendere da loro.
Oltretutto, come in ogni altra vacanza, ci sono alcune cose da gestire che vanno aldilà della conduzione della barca.
In mancanza di queste basi, probabilmente diventeresti uno di quegli skipper che ammaina le vele appena il vento supera i 10 nodi, o che non uscirà dal porto se non a motore, con vento forza zero!
P.S. io non ero mai stato su una barca a vela, ma dopo aver fatto il corso per cabinati ho iniziato a noleggiare barche a vela, ho trovato le mie belle burraschette e non ho mai avuto problemi.
Alla fine me la sono comprata, 5 anni fà, ma l'ho rivenduta l'anno scorso per problemi di posto barca Crying or Very sad .

La mia bestia, si chiamava Rigata (RIcky, GAbriele, TAnia):

re: Vorrei passare alla vela (è diventata una malattia)


Mi ha regalato delle esperienze indimenticabili...
Wink
Sempre il mare, uomo libero, amerai. (C. Baudelaire)
Ammiraglio di divisione
rickyps971
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- 30/47
isla ha scritto:
lo scoglio piu' grande era quello del posto barca...


Questo sembra essere il minimo comune denominatore, a livello nazionale... che tristezza!
Mad
Sempre il mare, uomo libero, amerai. (C. Baudelaire)
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